Anche se le avverse condizioni meteo, che hanno reso il campo sportivo del Seminario diocesano di Cerreto Sannita inagibile, non hanno consentito lo svolgimento dell’annunciata iniziativa progetto “Oltre il Muro”, il gruppo di lavoro, coordinato dall’Azione Cattolica diocesana, ha deciso sì di rinviare la realizzazione del murales, ma ha anche pensato di dare ugualmente ai giovani del territorio la possibilità di trascorrere una mattinata insieme all’insegna dell’inclusione, della condivisione, dell’ascolto di storia ed esperienza vissute dal giovane artista gambiano Nuru B. e del racconto della storia delle immagini, a cura dello street artist Biodpi, al secolo Fabio Della Ratta, attualmente direttore della Pastorale Sociale e del Lavoro.
L’incontro s’è svolto a Casa Santa Rita, sede condivisa della Caritas diocesana e della cooperativa sociale di comunità iCare tra avvenimenti che hanno portato all’evoluzione delle immagini (dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’intelligenza artificiale), disegni, colori e tecniche artistiche, come quella dello stencil, dove i partecipanti si sono cimentati nella stampa di immagini sulle proprie t-shirt grazie ad una maschera normografica.
Presenti, oltre ai giovani del Forum dei Giovani e dell’Azione Cattolica interparrocchiale, gli studenti dell’Istituto “Luigi Sodo” e del IIS “Carafa Giustiniani” di Cerreto, assolutamente entusiasti di aver appreso nuove nozioni e conoscenze. E chissà che, tra loro, non sboccerà in un prossimo futuro un nuovo fenomenale street-artist.
Prende vita il progetto “Oltre il muro” dell’Azione Cattolica diocesana, tra i vincitori del bando nazionale del Movimento Lavoratori di AC “Idee in Movimento”.
Che la rigenerazione urbana del campo sportivo del Seminario diocesano di Cerreto Sannita abbia inizio! Entrerà nel vivo il progetto “Oltre il muro”, e non certo si concluderà una volta completati gli obiettivi che lo hanno visto vincere all’annuale bando nazionale di progettazione sociale “Idee in Movimento” del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, sabato 14 settembre, a partire dalle ore 10.
Attraverso la creatività di forme, disegni e colori del contest artistico-comunitario (che verrà realizzato dall’AC diocesana, dal Seminario diocesano, dall’Istituto Luigi Sodo – Liceo Classico e Liceo Scientifico OSA, dalla Caritas diocesana, dall’Ufficio Migrantes, dalla cooperativa sociale di comunità iCare, dall’associazione culturale “L’agorà”, da Forum Dei Giovani, Pro Loco “Cominium” e Azione Cattolica Interparrocchiale di Cerreto Sannita, dal Movimento Studenti dell’Azione Cattolica diocesana e dalle due parrocchie di Cerreto “Sacratissimo Cuore di Gesù nella Cattedrale” e “San Martino Vescovo”), avverrà questa riqualificazione artistico-comunitaria di uno spazio storico-culturale, da sempre inclusivo e aggregativo, presente da più di 3 secoli.
Il contest artistico-comunitario consisterà nel realizzare la tecnica della street art su un muro del campo sportivo, con laboratori di muralismo urbano, serigrafia e stencil. I temi possibili sono tra più svariati, dalla legalità all’accoglienza, dalla lotta alle mafie al contrasto ad ogni atto di violenza, dal bullismo all’inclusione. Su questi argomenti, nello scorso mese di aprile, venne proposta la possibilità a tutti di proporre e inviare una frase a tema. La più votata, dai componenti del gruppo di lavoro, è stata quella proposta dall’Istituto “Luigi Sodo” (“Non nobis solum nati sumus”), che ispirerà il lavoro degli street artists professionisti. Il loro estro e la loro esperienza, nonchè la testimonianza di uno di loro, Nuru B, un giovane artista gambiano che ha fatto della street art la sua forma di espressione contro ogni tipo di disparità e disuguaglianze, accompagneranno tutti coloro che vorranno “sporcarsi le mani” (letteralmente) per la realizzazione del murales.
L’ingresso sarà gratuito tra creatività urbana, rigenerazione sociale, buona musica e una pausa dolce o salata presso il “Food Point” che verrà allestito per l’occasione. Insomma sarà uno spettacolo mozzafiato dalla bellezza imperdibile, per continuare ad usufruire, così, di un luogo comunitario condiviso.