ITS Campania, Ferraro: “Un’opportunità di occupazione per i giovani”

ITS Campania, Ferraro: “Un’opportunità di occupazione per i giovani”

Economia

ITS Casa Campania è l’opportunità di un’occupazione immediata oltre che l’occasione di apprendimento strutturato e professionalizzante per tanti giovani“. Spiega Mario Ferraro, Presidente ANCE Benevento.

“ANCE Benevento è attivamente impegnata in questo progetto attraverso il quale è possibile effettuare formazione d’aula e apprendimento sul campo per costruire una professionalità immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. Prosegue Mario Ferraro. L’edilizia da spazio a moltissime figure qualificate grazie ad un percorso formativo in grado di fornire riscontro ad ambizioni ed aspirazioni individuali. ITS CASA è una vera e propria accademia, la riposta per coloro che cercano lavoro in edilizia  in quanto, in meno di due anni,  consente la preparazione di figure professionali altamente qualificate e collocabili nel mondo del lavoro dotandole di competenze trasversali e riconosciute  a tutti i livelli. Al fine di favorire l’adesione da parte di tutti gli interessati stiamo strutturando un sistema di copertura di eventuali spese che dovessero gravare su coloro che siano maggiormente penalizzati dalla distanza. Lavoriamo affinchè tutti possano avere l’opportunità di realizzarsi nel settore edile acquisendo skill utili alla propria professione”.

In attesa della pubblicazione del bando ufficiale, ANCE Benevento lancia sul proprio sito (link: https://www.ancebenevento.it/its-casa-costruisci-il-tuo-futuro/ ) la possibilità di pre aderire all’ITS Casa Campania.

Gli ITS sono scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica che consentono di conseguire il diploma di tecnico superiore sulla base di programmi formativi definiti insieme alle imprese e si qualifica come offerta formativa unica rivolta a giovani diplomati e laureati che possono acquisire le competenze richieste dal mercato del lavoro direttamente presso aziende strutturate e con programmi elaborati da imprese che sono alla ricerca di nuove professionalità da inserire in organico. 

Nello specifico, l’ITS Casa Campania prevede corsi formativi completamente gratuiti per il conseguimento del Diploma di Tecnico Superiore per la conduzione del cantiere edile – Home manager a seguito di 1800 ore di formazione distribuite su due anni, di cui metà in aula e metà in stage presso le aziende socie della Fondazione ITS Casa Campania.

L’ITS Casa Campania è l’accademia del fare ed ha come obiettivo la formazione di professionisti in grado di proporre soluzioni tecnologiche innovative, eco-compatibili, di processo e di prodotto, al servizio di un mondo più sostenibile.

Chi si forma con ITS Casa Campania, infatti, avrà le competenze professionali per gestire un cantiere edile conseguendo il Diploma di Tecnico Superiore per la conduzione del cantiere edile – Home manager, una nuova figura professionale particolarmente richiesta, in grado di mettere insieme i vecchi e nuovi saperi indispensabili nella conduzione di cantieri di costruzione e di restauro moderno. 

Il percorso formativo (gratuito) prevede lo svolgimento di stage in azienda, così da avvicinare ulteriormente lo studente alle competenze professionali richieste delle imprese di costruzioni e, più specificatamente, al lavoro di cantiere.

ApB: “Benevento è in difficoltà e l’Amministrazione fa solo annunci e propaganda”

ApB: “Benevento è in difficoltà e l’Amministrazione fa solo annunci e propaganda”

Politica

“Deve esserci stato un equivoco. Allorquando in questi mesi abbiamo chiesto un maggiore impegno dell’Amministrazione sul tema dell’occupazione giovanile, non intendevamo riferirci alla sistemazione lavorativa dei fortunati appartenenti al “centro magico”, ovvero assessori in carica, figli, nipoti, fratelli e parenti vari del microcosmo mastelliano.

Comprendiamo il disappunto dei diversi consiglieri di maggioranza che, sopraffatti dall’indignazione popolare, hanno invocato un chiarimento, o si sono spinti in qualche caso a ricordare che esiste ancora l’istituto delle dimissioni. Il fatto è che il confronto interno alla maggioranza (secondo alcuni suoi autorevoli esponenti, “i panni sporchi da lavare in famiglia“), oltre che fatti disadorni, dovrebbe riguardare i problemi e le prospettive della città, i grandi assenti dal vivace dibattito degli ultimi giorni.

Benevento è in difficoltà, centinaia di giovani sono stati costretti ad andarsene, ed altri saranno costretti a farlo, per la mancanza di lavoro, e aumenta il numero delle famiglie a rischio povertà. Questa realtà, preoccupante e complessa, resiste alla politica degli “annunci” e alla macchina propagandistica con la quale l’amministrazione Mastella tenta di coprire il vuoto di idee e la totale mancanza di visione programmatica. Il PNRR è diventato un piano straordinario di edilizia pubblica che nel medio-lungo periodo non produrrà un solo posto di lavoro aggiuntivo. Per il nuovo PUC siamo all’anno zero. Fra polveri sottili, inquinamento della falda acquifera di Pezzapiana, ritardi per il depuratore e assenza di un piano del verde pubblico, siamo dentro una vera e propria emergenza ambientale. Nessuna traccia del piano traffico e di quello per la grande distribuzione commerciale.

Ecco: noi ci aspetteremmo che una verifica di maggioranza – semmai dovesse svolgersi- definisse un’agenda delle priorità da affrontare, impegnando il Consiglio Comunale, troppo spesso ridotto a votificio di debiti fuori bilancio, in un lavoro serrato e produttivo per raggiungere i risultati che stanno a cuore alla cittadinanza. Altro sinceramente non ci interessa. E se tutto si dovesse ridurre ad una redistribuzione (ad ora improbabile) di posti in Giunta o nelle municipalizzate, avremo la prova provata di una classe dirigente autoreferenziale, chiusa in logiche spartitorie e clientelari, totalmente indifferente ai sentimenti e ai bisogni della comunità”. Così in una nota stampa i consiglieri comunali di ‘Alternativa per Benevento’.

Situazione occupazionale  Sannio – Irpinia: previste 10mila assunzioni tra luglio e settembre

Situazione occupazionale Sannio – Irpinia: previste 10mila assunzioni tra luglio e settembre

Economia

Sono 2.530 le assunzioni programmate dalle imprese irpine per il mese di luglio e 6.840 per il trimestre luglio – settembre 2022; 1.310 le assunzioni programmate dalle imprese sannite per lo stesso mese e 3.870 per il suddetto trimestre.

Sono 770 i contratti di lavoro in più offerti dalle imprese della provincia di Avellino rispetto al mese di luglio 2021, quando si viveva uno dei picchi della situazione pandemica, mentre in calo di circa 110 posizioni la domanda occupazionale per le aziende del Sannio rispetto allo stesso mese del precedente anno.

Ciò è quanto emerge dal “Bollettino mensile” del Sistema informativo “Excelsior”, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal e con il supporto delle Camere di Commercio per la rilevazione presso le imprese.

Con la nascita della Camera di Commercio Irpinia Sannio l’analisi periodica sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese attraverso il sistema informativo Excelsior abbraccerà i due territori campani nell’ottica di evidenziare le tendenze principali, i tratti in comune ed eventuali differenze del mercato del lavoro locale.

Si registra, dunque, un trend incerto per le prospettive occupazionali delle aree interne della Campania legato ad una fase economica particolarmente delicata, condizionata dall’imperversare del conflitto russo-ucraino, dalla conseguente crisi energetica e dalla nuova impennata di contagi da covid-19, che rischiano di arrestare del tutto la crescita registrata in Italia e nel mondo nel 2021.

I dati analizzati rivelano che nel mese di luglio 2022 delle 2.530 assunzioni previste per la provincia di Avellino, il 44.9%, ovvero ben 1.140, saranno riservate ad operai specializzati; il 28,1% (710 su 2.530) ad impiegati, appartenenti alle professioni commerciali ed ai servizi ed il 14.8% (380) a dirigenti ed appartenenti alle professioni con elevata specializzazione. Allineati i corrispondenti dati per la provincia di Benevento, con il 45.4% delle 1.310 assunzioni riservate ad operai specializzati; il 30.7% ad impiegati delle professioni commerciali ed ai servizi ed il 13.1% a dirigenti e professioni altamente specializzate.

Per quanto riguarda le fasce d’età interessate dalle assunzioni, quella dei più giovani, ossia quella fino ai 29 anni, appare come la più richiesta per impiegati nelle professioni commerciali e nei servizi (38.4% per la provincia irpina; 33% per la provincia sannita); segue la richiesta di professioni con elevata specializzazione che si attesta al 23,5% in Irpinia e con una percentuale leggermente maggiore nel Sannio (25,5%).

A contrario, per gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine la richiesta di personale da parte delle imprese delle due province sembra non avere preferenze anagrafiche: il 47,3% delle imprese in cerca di personale irpine ed il 53.4% di quelle sannite continua a richiedere, ai fini delle assunzioni, l’esperienza nel settore.

Tuttavia, le imprese delle due province in esame (per il 34.9% in Irpinia e per il 43.8% nel Sannio) sembrano riscontrare una difficile la reperibilità di personale dovuta ad un duplice ordine di fattori: alla mancanza di candidati in termini numeri (15% Irpinia e 20% Sannio) ed alla inadeguata preparazione degli stessi (16.7% Avellino e provincia; 19.6% Benevento e provincia).

Con riferimento al livello di istruzione, dai dati emerge che a luglio 2022 la maggior parte delle aziende campionate non abbiano espresso preferenze per il titolo di studio delle nuove risorse (in Irpinia al 36,5% delle entrate previste è richiesto nessun titolo di studio in particolare; nel Sannio, la medesima situazione, si verifica per il 35.1% delle nuove assunzioni). Il diploma di istruzione secondaria è richiesto per il 34,4% in Irpinia e nel 28.7% dei casi nel Sannio; la qualifica o il diploma professionale è richiesto, rispettivamente, per il 18,1% ed il 25.7%. Infine, il titolo accademico è richiesto per il 10% delle assunzioni previste sul territorio della provincia di Avellino e per il 10.3% per la provincia di Benevento.

I titoli di studio di istruzione secondaria più richiesti per Avellino e provincia, sono gli indirizzi: elettronica ed elettrotecnica (170), amministrazione, finanza e marketing (170) turismo, enogastronomia e ospitalità (120). Tra i diplomi professionali, gli indirizzi edile e ristorazione, rispettivamente per 100 e 90 risorse richieste, sembrano essere i maggiormente preferiti dalle imprese irpine, nel mese di luglio.

Per la provincia di Benevento, invece sono maggiormente richiesti gli indirizzi di amministrazione, finanza e marketing (70) meccanica, meccatronica, elettronica ed elettrotecnica (50). Nel mese di luglio 2022, tra i diplomi maggiormente ricercati nel Sannio, l’indirizzo edile (100 risorse richieste), sembra essere il preferito.

Sia nel mese di luglio 2022 che nel trimestre luglio – settembre 2022, in entrambe le province, le richieste di lavoratori si concentreranno maggiormente nei servizi di pubblica utilità (Irpinia: 1.140 lavoratori richiesti a luglio e 4.000 nel trimestre; Sannio: 730 lavoratori richiesti a luglio e 2.440 nel trimestre).

Infine in merito alla tipologia contrattuale preferita, per Avellino e provincia, l’86,7% dei lavoratori e per Benevento e provincia il 91,6% dei medesimi verranno assunti come personale dipendente, in quasi tutti i settori, con una netta predominanza di contratti a tempo determinato (69.14% in Irpinia; 65.7% nel Sannio).

Ultimo dato da valutare è riferito alla classe dimensionale delle imprese che assumono, dal quale emerge che ad assumere di più sono le piccole imprese, ovvero quelle con meno di 50 dipendenti (Avellino e provincia 1.450 assunzioni su 2.530 e 1.000 assunzioni su 1.310 per Benevento e provincia).

Inapp, inaugurata la nuova sede operativa di Benevento

Inapp, inaugurata la nuova sede operativa di Benevento

AttualitàBenevento Città
All’inaugurazione della nuova sede, presso il centro per l’impiego in via XXV luglio, è stato tracciato anche un bilancio della situazione occupazionale con un occhio di riguardo ai giovani e al Mezzogiorno.

All’evento hanno partecipato il sindaco Clemente Mastella, il presidente f.f. della Provincia, Nino Lombardi, la Regione Campania con l’Ass.re Armida Filippelli, mentre le conclusioni sono state affidate a Maria Stella Gelmini, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Andrea Bianchi, Segretario Generale del Ministero del Lavoro e Domenico Gambacorta, Consigliere del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

Mezzogiorno, Inapp: “Un terzo dei giovani non studia e non lavora; tasso di occupazione 22 punti percentuali in meno rispetto al nord; reddito pro capite 55% del centro Nord”.

Quadro macroeconomico che diventa ancora più complicato dopo la pandemia e con il conflitto in Ucraina. Ingenti le risorse (82 miliardi di euro) del Pnrr destinati al Sud. Il presidente dell’Istituto, Sebastiano Fadda: “Senza una profonda ristrutturazione della governance delle politiche di sviluppo del Mezzogiorno tali risorse rischiano di restare in gran parte inutilizzate o male utilizzate. L’Inapp con la sua sede a Benevento, attraverso la sua attività di ricerca sulle politiche pubbliche, si mette a disposizione come una sorta di catalizzatore per cercare di far integrare le politiche del lavoro con quelle di sviluppo del territorio nel Mezzogiorno”.

Sebastiano Fadda, Presidente Inapp

Non solo i tassi di occupazione del Sud sono strutturalmente più bassi di quelli nazionali (22 punti percentuali in meno rispetto al Nord), ma anche il tasso di variazione dell’occupazione negli ultimi vent’anni mentre è cresciuto nella media italiana del 2,6 %, al sud ha registrato un valore negativo -3,6%. A questo va aggiunto il tasso di inattività per le persone 15-64enni che nel 2020 è stato del 47%, con una quota rilevante di donne 60% contro il 44% della media italiana. Senza dimenticare il fenomeno Neet dei giovani, un terzo circa (32% maschi e 34% femmine) non studia e non cerca lavoro. Il Mezzogiorno inoltre registra un reddito per abitante di 19 mila euro, poco più della metà di quello delle regioni del Nord e solo il 55% rispetto alla media del Centronord.

Una fotografia in chiaroscuro quella che l’INAPP ha scattato in occasione dell’inaugurazione della nuova sede operativa dell’Istituto a Benevento, un polo che ha come obiettivo quello di dialogare con le istituzioni, gli stakeholders, le università e i centri di ricerca del Sud per fornire un supporto agli attori del territorio in termini di approfondimento di analisi e di promozione di collaborazioni per la qualificazione delle politiche di intervento.

All’evento – come detto – hanno partecipato il sindaco di Benevento, Clemente Mastella e il presidente facente funzioni della Provincia, Nino Lombardi. Ad introdurre i lavori sono stati il presidente dell’Inapp, prof. Sebastiano Fadda e il presidente dello Svimez, Adriano Giannola, mentre il direttore dell’Istituto, Santo Darko Grillo ha coordinato la tavola rotonda su “Sviluppo economico e occupazione nel Mezzogiorno: problemi e prospettive”, a cui hanno partecipato Domenico Scalera (Università degli Studi del Sannio), Luca Bianchi (Direttore Svimez), Francesco Pastore (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), Armida Filippelli (Assessore Formazione Professionale – Regione Campania) e Gianna Elisa Berlingerio (Direttore Dipartimento Sviluppo Economico – Regione Puglia). Gli interventi conclusivi della giornata sono stati affidati al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, ad Andrea Bianchi, Segretario Generale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Domenico Gambacorta, Consigliere del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

“L’Inapp intende declinare, con particolare riferimento alle specificità del Mezzogiorno, le attività di ricerca e di assistenza tecnico-scientifica e offrire un punto di contatto e di confronto per gli amministratori locali e gli operatori del mercato del lavoro” – ha spiegato il presidente prof. Sebastiano Fadda – “Negli ultimi vent’anni il quadro dell’occupazione del Sud è peggiorato, sono aumentate le diseguaglianze e sono le donne e i giovani quelli maggiormente penalizzati. La mannaia della pandemia prima e il conflitto in Ucraina adesso con l’impennata dei costi delle materie prime rischiano di aggravare ancora di più la situazione. In questo contesto si inseriscono i finanziamenti di 82 miliardi, pari al 40% delle risorse territorializzabili del Pnrr oltre alle risorse dell’Accordo di partenariato per la politica di coesione 21-27, che hanno come obiettivo proprio quello di attenuare i divari storici tra il Centro-Nord e il Sud nelle infrastrutture fisiche e digitali, nell’ecologia e nei servizi pubblici quali l’istruzione, la sanità e la Pubblica Amministrazione. L’Inapp con la sua sede a Benevento, attraverso le sue analisi sulle politiche pubbliche intende svolgere una funzione di catalizzatore per promuovere l’elaborazione di strategie organiche di intervento nelle aree del Mezzogiorno e per favorire l’integrazione fra la programmazione delle politiche del lavoro e quella delle politiche di sviluppo del territorio”.