Si tratta di una 41enne di Sant’Agata de’ Goti, ora intubata in ospedale.
Stava lavorando come addetta al volantinaggio, quando improvvisamente è stata travolta da un’auto in corsa. Questa la tragica sorte di una donna di 41 anni di Sant’Agata de’ Goti. L’incidente è avvenuto in via Napoli, nella frazione di Cancello Scalo, al confine con Acerra.
A seguito del forte impatto, la donna è caduta a terra sul marciapiede. Soccorsa da alcuni passanti e dal conducente dell’auto (un 26enne di Moiano), la 41enne è stata poi sottoposta alla cure dei sanitari del 118 giunti sul posto.
Purtroppo, le sue condizioni sono apparse molto gravi e, quindi, è stato necessario il trasporto d’urgenza in ospedale. Attualmente è ricoverata all’ospedale di Caserta ed è stata intubata.
Le sono diagnosticate un’emorragia massiva ed una celebrale e diverse fratture. Probabilmente sarà operata. Sul caso indagano le forze dell’ordine sotto la supervisione del Questore.
Foto di repertorio
Cervinara, ritrovato anche il cadavere di Giuseppe Guadagnino
Il 42enne era disperso dopo la frana che avvenne nella frazione collinare di Talanico.
Dopo quasi due settimane e mezzo di ricerca, i Vigili del Fuoco hanno ritrovato a San Felice a Cancello (Caserta) il corpo del 42enne Giuseppe Guadagnino, disperso in seguito alla frana che colpì la frazione collinare di Talanico.
Il corpo è stato rinvenuto nel laghetto dl’ex cava Giglio, dove era stata ritrovata anche la madre del 42enne, Agnese Milanese, 74 anni, anch’essa dispersa dopo la frana.
Frana di San Felice a Cancello, ritrovato il cadavere della madre: si cerca ancora il figlio
E’ stato ritrovato il corpo della donna dispersa in seguito alla frana che si è verificata a San Felice a Cancello. La donna era scomparsa il 27 agosto scorso insieme con il figlio che non è stato ancora trovato. Ricordiamo che i due erano originari di Cervinara.
Il cadavere dell’anziana donna è stato rinvenuto nell’ex Cava del Giglio in località Lago dei Veleni dove nelle ultime ore si erano concentrate le ricerche. Il corpo è stato recuperato dal nucleo Saf e dai sommozzatori.
Ancora nessuna traccia del figlio della 74enne, Giuseppe Guadagnino, 42 anni, quando il nubifragio si è abbattuto sulla provincia di Caserta i due erano a bordo della loro apecar, poi travolta da un fiume di fango e detriti sceso giù con furia, in seguito ad un violento nubifragio, dalla collina che sovrasta la frazione di Talanico. Il corpo della 74enne è riaffiorato in superficie dal fondo del lago dell’ex cava dopo le numerose attività svolte dai vigili del fuoco con gommoni, sommozzatori e altri apparecchi.
Sono di Cervinara i due dispersi nella frana di San Felice a Cancello
Continuano le ricerche delle due persone: si tratta di una donna di 82 anni e del figlio 42enne. Ritrovato il mezzo sul quale viaggiavano: un’Apecar.
Sono andate avanti per tutta la notte e sono tuttora in corso a Talanico, frazione del comune casertano di San Felice a Cancello, le ricerche da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri con l’uso di cani molecolari, delle due persone, una donna di 82 anni e il figlio di 42, dispersi da ieri pomeriggio dopo essere stati travolti con il loro mezzo tre ruote, un’Apecar, dal fiume di fango e detriti staccatosi dalla collina che sovrasta la frazione.
E’ originaria di Cervinara, infatti, la signora Agnese Milanese di 82 anni che con il figlio Giuseppe Guadagnino, da ieri pomeriggio risultano dispersi.
Il veicolo è stato ritrovato già stanotte in una scarpata, ma non le due persone, probabilmente sbalzate all’esterno dell’abitacolo. I danni registrati sul territorio sono ingenti. Nelle operazioni di soccorso sono impegnati anche il nucleo dei vigili del fuoco ‘Gos’, specializzato nei mezzi movimento terra, il nucleo ‘Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto’, il nucleo ‘Speleo alpino fluviale’ ed il nucleo ‘Topografia applicata al soccorso’, specializzato nelle ricerche di persone disperse. A Talanico è stato inoltre istituito un posto avanzato di comando e sono al lavoro cinque squadre dei vigili del fuoco – due provengono dalla sede centrale del comando, e tre dai distaccamenti di Aversa, di Marcianise e di Piedimonte Matese. br />Dai primi accertamenti dei Carabinieri è emerso che la donna e il figlio attualmente dispersi erano impegnati nella raccolta delle nocciole, quando sono stati sorpresi dalla frana e hanno cercato di fuggire con l’Apecar: hanno probabilmente percorso pochi metri prima che il fango travolgesse il mezzo, facendolo finire nella scarpata. Le operazioni di ricerca delle due persone e di soccorso della popolazione sono coordinate dalla Prefettura di Caserta.
Case allagate, automobilisti intrappolati, strade che si sono trasformate in torrenti, frane: piogge torrenziali e nubifragi hanno colpito nel tardo pomeriggio di ieri alcune zone della Campania, soprattutto le province di Caserta ed Avellino. Ingenti i danni e due persone risultano attualmente disperse. Uno smottamento si è verificato nella frazione collinare di Talanico del comune di San Felice a Cancello, nel Casertano. Sono in corso le evacuazioni di alcune abitazioni e si stanno cercando due persone. Le strade del piccolo centro sono state invase da un fiume di fango e detriti: tanta gente è scesa in strada per paura, dopo il passaggio delle acque che hanno allagato cantine e garage, trascinando con sé tutto, dalle auto ai motorini.
Danni ingenti anche in Irpinia, in particolare a Baiano, Mugnano del Cardinale e Sirignano. Diversi automobilisti, rimasti bloccati nelle auto, sono stati soccorsi e portati in salvo dal fiume di acqua e fango che, a causa dell’esondazione del Regio Lagno, nel comune di Sirignano, ha invaso la Statale 7 fino al centro abitato di Mugnano del Cardinale.
Momenti di paura per un ragazzo di 12 anni, di cui non si avevano più notizie: si trovava al piano terra di un’abitazione tra i due comuni ed è riuscito a mettersi in salvo aggrappandosi alle inferriate e salendo al primo piano della casa, nel frattempo invasa completamente dall’acqua. Chiusa temporaneamente l’A16 Napoli-Canosa per consentire ai mezzi di soccorso di liberare l’area di ingresso al casello di Baiano da acqua e detriti e per la caduta sulla carreggiata di un muro di contenimento.
Nubifragio nel pomeriggio anche a Bologna, con un fulmine caduto su un ristorante a Granarolo Emilia, provocando l’incendio del tetto: alberi caduti, sottopassi allegati e voli dirottati al ‘Marconi’. Pure in provincia di Forlì disagi per il maltempo, mentre nel Modenese sono caduti alberi a causa del forte vento; decine gli interventi dei vigili del fuoco. Maltempo anche nel Pisano con alberi caduti e due incendi di sterpaglie dovuti a fulmini. Un violento nubifragio si è abbattuto nel pomeriggio anche su Viterbo, causando vari allagamenti e, pure qui, il crollo di alberi. Grandine grande come acini di uva e raffiche di vento ad alta velocità hanno sferzato sia il centro storico, che la periferia della città.
Prima perde alla slot, poi torna armato di pistola e la rapina
L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari, con volto travisato ed armato di pistola si impossessava della somma di euro 4.000,00.
Nella mattinata odierna, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, Militari della Stazione dei Carabinieri di Arpaia (BN), in collaborazione con quelli della Stazione di San Felice a Cancello (CE), hanno eseguito, in San Felice a Cancello, un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, nei confronti di una persona allo stato gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in danno del titolare di una attività commerciale, perché, con volto travisato ed armato di pistola si impossessava della somma di euro 4.000,00.
L’ indagine veniva avviata nel Marzo del 2023 quando personale della Stazione di Arpaia (BN), allertata dalla Centrale Operativa di Montesarchio (BN), veniva inviato presso una Sala Slot del posto, dove poco prima si era consumata una rapina. In particolare, l’indagato con viso travisato ed armato di pistola, si introduceva nella sala slot minacciando la dipendente addetta alla cassa dell’attività commerciale costringendola a consegnare l’incasso.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Benevento, venivano svolte dai militari dell’Arma di Arpaia (BN) mediante l’escussione di persone informate sui fatti e l’acquisizione delle immagini dei sistemi videosorveglianza che avevano ripreso la rapina e l’autovettura utilizzata per la stessa parcheggiata nei pressi dell’attività commerciale. L’utilizzo di software specifici consentivano di rilevare, dalle immagini acquisite, il numero della targa e il percorso della stessa.
La P.G. procedeva, tramite le banche date in uso, all’identificazione dell’intestatario dell’autovettura e alla perquisizione del presunto autore, sequestrando anche un indumento notato dalle immagini e dalla persona offesa. L’indagato veniva anche riconosciuto per fattezze e abbigliamento come riportate dalle immagini e come apparso alla p.o. e identificato in un frequentatore abituale della sala slot. Tutto ciò consentiva di ritenere raggiunti i gravi indizi di colpevolezza a carico del destinatario della misura in relazione alla dinamica dei fatti, alla sua identificazione, si accertava altresì che l’indagato aveva perso una notevole somma di danaro poco prima nella medesima sala slot.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
Prima fugge alla vista dell’Alt, poi colpisce alla testa un agente: nei guai 39enne albanese
Quest’oggi, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, Ufficiali e Agenti in servizio presso il Commissariato di P.S di Telese Terme hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel Comune di S. Felice a Cancello, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, a carico di un 39enne di origini albanesi indagato per reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni aggravate commessi nei confronti degli operanti del Commissariato di P.S di Telese Terme impegnati nel servizio di controllo del territorio in data 2.01.2023.
Le indagini svolte hanno consentito di acquisire gravi indizi in ordine ai seguenti fatti criminosi: In data 2 gennaio ultimo scorso, l’indagato si trovava unitamente ad altre due persone a bordo della propria autovettura quando, alla vista dell’Alt delle Forze dell’Ordine, invece di fermarsi, si dava a una tenace fuga mettendo in pericolo con diverse manovre l’incolumità degli operanti di polizia giudiziaria e degli utenti della strada; poi, una volta sceso dall’auto, l’uomo proseguiva nella sua resistenza colpendo con violenza al capo e alle mani il Pubblico Ufficiale che cercava di procedere al controllo così cagionandogli lesioni personali.
Nell’immediatezza dei fatti, dunque, il 40enne era riuscito a darsi alla fuga e i militari avevano tratto in arresto soltanto una delle altre due persone presenti a bordo dell’autovettura; di seguito, attraverso le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento e svolte dal Commissariato di P.S di Telese Terme si acquisivano gravi indizi in ordine alla identificazione dell’attuale indagato.
L’ordinanza cautelare odierna obbliga l’indagato a dimorare nel Comune di S. Felice a Cancello, al fine di neutralizzare il rischio che l’uomo commetta nuovi delitti della stessa specie, essendosi dimostrato di indole fortemente trasgressiva e violenta.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, adottato nella fase delle indagini preliminari e il destinatario della stessa è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
Rubano auto della Polizia Municipale per fare un giro nel Paese: denunciati due 17enni
SAN FELICE A CANCELLO. Sono chiamati a rispondere di furto aggravato e guida senza patente i due 17enni che l’altro giorno hanno rubato l’automobile della Polizia Municipale. Il fatto è stato commesso a San Felice a Cancello, nel Casertano.
I due ragazzi, preso possesso dell’auto della Polizia, sono andati a fare un giro per il Paese. Una bravata che, però potrebbe costare cara. Difatti, la loro “fuga” è durato molto poco: prontamente identificati, i due giovani campani sono stati denunciati -come detto – per furto aggravato e guida senza patente. La vicenda ha fatto rapidamente il giro del paese dopo che i due sono stati raggiunti nelle loro abitazioni dalle forze dell’ordine.
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