Rimozione obbligo vaccinale, De Longis (PD): “Se passasse il provvedimento ci sarebbe un aumento di gravi malattie pediatriche”

Rimozione obbligo vaccinale, De Longis (PD): “Se passasse il provvedimento ci sarebbe un aumento di gravi malattie pediatriche”

Politica

“Come consigliere comunale e provinciale del PD e soprattutto come medico sento di dover intervenire sull’ennesima iniziativa a dir poco insensata della Lega ed in particolare del senatore Claudio Borghi, storicamente vicino alle posizioni più retrive, antiscientifiche e dissennate del variopinto mondo NoVax”, inizia così la nota stampa del Consigliere comunale e provinciale Pd Raffaele De Longis.

Il senatore ha approfittato del decreto sulle liste d’attesa per presentare un emendamento che intende abolire l’obbligo (risalente al 2017) sulle principali vaccinazioni dei bambini. Se questo provvedimento passasse per queste vaccinazioni rimarrebbe solo la raccomandazione e non più l’obbligo con ovvio conseguente ulteriore indebolimento della copertura vaccinale ed aumento dell’incidenza di alcune gravi malattie pediatriche tra cui il morbillo, già in forte aumento in Italia.

Intendo aderire all’iniziativa del collega Rocco Russo, pediatra operante a Benevento e responsabile del Tavolo Tecnico sulle vaccinazioni per la Società Italiana di Pediatria, che ha lanciato una petizione sul sito https://trib.al/Sapw2Tk per porre un argine a questa pericolosa mozione della Lega”.

In Austria obbligo di vaccino per i maggiorenni: è il primo Paese Ue

In Austria obbligo di vaccino per i maggiorenni: è il primo Paese Ue

Attualità

Dal primo febbraio il vaccino contro il Covid-19 sarà obbligatorio in Austria per tutti i cittadini maggiorenni. Il Consiglio nazionale del Paese alpino ha infatti approvato il provvedimento dopo ore di dibattito con 137 voti a favore e 33 contrari. Il ministro della Salute di Vienna, Wolfgang Mueckstein, ha definito la misura un “grande e, stavolta, duraturo, passo” nella lotta del Paese contro la pandemia.

L’Austria è il primo Paese dell’Unione Europea a introdurre l’obbligatorietà per la somministrazione del vaccino. Ad oggi gli altri Paesi ad approvare una misura del genere erano stati Ecuador, Tagikistan, Turkmenistan, Indonesia e Micronesia. Stando ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’Austria ha fatto registrare oltre 519mia casi di contagio e poco più di 6mila decessi.

Agenzia DiRE – www.dire.it

Verifica rispetto obbligo vaccinale per i medici: lavoro straordinario per l’Ordine

Verifica rispetto obbligo vaccinale per i medici: lavoro straordinario per l’Ordine

AttualitàBenevento Città

Dal 15 dicembre, non sono più le A.S.L. Sanitarie Locali che provvedono ad accertare la posizione dei professionisti, circa l’obbligo vaccinale, bensì agli Ordini territorialmente competenti. 

La Federazione – precisa Giovanni Pietro Ianniello – avvalendosi della Piattaforma nazionale digital green certificate, esegue la verifica automatizzata del possesso delle certificazioni verdi COVID – 19 comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione anti SARS – CoV – 2 degli iscritti agli Albi e ne da comunicazione agli Ordini periferici, a cui è demandata la verifica delle informazioni inviate dalla Federazione. 

Questa attività, che impegnerà l’Ordine dei Medici anche nel periodo natalizio,  richiede la  disponibilità dei colleghi interessati che dovranno inviarci chiarimenti sulla loro posizione, la  collaborazione da parte dei Medici di Medicina Generale, unici abilitati ad attestare  condizioni che determinano per il sanitario il differimento o l’esonero vaccinale e la collaborazione della ASL per garantire rapidamente la terza dose ai colleghi in elenco. 

In tal senso ho molto  apprezzato l’ immediata disponibilità del Direttore Generale della ASL, dr. Gennaro Volpe, che ha messo a disposizione di questi colleghi alcuni slot presso l’hub di Ponte Valentino. Tutti dobbiamo fare la nostra parte per arginare la diffusione di COVID-19.

Questo impegno – chiosa Ianniello – per noi medici ed odontoiatri non è solo un obbligo di legge ma è un dettame del Codice Deontologico al quale abbiamo giurato fedeltà. 

Dal 6 dicembre arriva il super Green Pass: ecco cosa cambia

Dal 6 dicembre arriva il super Green Pass: ecco cosa cambia

AttualitàDall'Italia

Obbligo vaccinale e terza dose; estensione dell’obbligo del vaccino a nuove categorie; istituzione del Super Green pass a partire dal 6 dicembre; rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.

Sono questi i quattro ambiti di intervento previsti nel decreto legge varato oggi che detta “misure urgenti” per evitare che la pandemia dilaghi e il Paese si fermi.

TERZA DOSE – Il decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose per i sanitari a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse. Inoltre si ricorda che è già consentito l’anticipo della terza dose dopo 5 mesi dalla seconda. Il governo inoltre ha annunciato di volere aprire dal 1 dicembre la terza dose agli over 18 e manifestato l’intenzione di avviare campagne vaccinali, se autorizzate, per la fascia di età 5-12 anni.
    OBBLIGO PER PROF E FORZE ORDINE – Dopo le categorie sanitarie, l’obbligo vaccinale viene esteso anche a tutto il personale scolastico e a quello del comparto della difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Il Governo ha fissato al 15 dicembre la data in cui entra in vigore l’immunizzazione obbligatoria. Nel dettaglio le nuove categorie coinvolte saranno personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria) e personale del soccorso pubblico.
    GREEN PASS RAFFORZATO – La durata di validità del Green pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi. L’obbligo di Green pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale. A decorrere dal 6 dicembre arriva il Green pass rafforzato: vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti e serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla. Gli ambiti sono gli spettacoli, gli spettatori di eventi sportivi, la ristorazione al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche.
    In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green pass rafforzato. Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca. In zona bianca, però, sarà valido anche il pass ottenuto con il tampone per accedere a ristoranti all’aperto, palestre, piscine e in generale alle attività sportive.
    CONTROLLI RAFFORZATI – Il decreto prevede un rafforzamento del sistema dei controlli: entro 3 giorni dall’entrata in vigore del dl, i Prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza ed entro 5 giorni adottano il nuovo piano di controlli, a livello provinciale, coinvolgendo tutte le forze di polizia. Si tratta di controlli “costanti” di cui le prefetture sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno.
    MASCHERINE – La questione è stata posta ma il governo non è intervenuto sul punto, così valgono le disposizioni fin qui in vigore. In zona bianca la mascherina non è obbligatoria all’aperto, ma va indossata in tutti i luoghi chiusi diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus) e in tutte le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o siano possibili assembramenti. E’ invece obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa.
    TAMPONI E CERTIFICATO – Ai fini del Green pass sono confermate sia le tipologie che la durata dei test. Il Certificato resta valido in caso di un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti o rapido nelle 48 ore precedenti. (ANSA).