Scarcerato l’imprenditore di Airola accusato di resistenza, minacce, lesioni a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di arma

Scarcerato l’imprenditore di Airola accusato di resistenza, minacce, lesioni a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di arma

CronacaProvincia

Il Giudice Monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, accogliendo le richieste dell’avvocato Vittorio Fucci e dell’avvocato Cosimo Servodio, ha scarcerato un imprenditore, 41 anni di Airola, che era stato arrestato e posto ai domiciliari dalla Polizia di Caserta in flagranza dei reati di resistenza, violenze, minacce e lesioni a due agenti della Polizia di Stato e detenzione e porto abusivo di arma.

In particolare l’ imprenditore era restio a fornire i documenti a due agenti della Polizia di Stato, opponendo una resistenza violenta tale da arrecare loro lesioni, poi refertate da un presidio ospedaliero; inoltre l’ imprenditore, secondo l’ accusa, avrebbe minacciato di morte gli agenti, tentando di estrarre dalla tasca un coltello di 14 centimetri con due lame.

Una volta portato in questura, poi, l’ imprenditore avrebbe opposto resistenza anche lì e avrebbe danneggiato parte degli uffici della questura.

Nel pomeriggio di ieri il Giudice lo ha rimesso in libertà, applicandogli in via residuale l’ obbligo di presentazione alla P.G.

Arpaia, scarcerato 39enne detto “Gino e’ picchietella”

Arpaia, scarcerato 39enne detto “Gino e’ picchietella”

CronacaRegione

Il Magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, accogliendo la richiesta dell’Avvocato Vittorio Fucci, ha scarcerato il noto pregiudicato L.F., 39 anni di Arpaia, alias “Gino e’ picchietella”.

Il F. si trovava nel carcere di Arienzo a seguito di un ordine di carcerazione per un cumulo di una serie di condanne divenute definitive.

Presunta violenza al carcere di Santa Maria Capua Vetere: Bilotti (M5S) presenta interrogazione parlamentare

Presunta violenza al carcere di Santa Maria Capua Vetere: Bilotti (M5S) presenta interrogazione parlamentare

Politica

Condizioni igienico-sanitarie carenti, mancata attivazione di percorsi terapeutici, mancanza di acqua potabile e visite esterne rimandate per assenza di organizzazione.

Sono queste alcune delle criticità segnalate dalla garante delle persone detenute e private della libertà per la provincia di Caserta, Emanuela Belcuore su cui l’onorevole del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti ha presentato proprio ieri un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro della giustizia e al Ministro della salute.

La deputata – partendo dalla segnalazione di un presunto caso denunciato di violenza sessuale che si sarebbe consumato il 28 luglio all’interno dell’istituto di Santa Maria Capua Vetere, con un trattamento medico conseguente probabilmente non adeguato – è pronta a battersi per le condizioni dei detenuti, facendosi portavoce delle problematiche e dei disagi che spesso rimangono al “buio” e “inascoltati”.

L’iniziativa parlamentare non rimarrà fine a se stessa e non riguarderà soltanto il caso specifico ma sarà occasione anche per continuare ad attenzionare (come fatto fino ad ora) le condizioni all’interno delle carceri, con sguardo attento e con la stessa sensibilità affinché a tutti venga garantito pari diritto alle cure e più in generale alla salute.

Si potrebbe ipotizzare un concorso specifico per gli operatori sanitari da inserire esclusivamente negli istituti penitenziari – ha sottolineato la Garante – con una maggiore attenzione alle figure psichiatriche che hanno proporzionalmente un numero ridotto rispetto ai ristretti. Occorrono più reparti detentivi e centri clinici all’interno delle carceri e un rimpinguamento delle varie figure professionali. Si dovrebbe attuare – inoltre – la telemedicina a pieno regime. Importante non ledere il diritto alla salute del ristretto“.