“Per l’Amministrazione Mastella ciò che è ordinario diventa straordinario. Nonostante sia noto da tempo il giorno fissato per l’accensione dei riscaldamenti, come ogni anno, ci ritroviamo a raccogliere le numerose segnalazioni da parte di genitori e insegnanti sul malfunzionamento degli impianti che in queste ore stanno interessando istituti popolosi della città.
Addirittura un guasto al plesso di Cretarossa, appena inaugurata, ne ha determinato la sospensione delle lezioni. Come sempre, dietro la tanto sbandierata attenzione per le scuole si nasconde la solita propaganda delle grandi opere e del taglio dei nastri, senza preoccuparsi dell’ordinaria manutenzione, calpestando ancora una volta il diritto allo studio.
E che accada a ridosso della Giornata internazionale dell’Infanzia, in cui ci sorbiremo i soliti discorsi di facciata, mentre i bambini della “città metropolitana” non hanno neppure il riscaldamento, è davvero inaccettabile”.
Così in una nota stampa a firma di Luigi Diego Perifano, Giovanna Megna, Raffaele De Longis, Angelo Moretti, Francesco Farese, Angelo Miceli, Vincenzo Sguera, Maria Letizia Varricchio, Giovanni De Lorenzo e Floriana Fioretti.
Nuove regole per i riscaldamenti, definiti i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, con la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la prossima stagione invernale come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale.
Il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio. In presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta. I valori di temperatura dell’aria sono ridotti di 1 grado.
Sono previste delle esenzioni: in particolare, queste regole non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.
L’Italia è divisa in sei fasce climatiche. La Campania è divisa tra zona C e D. Nella C si potranno tenere accesi i riscaldamenti per 9 ore dal 22 novembre al 23 marzo. Nella zona D per 11 ore dall’8 novembre al 7 aprile.