Ore complicate in casa Trapani, con la società ancora alla ricerca del sostituto di Alfio Torrisi dopo il “no” di Massimo Oddo, che sembrava vicinissimo all’accordo con il club siciliano.
In lizza per la panchina granata restano Attilio Tesser, in attesa anche di una possibile chiamata dall’Avellino (con Mister Pazienza attualmente in bilico), Delio Rossi, Fabio Liverani e la suggestione Ezio Capuano. Il nome del nuovo allenatore comunque, come annunciato dal Presidente Antonini, verrà svelato lunedì.
Questo week-end dunque, a guidare Benedetti, Karic e compagni, nel big-match contro il Crotone, ci sarà Salvatore Aronica. Già tecnico della Primavera del Trapani, l’ex difensore tra le altre anche di Napoli e Palermo è stato promosso in prima squadra in attesa della nomina del nuovo allenatore.
Foto: Profilo Facebook FC Trapani 1905
Spal, Oddo: “Convinto della nostra salvezza. Non vorrei essere nei panni del Benevento e di Stellone”
Il tecnico della Spal ha parlato così, nel post-gara, della vittoria odierna per 3-1 contro il Benevento al Vigorito.
Di seguito, quindi, le parole di Massimo Oddo, riportate da PianetaSerieB:
SUL MODULO E SULLA MENTALITA’: “In questi momenti contano più gli uomini del modulo, volevo dare più pressione alla difesa avversaria con due punte vere ma oggi abbiamo vinto per la mentalità, per aver saputo soffrire e attaccare. Oggi la luce non si è spenta come con la Ternana ma non dobbiamo farci accecare dalla vittoria“.
SUI CAMBI: “Nainggolan mi ha chiesto lui di uscire altrimenti non l’avrei mai tolto, non è al 100% come Maistro. Rauti e Fiordaliso erano pronti a entrare ma memore dell’ultima partita non ho voluto toccare nulla“.
SULL’IMPORTANZA DELLA VITTORIA: “E’ importante perché diamo un segnale, la squadra c’è e ha voglia di lottare, stiamo crescendo ma tutto è finalizzato alla prossima gara. La salvezza si raggiunge all’ultima giornata e ci stiamo allenando per questo. Ci sono ancora scontri diretti e non possiamo sapere la quota salvezza, dobbiamo pensare partita per partita. Ce la andremo a giocare al Brescia, sono al 100% convinto della salvezza della Spal“.
SUL BENEVENTO: “La storia è fatta di imprese ma è ovvio che non vorrei essere nei panni del Benevento e di Stellone adesso. Ho detto ai ragazzi che chi stava meglio di testa avrebbe vinto questa partita ed è stato così. Mi sono spaventato dopo il pari ma sono stati bravi perché hanno saputo reagire”.
Foto: Profilo Facebook SPAL
Benevento-Spal, i convocati di Oddo: due gli assenti
La Spal ha diffuso la lista dei calciatori convocati per la trentaduesima giornata di campionato contro il Benevento. La sfida è in programma domani, con fischio d’inizio alle 12:30, al Ciro Vigorito.
Mister Oddo, per il match tra giallorossi e biancoazzurri, dovrà fare a meno solo di due elementi della rosa. Assenti, infatti, Varnier e Valzania.
Di seguito, dunque, la lista dei 27 calciatori degli estensi che prenderanno parte al lunch-match di domani contro la Strega:
Il tecnico della Spal ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Benevento, in programma lunedì al Ciro Vigorito ore 12:30.
Queste, dunque, le dichiarazioni di Massimo Oddo in vista del lunch match di Pasquetta, riportate dal sito ufficiale del club biancoazzurro:
SUL SUO STATO D’ANIMO: “Non sono assolutamente rassegnato perché ci stiamo allenando bene, siamo motivati e ci crediamo ancora. Abbiamo davanti a noi uno spartiacque importante“.
SULL’ATTEGGIAMENTO DELLA SQUADRA: “L’atteggiamento tattico credo che ormai sia tracciato: andrò controcorrente, ma sotto un certo punto di visata la squadra sta crescendo. Certo abbiamo dei limiti e si sono visti nell’ultima mezz’ora di partita, ma in questo momento siamo tutti un po’ offuscati dai risultati e dalla situazione di classifica. C’è da dire che questa squadra fino al 65’ ha fatto una buonissima partita, tanto che lo stadio ci sosteneva: lo ha fatto perché è un grande pubblico e ha deciso di starci vicino, ma non ci avrebbe sostenuto così se non avesse visto in campo una squadra che lottava e che stava facendo una buona gara e questa è una verità che va riconosciuta. Con la stessa lucidità bisogna anche riconoscere che gli ultimi trenta minuti sono stati brutti per vari motivi e sicuramente non per colpa del modulo, perché ci eravamo già abbassati precedentemente. Dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista, così come sotto l’aspetto della gamba, dell’intensità e della personalità: se riusciamo a fare questo ed a restare in partita per più di 65 minuti, io penso che questa squadra possa dire la sua contro tutti“.
SULLA CONDIZIONE FISICA: “La condizione fisica è una cosa che si allena fin da inizio stagione perché non è in due settimane che alzi il potenziale metabolico. Sicuramente puoi migliorare la condizione dei giocatori che sono stati fermi per infortunio. Ovvio che il fatto di questa mezz’ora finale ha palesato una condizione fisica che non è quella vorrei, ma non c’è solo quello perché in primis c’è l’aspetto mentale. A mente lucida, andando a ricostruire la partita, negli ultimi trenta minuti c’era un centrocampo fresco; quindi, non può essere solo un discorso fisico. È un atteggiamento forse conservativo, ma in quei momenti devi avere la forza di alzare la squadra e devi farlo soprattutto con i centrocampisti“.
SULLA SFIDA CONTRO IL BENEVENTO: “Dobbiamo andare a Benevento per vincere e se non puoi vincere comunque non devi perdere. Se pareggi hai fatto un punto con una diretta concorrente e poi ci sono altre sei partite, di cui almeno tre scontri diretti dove te la giochi fino in fondo. Non dobbiamo pensare che se non vinciamo siamo retrocessi, perché questo mentalmente ti può penalizzare e farti perdere lucidità. Le partite si possono vincere anche al 94’, quindi bisogna stare in partita fino all’ultimo, cercando di avere sempre lo stesso atteggiamento dall’inizio alla fine. Se poi proprio devi difendere un risultato a tutti i costi, sono disposto a mettere anche dieci difensori in campo, ma può essere una soluzione da applicare negli ultimi minuti, non certo a metà secondo tempo“.
SULL’IMPORTANZA DI CREDERCI: “L’unica cosa che esigo dai ragazzi è che ci credano quanto faccio io e, come ho detto in apertura, io ci credo tantissimo. Sono convinto che un risultato positivo come una vittoria a Benevento ci aprirebbe degli scenari importanti, anche alla luce dello scontro diretto che poi ci attende la prossima settimana. Io ho questa sensazione, ve la dico e cerco di trasmetterla ai ragazzi. L’unica cosa che mi aspetto dalla squadra è che abbia la stessa convinzione che ho io e vedendo come si allenano, come parlano e come si comportano anche fuori dal campo i ragazzi, sono sicuro che ce l’hanno anche loro“.
SUI SINGOLI: “Non è semplice rinunciare inizialmente a giocatori che ti fanno la differenza e che possono trainare la mente degli altri. Maistro, Fetfatzidis e Nainggolan sono giocatori che qualitativamente possono spostare gli equilibri e quindi le valutazioni sono tante: scegliere un atteggiamento più conservativo per andare all’attacco dopo o viceversa. Ma in tutto questo c’è una verità: un allenatore alla fine manda in campo sempre gli undici migliori, cioè quelli che secondo lui possono vincere la partita. Non è detto che siano i più forti tecnicamente, ma semplicemente quelli più adatti al momento ed al contesto del match“.
SULLE RESPONSABILITA’ DEL GRUPPO: “È difficile colpevolizzare alcuni giocatori perché più esperti o perché più giovani. È vero che c’è un gruppo che non sta rendendo per quelle che sono le aspettative, ma l’altra grande verità è che in questo momento dobbiamo assolutamente tirarci fuori da una situazione complessa e per farlo servono gli uomini, perché solo con i valori che hai dentro, al di là di tattica e tecnica, puoi farcela. L’altra verità è che la storia di un giocatore oggi non conta nulla, quello che conta veramente è il presente, perché attraverso il presente ti costruisci il futuro. Io oggi guardo alla funzionalità di un giocatore ed a quello che mi fa vedere durante gli allenamenti. Contiliano ne è l’esempio, va in campo perché è libero di testa e perché lo merita, anche se ha tre presenze in Serie B e magari il suo antagonista invece di presenze in cadetteria ne ha 400“.
SULLE SOLUZIONI DA TROVARE: “Quando le cose non vanno bene un allenatore deve farsi delle domande e quello che mi chiedo tutti i giorni è cosa posso fare per aiutare questi ragazzi, dal punto di vista fisico, mentale, tecnico e tattico. Non ho rimpianti, solo un grande dispiacere per la partita di Cosenza che per me rappresentava uno spartiacque importantissimo: avevamo superato una fase difficile, venivamo da una bella vittoria contro una diretta concorrente ed un risultato positivo in Calabria avrebbe consentito di dare continuità. Non è andata così e dopo Cosenza si è dovuto ricostruire da capo l’aspetto psicologico, annullando i passi in avanti che avevi fatto fino a quel momento. Io ed il mio staff ci mettiamo il massimo impegno, poi gli allenatori a volte sbagliano, ma rimpianti non ne ho. Gli errori non possono essere rimpianti, perché anche gli errori fanno parte del nostro mestiere“.
Foto: Profilo Facebook SPAL
Serie B, Spal: ufficiale l’esonero di De Rossi, arriva un altro Campione del Mondo
Dopo Fabio Cannavaro un altro Campione del Mondo lascia una panchina della Serie B.
La notizia, nell’area già da qualche giorno, è stata ufficializzata dalla Spal con un comunicato sul proprio sito. Daniele De Rossi lascia i biancoazzurri dopo esser subentrato a Venturato a metà ottobre. L’ex Roma in 16 giornate ha collezionato 16 punti, relegando la squadra di Ferrara al 18esimo posto in classifica a quota 24.
Al posto del tecnico romano subentrerà, come confermato dal un altro Campione del Mondo 2006, Massimo Oddo. L’ultima esperienza in panchina dell’allenatore abruzzese risale alla scorsa stagione con il Padova.
Di seguito, dunque, il comunicato della società estense in merito all’esonero di Daniele De Rossi e del suo staff:
“S.P.A.L. comunica che Daniele De Rossi è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della prima squadra. Insieme a mister De Rossi sono stati sollevati dai rispettivi ruoli anche l’allenatore in seconda Carlo Cornacchia, i collaboratori tecnici Emanuele Mancini, Guillermo Giacomazzi e Marcos Alvarez ed il match analyst Simone Contran. La Società desidera ringraziare il tecnico ed i componenti del suo staff per il lavoro svolto in questi mesi, augurando loro le migliori fortune professionali per il futuro della loro carriera“.
Foto: Filippo Rubin
Oddo: “Il Benevento mi sembra il mio Crotone, i giocatori hanno bisogno di nuovi stimoli”
Massimo Oddo, ex giocatore e allenatore tra le altre di Pescara, Udinese, Crotone e Perugia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
L’ex Campione del Mondo 2006 ha parlato anche dei suoi ex compagni di Nazionale saliti sul tetto del mondo la notte di Berlino. Tra questi, ovviamente, non è mancato un pensiero sull’operato di Fabio Cannavaro, attuale tecnico del Benevento che, a suo dire, gli ricorda quel Crotone che nel 2018 ha allenato da fine settembre e fine dicembre.
Di seguito, dunque, le parole di Massimo Oddo sul rendimento in Serie B degli allenatori Campioni del Mondo 2006:
SU GROSSO: “Fabio Grosso ha iniziato due anni fa, ha trovato una società che ha dato merito al suo lavoro e non ha guardato solo i risultati: il massimo per un allenatore. Così ha potuto conoscere bene i giocatori, migliorarli e adattarli al suo calcio“.
SU INZAGHI: “Pippo Inzaghi è un creatore di mentalità. Riesce a trasmettere quella vincente a giocatori che comunque devono essere forti. La società scegliendo lui ha deciso di fare un percorso, ha preso i giocatori giusti, ma aveva bisogno di un allenatore che sapesse assemblarli e farli sentire forti e vincenti, in campo e fuori“.
SU GILARDINO: “Alberto Gilardino è una piacevole novità, è stato bravo a cambiare mentalità a una squadra che comunque è una macchina da guerra. È solo all’inizio, si è trovato una Ferrari in mano ed è stato bravo a farla marciare nel modo giusto, cosa che prima a Blessin non riusciva“.
SU CANNAVARO: “Il Benevento mi sembra il Crotone che avevo trovato io, con giocatori lì da tanto tempo, che hanno fatto la A, e forse hanno bisogno di nuovi stimoli“.
SU DE ROSSI: “Il lavoro di Daniele credo che si vedrà dopo il mercato, quando la SPAL avrà giocatori più adatti alle sue idee: di certo non è uno che manca d’esperienza, ma deve trovare in fretta il modo di fare punti“.
SU BUFFON: “È l’ultimo a mollare. L’importante è smettere quando si decide, non quando te lo dicono gli altri: e anche lui farà così“.
Foto: Il Napolista
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