Sannio Music Fest, Paolo Fresu e Rita Marcotulli tagliano il nastro della Summer Editon mercoledì 19 giugno

Sannio Music Fest, Paolo Fresu e Rita Marcotulli tagliano il nastro della Summer Editon mercoledì 19 giugno

Eventi

Tutto pronto per l’edizione estiva del Sannio Music Fest e, quindi tutto pronto per un’estate di grande musica a Benevento! Mercoledì 19 giugno PAOLO FRESU (tromba – flicorno – effetti) & RITA MARCOTULLI (pianoforte – effetti), infatti, taglieranno il nastro della IV edizione con un imperdibile concerto che si terrà, alle ore 21:00, presso il Teatro Romano.

Le due icone del jazzitaliano daranno vita ad un concerto da non perdere; “un concerto di quelli che servono alla testa ma da lasciare scendere nel cuore”; una serata che ha tutte le carte in regola per affascinare e conquistare il grande pubblico che resterà ammaliato dal famoso tocco mediterraneo dei due grandi interpreti della musica contemporanea.

Ciò che li accomuna è sicuramente la ricerca del bello, dell’arte musicale, ricreata talvolta in maniera semplice, diretta, acustica; talvolta filtrata da un pizzico di elettronica; Fresu e Marcotulli hanno bene in testa la capacità d’improvvisare e conquistare territori impensati; hanno bene in testa il jazz che li ha fatti crescere e specialmente tutto ciò che è buona musica. Il loro è un incontro fatto di grazia, sensibilità ed emozioni, architettato con sapienza e proposto con stile ed eleganza.

La rassegna, poi, riserva ancora tantissimi imperdibili concerti che si terranno tra il Teatro Romano e l’Area Eventi dell’Hortus Conclusus; tra questi ricordiamo l’evento assoluto del 23 Luglio, protagonisti CHIARA CIVELLO e la Medit Orchestra diretta dal M° Angelo Valori.

La vendita dei biglietti prosegue presso le prevendite abituali, oppure attraverso l’acquisto online tramite i circuiti www.vivaticket.it  e www.azzurroservice.net. (Infotel: 0824.42711 – 0824.361973)

PROGRAMMA COMPLETO:

13 LUGLIO 2024 –  PIAZZA ROMA BENEVENTO

AGRO JAZZ ORCHESTRA (ingresso libero) “Pino Daniele in jazz”

18 LUGLIO 2024 –   AREA EVENTI HORTUS CONCLUSUS

 D’ERRICO | MARTINO | CAPASSO trio

 (ingresso libero) “Omaggio a Bill Evans”

19 LUGLIO 2024 –  AREA EVENTI HORTUS CONCLUSUS

ANTONIO FRESA piano solo  –  “L’Arte della Felicità”

20 LUGLIO 2024 –  AREA EVENTI HORTUS CONCLUSUS

JOE BARBIERI “Vulio”  –  Omaggio alla Canzone Napoletana

21 LUGLIO 2024 – AREA EVENTI HORTUS CONCLUSUS

LUCA AQUINO 4et   – “Lunaria 2”

23 LUGLIO 2024 – TEATRO ROMANO DI BENEVENTO

CHIARA CIVELLO & MEDIT ORCHESTRA  -“Canzoni 10 Years Tour”

Anteprima edizione estiva Sannio Music Fest: il 19 giugno concerto di Paolo Fresu e Rita Marcotulli

Anteprima edizione estiva Sannio Music Fest: il 19 giugno concerto di Paolo Fresu e Rita Marcotulli

Eventi
Appuntamento per mercoledì 19 giugno, alle ore 21, presso il Teatro Romano di Benevento.

Cresce l’attesa per il Sannio Music Fest versione estate e quindi, per venire incontro alla voglia di buon jazz, gli organizzatori della rassegna cult dell’estate beneventana, nell’attesa di svelare al più presto l’intero cartellone del festival, organizzano per mercoledì 19 giugno un gran concerto al Teatro Romano di Benevento.

Alle ore 21:00, dunque, saliranno sul paco due icone del jazz PAOLO FRESU (tromba, flicorno, effetti) & RITA MARCOTULLI (pianoforte, effetti).

Benché i due artisti si conoscano e si stimino da moltissimo tempo e, benché abbiano spesso incrociato i propri strumenti in diversi progetti, Rita e Paolo non avevano ancora pensato ad un incontro in duo che ha tutte le carte in regola per affascinare e conquistare il grande pubblico. Ovvio che con un tale progetto si giochi “in casa”; ovvio che si giochi sul quale famoso tocco mediterraneo i due sceglieranno, ma resta il fatto che il concerto in questione è, a tutti gli effetti, un concerto da non perdere che ha come protagonisti due grandi interpreti della musica contemporanea.

Ciò che li accomuna è sicuramente la ricerca del bello, dell’arte musicale, ricreata talvolta in maniera semplice, diretta, acustica; talvolta filtrata da un pizzico di elettronica che fa sconfinare il progetto nell’immensa tavolozza dei colori della musica contemporanea. Fresu e Marcotulli hanno  bene in testa la capacità di improvvisare e conquistare territori impensati; hanno bene in testa il jazz che li ha fatti crescere e specialmente tutto ciò che è buona musica. Il loro, quindi, è un incontro fatto di grazia, sensibilità ed emozioni, architettato con sapienza e proposto con stile ed eleganza. Questo è un concerto di quelli che servono alla testa ma da lasciare scendere nel cuore!

Ricordiamo ancora che a breve sarà comunicato il programma completo della rassegna che, anche quest’anno, si terrà a luglio al Teatro Romano di Benevento e, ad agosto, nello splendido borgo di Baselice.

<strong>Paolo Fresu e l’incanto jazz della sua tromba magica</strong>

Paolo Fresu e l’incanto jazz della sua tromba magica

AttualitàBenevento Città

Nella serata di giovedì 23 marzo, nei suggestivi spazi dell’Auditorium S.Agostino di Benevento, il trombettista internazionale Paolo Fresu e l’Orchestra del ConservatorioNicola Sala” di Benevento, hanno incantato il numerosissimo pubblico presente con le loro armonie jazz, esibendosi all’interno della Stagione concertistica promossa dall’Academia di Santa Sofia, dall’Università degli Studi del Sannio e dal Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”.

Dopo i saluti della Presidente dell’Accademia di Santa Sofia Maria Bonaguro e quelli di Marcella Parziale, Direttrice Artistica, Caterina Meglio, Presidente del Conservatorio “Nicola Sala” di Bn, ha intrattenuto i presenti sul ruolo, non solo artistico-culturale, dello stesso Conservatorio da lei presieduto, ma anche sulle sue capacità di aprirsi al mercato attraverso le sue innumerevoli iniziative progettuali, frutto esse stesse delle abilità programmatiche e realizzative degli allievi dello stesso Conservatorio.

L’ingresso dell’Orchestra, composta da docenti e allievi e diretta da Roberto Spadoni, ha dato il via alla manifestazione musicale, trascinando immediatamente il pubblico nella kermesse dell’armonia “chiassosa e intrigante” della musica jazz.

L’ingresso sul palco di Paolo Fresu, trombettista di valenza internazionale e artista che dal 1988, nel comune natale di Berchidda in Sardegna, ha proposto e presieduto il Time in Jazz, un festival annuale di musica jazz che ha acquisito nel tempo una taratura internazionale, accolto da scroscianti applausi, ha segnato l’intensificarsi di ritmo e di emozioni via via più intense, di suoni variegati, a volta spezzati, altre volte lunghi e avvincenti, mantenendo, nel suo andare, un senso di aspettativa in ciò che sarebbe avvenuto a seguire, il tutto grazie al suono squillante e brillante della sua tromba.

Una sorpresa per chi scrive, poco avvezza e pratica delle sonorità della musica jazz, infatti ad una prima curiosità distratta si è sostituito, quasi subito, un interesse non previsto in anticipo, ma inevitabile. La maestria dei musicisti e l’inaspettato coinvolgimento alle sonorità quasi metafisiche che si sono sprigionate per l’aria, nello stesso tempo concrete e trascinanti, hanno obbligato tutti, compresa chi scrive, a rimanere muti e rapiti, quasi in attesa della scorribanda delle note che hanno rivelato le ansie antiche dell’uomo moderno, il tutto attraverso una carica ritmica che non ammetteva soste.

Durante il concerto, spesso alla tromba di Fresu si è affiancato un altro strumento, tromba o sassofono degli allievi del Conservatorio, che, quasi in un dialogo segreto e pubblico allo stesso tempo, come se vivessero comuni trepidazioni e affanni, si sono scambiati segreti pensieri e immaginifiche speranze, attraverso la musica ritmata dell’andamento jazz dei loro strumenti.

L’esibizione ha subito intonato il brano “Ferlinghetti”, pezzo narrativo di una storia che racconta, a ritmo lento, di ambienti poetici e culturali e della beat generation di cui Lawrence Monsanto Ferlinghetti fu esponente di rilievo. Di un documentario sul personaggio, Fresu ha composto le musiche.

Durante il secondo brano : “Bernie’s Tune”, Fresu ha regalato un assolo di tromba da brivido, è sembrato che parlasse di se stesso, tra pause sonore e lunghe esecuzioni con un fiato quasi infinito, la sua tromba ha parlato  di amore, di segreti pensieri, di paure e voglia di vivere.

Sono seguiti due brani di Aldo Bassi, compositore scomparso tra i più apprezzati trombettisti jazz italiani, a cui ha fatto seguito un brano di Dennis Adair, “Everythinge Happens to Me” (Succedono tutte a me)  e, ancora, un brano di Roberto Spadoni : “The Rainbow” ( Arcobaleno). In quest’ultimo si è assistito ad una   grande interpretazione alla chitarra di Spadoni che, con decisione e leggerezza allo stesso tempo, ricordando i tanti che ci hanno lasciato durante il Covid, egli dice,  ha eseguito il brano accompagnato poi dalla tromba di Fresu.

E’ stato poi il momento del brano “ Metamorfosi”, pezzo che lo stesso Fresu afferma di avere scritto nel 1998 nella sua casa in Sardegna e per il quale ha preso spunto dalla “Metamorphosen” di Richard Strauss. Come ogni cambiamento o metamorfosi è stupefacente, così la tromba di Freu e la sua musica, in modo simbolico ed allegorico, rimandano ad un mondo arcaico di bellezza e tranquillità di cui avremmo tanto bisogno oggi.

Lo stesso Freu, in un suo intervento, afferma: “la musica è il mio modo di dare un contributo al mondo con un’idea di bellezza e poesia” ed in effetti egli riesce con maestria a comunicare il concetto di bellezza evocato dalla sua tromba e dalla esecuzione dei vari brani, un’interpretazione che però è anche pura poesia in quanto trasmette emozioni, stati d’animo e concetti in modo potente ed immediato.

La kermesse si chiude con il brano “Ce la posso fare”, ancora di Spadoni nel quale egli, affiancato dalla potente Orchestra del Conservatorio e dalla suadente tromba di Paolo Fresu, esplora le possibilità dei codici jazz e quelle del mondo di oggi, in sostanza un punto di vista personale e disilluso a cui non manca una punta di ironia e nostalgia.

Coinvolgente spettacolo che ha visto un pubblico entusiasta e plaudente che, dopo i saluti di rito, ha richiamato gli artisti sul palco per un bis nel quale è stato ripetuto l’ultimo pezzo presentato e, dopo il quale, è seguito un ultimo e convinto applauso di consenso e simpatia.

Paolo Fresu a Benevento con l’Orchestra jazz del Conservatorio “N. Sala di Benevento” ospiti nella Stagione dell’Accademia di Santa Sofia

Paolo Fresu a Benevento con l’Orchestra jazz del Conservatorio “N. Sala di Benevento” ospiti nella Stagione dell’Accademia di Santa Sofia

Eventi

Giovedì 23 marzo, alle ore 19:00, all’Auditorium Sant’Agostino di Benevento, l’Orchestra jazz del Conservatorio “N.Sala di Benevento” suonerà con il super ospite Paolo Fresu.

La direzione e gli arrangiamenti sono di Roberto Spadoni, chitarrista, compositore, e tanto altro, nonché docente di Composizione Jazz al Conservatorio di Benevento, e presso Siena Jazz University.

L’evento rientra nella Stagione Concertistica 2023, proposta da Accademia di Santa Sofia, in sinergia con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio Statale di Musica “N.Sala” di Benevento. Kermesse che vede sempre Filippo Zigante e Marcella Parziale alla direzione artistica, e Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock, alla consulenza scientifica.

Il preludio al concerto dal titolo “Un arco tra classicità e modernità”, sarà curato proprio da Massimo Squillante, docente di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie, Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) di Unisannio.

Paolo Fresu, trombettista jazz italiano più famoso al mondo, compositore, artista onnivoro e creativo, intellettuale eclettico, non avrebbe bisogno di presentazioni. Inizia a studiare la tromba a undici anni, mentre suona nella banda del suo paese, Berchidda (Sassari). Da allora non si ferma più, imponendosi a livello internazionale: registra più di centoventi album, si esibisce nei più importanti festival italiani e internazionali, insegna musica, riceve numerosissimi premi come miglior artista e miglior leader di gruppo, collabora con musicisti dalla più diversa formazione e provenienza collaborando a progetti misti di jazz, musica etnica, world music, musica contemporanea, musica leggera e musica antica.

Proprio a Berchidda nel 1988 fonda il festival Time in Jazz. Vive tra Bologna, Parigi e la Sardegna
Dentro al suono della sua tromba c’è la linfa che ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, la profondità di un pensiero non solo musicale, la generosità artistica ma, soprattutto, l’enorme e inesauribile passione che lo sorregge da sempre.

Sorprendente il lato letterario, con la pubblicazione di alcuni interessanti lavori editoriali e l’importante consegna delle Laurea Honoris Causa dell’Università Bicocca di Milano nonché quella musicale della nobile Berklee School of Music di New York.

Nelle collaborazioni coi più importati artisti internazionali, suona in trio con Richard Galliano e il pianista svedese Jan Lundgren (“Mare Nostrum”) e in diverse nuove avventure con importanti nomi dell’entourage jazzistico contemporaneo.

Interessanti sono poi i progetti con alcuni grandi nomi del mondo letterario e teatrale italiano come Ascanio Celestini, Lella Costa, Stefano Benni, Alessandro Bergonzoni, Giuseppe Battiston.

E poi la frequentazione del mondo teatrale anche come primo interprete grazie ai lavori prodotti dal Teatro Stabile di Bolzano fra i quali il grande successo della pièce “Tempo di Chet” oltre a una nuova serie di piccole ma importanti collaborazioni con la musica “intelligente” delle frange popolari italiane oppure dell’elettronica.

E ancora, Musica per il Cinema (come la colonna sonora per l’ultimo film scritto e diretto da Ermanno Olmi, Torneranno i prati), e tanti “progetti speciali” e la piccola, grande, folle avventura che l’ha portato a festeggiare nel 2011 i suoi 50 anni con 50 concerti, in 50 giorni consecutivi, con 50 formazioni e progetti diversi di giorno in giorno in 50 capolavori paesaggistici della sua Sardegna. Non da meno anche il bel progetto dedicato invece al suo importante 60° compleanno, complice la Bologna che è ormai divenuta, al pari di Parigi, uno dei suoi luoghi di riferimento.

Non ultima l’importante serie di progetti dedicata a diversi aspetti del mondo “classico” tout-court che, grazie a lavori ad hoc, sta riservando belle sorprese con musicisti capaci di “guardare avanti” oppure, infine, il bellissimo nuovo lavoro di promozione cha Paolo, dal 2010, sta portando avanti nei confronti di molti giovani rampanti dell’entourage jazzistico contemporaneo attraverso le possibilità offerte loro grazie alla sua etichetta Tǔk Music.

Ma soprattutto Paolo Fresu “è riuscito a trasportare il più profondo significato della sua magica terra di Sardegna, nella più preziosa e libera delle arti”.

Ricordiamo il costo del biglietto: € 10. Per acquisto biglietti e prevendita: ALL NET SERVICE srl, Lungocalore Manfredi di Svevia, 25 – Benevento, Tel. 0824.42711 / WhatsApp 328.8336989, https://www.i-ticket.it/…/paolo-fresu-accademia-santa…