“Sono molto preoccupata per i disordini avvenuti nel carcere di Benevento, che hanno portato al ferimento di due agenti della polizia penitenziaria. Esprimo la mia solidarietà agli agenti coinvolti e al personale che opera in condizioni di estrema difficoltà. Questi episodi evidenziano una situazione critica e insostenibile nelle carceri campane e italiane, caratterizzate da sovraffollamento, carenze di organico e di assistenza sanitaria, come ho potuto verificare di persona durante le visite negli istituti penitenziari e come da me denunciato in varie occasioni.
Resta sul tappeto anche un altro problema irrisolto ed urgente, quello della continuità assistenziale per i detenuti, che dovrebbe essere garantita 24 ore su 24, ma che purtroppo non lo è. Inoltre, l’assenza di una figura fissa di psichiatra è un grave deficit che non garantisce il diritto alla salute mentale. Così come restano anche gravi criticità riguardanti l’approvvigionamento di farmaci di fascia C. Due anni fa investii l’Asl di Benevento della questione. Sollecito ancora una volta un intervento al riguardo. Si tratta di situazioni disumane e inaccettabili, considerando che molti detenuti vivono in condizioni economiche di estremo disagio e non possono permettersi spese mediche e sanitarie.
È essenziale che si intervenga urgentemente per risolvere queste problematiche, garantendo sicurezza, dignità e diritti sia al personale penitenziario che ai detenuti. Non possiamo più permettere che fatti come quelli accaduti nel carcere di Benevento continuino a verificarsi”, così Sandra Mastella, candidata alle Europee per la Lista Stati Uniti d’Europa – Circoscrizione Meridionale.
Altissima tensione nel carcere di Benevento, dove è attualmente in atto una violenta rivolta da parte di alcuni dei detenuti ristretti. Una situazione incandescente, con una Sezione detentiva distrutta dai rivoltosi e due Agenti di Polizia Penitenziaria seriamente feriti dai ristretti in rivolta, armati per fronteggiare gli Agenti.
“La situazione è molto grave”, denuncia Tiziana Guacci, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “Ci arrivano da Benevento segnali allarmanti di una crescente tensione, con i detenuti comuni del quarto piano, per futili motivi, hanno devastato la rotonda, computer, vetri e tutto quello che c’era. In prima battuta sembrerebbe che hanno preso in ostaggio dei colleghi, due sono stati accompagnati in ospedale. La situazione è molto critica e sul posto sono presenti anche operatori delle altre Forze di Polizia. Mi sembra evidente che c’è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’Amministrazione Penitenziaria, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere a Benevento tutelando gli Agenti di Polizia Penitenziaria che vi prestano servizio. Ed è grave che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal SAPPE sui costanti e continui focolai di tensione nelle carceri campane”.
Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece giudica la condotta dei detenuti ancora in rivolta “irresponsabile e gravissima. Sono quotidiane le nostre denunce con le quali evidenziamo che le carceri in Campania sono ad alta tensione. Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della Polizia Penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti. Che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento. È sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane e della Campania, per adulti e minori. Come dimostra quel che sta succedendo nel carcere di Benevento”, conclude il leader del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria.