“La speranza è un dovere”, l’appello di Romano Prodi da S. Agata de’ Goti (FOTO)

“La speranza è un dovere”, l’appello di Romano Prodi da S. Agata de’ Goti (FOTO)

Cultura
Presentato il nuovo libro dell’ex premier, presidente emerito della Commissione Europea. La speranza è la chiave per affrontare le crisi che attraversano l’Europa e il Mondo.

Ieri, Sant’Agata de’ Goti ha ospitato un evento di grande spessore culturale e politico, che ha visto la partecipazione di Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea. Il cuore dell’incontro? Il nuovo libro di Prodi, presentato in un dialogo vivace e profondo che ha coinvolto le diverse realtà della diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, promotrice dell’iniziativa.

La Scuola di impegno socio-politico, il Progetto Policoro, l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, l’Azione cattolica e il Laboratorio per la felicità pubblica hanno avuto un ruolo fondamentale nel portare avanti il messaggio di speranza e responsabilità, un “dovere” che, secondo l’ex premier, deve caratterizzare l’impegno delle nuove generazioni. Il confronto ha avuto luogo in un contesto drammatico per la politica e la società globale, segnato da conflitti, crisi economiche e una crescente disillusione.

Prodi, con la sua lunga carriera politica alle spalle, ha lanciato un messaggio chiaro: “La speranza è un dovere”. In un mondo che vive nell’incertezza, ha sottolineato, il compito di ogni cittadino, e soprattutto dei giovani, è quello di costruire un futuro più giusto e sostenibile. “In un momento storico così immerso nelle diverse crisi, la speranza è realmente un dovere a cui il nostro essere credenti ci invita”, ha dichiarato, rimarcando il ruolo essenziale della fede e dell’impegno civile. Il suo messaggio si è concentrato su alcuni temi cruciali.

In particolare, l’ex presidente della Commissione europea ha evidenziato la necessità di un’azione comune per rispondere alle sfide globali. “C’è bisogno di ricostruire la solidarietà umana”, ha esordito.

“L’idea che la cultura sia un lusso deve essere superata: oggi la politica è isolata, ma senza confronto non c’è progresso”. In un mondo dove i conflitti sembrano prevalere, secondo Prodi, il cammino verso la pace e la giustizia passa attraverso una “coscienza civica” forte, che non può prescindere dalla solidarietà e dal dialogo continuo. Solo così, ha spiegato, le democrazie potranno affrontare le sfide del presente e del futuro.Prodi ha lanciato anche un appello alla politica europea e mondiale, invocando una nuova Europa e una nuova consapevolezza globale.

“Serve una nuova consapevolezza del nuovo ordine mondiale”, ha affermato, indicando come prioritario il superamento delle divisioni interne e la costruzione di una solidarietà che vada oltre le frontiere nazionali. Per Prodi, l’ereditocrazia – un sistema in cui sempre più i figli dei ricchi possono accedere ai mezzi del potere – è uno dei mali da combattere. In questo scenario, la politica deve avere la forza di ripartire dalle persone e dalle loro esigenze concrete, per poter tornare a essere protagonista di un cambiamento positivo.

Il dialogo ha anche toccato la questione della “cultura del conformismo”, che, secondo Prodi, è pericolosa per la democrazia. “Vivere in gregge ma non essere pecore”, ha commentato con una provocazione, sottolineando che una società che non è capace di confrontarsi e di evolvere rischia di finire male. La politica, ha concluso, deve tornare ad essere un luogo di riflessione, di scelte coraggiose, in grado di affrontare le sfide della modernità.

Uno degli aspetti più significativi dell’incontro è stato proprio il coinvolgimento dei giovani, che sono stati chiamati a farsi portatori di speranza e di impegno. “Pensiamo ai giovani: la speranza è un dovere, ma anche una possibilità”, ha dichiarato Prodi, invitando i ragazzi a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà del presente. La sua fiducia nelle nuove generazioni è palese, e rappresenta un segnale di ottimismo in un contesto globale che spesso sembra dominato da incertezze e difficoltà. I giovani, infatti, sono stati i protagonisti della giornata, portando le loro domande, le loro riflessioni e i loro sogni per un mondo migliore.

L’incontro di Sant’Agata de’ Goti, quindi, non è stato solo un momento di riflessione, ma anche di speranza concreta. Un’opportunità per riscoprire il valore della politica come strumento di cambiamento, ma anche della solidarietà come pilastro fondamentale di una società giusta. La speranza, come ha ribadito Romano Prodi, non è un’utopia, ma un impegno quotidiano che richiede responsabilità, coscienza civica e, soprattutto, la capacità di guardare oltre l’orizzonte del presente.

Sant’Agata de’ Goti, sabato 15 marzo Romano Prodi presenta il libro “Il Dovere della Speranza”

Sant’Agata de’ Goti, sabato 15 marzo Romano Prodi presenta il libro “Il Dovere della Speranza”

Eventi
Sabato 15 marzo, il Duomo ospita un evento di grande rilevanza, un incontro di riflessione con l’ex premier nel cuore di Sant’Agata de’ Goti.

Un incontro di grande spessore culturale e spirituale si terrà sabato 15 marzo 2025 alle ore 16:15, presso il Duomo “Santa Maria Assunta” di Sant’Agata de’ Goti, quando il professor Romano Prodi presenterà il suo libro Il dovere della speranza (Rizzoli), di cui è coautore insieme al giornalista Massimo Giannini. L’evento, che fa parte del cammino Giubilare Pellegrini di speranza, si inserisce in un contesto particolarmente significativo, unendo la riflessione sociale e spirituale in un momento storico intriso di crisi e incertezze.

Il titolo del libro, Il dovere della speranza, richiama l’importanza di coltivare un atteggiamento positivo e fiducioso verso il futuro, anche quando le sfide sembrano insormontabili. Il volume, scritto da due autorevoli voci del panorama politico e giornalistico italiano, affronta temi urgenti del nostro tempo, esortando alla riflessione sulla necessità di un impegno collettivo e costruttivo per il bene comune.

Durante l’incontro, Prodi risponderà alle domande preparate dalle diverse realtà della diocesi di Sant’Agata de’ Goti, tra cui Mila, la Scuola di impegno socio-politico, il Progetto Policoro, l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, l’Azione Cattolica, e anche il Laboratorio per la Felicità pubblica. Questo dialogo, che sarà coordinato dalla Scuola di impegno socio-politico della diocesi, si preannuncia ricco di spunti di riflessione sul ruolo della speranza in un periodo così complesso e segnato da crisi politiche, sociali ed economiche.

La presenza di Romano Prodi, figura politica di rilievo che ha ricoperto incarichi prestigiosi sia in Italia che a livello internazionale, sarà un’occasione unica per esplorare insieme a lui le sfide che l’Europa e l’Italia stanno affrontando. Ma anche per discutere di un concetto essenziale, quello della speranza, che nel contesto attuale sembra tanto più necessario. Come sottolinea il professor Prodi, la speranza non è un semplice sentimento di attesa passiva, ma un “dovere” che tutti noi abbiamo nei confronti della comunità e delle generazioni future.

Il cammino giubilare che si snoda attraverso la presentazione del libro rappresenta, infatti, un’opportunità di crescita spirituale e culturale. “In un momento storico così immerso nelle diverse crisi”, commentano gli organizzatori, “la speranza è realmente un dovere a cui il nostro essere credenti ci invita”. Questo invito alla speranza non è solo una riflessione religiosa, ma anche un appello civile a non arrendersi di fronte alle difficoltà, ma a lavorare insieme per costruire un futuro migliore.

La Diocesi di Sant’Agata de’ Goti, con questo evento, conferma il suo impegno a stimolare il dibattito su tematiche cruciali per la società contemporanea, con un particolare focus sul ruolo che la fede, l’impegno civile e la responsabilità sociale devono giocare nel superamento delle crisi. La collaborazione tra le realtà locali, che promuovono l’incontro, è la testimonianza di un forte spirito di comunità, pronto a rispondere ai problemi con concretezza, speranza e azione.

L’appuntamento del 15 marzo non sarà solo una presentazione di un libro, ma un vero e proprio momento di dialogo e di riflessione sul futuro, in un contesto che invita tutti i partecipanti a fare tesoro dell’insegnamento di Prodi: la speranza è un dovere, non un’utopia. La cittadinanza di Sant’Agata de’ Goti è chiamata a non mancare a questo importante incontro, che si preannuncia ricco di spunti di riflessione e di crescita, non solo culturale, ma anche spirituale.

Lotto, la dea bendata bacia anche il Sannio

Lotto, la dea bendata bacia anche il Sannio

AttualitàDalla Regione

Nell’ultimo concorso del Lotto di giovedì 6 marzo la fortuna bacia la Campania regalando una vincita complessiva, tra i premi più alti, di 71.080 euro. Colpo da 47.500 euro a Castel Volturno, in provincia di Caserta, in via Domitiana, dove tre ambi e un terno valgono la vincita più alta della giornata.

Due premi da 6.250 euro ciascuno vanno, rispettivamente, a Napoli in via Chiaia e Sant’Agata De’ Goti, in provincia di Benevento, in piazza S.Alfonso: il primo con un ambo, il secondo con sei ambi, quattro terni e una quaterna. Due vincite da 5.540 ciascuno vanno, invece, a Mugnano di Napoli (NA) in via S.Lorenzo e Napoli in via Bagnoli, entrambe con tre ambi e un terno. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 4,5 milioni di euro, per un totale di 257,6 milioni di euro da inizio 2025.

Campania protagonista con il 10eLotto. Nell’ultima estrazione, come riporta Agipronews, si festeggia in Campania con una tripletta: a Caianello (CE) in via Montano e Ascea (SA) nella Contrada Stampella realizzati due 6 Oro rispettivamente da 9.375 euro e 7.500 euro.

Chiude il conto regionale il 4 Oro da 6mila euro indovinato a Cancello e Arnone, in provincia di Caserta, in via Provinciale per Cappella Reale. L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 24,7 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 751 milioni di euro dall’inizio del 2025.

Sant’Agata de’ Goti, Dei Goti e PD: “In cinque anni zero progetti e zero proposte”

Sant’Agata de’ Goti, Dei Goti e PD: “In cinque anni zero progetti e zero proposte”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei gruppi consiliari DEI GOTI e PD di Sant’Agata de’ Goti.

“Dopo quasi 5 anni, ancora oggi, quei rari Consigli Comunali che vengono convocati dal governo
cittadino riguardano solo adempimenti e atti di natura squisitamente tecnica. Ormai da anni siamo gestiti da una amministrazione “commissariale”, nulla a che vedere con la fase POST DISSESTO. Proprio NULLA! Non ci sono scelte e comportamenti di natura amministrativa e ancor più politica finalizzati a difendere gli interessi collettivi e/o a sostenere le ragioni di una Comunità che in questi anni è stata praticamente “demolita”. Una demolizione conseguenza di una scelta verso una forzata discontinuità, imposta da qualche “meteora” del passato che nulla ha avuto, nulla ha e nulla avrà di buon senso e di nuovo.

Si è operato verso una diversificazione forzata rispetto ad un rinnegato passato che sempre di più, invece, viene considerato e riconsiderato, alla luce di questo nefasto e buio periodo storico amministrativo, da tanti nostri concittadini, un passato sicuramente di attivismo e di difesa degli interessi collettivi del Nostro territorio che si è completamente disperso negli ultimi 5 anni. Questi i fatti: assenza e inesistenza! I risultatisono sotto gli occhi di tutti. Non ci sono state azioni coerenti rispetto a quello che era la continuità amministrativa su tutte le battaglie prioritarie, esempio su tutti: la questione ospedaliera così come la problematica “Cava” Fossa delle Nevi. Per non parlare delle infrastrutture materiali (sistemi fognari su tutto), ed immateriali, del tema della pianificazione territoriale, dello sviluppo dell’aria PIP, che dire poi riguardo alla “interessata” accondiscendenza di subalternità alle programmazioni di area vasta rispetto agli investimenti legati al PNRR, alla pianificazione della protezione civile provinciale e regionale, agli obiettivi legati alla pianificazione urbanistica territoriale, in tema turistico-culturale, ai servizi sociali, al Centro Storico, al tema della sicurezza, alle aree rurali. Insomma, le tante chiacchiere di circostanza della sbandierata “Città Nuova” che di nuovo ha sperimentato gli abissi più profondi dal dopoguerra ad oggi!

Non ci sono state azioni coerenti per la difesa del territorio, per gli sconci determinati dall’indifferenza rispetto a quelli che sono stati disastri dovuti alla non curanza rispetto ad una Comunità e ad un territorio che, per come è vasto e per come è diversificato, merita non solo ascolto ma anche attenzione e risposte in termini di proposte: 0 progetti e 0 proposte in 5 anni. Questo Consiglio è l’emblema di tutto ciò! Questo Consiglio è la “fotografia” di 5 anni di NON Amministrazione! Ci chiediamo ad esempio perché sulla Protezione Civile si fanno scelte che sono contraddittorie rispetto alle pianificazioni provinciali e regionali, non curanti degli atti già vigenti? Al delegato alla protezione civile chiediamo come ha operato in questi anni nel settore specifico? Anche rispetto alla gestione emergenziale pandemica del Covid come ha proceduto nei primi anni di questa “non amministrazione”?

In particolare, dovremmo rivolgere queste domande alla prima Autorità cittadina, ovvero al Sindaco stesso, ma siamo certi che anche su questo argomento avrebbero “glissato”, assenti, non solo nell’informativa della risposta ma praticamente nelle azioni inefficaci e inefficienti che fino ad oggi hanno segnato la loro quinquennale esperienza amministrativa. Il tempo è galantuomo e scorre inesorabilmente dimostrando che nella sostanza c’è il NULLA!”

Stalking e minacce di morte all’ex compagna: arrestato 40enne sannita

Stalking e minacce di morte all’ex compagna: arrestato 40enne sannita

CronacaProvincia

Telefonate incessanti, messaggi minacciosi e un’escalation di persecuzioni culminate in vere e proprie minacce di morte. Un 40enne di Sant’Agata de’ Goti (Benevento) è stato arrestato dai carabinieri di Maddaloni con l’accusa di atti persecutori. Il provvedimento è stato disposto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Tutto è iniziato con la denuncia della vittima, una donna che, dopo aver messo fine alla relazione extraconiugale iniziata nel 2021, ha visto trasformarsi l’ex compagno in un persecutore ossessivo. Un incubo quotidiano fatto di pedinamenti, telefonate e messaggi continui, spesso colmi di insulti e minacce.

Il 40enne, incapace di accettare la rottura, aveva manifestato già durante la relazione una gelosia morbosa, controllando il cellulare e criticando l’abbigliamento della donna, ritenuto da lui troppo provocante. Alla decisione di chiudere, ha reagito con una spirale di molestie che ha gettato la vittima in un perenne stato d’ansia, portandola a temere per la propria sicurezza e per quella della figlia.

Le indagini hanno confermato il quadro di persecuzione, portando all’arresto dell’uomo, ora ristretto ai domiciliari.

Sant’Agata de’ Goti| L’addio, tra dolore e incredulità, a Giuseppe Villanova

Sant’Agata de’ Goti| L’addio, tra dolore e incredulità, a Giuseppe Villanova

CronacaProvincia

Oggi alle 11: 00 presso la Chiesa della Santissima Annunziata, a Sant’Agata de’ Goti, si sono tenuti i funerali e con essi l’ultimo saluto all’ingegnere Giuseppe Villanova, di 48 anni, che ha perso la vita in seguito a una caduta in un dirupo, proprio nel territorio caudino, in provincia di Benevento lo scorso 5 Febbraio 2025.

ll dolore, lo sgomento e l’incredulità restano forti per la drammatica morte del 48enne sannita, le cui dinamiche risultano ancora poco chiare e in fase di maggiore accertamenti da parte delle autorità.

Pare, però, che il corpo sia precipitato per almeno una decina di metri nel dirupo, senza possibilità di scampo.

Giuseppe, che ormai viveva in provincia di Benevento da diversi anni, lascia la moglie Sandra e la figlia piccola Irene; mentre a Polla, paese di cui era originario, lo piangono i genitori addolorati Italino e Anna e il fratello Angelo.

Sant’Agata de’ Goti, L’Istituto de’ Liguori sbarca su Spotify: il primo canale ufficiale online per dare voce agli studenti

Sant’Agata de’ Goti, L’Istituto de’ Liguori sbarca su Spotify: il primo canale ufficiale online per dare voce agli studenti

AttualitàDalla Provincia

“Un progetto innovativo e ambizioso prende vita all’IIS A.M. De’ Liguori di Sant’Agata de’ Goti! Gli studenti hanno lanciato un canale Spotify che segna una vera e propria rivoluzione nel panorama educativo locale.  

“Nessuna scuola del territorio ha mai sviluppato un’iniziativa così moderna, interdisciplinare e in grado di coniugare formazione, tecnologia e creatività”, si legge nella nota. “Questo nuovo canale non è solo uno spazio per esplorare il mondo dei podcast, ma un vero e proprio palinsesto che darà voce agli studenti, alla loro quotidianità, ai loro interessi e alle passioni che alimentano la loro crescita”. 

“Mantelli nel tempo” è solo il primo di tanti format che arricchiranno il canale, con contenuti che spaziano dalle storie di supereroi a riflessioni sull’eroismo quotidiano, passando per approfondimenti culturali e sociali. Un progetto che coinvolge diverse attività extracurriculari. Questo canale Spotify è l’inizio di un percorso di comunicazione che vuole essere un punto di riferimento per la scuola e per la comunità, rendendo l’apprendimento più dinamico e coinvolgente.

Un’opportunità unica per gli studenti di raccontare e raccontarsi, unendo il mondo della formazione a quello delle nuove tecnologie!”.

Tragedia a Sant’Agata de’ Goti, precipita dal dirupo per decine di metri: morto 48enne

Tragedia a Sant’Agata de’ Goti, precipita dal dirupo per decine di metri: morto 48enne

CronacaProvincia

Un uomo di 48 anni, professionista originario di Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, è morto dopo essere precipitato per decine di metri da un costone. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di ieri, mercoledì 5 febbraio 2025, nei pressi di via Reullo, una strada panoramica a nord del centro storico caratterizzata da tornanti a strapiombo.

Il corpo senza vita è stato ritrovato intorno alle 17:00. Restano ancora da chiarire le circostanze dell’accaduto. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della stazione locale e la polizia municipale di Sant’Agata dei Goti. Al momento non si esclude alcuna pista, compresa quella dell’incidente o di un gesto volontario.

Sul luogo della tragedia sono subito intervenuti i soccorsi, con l’ambulanza del 118, ma il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 48enne. I militari dell’Arma hanno effettuato i rilievi necessari e stanno raccogliendo ulteriori elementi per fare chiarezza sull’accaduto.

Al momento non è noto cosa sia realmente successo, né l’orario esatto dell’incidente. Le autorità stanno analizzando la zona per individuare il punto preciso da cui l’uomo potrebbe essere precipitato, attualmente individuato nei pressi di uno slargo belvedere che domina un costone di roccia a strapiombo, vicino a uno dei tornanti di via Reullo.

Sul posto è intervenuto anche il magistrato di turno e non si esclude la possibilità di disporre un esame autoptico per acquisire ulteriori informazioni utili alle indagini.

Ospedale di Sant’Agata de’ Goti, Rubano (FI): “Il TAR riconosce la battaglia del Comune di Puglianello. Ora diffida e nuovo ricorso” 

Ospedale di Sant’Agata de’ Goti, Rubano (FI): “Il TAR riconosce la battaglia del Comune di Puglianello. Ora diffida e nuovo ricorso” 

Politica

“La sentenza n. 430 del 14 gennaio 2025 del TAR non disconosce le giuste ragioni delle battaglia condotta dal Comune di Puglianello per garantire la piena operatività dell’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, nell’interesse dei cittadini. Primo tra i comuni della Valle Telesina ad aver avviato un’azione giudiziaria sulla vicenda dell’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, il Comune di Puglianello ha sempre mantenuto alta l’attenzione su un presidio sanitario essenziale per l’intero territorio”,

Lo dichiara Francesco Maria Rubano deputato e segretario provinciale Forza Italia, oltre che Sindaco del Comune di Puglianello.

“Il TAR – spiega- non ha certo sollevato la Regione Campania e l’Azienda Ospedaliera San Pio dalle proprie responsabilità. Anzi, ha espressamente invitato il Comune di Puglianello a intraprendere azioni ai sensi del decreto legislativo 198 del 2009, norma speciale per il controllo dei livelli di performance delle amministrazioni pubbliche. Va inoltre evidenziato che, in sede giudiziaria, l’Azienda San Pio ha ammesso di non aver potuto organizzare adeguatamente l’ospedale a causa della carenza di risorse economiche e di personale, con un rimpallo di responsabilità con la Regione che appare inaccettabile. Il riconoscimento della legittimazione del Comune di Puglianello e il contenuto stesso delle difese dell’Azienda ospedaliera – di fatto confessorie – impongono di proseguire questa battaglia di civiltà. Il TAR, pur non potendo dichiarare inadempienti, per ragioni meramente formali, Regione e Azienda Ospedaliera, ha riconosciuto la possibilità di agire nuovamente dinanzi alla giustizia amministrativa per far valere il rispetto dei livelli minimi di assistenza sanitaria”, aggiunge Rubano, per il quale la vicenda, anche giudiziaria, non si ferma qui.

“Alla luce di questa pronuncia -annuncia il deputato azzurro-, il Comune di Puglianello procederà ad una diffida formale affinché Regione Campania e Azienda Ospedaliera San Pio attuino immediatamente le disposizioni già previste e mai pienamente rispettate, in particolare: un Pronto Soccorso attivo h24 che al momento funziona solo in orari diurni; attivazione di almeno 20 posti letto di medicina generale, come stabilito dagli atti ufficiali, ripristino della chirurgia elettiva ridotta, con interventi in day surgery e week surgery e possibilità di appoggio nei letti di medicina, posti letto per l’area post-acuta, fondamentali per la gestione dei pazienti in fase di recupero e continuità assistenziale, attivazione della funzione oncologica, garantendo l’inserimento dei pazienti nei PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali) di riferimento presso il Presidio Ospedaliero “Rummo” di Benevento, rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), come stabilito dal DPCM 12/01/2017 e successive modifiche, in conformità con il D.Lgs. 198/2009 Se entro il termine previsto dalla legge, non verranno adottate misure concrete, il Comune di Puglianello procederà con un nuovo ricorso al TAR per accertare eventuali violazioni e con la richiesta di nomina di un Commissario ad Acta,”.

“La salute dei cittadini non può essere oggetto di continui rinvii e scarichi di responsabilità – conclude Rubano –. Da quanto emerso in giudizio, è necessario continuare la nostra battaglia. Ora Regione Campania e Azienda San Pio devono assumersi le proprie responsabilità e attuare le misure necessarie per restituire a Sant’Agata de’ Goti un ospedale pienamente operativo. Se non lo faranno, saremo pronti ad andare avanti in tutte le sedi opportune”.

Giovani & Lavoro, riparte la Scuola diocesana d’Imprenditorialità con “Territorio, Innovazione e Impresa”

Giovani & Lavoro, riparte la Scuola diocesana d’Imprenditorialità con “Territorio, Innovazione e Impresa”

Eventi
Movimento Lavoratori Azione Cattolica Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti.

Riparte la Scuola diocesana d’Imprenditorialità, ideata l’anno scorso dall’Equipe del Progetto Policoro, composta dai tre Uffici di Policoro (Caritas diocesana-Pastorale Sociale e del Lavoro-Pastorale Giovanile), dalla Scuola d’Impegno Socio-Politico, dall’Azione Cattolica diocesana e dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica.

Il percorso, che avrà inizio venerdì 31 gennaio ore 19.00, dal titolo “TERRITORIO, INNOVAZIONE E IMPRESA. Superare le contrapposizioni per progettare insieme il futuro”, mira a dare le basi per operare nel mondo dell’imprenditoria, nell’ottica di dare uno slancio ad una realtà delle aree interne come quella della Diocesi, che soffre oggi in modo importante la problematica della disoccupazione giovanile e dello spopolamento. 

“La Scuola d’Imprenditorialità – dichiara il Tutor del Progetto Policoro Luca Pacelli è un’opportunità formativa, indirizzata soprattutto a quei giovani che vivono e resistono nel nostro territorio, martoriato da disoccupazione e spopolamento. L’obiettivo è quello di rendere il “restare” una ricchezza, una scelta consapevole che renda possibile approfittare di tutte le opportunità che il territorio può offrire, reinvestendole per generare nuovo welfare”.

Gli incontri saranno cinque e si svolgeranno tutti a Cerreto Sannita, presso Casa Santa Rita (via Sannio, 43). Il percorso terminerà sabato 15 marzo, con la visita ad una realtà attiva sul nostro territorio, l’azienda agricola Fappiano di San Lorenzello. Al primo incontro di venerdì 31 gennaio, preceduto dal saluto del vescovo diocesano mons. Giuseppe Mazzafaro, sarà approfondita la figura dell’imprenditore Adriano Olivetti dal direttore della Scuola diocesana d’Impegno Socio-Politico don Matteo Prodi.

Per info ed iscrizioni (gratuite e aperte a tutti), è possibile contattare lo 0824 860176 oppure è possibile scrivere su whatsapp al 351 5171089 o all’email diocesi.cerreto@progettopolicoro.it

“Per noi – afferma il direttore della Scuola d’Impegno Socio-Politico don Matteo Prodi – è importantissimo proporre la filosofia di fondo del creare lavoro, oltre che del cercarlo, desiderando di plasmare il mondo anche attraverso il fare impresa etico. Tali percorsi d’imprenditorialità, da costruire, devono essere attenti alla persona umana, a partire dalla sicurezza sul lavoro, da retribuzioni giuste ed eque e da tutti i diritti dei lavoratori. Quello del lavoro è un tema vitale. Senza lavoro l’Italia crollerebbe e l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, ci dice la nostra Costituzione. Creare lavoro significa anche creare una nuova Italia”. 

Anche per questo secondo anno la formula sarà la stessa dell’anno scorso, con degli incontri formativi sul tema dell’imprenditorialità tenuti da docenti universitari di alto profilo e spessore. Docenti della Scuola d’Imprenditorialità saranno: Luciano De Bonis dell’Università degli Studi del Molise e componente del Consiglio Scientifico del “Centro di Ricerca per le ARee Interne e gli Appennini” (venerdì 7 febbraio), Alessandro Ciotola, CEO di StartLab Europa (venerdì 21 febbraio) e Vincenza Esposito dell’Università degli Studi del Sannio (venerdì 28 febbraio).

Le 16 proposte progettuali presentate per il concorso “Giovani Imprenditori”, che vedrà proclamato il vincitore nel quarto incontro di venerdì 28 febbraio, hanno dimostrato che il nostro territorio offre una varietà di idee, possibilità e risorse, ed è su tutto questo che la scuola di imprenditorialità ha deciso di investire in questo nuovo anno.

“Nella missione evangelizzatrice della Chiesa – ricorda il segretario diocesano del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica Giovanni Pio Marenna vogliamo essere pellegrini di speranza (come ci sta chiedendo questo Giubileo) e messaggeri di fiducia (come c’invita a fare l’AC). La seconda edizione della Scuola d’Imprenditorialità (così come tutte le iniziative che abbiamo svolto e che svolgeremo sul tema del lavoro) vuole proprio continuare ad annunciare e seminare speranza e ad accendere luci di fiducia su un territorio che, in quanto a ricchezza e bellezza (a partire da quella ricca di umanità dei suoi abitanti), avrebbe tantissimo da dire, da dare, da sviluppare e da potenziare. Spesso, però, ci si barrica nelle proprie prigioni mentali dell’abitudine e nelle proprie gabbie schematiche della prudenza, passando dal mantra della sfiducia che tanto qui non cambierà mai niente. A pagarne un salato prezzo di questa cultura, alimentatasi sicuramente anche da una certa nociva politica, sono sia le nuove generazioni, sia le giovani famiglie. Certo, se non ci s’impegna per cambiare le cose che non vanno, chiaramente non cambierà mai niente e si rivelerà anche inutile lamentarsi. Questo è chiaro. E sul tema dell’impegno costante ad essere segni e testimoni di speranza, con gesti e azioni concrete, chi si professa credente ha una responsabilità decisamente maggiore”.

Ancora una volta il gruppo diocesano di studio, analisi e riflessioni sul tema del lavoro, coordinato dal Progetto Policoro, vuole sostenere a chiare lettere che costruire un futuro migliore nelle aree interne è possibile: bisogna crederci, lavorare sodo per ottenerlo, non rimanere alle finestre, tirando i remi in barca, e dare fiducia alle potenzialità del territorio e ai talenti dei giovani.