Entro il 20 novembre, come stabilito da un dispositivo nazionale varato dal governo Draghi, gli ucraini alloggiati negli alberghi devono essere trasferiti in alloggi e strutture di accoglienza messe a disposizione dagli enti del terzo settore, nelle regioni il più possibile vicine.
Pertanto, nella serata di ieri, 14 novembre, 28 ucraini provenienti dall’Abruzzo, tra cui anche 4 mamme e 8 bambini partiti dall’Hotel Excelsior di Lanciano su disposizione nazionale della Protezione civile, sono arrivati a Montesarchio, dove sono stati presi in carico dalla Caritas e dalla cooperativa Esculapio di Napoli e trasferiti in un residence situato in Via Vitulanese.
Secondo quanto affermano i profughi, nonché un’associazione di volontari, Slavia Ucraina, che si sta occupando degli stessi, la struttura sannita non sarebbe adeguatamente attrezzata alla ricezione dei soggetti più fragili, ovvero bambini, anziani e donne.
Dopo una sola notte, infatti, il gruppo ha abbandonato l’immobile facendo ritorno sul pullman in segno di protesta.
Della difficile situazione si sta occupando anche il sindaco di Montesarchio Damiano recatosi in loco per verificare meglio quanto accaduto.
“Si tratta – spiega il primo cittadino Di Santo – di un ricongiungimento familiare tra una giovane coppia di coniugi ucraina che da 15 anni vive nel nostro paese e i loro tre figli che vivevano in Ucraina con dei loro parenti fino all’altro giorno”.
CASTELVENERE. Sono tre fratelli, di cui due minorenni, i primi profughi ucraini accolti nel comune di Castelvenere. Lo rende noto il sindaco, Alessandro Di Santo.
“Si tratta – spiega il primo cittadino – di un ricongiungimento familiare tra una giovane coppia di coniugi ucraina che da 15 anni vive nel nostro paese e i loro tre figli che vivevano in Ucraina con dei loro parenti fino all’altro giorno”.
La macchina comunale si è subito messa in moto per soddisfare la richiesta dei due genitori che hanno partecipato al consiglio comunale urgente ed aperto che si è tenuto a Castelvenere la scorsa settimana per dire “no all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”.
In quella sede la nutrita comunità ucraina, che vive a Castelvenere da anni, aveva sollecitato gli amministratori locali ad interessarsi del ricongiungimento familiare dei tre ragazzi.
A ricevere i tre fratelli sono stati il vice sindaco Raffaele Simone e il consigliere Giovanni Pascale che hanno provveduto anche ad assegnare un alloggio, messo a disposizione gratuitamente da un cittadino, alla “nuova” famiglia ucraina.
“Il Comitato ‘pro Ucraina’ che abbiamo costituito in consiglio comunale, composto da consiglieri di maggioranza e di minoranza, oltre che da alcune associazioni locali – conclude poi il sindaco Di Santo – comunque continua nella sua opera di raccolta di beni di prima necessità da destinare alla popolazione in guerra”.
Ai profughi viene fornito materiale di prima assistenza, un kit per l’igiene personale e abbigliamento nuovo.
La Protezione Civile della Regione Campania con il supporto dell’ASL Napoli 1 Centro è impegnata nelle attività di prima accoglienza dei cittadini provenienti dall’Ucraina presso l’edificio-albergo dell’Ospedale del Mare. La struttura regionale di Protezione civile, attraverso la Sala operativa, ha attivato volontari e psicologi per offrire il massimo sostegno possibile. Ai profughi viene fornito materiale di prima assistenza, un kit per l’igiene personale e abbigliamento nuovo. La Regione Campania partecipa al Meccanismo Europeo di Protezione Civile.
CERRETO SANNITA. In merito alla triste e drammatica situazione in Ucraina, l’amministrazione comunale di Cerreto Sannita ha comunicato ai propri concittadini di essersi messa in contatto fin da subito con le istituzioni competenti e con la Caritas della Diocesi di Cerreto SannitaTelese-Sant’Agata de’ Goti, sottolineando come, in questo momento, sia importante stare vicino alla comunità ucraina, dando il massimo supporto possibile in particolare alle famiglie cerretesi di origine ucraina, presenti nel nostro territorio che stanno soffrendo soprattutto per parenti ed amici che vivono e lavorano in Ucraina. Inoltre, per chi sta scappando dalla guerra è possibile conseguire lo status di rifugiato qui in Italia. Una possibilità per restare sul territorio e una nuova opportunità.
Per approfondimenti e informazioni, è possibile possono contattare il Comune di Cerreto Sannita (tel. 0824 815211; whatsapp 3271545691; mail segreteria2@comune.cerretosannita.bn.it) oppure la Caritas diocesana (tel. 0824 860176; whatsapp 3714343566; mail segreteriacaritas@diocesicerreto.it). La guerra si è riaffacciata nel cuore dell’Europa, portando con sé morte e distruzione. No alla guerra “senza e senza ma” e piena solidarietà a tutti coloro che stanno soffrendo spaventati, nascosti o in fuga dai bombardamenti.