Benevento| Reperti archeologici: ok alla variante per i lavori di arginatura del fiume Calore

Benevento| Reperti archeologici: ok alla variante per i lavori di arginatura del fiume Calore

AttualitàBenevento Città

La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Mastella, ha approvato la variante in corso d’opera per i lavori di arginatura e bonifica idraulica del tratto urbano del fiume Calore.

La variante, dell’importo di 930 mila euro, si è resa necessaria a seguito di una fruttuosa interlocuzione con la Soprintendenza sui reperti rinvenuti durante i lavori.

Il provvedimento approvato dalla Giunta dispone così che 10 reperti saranno esposti nei giardini dell’ex Colonia elioterapica in via Grimoaldo Re, 3 presso i locali della Soprintendenza per conservazione in luogo chiuso, 98 a ridosso del muro che delimita l’alveo del fiume, all’intersezione tra viale Vittime di Nassirya e via Tiengo. 

Nella stessa seduta la Giunta Mastella ha individuato Palazzo Paolo V (locali al primo piano) come sede dell’Open Innovation center che sarà sede di un tavolo tecnico permanente per attività di co-programmazione legate al Pnrr. 

Benevento| Ritrovamenti archeologici piazza Cardinal Pacca, De Pierro e Picariello: “Noi caduti dal pero? Una bufala”

Benevento| Ritrovamenti archeologici piazza Cardinal Pacca, De Pierro e Picariello: “Noi caduti dal pero? Una bufala”

Politica

“La narrazione secondo cui l’amministrazione sarebbe caduta dal pero sul ritrovamento dei reperti archeologici in piazza Cardinal Pacca è una bufala.

Siamo consapevoli del tesoro che abita il sottosuolo cittadino, al netto dello stuolo di emeriti docenti di archeologia e storia antica che mimetizzano la polemica politica in trattati pseudo-scientifici”, così in una nota congiunta il vicesindaco e assessore ai Pics Francesco De Pierro e il presidente della competente commissione Antonio Picariello.

“Il progetto andrà avanti. Proprio nella giornata odierna comuni riflessioni con la Soprintendenza hanno confermato che non esiste nessun pericolo che il piano progettuale possa subire limitazioni. Anzi il rinvenimento dei reperti impreziosirà l’intera opera di riqualificazione del sito.

Infatti stiamo immaginando, di concerto con la Soprintendenza, di creare un contesto di valorizzazione dei resti archeologici sul modello già adottato con la progettualità Pics a piazza Orsini (Città dei Santi), ossia una pavimentazione in vetro con i rinvenimenti a vista.

Ai profeti del giorno dopo, ricordiamo che nel piano economico erano già previsti 70mila euro per gli scavi archeologici.

Quanto all’opportunità di alloccare cinque stalli per bus turistici in piazza Cardinal Pacca, vorremmo sommessamente rammentare che in gran parte delle città d’arte (vedi Roma, Siena o altre città ) i bus turistici stazionano nel centro storico ed è una conditio sine qua non per essere inseriti nei circuiti dei maggiori tour operator.

Ripetiamo ancora una volta, accettiamo contributi ma – come hanno fatto notare alcuni dei ‘grandi elettori’ della loro area – no alla logica della ‘clamorosa contrapposizione’ “, concludono De Pierro e Picariello.

Consegnati oggi al Museo del Sannio i 22 reperti archeologici donati dal prof. Antonio Pietrantonio

Consegnati oggi al Museo del Sannio i 22 reperti archeologici donati dal prof. Antonio Pietrantonio

AttualitàBenevento Città

Sono stati consegnati oggi al Museo del Sannio i 22 reperti archeologici donati dal prof. Antonio Pietrantonio, già Sindaco di Benevento, alla Provincia fondatrice nel 1873 dell’Istituto.

Lo comunica il Presidente Nino Lombardi che ha seguito personalmente le operazioni di consegna, condotta con la supervisione ed il controllo della Soprintendenza Archeologica, dal Dirigente del Settore per la Rete Museale Nicola Boccalone e dai responsabili dell’Istituto con il Consulente prof. Marcello Rotili. I reperti sono stati provvisoriamente accolti in una teca nell’area del Museo dedicata ai Vasi della stessa epoca storica, ovvero di Caudium e Telesia.

Sarà ora cura del prof. Elio Galasso, già Direttore del Museo del Sannio, avviare la sistemazione scientifica dei beni archeologici così come espressamente disposto e richiesto dal primo cittadino emerito nel rogito notarile che ha costituito il fondamento giuridico della donazione.

Il patrimonio culturale, artistico, archeologico del polo di piazza Giacomo Matteotti di Benevento si arricchisce, proprio nel 150* anniversario della fondazione, di un rilevante Fondo che l’ex Sindaco del capoluogo ha voluto donare alla sua Città affinché tutti i cittadini, visitando la struttura, ne possano godere.

La Collezione è per la maggior parte di produzione apula, databile dal VII al III secolo a.C.: il prof. Pietrantonio aveva rinvenuto i reperti in un’abitazione di famiglia dopo la scomparsa della madre e aveva denunciato il ritrovamento alla Autorità competente per i Beni e le Attività Culturali.

Oggi, espletate le procedure ed ottenute le autorizzazioni necessarie per donazioni di tale tipo, comprese le formali espressioni di volontà di accettazione da parte della Provincia, il prof. Pietrantonio ha potuto oggi consegnare al Museo del Sannio i beni archeologici.

Allorché il prof. Galasso avrà ultimato la sistemazione scientifica dei reperti, il Presidente della Provincia ne promuoverà la presentazione ufficiale al pubblico.

“Esprimo la mia soddisfazione – ha intanto dichiarato Lombardi – per l’avvenuta consegna della Collezione Pietrantonio proprio nell’anno in cui si celebra il 150° anniversario dell’Istituzione del Museo del Sannio ad opera del Consiglio Provinciale.

Sarà cura della Provincia promuovere la presentazione della Collezione per dare il dovuto risalto al gesto di Antonio Pietrantonio, per testimoniare l’amore del territorio e delle Istituzioni nei confronti del Museo del Sannio, per dare una ulteriore prova della straordinaria importanza e vitalità del giacimento culturale”.

Firmato l’atto di donazione dei reperti archeologici di proprietà del prof. Antonio Pietrantonio al Museo del Sannio

Firmato l’atto di donazione dei reperti archeologici di proprietà del prof. Antonio Pietrantonio al Museo del Sannio

AttualitàDalla Provincia

Firmato stamani, davanti al Notaio Ambrogio Romano ed al Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, l’atto di donazione al Museo del Sannio di 22 reperti archeologici di proprietà del prof. Antonio Pietrantonio, già Sindaco del capoluogo sannita dal 1982 al 1992.

A sottoscrivere il documento sono stati il donante Antonio Pietrantonio ed il Dirigente Nicola Boccalone del Settore Amministrativo Finanziario della Provincia di Benevento, titolare dell’Istituto culturale di piazza Giacomo Matteotti.

Era presente alla sottoscrizione il prof. Elio Galasso, storico dell’arte e già Direttore del Museo del Sannio, nella Sua qualità di consulente scientifico del donante prof. Pietrantonio.

La donazione, per la cura dei cui aspetti scientifici sono intervenuti, da un lato, per il donante, il prof. Elio Galasso, Direttore emerito del Museo del Sannio, e dall’altro, per la Provincia, il prof. Marcello Rotili, già Direttore del Museo, è stata supervisionata ed approvata dal Ministero dei Beni culturali e dalla Soprintendenza Archeologica per le Province di Caserta e Benevento. 

Il prof. Pietrantonio è il legittimo titolare e custode della collezione di reperti avendola rinvenuta in un’abitazione di famiglia successivamente al decesso della propria madre.

Lo stesso ex Sindaco aveva presentato denuncia del ritrovamento al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nella consapevolezza dell’elevata valenza storica ed archeologica dei 22 reperti, che come si appurò successivamente, sono in gran parte di produzione apula ed relativa ad un arco cronologico che va dal VII al III secolo a.C.

Il Ministero ha espletato le attività previste per tale tipo di verifica e preordinate ad accertare e riconoscere, dal punto di vista legislativo e fiscale, la valenza storico-culturale dei reperti ed a sottoporli, conseguentemente, alle adeguate prescrizioni di tutela.

Al termine della procedura, il Ministero, con decreto adottato in data 1 agosto 2000, riconosceva i reperti stessi quali «opere di eccezionale interesse storico – artistico» come prescritto dal Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n.490. La collezione veniva dunque sottoposta al vincolo di legge ed ai conseguenti meccanismi di tutela: si stabiliva, in particolare, che i 22 reperti non potessero essere modificati in alcun modo, né adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico-artistico senza l’autorizzazione del Ministero. La custodia della collezione infine fu riconosciuta essere in capo allo stesso Pietrantonio, in quanto autore del ritrovamento ai sensi dell’art. 927 del Codice Civile.

L’ex sindaco, nel corso della sua decennale attività amministrativa alla guida della città capoluogo del Sannio si è distinto per la capacità progettuale e per gli interventi ed opere a servizio dello sviluppo del comprensorio cittadino anche in campo culturale ed artistico: si ricordano, infatti, tra gli altri, l’impegno lotta per l’istituzione dell’Università degli Studi, per l’Hortus Conclusus del Maestro Mimmo Paladino, per il Conservatorio Musicale “Nicola Sala”.

Pietrantonio, nel corso degli anni, ha maturato un forte senso di responsabilità nei confronti dell’ambito territoriale del Sannio: in questa ottica, l’ex Sindaco ha dunque voluto donare alla cittadinanza la possibilità della pubblica e perpetua fruizione di beni di così straordinaria rilevanza artistica, storica e culturale risalenti ad oltre 2500 anni or sono.

Ed è quindi parso opportuno al prof. Pietrantonio consegnare, con un atto di liberalità, la straordinaria collezione al Museo del Sannio, l’Istituto della Provincia che nelle sue Sale consente al visitatore di ripercorrere la storia locale sannita dalla Preistoria a quella contemporanea.

Del resto, la Provincia di Benevento è ente istituzionalmente preposto alla conservazione ed alla cura del patrimonio storico, artistico, archeologico e culturale del Sannio che si esalta proprio nel “Museo del Sannio”, struttura museale tra le più importanti in Campania, ospitata nella straordinaria cornice architettonica dell’Abazia di Santa Sofia, dal 2011 Patrimonio Unesco con il suo splendido chiostro del XII secolo.

Sulla scorta di tali considerazioni il prof. Pietrantonio comunicava quindi alla Provincia nel 2021 la propria intenzione e la Provincia, preso atto di tanto, inoltrava, al Ministero della Cultura, per il tramite della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Caserta e Benevento, una nota concernente la volontà dell’ex Sindaco di trasferire gratuitamente alla la collezione archeologica. La Provincia, con la supervisione della Soprintendenza, ha dunque accettato la prestigiosa donazione la cui provenienza e la liberalità del donante saranno adeguatamente indicate e pubblicizzate.

Il Presidente Lombardi al termine della sottoscrizione dell’atto di donazione ha dichiarato: «Ho il dovere di riconoscere al prof. Antonio Pietrantonio il valore civile e culturale del suo gesto di donazione: la collettività potrà godere della visione di beni archeologici di straordinario prestigio e quale Presidente della Provincia e quale cittadino, volentieri esprimo la mia gratitudine al donante.  

Questa collezione è peraltro donata al prestigioso Museo del Sannio proprio nel 150° della sua istituzione a seguito del deliberato del Consiglio Provinciale di Benevento ed ancora una volta dimostra, come avvenne pochi mesi or sono con la consegna da parte di Strega Alberti spa delle opere pittoriche del “Ciclo delle Streghe” la considerazione e l’affetto dei beneventani verso l’Istituto culturale. Peraltro, la donazione di Antonio Pietrantonio conferma il rilievo straordinario che il Sannio può vantare per le opere d’arte prodotto nel corso dei secoli prima della nascita di Cristo.

Come Provincia di Benevento noi siamo impegnati, pur tra notevoli difficoltà, a dare la massima valorizzazione al Museo del Sannio e a tutta la nostra Rete Museale e culturale per la quale chiedo il massimo sostegno da parte delle Istituzioni e dei cittadini tutti. Infine ringrazio per l’egregio lavoro svolto i professori Elio Galasso e Marcello Rotili, nonché il Dirigente Nicola Boccalone e la Responsabile della Rete Museale Gabriella Gomma per concretizzare la volontà del prof. Antonio Pietrantonio».