Benevento | Concorsi pubblici, Fragassi (FI): “Ombre su procedura permangono, Santamaria si faccia da parte”

Benevento | Concorsi pubblici, Fragassi (FI): “Ombre su procedura permangono, Santamaria si faccia da parte”

Politica

“A seguito della nota del Comune di Benevento del 3 ottobre 2024, si rendono necessari chiarimenti urgenti sulle gravi incongruenze che, a nostro avviso, starebbero compromettendo la regolarità delle procedure concorsuali in corso. Richiamando gli articoli 107 del TUEL e 19 del Regolamento Comunale, approvato con Deliberazione di Giunta n. 108 del 30 maggio 2019, si evidenzia che la presidenza delle Commissioni giudicatrici dei concorsi è tassativamente riservata ai dirigenti in servizio presso l’Ente.” Dichiara Dino Fragassi, responsabile regionale Legalità di Forza Italia.

E continua: “La norma è chiara e inderogabile: la figura del presidente della commissione deve essere scelta esclusivamente tra i dirigenti del Comune di Benevento. Tuttavia, sembrerebbe emergere, a nostro avviso, un grave abuso di potere: su sette procedure concorsuali attualmente in corso (e non otto, come erroneamente comunicato dall’Amministrazione), due di queste commissioni sono presiedute da figure non appartenenti alla dirigenza del Comune, ovvero Giuseppe Vecchio, Comandante della Polizia Municipale, e Gianluca Basile, Direttore dell’Università degli Studi del Sannio. La violazione della normativa è evidente: Vecchio e Basile non possono assumere la funzione di presidenti delle commissioni, come prevede appunto la normativa vigente.

La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che Gennaro Santamaria, attualmente presidente di tre commissioni concorsuali, ha recentemente dichiarato di essere in condizione di incompatibilità per una delle procedure. Tale dichiarazione implica non solo la sua esclusione da quella specifica procedura, ma travolge l’intera legittimità delle sue azioni precedenti, inclusa la nomina delle Commissioni, la scelta della Società che si occupa della somministrazione dei questionari e l’approvazione delle graduatorie finali. Ricordiamo che, secondo la normativa, qualsiasi dirigente che si ritrovi in una situazione di conflitto di interesse, come avere parenti entro il quarto grado tra i candidati, è obbligato ad astenersi da qualsiasi attività legata al concorso. Santamaria, rendendosi conto di tale incompatibilità, avrebbe dovuto sollevarsi immediatamente dall’incarico, pena la nullità delle procedure già avviate.

Non possiamo ignorare l’anomalia di aver escluso dalla presidenza delle commissioni dirigenti comunali di elevato livello professionale, come Alessandro Verdicchio, Raffaele Ambrosio, Maurizio Perlingieri e Antonella Moretti. Ci sembra quantomeno anomala la loro mancata partecipazione. Inoltre, sarebbe necessario rivedere l’incarico conferito alla Fondazione privata che sta gestendo le procedure concorsuali. L’assegnazione di tali compiti va rivalutata da un altro dirigente comunale, per garantire che la selezione sia avvenuta  in piena regolarità e trasparenza, senza ombre di conflitto d’interesse.

Alla luce di tutto ciò, sarebbe opportuno che Gennaro Santamaria si facesse da parte, lasciando tutte le Commissioni di cui si è autonominato presidente, garantendo così la correttezza e la legittimità delle procedure concorsuali. L’attuale amministrazione comunale ha il dovere di ripristinare la legalità e il rispetto delle norme, dimostrando di operare nell’interesse della collettività”, conclude Fragassi.

Concorso Istruttori vigilanza al Comune di Benevento, Fragassi (FI): ” Va annullato, troppi dubbi. Santamaria si dimetta”

Concorso Istruttori vigilanza al Comune di Benevento, Fragassi (FI): ” Va annullato, troppi dubbi. Santamaria si dimetta”

Politica

“Il concorso in atto al Comune di Benevento per l’assunzione a tempo indeterminato di 3 Istruttori di Vigilanza è,  a nostro avviso, viziato da gravi incongruenze che potrebbero comprometterne la trasparenza”. Lo dichiara Dino Fragassi, responsabile regionale per la Legalità e la Sicurezza di Forza Italia.

“L’intero iter del concorso – dalla stesura del bando, alla nomina della Commissione giudicatrice alla sostituzione del presidente della stessa fino alla scelta della società somministratrice dei test e responsabile dell’intera procedura – è stato seguito direttamente da Gennaro Santamaria, dirigente del Settore risorse umane e servizi al cittadino – spiega Fragassi -. Successivamente, Santamaria si è dichiarato incompatibile per la sussistenza di un legame di parentela con una candidata al concorso. Con decreto sindacale (prot. n. 59768) del 27/06/2019, Santamaria era stato nominato alla direzione del Gabinetto del Sindaco e per dare supporto alla Segreteria Generale e agli Affari Generali, un incarico di natura fiduciaria ai sensi dell’art. 110 del TUEL n. 267/2000. Dopo tale nomina, Santamaria ha assunto ruoli in contrasto con gli incarichi ricoperti fino al giorno prima del suo ingresso a Palazzo Mosti, poiché aveva svolto funzioni politiche nel partito che fa capo al sindaco di Benevento, e – prima ancora – aveva accettato la nomina di presidente dell’Ente Geopaleontologico di Pietraroja. Le commissioni di concorso (secondo l’art. 107, comma 3, lett. a) devono essere presiedute da dirigenti, e non da funzionari “neofiti” – aggiunge -. Un obbligo ribadito dall’art. 19, comma 2, lett. a), del Regolamento disciplinante le procedure di accesso all’impiego, approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 108 del 30/05/2019. All’atto del ricevimento delle domande di partecipazione al concorso, il dirigente delle Risorse umane, Gennaro Santamaria, avendo preso cognizione che tra i partecipanti vi fosse un parente, doveva dichiarare la sua incompatibilità, passando il testimone al Segretario generale Riccardo Feola, che attualmente riveste la carica di dirigente amministrativo del Corpo di Polizia municipale”.

Il ritardo con cui ha lasciato la presidenza della commissione esaminatrice dimostra anche la sua inidoneità a dirigere il delicatissimo Settore Risorse umane – dichiara Fragassi -. Il nuovo articolo 35-quater, inserito dall’art. 3 del decreto legge n. 36/2022, all’interno del D.Lgs. n. 165/2001, unitamente al D.P.R. n. 82 del 2023 hanno introdotto una riforma della riorganizzazione e dell’ammodernamento delle procedure di reclutamento del personale di più ampio respiro per armonizzare l’intero sistema dei concorsi e delle altre forme di assunzione nella Pubblica amministrazione. Il DPR n. 82/2023 si muove su diverse linee di indirizzo, tra le quali si possono indicare, oltre al tema della semplificazione e celerità, quello della digitalizzazione delle procedure concorsuali, della parità di genere e della modifica della disciplina sulla riserva e sui titoli di preferenza. Tutto ciò per evitare il ricorso a procedure che possano inficiarne l’integrità e la regolarità”.

“Pertanto – aggiunge il responsabile regionale per la Legalità e la Sicurezza di Forza Italia– se per questo concorso il Comune di Benevento, per le procedure selettive ha deciso di affidarsi ad una società esterna – spendendo risorse pubbliche – non si capisce per quale motivo, invece di utilizzare la procedura informatica con i tablet, si è preferito somministrare i questionari a risposta multipla in modalità cartacea, con la conseguente perdita di credibilità della selezione. Tra l’altro il codice a barre è stato incollato sui questionari somministrati, e il verbale tecnico della Società non è stato pubblicato sull’albo on line, unitamente a ciò che doveva decidere, valutare e controllare la Commissione giudicatrice del concorso, la quale, seppur presente ai lavori, si è limitata a una muta “passerella”. Inoltre, la società incaricata dal Comune a gestire le prove selettive non ha reso accessibile a tutti i candidati la propria banca dati. Peraltro, le Commissioni giudicatrici dei concorsi pubblici proprio perché sono composte da dirigenti e funzionari, rispondono in via amministrativa, contabile, civile, disciplinare e penale delle proprie azioni sono garanzia di legalità e trasparenza, principi che non può garantire la migliore Società privata scelta. Per giunta la società incaricata per questo concorso è stata selezionata dal dirigente nominato illegittimamente “ab origine” nel ruolo di responsabile delle risorse umane e dei servizi sociali, attività quest’ultima – spiega Fragassi – che non può svolgere non essendo inserito nell’apposito Albo regionale, ove peraltro sono iscritti un dirigente e due funzionari del comune di Benevento, a dimostrazione che Gennaro Santamaria non può essere direttore dell’Ambito B1 nemmeno in via temporanea”.

“Dubbi – aggiunge – riguardano anche il contenuto dei quesiti inseriti nei questionari somministrati. Difatti, invece di valutare i candidati sulle materie oggetto del posto messo a concorso, sono stati previsti quesiti su materie complesse e pressoché inaccessibile a candidati diplomati, tra cui il codice degli appalti che non è tra gli argomenti studiati per questo tipo di assunzioni. Il risultato che ne è conseguito è il superamento del test da parte di soltanto 40 candidati che potranno accedere alla successiva prova scritta, che verrebbe svolta sempre con quiz preconfezionati dalla Società incaricata. Inoltre non risultano esserci ex-equo con punti 20,25 superiori a 5. Una casualità quantomeno sospetta”, sottolinea FragassiChe aggiunge: “Peraltro, i primi due della graduatoria concorsuale avrebbero sbagliato solo una risposta dei 60 quiz somministrati, il che appare assolutamente improbabile, tenuto conto dell’enorme difficoltà rappresentata dai quesiti proposti. L’aver sostituito la Società che aveva coadiuvato il precedente dirigente alle Risorse umane Alessandro Verdicchio nella gestione dei concorsi espletati sino all’anno 2022, con quella scelta da Santamaria ha comportato sostanzialmente una minore trasparenza delle procedure concorsuali in atto. Difatti, i risultati della prova preselettiva del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 3 (tre) Istruttori di vigilanza sono stati pubblicati solo nel tardo pomeriggio del giorno successivo, sebbene nel capitolato la

Società avesse dichiarato che intendeva utilizzare la lettura ottica degli elaborati. Ma dei nominativi di coloro che hanno superato la prova preselettiva neanche l’ombra – evidenzia -: sull’albo pretorio on line si possono leggere solo codici criptici. Di contro, sullo stesso albo on line, ancora oggi, si possono leggere i nominativi degli ammessi alle prove successive e dei vincitori dei singoli concorsi espletati prima del 2023, quando le procedure concorsuali della polizia municipale venivano svolte dal dr. Alessandro Verdicchio e dal dr. Fioravante Bosco, comandante pro-tempore. La legge vieta che vengano pubblicati i nominativi di chi

non supera le prove, ma non vieta che i cittadini possano conoscere i nominativi dei candidati vincitori e degli idonei. Peraltro, la stessa procedura, a nostro avviso illegittima, si sta utilizzando pure per altri concorsi in atto presso il Comune di Benevento”.

“Considerate tutte le incongruenze che caratterizzano la procedura per l’assunzione a tempo indeterminato di 3 Istruttori di vigilanza – conclude Fragassi – riteniamo che il concorso vada annullato e che si debba procedere a un nuovo procedimento concorsuale. Riteniamo altresì opportuno che, per i fatti riportati, il dirigente Gennaro Santamaria si debba dimettere ad horas dall’incarico di dirigente delle Risorse umane e dei servizi sociali del Comune di Benevento, lasciando ad altri dirigenti la presidenza delle commissioni concorsuali che ancora conserva”.

Delibera atto d’indirizzo per parere giuridico su figura Coordinatore d’Ambito, il Segretario generale: “Necessario parere tecnico, non quello contabile”

Delibera atto d’indirizzo per parere giuridico su figura Coordinatore d’Ambito, il Segretario generale: “Necessario parere tecnico, non quello contabile”

Politica

In merito alla richiesta, proveniente da alcuni consiglieri della minoranza consiliare, di annullamento in autotutela della Deliberazione con la quale la Giunta Comunale ha stabilito di acquisire una consulenza altamente specialistica di un esperto di diritto amministrativo, al fine di valutare l’ambito di applicazione della disposizione regionale di cui all’art. 23, comma 4 bis della  legge regionale n. 11/2007, l’efficacia temporale della stessa e la relativa disciplina transitoria, allo scopo di dirimere ogni eventuale incertezza sulla piena validità della designazione del dirigente Gennaro Santamaria, quale Coordinatore d’Ambito, il segretario generale Riccardo Feola ha trasmesso la seguente nota di chiarimento:

“Sulla proposta di deliberazione è stato apposto, dal sottoscritto Segretario Generale, il parere preventivo ai sensi dell’art.49 del TUEL. Alcuni consiglieri di minoranza lamentano l’illegittimità della Deliberazione, in quanto mancante del parere contabile ai sensi dell’art. 49 del TUEL, previsto per legge, quando la proposta di Deliberazione comporti riflessi diretti ed indiretti sul bilancio di previsione. Nel caso di specie, la Giunta Comunale ha espresso un mero atto di indirizzo sulla necessità di  acquisire un parere legale ‘pro veritate’ per dirimere un contrasto interpretativo fra l’orientamento della Regione Campania in merito all’art. 23, comma 4 bis della legge regionale n. 11/2007 e l’applicazione della disciplina transitoria, sulla quale anche la stessa Avvocatura dell’Ente si è espressa in senso opposto all’orientamento della Regione Campania. Con la Deliberazione, la Giunta ha dato ampia autonomia all’Avvocato dell’Ente sulle modalità di scelta della figura da incaricare e ha demandato allo stesso tutti gli atti di natura gestionale”.

“Il sottoscritto Segretario generale non ha ritenuto di dover richiedere il parere contabile ai sensi dell’art.49 Tuel sulla proposta di Deliberazione, in quanto la stessa rappresenta un mero atto di indirizzo, nel quale non è indicato alcun importo specifico e non è nemmeno individuato il soggetto da incaricare e, pertanto, non sussistono elementi di natura finanziaria valutabili attraverso il parere contabile ex art. 49 anche con riferimento agli rilievi diretti o indiretti. Tanto è vero che il parere, in assenza di quantificazione della spesa ed indicazione del capitolo di spesa, non può di certo essere espresso nè tanto meno è possibile valutare gli effetti sugli equilibri di bilancio. Giova evidenziare che ‘hanno natura di indirizzo gli atti che, senza condizionare direttamente la gestione di una concreta vicenda amministrativa, impartiscono agli organi all’uopo competenti le direttive necessarie per orientare l’esercizio delle funzioni ad essi attribuite in vista del raggiungimento di obiettivi predefiniti’ (così TAR Campania, Salerno, sez. II, sent. 12.4.2005, n. 531). Il giudice amministrativo, nel valutare la fondatezza di motivi di ricorso incentrati sulla violazione  dell’art. 49 del TUEL, ha affermato che nel concetto di ‘mero atto di indirizzo’ rientrano le scelte di programmazione della futura attività, che ‘necessitano di ulteriori atti di attuazione e di recepimento da adottarsi da parte dei dirigenti preposti ai vari servizi, secondo le proprie competenze’ (cfr. TAR Piemonte, sez. II, sent. 14.3.2013, n. 326). Solo con la formalizzazione degli atti amministrativi conseguenti da parte dell’Avvocato, il Dirigente del Settore Finanze e Tributi potrà verificare la copertura finanziaria attraverso l’apposizione del visto contabile sul provvedimento d’incarico del soggetto individuato.

“Si precisa che sulla base della consolidata giurisprudenza del Consiglio di Stato emessa sul punto la mancata acquisizione dei pareri di regolarità tecnica e contabile non comporta l’invalidità delle deliberazioni di Giunta o Consiglio ma la loro mera irregolarità, in quanto l’articolo 49 del Tuel ha  l’unico scopo di individuare i responsabili in via amministrativa e contabile delle deliberazioni (cfr. Sentenza della V sezione n. 8108 del 2020). L’appello è stato dichiarato infondato dalla quinta sezione, in quanto: ‘i pareri non costituiscono requisiti di legittimità delle deliberazioni cui si riferiscono, essendo preordinati all’individuazione sul piano formale, nei funzionari che li formulano, della responsabilità eventualmente in solido con i componenti degli organi politici in via amministrativa e contabile, così che la loro eventuale mancanza costituisce una mera irregolarità che non incide sulla legittimità e la validità delle deliberazioni stesse ‘ (cfr anche Cons. Stato IV sez. 2018 n.1838 ed altre di seguito citate in sentenza). Nel caso di specie la Delibera di Giunta Comunale n. 248/2024 è un atto d’indirizzo di natura tecnica che necessità del parere tecnico ex art.49, ma non necessita del parere contabile, in quanto nel momento in cui è adottato non produce alcun rilievo di natura contabile. Pertanto, come ampiamente innanzi espresso, solo con gli atti conseguenti all’adozione della delibera, si procederà ad assumere l’impegno di spesa sui competenti capitoli di spesa del bilancio dell’Ente e sui quali sarà apposto il visto contabile che ne determinerà, ai sensi di legge, la relativa efficacia giuridica”.

Delibera consulenza legale su Santamaria, l’opposizione: “Illegittima, stop allo sperpero di risorse pubbliche”

Delibera consulenza legale su Santamaria, l’opposizione: “Illegittima, stop allo sperpero di risorse pubbliche”

Politica

“La delibera con cui la Giunta chiede di acquisire una consulenza legale esterna sul caso Santamaria coordinatore dell’Ambito Sociale è priva del parere di regolarità contabile e pertanto illegittima. 

Abbiamo chiesto quindi al Sindaco di annullare l’atto, segnalando la questione anche all’Autorità Nazionale Anticorruzione ed alla Corte dei Conti.

Non si comprende comunque la necessità di acquisire un parere legale in ordine all’interpretazione di una normativa regionale per la quale la Direzione Generale per le Politiche Sociali e Socio Sanitarie della stessa Regione Campania si è già espressa in maniera univoca. Per quale ragione la Giunta Mastella decide di porre a carico delle risorse pubbliche un incarico legale esterno resta quindi un mistero. 

Questo deliberato arriva, infatti, dopo la nostra richiesta di annullare la nomina di Gennaro Santamaria a coordinatore dell’Ambito B1 per assenza dei requisiti previsti dalla norma regionale.

Tale violazione è emersa a seguito della risposta trasmessa dall’Ufficio Legislativo del Presidente della Regione Campania all’interrogazione sul tema del consigliere regionale Luigi Abbate. 

Se ad esprimersi è stato l’Ente che ha legiferato sulla materia, la Regione, quale incertezza interpretativa intende dirimere ora la Giunta Mastella con un parere legale pagato dai beneventani? Come se non bastasse, sempre per restare in tema di record che il Sindaco vanta costantemente, la delibera è anche priva della regolarità contabile. 

Si ponga fine a questo sperpero di risorse pubbliche e si ripristini la legittimità degli atti amministrativi”, così i consiglieri comunali di opposizione Giovanni De Lorenzo, Francesco Farese, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Angelo Miceli, Vincenzo Sguera e Maria Letizia Varricchio.

Santamaria: “Nessuna irregolarità nel concorso per istruttori di vigilanza”

Santamaria: “Nessuna irregolarità nel concorso per istruttori di vigilanza”

Politica
“Commissione non aveva prodotto nulla: ho incaricato i miei legali di tutelare mia onorabilità e immagine dell’Ente”, dichiara il dirigente.

In merito ad un comunicato stampa, a firma di un esponente di Forza Italia, il dirigente alle Risorse Umane del Comune di Benevento Gennaro Santamaria comunica quanto segue: “Non è rispondente al vero che nel concorso per tre istruttori di vigilanza al Comune di Benevento siano emerse ‘gravi irregolarità’. Si tratta pertanto di una falsità. Al momento delle dimissioni, all’esito della consueta procedura di verifica dell’incompatibilità per presenza tra i concorrenti di una persona avente affinità parentale con il sottoscritto, la Commissione non aveva prodotto nessun atto. Pertanto è tautologico ed elementare che nulla d’irregolare vi può essere, se nulla da quell’organo è stato prodotto. Al contrario, è stato pienamente rispettata la legge che impone le dimissioni e il subentro del commissario sostituto, in presenza di ragioni di carattere ostativo.  

Devo annunciare, pur avendo il rispetto che si deve per la libertà d’espressione e per il libero dispiegarsi del dibattito politico che è elemento centrale di una società democratica anche quando aspro, che ho incaricato i miei legali di valutare gli estremi di una querela per diffamazione per questo e altri articoli, apparsi sulla stampa in queste settimane.

Ho dovuto registrare, con personale rammarico, una serie di insinuazioni allusive e acrimoniose su un argomento di centrale importanza, quali le procedure concorsuali. Pertanto ho il dovere di tutelare l’onorabilità di una lunga carriera nella PA e soprattutto di impedire che sia compromessa l’immagine e l’integrità dell’Ente, presso cui svolgo funzioni dirigenziali”.

Santamaria: “Mai violato il confine della terzietà, sono nella Pa da oltre 40 anni: respingo con decisioni insinuazioni denigratorie”

Santamaria: “Mai violato il confine della terzietà, sono nella Pa da oltre 40 anni: respingo con decisioni insinuazioni denigratorie”

Politica

In riferimento alla richiesta di dimissioni da presidente delle commissioni di concorso formulata dalla segreteria provinciale di Forza Italia al dirigente del comune di Benevento, Gennaro Santamaria, per la sua presunta appartenenza politica al gruppo dirigente del movimento politico “Noi di Centro”, lo stesso dirigente dichiara quanto segue:

“In primo luogo – spiega Santamaria – mi preme precisare che, nonostante la mia notoria attività politica, da qualche anno non ricopro ruoli di dirigente politico in nessuna formazione partitica. Tale scelta da me effettuata non è imposta da una previsione normativa per il ruolo che ricopro da qualche anno di dirigente a tempo determinato al Comune di Benevento ma è dovuta ad una mia autonoma valutazione di opportunità. Infatti, a Costituzione vigente, a tutti i cittadini della Repubblica, dirigenti o dipendenti pubblici a tempo pieno o determinato, è consentito l’esercizio dell’attività politica e istituzionale.

Quanto alla figura del dirigente di fiducia presso l’Ente locale, vorrei fare notare che tale  figura -per evoluzione normativa e giurisprudenziale – è abbondantemente superata. La netta separazione che deve esistere tra le funzioni di programmazione e controllo (affidate agli organi di direzione politica) e quelle di gestione (affidate agli organi burocratici), non consentono più un rapporto di dipendenza fiduciaria tra l’organo di direzione politica e l’organo burocratico. Gli unici incarichi che sopravvivono a questa impostazione sono quelli relativi agli uffici di staff degli organi politici che continuano ad avere un profilo fiduciario. Pertanto tutti i dipendenti pubblici, dirigenti o funzionari che siano, hanno l’obbligo di informare i propri comportamenti ai principi di trasparenza, imparzialità, terzietà e indipendenza. Chi scrive, essendo dipendente della pubblica amministrazione da oltre quarant’anni, ha sempre tenuto distinto il proprio impegno politico dalle funzioni professionali ricoperte. La presidenza delle commissioni di concorso da parte del dirigente delle risorse umane è un compito dovuto da precise previsioni normative e regolamentari. Non adempiere a tale compito significherebbe il venir meno a propri compiti d’ufficio.

Tra l’altro – prosegue Santamaria – essendo dirigente delle Risorse umane da oltre un anno, già l’anno scorso ho avuto la responsabilità di gestire otto procedure di reclutamento, sia come responsabile del servizio che compre presidente e componente di commissione, tutte conclusesi puntualmente e regolarmente. Se mai ci fosse bisogno di un ulteriore conferma della mia totale imparzialità e trasparenza nell’assolvimento di tali compiti, ricordo ai dirigenti di Forza Italia che dal 2019 ad oggi, in qualità di dirigente dell’Ente spesso ho avuto il compito di presiedere o partecipare a commissioni di concorso. Alla luce di quanto rappresentato fin qui sono i fatti che smentiscono le insinuazioni pretestuose e strumentali del gruppo politico di Forza Italia sulla mancanza di indipendenza e terzietà nel mio operato professionale. Devo dire infine, attingendo alla mia lunga esperienza politica, che questa politica del sospetto e del fango ai danni di terzi poco si addice  ad un gruppo politico che affonda le proprie radici culturali nel moderatismo, nel popolarismo e nel rispetto delle istituzioni.

L’insinuazione, che respingo con decisione, per cui io possa venire meno ai doveri di correttezza e violare il confine della terzietà, specialmente in procedure concorsuali, è tanto malevola quanto irrispettosa e fa configurare una cultura del sospetto non degna di un partito di cultura liberale e garantista. Auspico dunque che questa campagna mediatica così ingenerosa e denigratoria possa cessare definitivamente”, conclude il dirigente Santamaria.

Gruppo Noi Sanniti: “Vicenda coordinatore Ambito B1 chiarita in maniera tempestiva e esaustiva: no al valzer di pareri”

Gruppo Noi Sanniti: “Vicenda coordinatore Ambito B1 chiarita in maniera tempestiva e esaustiva: no al valzer di pareri”

Politica

“La posizione del dirigente del Settore Servizi al Cittadino Gennaro Santamaria quale coordinatore dell’Ambito sociale B1 è legittima: è stato spiegato, in maniera esaustiva e con un parere redatto d’intesa con l’Ufficio legale del Comune, ieri nella seduta della Commissione Politiche sociali.

Ribadiamo piena fiducia nell’Amministrazione e negli organi tecnico-dirigenziali che ne eseguono gli indirizzi amministrativi e respingiamo con fermezza tentativi di generare casi mediatici, spaccando il capello in quattro e disquisendo all’infinito”, lo scrive in una nota il gruppo consiliare di maggioranza Noi Sanniti.

“Per quanto ci riguarda, non ci prestiamo più al can can o a valzer di pareri: la questione, nella sede deputata sul piano politico-amministrativo, ossia la Commissione, è stata chiarita in maniera tempestiva, esauriente e autorevole”, conclude la nota di Noi Sanniti.

Coordinatore dell’Ambito sociale B1, l’Avvocatura chiarisce legittimità della funzione di Santamaria

Coordinatore dell’Ambito sociale B1, l’Avvocatura chiarisce legittimità della funzione di Santamaria

Politica

“E’ perfettamente legittima la nomina del dirigente Gennaro Santamaria, dirigente del Settore Servizi al Cittadino del Comune di Benevento, quale coordinatore dell’Ambito sociale B1, esercizio di una funzione che deriva da un automatismo normativo dettato dall’articolo 12 della Convenzione che disciplina il funzionamento dell’Ambito territoriale sociale B1”, è quanto si chiarisce nel parere, redatto d’intesa con l’Avvocatura del Comune, depositato stamane durante la seduta della Commissione Politiche sociali.

“Pertanto l’Ufficio legale del Comune di Benevento ritiene perfettamente legittimo l’esercizio della funzione di coordinatore da parte dell’attuale dirigente del Settore Servizi al Cittadino. In primis alla data della nomina a coordinatore dell’Ambito territoriale B1 (avvenuta il 22 febbraio 2023 con efficacia dal successivo 1 marzo) l’elenco regionale dei coordinatori direttori di ambito non era ancora costituito. L’elenco è entrato in vigore infatti con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Campania l’8 maggio del 2023. 

Al momento della nomina, la previsione della normativa regionale non era operativa: non c’era nessun albo e naturalmente, di conseguenza, nessun vincolo ad attingervi . Inoltre è da ritenersi che l’ambito di applicazione del comma 4 bis dell’articolo 23 della Legge regionale 11/2007, con relativo elenco, sia circoscritto ai soli casi di Ambiti sociali che affidino all’esterno, non avendo in organico figure dirigenziali, il ruolo di coordinatore. Laddove le figure dirigenziali sono già in organico l’Ambito può e deve affidare l’incarico all’interno per la preferenza accordata alla normativa all’utilizzo di personale distaccato, nonché per il rispetto dei principi di compatibilità finanziaria. Tale scelta genera infatti un sensibile risparmio economico per il bilancio dell’Ambito”, si legge nel parere.

Ente Geopaleontologico di Pietraroja, Forza Italia: “Con Santamaria vi pascolavano le pecore”

Ente Geopaleontologico di Pietraroja, Forza Italia: “Con Santamaria vi pascolavano le pecore”

Politica

“È evidentemente risultato indigesto il Ferragosto a Gennaro Santamaria che si è visto sfilare di mano un incarico pubblico oltremodo retribuito vista la scarsa dedizione e il poco lavoro prestato negli anni scorsi presso l’Ente Geopaleontologico di Pietraroja. 

Il fido scudiero mastelliano, con davvero scarso garbo istituzionale, si è preoccupato di contestare a mezzo stampa un decreto ministeriale con il quale semplicemente veniva sostituito per manifesta inoperosità. Ma anziché vestire impropriamente gli abiti della vittima sacrificale e rendere ai media le sue perplessità, avrebbe potuto chiederne conto al Ministro per l’Ambiente e ai dirigenti ministeriali.

Per quanto, invece, attiene le considerazioni di Santamaria sull’onorevole Rubano, colpevole soltanto di essersi congratulato con il neo Commissario Attilio Sabbione, basterà riferire che a differenza di Santamaria, Rubano non assume parenti negli enti pubblici presso cui presta la propria opera.

Ma c’è poco da stupirsi, del resto Santamaria è quel ‘fallimentare’ presidente del’Ente Geopaleontologico che si godrà  le svariate centinaia di migliaia di Euro per i compensi maturati, senza aver mosso un dito per la valorizzazione di quel sito turistico e scientifico e della zona circostante. Come sanno bene le pecore che vi pascolavano nei giorni scorsi (Vedi foto allegata).

E come ha dichiarato nei giorni scorsi anche qualche amministratore comunale dell’area titernina, reclamando il ritorno di ‘Ciro’ nella sua sede naturale di Pietraroja, trovando il pieno riscontro dello stesso sindaco di Benevento.

Ma Santamaria come al solito era distratto da altre situazioni e non si è accorto di nulla in questi anni, figurarsi di quel che è accaduto nei giorni scorsi. Adesso, invece, è giunto il tempo di essere vigili e vagliare ogni atto e delibera della scellerata gestione Santamaria”.

Così in una nota stampa il Coordinamento Forza Italia Valle Telesina.