Sant’Antonio Abate, l’inizio del Carnevale e il fascino delle Mascherate di San Leucio del Sannio

Sant’Antonio Abate, l’inizio del Carnevale e il fascino delle Mascherate di San Leucio del Sannio

Eventi

“Un fuoco che illumina la notte, animali benedetti e l’inizio del Carnevale: tutto questo si intreccia nella magica celebrazione di Sant’Antonio Abate a San Leucio del Sannio. Ma quest’anno, l’antica tradizione si arricchisce di un evento unico e imperdibile: le celebri Mascherate, chiamate dal dialetto locale “Mascarate”, tornano a incantare con la loro teatralità infuocata.

Sant’Antonio e il Fuoco: Una Tradizione di Luce e Protezione

La festa del 17 gennaio si apre come da tradizione con il rito religioso: l’uscita del Santo e la benedizione degli animali, un momento che celebra il legame tra uomo e natura. Simbolo della sua leggenda è il fuoco: secondo la tradizione, Sant’Antonio scese negli inferi per rubare il fuoco al diavolo e donarlo all’umanità. I falò accesi in suo onore, che illuminano la notte d’inverno, rappresentano la purificazione e la protezione, un omaggio alla luce che sconfigge le tenebre.

Le Mascherate: l’Anima del Carnevale

Tempo dopo i riti religiosi, il paese si accende con uno spettacolo unico: le Mascherate, rappresentazioni teatrali di strada che coniugano antichi rituali e scenografie mozzafiato. Questi spettacoli, come “’A Mort’ e Surrientu”, “‘U Faust” “I Due Maghi” “‘A Zingarella Napulitana” sono l’espressione più autentica del Carnevale sanleuciano. Con un intreccio di melodie, canti e lingue di fuoco, offrono al pubblico un’esperienza che mescola sacro e profano, leggenda e teatralità.

La Magia del Fuoco Greco

Elemento centrale delle Mascherate è il fuoco greco, un’antica miscela artigianale che, lanciata nell’aria e attraversando le fiamme, crea straordinarie lingue di fuoco. Questo spettacolo di luce e calore non è solo un omaggio alla tradizione, ma una vera e propria magia visiva che incanta spettatori di ogni età.

Storia, Arte e Comunità

Le Mascherate sono molto più di uno spettacolo: sono un momento che rafforza il senso di comunità, unendo generazioni diverse per mantenere viva una tradizione che si tramanda da più di un secolo. Ogni rappresentazione racchiude storie antiche e figure iconiche, ma in questo caso: re e regine, Pulcinella, monaco misterioso, la Morte, diavoli e creature magiche che sfilano tra il pubblico con forche infuocate.

Quest’anno, dopo la scorsa interpretazione estiva de ” I Due Maghi” la Pro Loco “Casali dei Collinari” e l’APS “I Bamboccioni, Mascherate Sanleuciane & Lanciatori di Fuoco Greco” con il patrocinio del comune, presentano l’emozionante rappresentazione di “‘A Mort’ e Surrientu”. L’evento avrà luogo il 17 gennaio 2025 alle ore 19:00 in Piazza Municipio, dopo il programma religioso. Sarà un viaggio nell’arte e nella cultura medievale, un momento unico che unisce fede, folklore e spettacolo.

Vieni a scoprire il fascino delle Mascherate e lasciati incantare da uno spettacolo che mescola tradizione, teatralità e un pizzico di magia. San Leucio del Sannio ti aspetta per celebrare insieme Sant’Antonio Abate e vivere un Carnevale indimenticabile!”

Tentano di rapinare un punto SISAL: arresti domiciliari e braccialetto elettronico per due uomini

Tentano di rapinare un punto SISAL: arresti domiciliari e braccialetto elettronico per due uomini

CronacaProvincia

“Nella mattinata odierna, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, militari della Stazione Carabinieri di San Leucio del Sannio e del NOR della Compagnia di Montesarchio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura, nei confronti di due soggetti, raggiunti da gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di tentata rapina in concorso e porto abusivo di armi.

L’attività di indagine, immediatamente iniziata a seguito della tentata rapina avvenuta nel mese di marzo 2024 presso il punto SISAL di San Leucio del Sannio, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, attraverso la denuncia da parte della vittima (titolare dell’agenzia), l’assunzione di sommarie informazioni da persone informate sui fatti, attività tecniche di intercettazione, corroborate da consulenze tecniche disposte dall’ufficio di Procura.

Secondo la ricostruzione risultante dal compendio investigativo, gli indagati, in concorso tra loro, compivano atti idonei e diretti in  modo non equivoco ad impossessarsi dell’incasso giornaliero del centro scommesse; in particolare, uno dei due indagati, materiale esecutore della condotta, con volto travisato da cappuccio e passamontagna, impugnando una pistola, irrompeva all’interno dell’esercizio commerciale della vittima, ingaggiando con questi una colluttazione all’esito della quale veniva disarmato e messo in fuga. 

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva”.

San Leucio del Sannio | Concluse all’aperto le Sante Messe in onore della Madonna di Fatima e in ricordo delle sue apparizioni

San Leucio del Sannio | Concluse all’aperto le Sante Messe in onore della Madonna di Fatima e in ricordo delle sue apparizioni

Eventi

“In Via Ariarella/Piano Alfieri in San Leucio del Sannio nella serata di ieri Sabato 26 Ottobre, alla presenza della cittadinanza numerosa, nel luogo ricco di fede e spiritualità, immerso tra il verde della natura, si è concluso questo percorso di sei Sante Messe in onore della Beata Vergine Maria di Fatima ed in ricordo delle sei apparizioni tenute a Fatima della Madonna. 

La Beata Vergine Maria è apparsa ai tre pastorelli, Lúcia dos Santos di 10 anni, Giacinta Marto di 7 anni, Francesco Marto di 9 anni, fratello di Jacinta e cugino di Lúcia, il 13 maggio 1917, mentre badavano al pascolo in località Cova da Iria (Conca di Iria), vicino alla cittadina portoghese di Fátima, riferirono infatti di aver visto scendere una nube e al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono come la Madonna. Dopo questa prima apparizione la donna è apparsa ai tre in quello stesso luogo per il tredici di ogni mese, fino al 13 ottobre.

Proprio per questo la Comunità di San Leucio del Sannio, grazie alla sua fervida fede per la Madonna di Fatima, in particolare a quella del concittadino Franco Iannace, il quale si è prodigato nel costruire la Cappella, donata alla comunità di San Leucio del Sannio e a chi vorrà recarsi per pregare insieme la Madonna di Fatima ed il Signore, ha celebrato grazie al Parroco di San Leucio Don Michele Villani, dal 13 Maggio fino al 26 ottobre, una volta al mese la Santa Messa in onore della Madonna proprio per le sei apparizioni avvenuti in Fatima, con la recita del Santo Rosario e la Santa Messa, seguita anche in diretta streaming su Facebook e Instagram della Cappella Madonna di Fatima. 

Nel corso della Celebrazione Eucaristica del Sabato prefestiva alla messa domenicale, il Parroco Don Michele si è soffermato sulla pagina del Vangelo di Marco, che come ci invita anche Papa Francesco ad avere la cura e lo sguardo di Gesù che ha ascoltato l’invocazione di Bartimeo, cieco guarito. 

Gesù vede il mendicante che grida e lo ascolta, mentre la folla ignora Bartimeo, il suo grido non è solo una richiesta di aiuto, è un’affermazione di sé. Quante volte guardiamo dall’altra parte, dobbiamo metterci nei panni di Gesù, ma anche in quelli del povero, quando per la strada incrociamo qualche mendicante: quante volte guardiamo da un’altra parte; quante volte lo ignoriamo, come se lui non esistesse. 

Anche se Bartimeo non vedeva aveva una fede grande ed è andato incontro al Signore, anche noi come Bartimeo dobbiamo malgrado le difficoltà della vita, i problemi quotidiani affidarci a Gesù buon pastore per intercessione della Madonna di Fatima, che insieme al Signore ci conducano per le strade del mondo, accanto agli ultimi, ai poveri, agli emarginati con amore, essendo con Dio fratelli tra noi”.

“Urla Dal Confine”: partite il 4 settembre le riprese dell’album di esordio di”Osso Sacro”

“Urla Dal Confine”: partite il 4 settembre le riprese dell’album di esordio di”Osso Sacro”

AttualitàDalla Provincia

Domenica 4 settembre sono partite le registrazioni di Urla dal confine, l’atteso album d’esordio di Osso Sacro: le riprese dureranno fino a lunedì 12 settembre in una location speciale, fortemente voluta dal trio per sottolineare il clima evocativo e misterioso del disco. 

Vittorio Zollo, Corrado Ciervo e Carlo Ciervo si ritireranno all’interno di un vecchio essiccatoio per tabacco (un tempo lo si chiamava “locale a fuoco”) immerso nella natura tra le campagne di San Leucio del Sannio (BN), in una zona chiamata Ripa Lupina o anche Ripa delle Janare.

Dichiara Osso Sacro: “Abbiamo scelto questa zona al margine, liminale, ai confini tra quelli che furono il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio, e precisamente tra San Leucio del Sannio e Ceppaloni, per immergerci nelle suggestioni di un territorio in cui riecheggiano ancora molteplici leggende orali: saremo poco distanti dal fiume Sabato e dallo Stretto di Barba, luoghi in cui le Janare si riunivano per i loro rituali, e a poche centinaia di metri da quella che nel ‘900 fu la casa del Mago di San Leucio del Sannio (Fiore Furno). Ecco che torna anche il titolo del nostro primo lavoro Urla dal Confine“.

Zollo e i fratelli Ciervo, ben noti a livello nazionale dopo la vittoria del Premio Dubito per questo progetto unico nel suo genere tra spoken word, world music ed elettronica, saranno in studio per realizzare l’album che sarà pubblicato in ottobre da Zoopalco Poetry Label, la prima etichetta di spoken music e poesia orale italiana. Le prime tre uscite di ZPL saranno di Monosportiva, Mezzopalco e, per l’appunto, Osso Sacro, i quali sottolineano: “All’interno dello studio che allestiremo non ci sarà un ambiente asettico; ci saranno anche vecchi libri e porte di legno, elementi questi, che sicuramente doneranno al disco profumi antichi. Ospiteremo qui, alla Ripa Lupina e solo dopo il tramonto, due fonici, le artiste e gli artisti che collaboreranno con noi: le “voci inconsapevoli” come quella di Dennj De Nisi, fotografi e videomaker, qualche produttore locale e alcuni giornalisti”.

Osso Sacro è un progetto di ricerca, rielaborazione e riposizionamento delle narrazioni orali e sonore del territorio sannita, nato dall’unione artistica tra il Poeta Performer Vittorio Zollo, nonchè Corrado Ciervo polistrumentista.

Dalle colline del Sannio aggrappate alle frane, dall’ultima scoria della miseria umana, il loro primo lavoro si intitola Urla dal Confine, ed è l’ultimo atto con il quale si chiude l’ideale Trilogia della ruralità concepita da Vittorio Zollo. Le vicende parlate, suonate, cantate e performante si basano su fatti realmente accaduti, ricollocati dal Poeta Zollo. 

Corrado Ciervo, artefice di ogni produzione musicale e microsfumatura sonora, recupera e riposiziona le sonorità del territorio sannita. Al duo si è aggiunto Carlo Ciervo, musicista e producer, decisivo nella sua veste di arrangiatore e performer.

Osso Sacro ha vinto nel 2021 il prestigioso Premio Alberto Dubito, riconoscimento nazionale dedicato alla poesia ad alta voce (spoken word, poetry slam) e alla poesia con musica (spoken music, rap), in memoria di Alberto ‘Dubito’ Feltrin.