Auto rubate e clonate poi rivendute: un arresto

Auto rubate e clonate poi rivendute: un arresto

BeneventoCronaca

Clonavano auto rubate in Campania, imprimendo dati identificativi dei numeri di telaio di altri veicoli simili circolanti in altre regioni.

Un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord è stata eseguita nei confronti di un 41enne casertano ritenuto responsabile, in concorso con altre 4 persone non destinatarie del provvedimento, dei reati di riciclaggio, ricettazione, truffa, falso materiale commesso in atto pubblico, possesso e fabbricazione di falsi documenti di identificazione.

Le indagini, svolte dalla squadra di polizia giudiziaria della sezione Polizia stradale di Benevento e coordinate dalla Procura di Napoli Nord, hanno consentito di accertare la clonazione di tre auto, due Jeep Renegade e una Fiat 500 X, rubate in Campania.

I veicoli, sui quali erano stati impressi i dati del numero di telaio di altre auto simili, erano stati anche corredati da documenti (carte di circolazione e certificati di proprietà) sottratti dagli uffici provinciali delle motorizzazioni civili siciliane, compilati in maniera tale da attestarne la proprietà in capo a soggetti facenti parte del gruppo, e ad essi venivano apposte targhe di immatricolazione uguali a quelle originali regolarmente in circolazione.

Pertanto, le auto-clone venivano rivendute ad ignari acquirenti convinti di aver fatto un ottimo affare.

Il gruppo, attraverso un noto sito internet, pubblicizzava le auto clonate, inserendo un’utenza telefonica intestata a persone inesistenti.

Una volta contattati dai probabili acquirenti, si pattuiva il prezzo di vendita e si fissava l’incontro nelle vicinanze di un’agenzia di pratiche automobilistiche, dove veniva consumata la truffa con la stipula del trasferimento di proprietà.

L’indagine ha permesso di risalire ai veicoli originali provento di furto e la restituzione agli aventi diritto.

Motozappa rubato a Caserta: denunciato per ricettazione 40enne di Rotondi

Motozappa rubato a Caserta: denunciato per ricettazione 40enne di Rotondi

CronacaRegione

“Ricettazione”: è il reato di cui dovrà rispondere un 40enne di Rotondi, denunciato dai Carabinieri della Stazione di Cervinara.

All’esito di perquisizione domiciliare, l’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato sorpreso in possesso di una motozappa rubata qualche giorno fa in provincia di Caserta.

Alla luce delle evidenze emerse, il 40enne è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria.

L’attrezzo agricolo è stato restituito al legittimo proprietario.

Frode informatica e ricettazione, in sette a processo

Frode informatica e ricettazione, in sette a processo

CronacaProvincia

Sono sette gli indagati residenti nelle province di Avellino e Benevento che, a vario titolo, avrebbero messo in piedi una vasta e complessa organizzazione tesa a compiere reati di frode informatica e ricettazione di danaro.

Secondo la ricostruzione fatta dalla Procura della Repubblica di Napoli, gli indagati, tutti residenti nei comuni di San Martino Valle Caudina e Montesarchio, avrebbero alterato i sistemi informatici relativi a conti correnti di persone insospettabili al fine di ottenere il trasferimento fraudolento di grosse somme di danaro.

Le indagini erano scattate nel maggio 2021 a seguito della segnalazione di una delle vittime, residente a Verona che, resasi conto di movimenti sospetti sul proprio conto corrente, aveva deciso di denunziare l’accaduto alle forze dell’ordine.

Il processo a loro carico inizierà il 18 novembre prossimo davanti al Gip presso il Tribunale di Napoli.

Sono impegnati nella difesa dei sette indagati gli avvocati Valeria Verrusio, Ileana Corrado e Carmelo Sandomenico.

Occultamento di reperti archeologici e ricettazione: arresto in flagranza per sovraintendente Benevento e Caserta

Occultamento di reperti archeologici e ricettazione: arresto in flagranza per sovraintendente Benevento e Caserta

BeneventoCronaca

Il sovrintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggi di Caserta e Benevento, Mario Pagano, 64 anni, è stato arrestato in flagranza dai carabinieri del Nucleo tutela e patrimonio. Il provvedimento, in sede di convalida, è stato tramutato dal giudice in obbligo di dimora nel Comune di residenza per i reati di occultamento di reperti archeologici e ricettazione.

Stesso provvedimento è toccato un numismatico coinvolto nella vicenda nella qualità di acquisto degli oggetti.

I due una ricostruzione investigativa, secondo si scambiando nel Casertano vasi risalenti al IV secolo a. C. e settantotto monete in bronzo di vari periodi, alcune ottocentesche, altre di età tardo – imperiale e medievale che gli inquirenti ritengono provenienti da scavi clandestini.

Sempre indagati, i due indagati si scambiano anche due libri antichi che risultano essere stati rubati a Roma nel Monastero Casa Generalizia.

Non erano dunque tombaroli come il reato loro contestato potrebbe indicare, i due uomini oggetto dell’indagine condotta dagli uomini dell’Arma.

L’arresto in flagranza – poi divenuto obbligo di dimora per i due – è scattato nella giornata di venerdì 23 settembre. Subito dopo essere stati fermati dai carabinieri, Pagano e il numismatico sono stati perquisiti dai militari. Gli investigatori sono infatti recati nelle case di entrambi e lì hanno scoperto e sequestrato un altro antico considerato dagli investigatori oggetto di furto e vari reperti archeologici. Tutto il materiale è stato sequestrato e sarà sottoposto agli accertamenti e alle analisi del caso.

Come detto, per i due indagati il ​​giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di dimora. La misura cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura guidata dal magistrato Carmine Renzulli.

Naturalmente le indagini giudiziarie sul caso non possono dirsi concluse qui e sono suscettibili di ulteriori sviluppi. Dal canto loro, i due indagati potranno difendersi davanti agli inquirenti fornendo la loro versione dei fatti.

Telesina, auto non si ferma all’Alt dei Carabinieri e tenta la fuga: denunciato 28enne

Telesina, auto non si ferma all’Alt dei Carabinieri e tenta la fuga: denunciato 28enne

CronacaProvincia
L’uomo è stato deferito per resistenza e ricettazione. Al’interno dell’auto, ora sotto sequestro, sono stati rinvenuti arnesi da scasso, zaini e guanti.

Prosegue ininterrotta l’attività di controllo del territorio in valle telesina, con particolare riferimento alla prevenzione dei furti in abitazione o in cantieri edili o ferroviari presenti nella zona.

Nel pomeriggio di ieri, in Puglianello, lungo la strada statale Telesina, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Amorosi, nel corso di un normale servizio perlustrativo, individuavano un autoveicolo con a bordo 5 soggetti sospetti al quale conducente veniva intimato di fermarsi. Tuttavia l’auto, una Fiat Tipo, dopo un breve tentativo di fuga, veniva abbandonata in un piazzale di un ipermercato con gli occupanti che scappavano via nelle campagne circostanti. L’intervento dei militari consentiva di bloccare uno dei fuggitivi, un albanese di 28 anni mentre nell’auto, che era stata noleggiata da un altro albanese presso un’agenzia di Grazzanise, venivano rinvenuti numerosi arnesi da scasso, cappellini, zaini e guanti. L’auto e quanto in essa rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, mentre l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Benevento per resistenza e ricettazione.

La misura precautelare disposta dalla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, è stata sottoposta alla convalida dell’AA.GG: avverso cui sono ammessi mezzi d’impugnazione. Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e quindi innocenti fino a sentenza definitiva.