Nella serata di ieri il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, si è pronunciato in merito al secondo fascicolo sul calcioscommesse aperto dalla Procura federale. L’inchiesta, chiamata ‘Benevento bis’, ha visto coinvolti dieci tesserati giallorosso, alcuni dei quali hanno chiesto e ottenuto il patteggiamento prima che del deferimento da parte Procura (LEGGI QUI).
Per gli altri calciatori coinvolti, invece, è arrivata ieri la sentenza di primo grado. Prosciolti l’ex difensore della Strega Vogliacco e l’ex centravanti Di Serio. Stralciata, invece, la posizione di Vokic, non risultando in atti la prova della notifica alla sua persona dell’atto di deferimento e dell’avviso di convocazione: la sua udienza è slittata al 15 luglio.
Condannati, invece, altri due ex Benevento, ovvero Agnello e F. Perlingieri. Il primo è stato squalificato per un anno e condannato al pagamento di un’ammenda di 5mila euro; al secondo invece è stata inflitta una squalifica di tre anni e 50 giorni e una multa da 28mila euro.
Di seguito la sentenza, in attesa delle motivazioni: “Il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, preliminarmente disposto lo stralcio della posizione del sig. Dejan Vokic, non risultando in atti la prova della notifica alla sua persona, per il tramite della società Benevento Calcio della CCI, dell’atto di deferimento e dell’avviso di convocazione per l’odierna udienza, onera la Procura Federale di acquisirla presso la citata società e rinvia la trattazione del procedimento all’udienza del 15 luglio 2025, ore 10:50, in modalità videoconferenza, con salvezza dei diritti di prima udienza.
Proscioglie i siggi.ri Giuseppe Di Serio e Alessandro Vogliacco. Irroga al sig. Emanuele Agnello la sanzione di anni 1 (uno) di squalifica ed euro 5.000,00 (cinquemila/00) di ammenda. Irroga, altresì, al sig. Francesco Perlingieri la sanzione di anni 3 (tre) e giorni 50 (cinquanta) di squalifica oltre ad euro 28.000,00 (ventottomila/00) di ammenda“.
Foto: Transfermarkt
Gioco online, le novità del bando italiano tra dimensioni e sfide normative
11 miliardi e 500 milioni di euro. A tanto è arrivato il giro d’affari del gioco pubblico in Italia. Una cifra in cui si mescolano online e offline, lotterie e gratta e vinci, scommesse e slot machine. Uno dei mercati più grandi d’Europa per dimensioni e per numeri, pronto a lanciare la sfida anche per la prima posizione.
Di questo si è parlato in occasione del webinar, organizzato da Sigma World, dedicato alla nuova gara per le concessioni del gioco online in Italia, dove Quirino Mancini, partner e director dello studio legale WH Partners, ha analizzato il contesto normativo e operativo del gambling italiano. Un comparto ricchissimo e florido, che però non appare complesso dal punto di vista normativo.
A confermarlo sono anche gli esperti della redazione di Gaming Report, che sottolineano come il gioco italiano sia stato “il primo nel continente a essere regolamentato in maniera sistematica nel comparto online, a partire dal 2006, a confermare la maturità della dimensione italiana e allo stesso tempo la profondità della struttura, che di certo non appare semplice a chi ci si avvicina per la prima volta”.
Tra gli aspetti distintivi della regolamentazione del nostro paese c’è la differenziazione tra operatori B2C e fornitori B2B. “Sono solo i primi, ovvero gli operatori che offrono gioco direttamente ai consumatori, a essere obbligati ad avere una concessione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – spiegano ancora da Gaming Report – mentre gli operatori B2B non necessitano di una licenza, ma devono comunque garantire che i loro prodotti certificati e conformi agli standard tecnici richiesti da ADM”.
Altra caratteristica del panorama di gambling italiano è la grande varietà di giochi regolamentati, che spaziano dalle scommesse sportive ai giochi da casinò, dalle slot al poker, fino al bingo, ai giochi virtuali, al betting exchange e alla lotteria. Tutti prodotti che rientrano nella regolamentazione dell’ADM e devono rispettare specifici requisiti tecnici. “Uno degli aspetti più complessi per un operatore che intende entrare nel mercato italiano riguarda l’infrastruttura tecnica e la connessione con il sistema centrale ADM – continuano ancora dalla redazione di Gaming Report – Le norme impongono che i server degli operatori siano costantemente connessi al sistema di controllo dell’autorità, creando una comunicazione in tempo reale tra operatore, giocatore e regolatore”. Si tratta di quello che Quirino Mancini ha definito questo modello un “triangolo connesso”, sottolineando l’importanza di protocolli avanzati per il monitoraggio e la tracciabilità delle transazioni.
«In Italia – conclude l’esperto – il regolatore è sempre presente. Può monitorare ogni movimento e operazione sulla piattaforma grazie al sistema centralizzato.» Un livello di controllo elevato e costante che rappresenta una sfida tecnica per gli operatori, soprattutto internazionali, ma offre anche vantaggi significativi: garantisce infatti un ambiente di gioco sicuro, trasparente e conforme alle normative. Gli operatori interessati a partecipare alla gara devono quindi comprendere a fondo il quadro normativo italiano e investire nelle infrastrutture e nelle competenze necessarie per soddisfare gli stringenti requisiti imposti dall’ADM. Perché quello che è certo è che il settore del gioco pubblico italiano non si tira indietro sull’impegno del rispetto dell’utente e della sicurezza. Fiori all’occhiello resi possibili da una regolamentazione vasta e articolata, che merita un aggiornamento, certo, ma che continua a fare il suo lavoro.
Benevento, Pastina: “Sanzione ingiusta. Ho sempre detto la verità, altri invece…”
Il difensore del Benevento, condannato a due anni di squalifica e al pagamento di un ammenda di 15mila euro (QUI i dettagli) dal Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare a seguito del caso calcioscommesse che ha visto indagati anche Letizia, Brignola e Forte, ha affidato a un post Instagram i suoi pensieri.
Queste, dunque, le dichiarazioni di Christian Pastina, che già nella notte aveva espresso le sue perplessità in merito alla sentenza e alle possibili conseguenze (QUI la notizia):
“Ho preferito il silenzio ed ho lavorato con l’impegno di sempre, nella convinzione, che questa brutta storia si sarebbe chiarita. Ed invece non è andata così. Ho imparato a mie spese che esistono due verità. Esiste la verità dei fatti, che io ho raccontato (non con una dichiarazione spontanea come scritto da alcune testate) in un interrogatorio durato due ore rispondendo a tutte le domande dei tre procuratori federali che hanno diretto le indagini (sono l’unico ad averlo fatto) e la verità “processuale” frutto di interpretazioni di quei fatti, spesso sbagliate, dei limiti probatori del processo sportivo, e delle versioni non sempre corrispondenti al vero fornite al Tribunale da altri soggetti interessati dei quali avevo avuto piena fiducia. Ritengo questa sanzione ingiusta ed inattesa oltre che non proporzionata alle mie reali responsabilità e che non ha tenuto conto della mia condotta nel procedimento, rispettosa delle istituzioni e dell’amore che ho per il calcio. Sono pronto ad impugnare questo provvedimento ed a far valere tutte le mie ragioni, di fatto e di diritto. Lo devo al giovane calciatore del Benevento che sono stato, cresciuto a pane e calcio tra le fila dei giovani della società, lo devo a questa maglia ed ai tifosi tutti, ma anche alla città che mi ha adottato. Sogno ancora la carriera per la quale ho lavorato una vita. Ho il dovere di non mollare adesso, di combattere per fare emergere i fatti per come sono realmente andati, anche per evitare che cattivi maestri facciano subire ad altri giovani calciatori la mia stessa sorte ed umiliazione“.
Benevento, reazione social di Pastina alla squalifica. E ora…
Il dispositivo di ieri del Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare (QUI i dettagli) in merito al caso calcioscommesse ha visto l’assoluzione di Letizia, che torna a essere a tutti gli effetti tesserato del Benevento dopo aver trascorso l’ultima stagione in prestito alla Feralpisalò, e la squalifica di Pastina a 2 anni con aggiunta di ammenda pari a 15mila euro. Prosciolto, poi, Brignola (oggi di proprietà del Catanzaro), mentre è stato condannato a 9 mesi di squalifica con 6mila euro di multa Forte (oggi all’Ascoli).
Stanotte, con una storia sul suo profilo Instagram, il difensore di Battipaglia ha lasciato intendere di non condividere affatto la decisione dei giudici. Gli avvocati del classe 2001, come anche quelli dell’attaccante romano, avranno sette giorni per presentare ricorso davanti alla Corte d’Appello Federale dopo i dieci giorni concessi al Tribunale Federale Nazionale per depositare le motivazioni. La squalifica, comunque, è immediatamente esecutiva nei confronti dei due calciatori.
E il Benevento? La società giallorossa, trattandosi nel caso di Pastina di una squalifica superiore a sei mesi, ha la possibilità di ridurre il corrispettivo dovuto al minimo sindacale in attesa dell’ultimo grado di giudizio. Qualora, poi, tale squalifica dovesse essere definitivamente confermata, allora il club di via Santa Colomba potrà addirittura chiedere la risoluzione del contratto per giusta causa al Collegio Arbitrale.
Ecco intanto, di seguito, la reazione “social” di Pastina in merito alla sentenza del Tribunale riguardo al caso calcioscommesse:
Foto: S.S. Juve Stabia/Screen Profilo Instagram Christian Pastina
Caso scommesse, mano pesante della Procura ma la sentenza del Tribunale slitta al 29 luglio
Nuovi sviluppi in merito al caso calcioscommesse a seguito dell’inchiesta avviata dalla Procura di Benevento e che vede coinvolti i difensori giallorossi Pastina e Letizia e i due ex attaccanti della Strega Brignola e Forte. Per oggi, infatti, era in programma l’udienza dinanzi Tribunale Federale Nazionale.
La Procura ha respinto le rinnovate richieste di patteggiamento presentate dai legali di Pastina e Forte, richiedendo anzi squalifiche pesanti per i calciatori. Una mano pesante, quella della Procura, che ha chiesto una squalifica di 2 anni più 1 anno di servizi sociali per il centrale di Battipaglia, 6 mesi di squalifica più altri 6 di servizi sociali per l’attaccante romano, 3 anni di squalifica per Brignola e 3 anni e 6 mesi per Letizia.
La sentenza dei giudici era attesa stesso nel pomeriggio odierno, ma è slittata al 29 luglio. Il Tribunale Federale Nazionali infatti, come si legge dal comunicato emesso, hanno ritenuto di rinviare la decisione sul procedimento al prossimo 29 luglio per acquisire la dichiarazione testimoniale di uno dei due indagati non tesserato. “Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, non definitivamente pronunciando, ritenuto opportuno acquisire la dichiarazione testimoniale del sig. P. P. C. sui fatti oggetto del procedimento con riguardo ai suoi rapporti con i sigg.ri Christian Diego Pastina, Gaetano Letizia ed Enrico Brignola; ritenuto altresì opportuno mantenere l’unitarietà del procedimento; dispone che la Procura Federale o comunque la parte più diligente provveda a comunicare, con i mezzi ritenuti opportuni, la presente ordinanza ovvero il suo contenuto al sig. P. P. C. affinché lo stesso presenzi e renda la dichiarazione testimoniale di cui sopra; rinvia il presente procedimento all’udienza del 29 luglio 2024, ore 10:30, in presenza“.
Foto: Getty Images
VIDEO – Caso scommesse, Vigorito: “In caso di condanna ci sarebbe da riflettere sul perché e come sono andate le cose negli ultimi due anni”
Il Presidente del Benevento questa mattina, a margine di un evento di Confindustria, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito agli sviluppi del “caso calcioscommesse” e alla chiusura dell’indagine da parte della Procura Federale.
Ecco, quindi, le parole di Oreste Vigorito riguardanti le ultime novità che vedono coinvolti i tesserati giallorossi Pastina e Letizia e gli ex Brignola e Forte:
SULLA MANCANZA DI RESPONSABILITA’ OGGETTIVA DELLA SOCIETA’: “Ebbi modo di dire che noi possiamo perdere i campionati, ma non la dignità né in campo né fuori. Potevamo essere coinvolti per nei Regolamenti Federali ci sono regole che chiamarle “assurde” è poco. La responsabilità oggettiva? Ne siamo stati colpiti qualche anno fa e fummo penalizzati di 15 punti, quell’episodio fu la causa dirompente per una revisione della responsabilità oggettiva. Il Benevento, che viene accusato di non gridare nei palazzi, riuscì a dimostrare che parlare di responsabilità oggettiva su una società in un mondo come quello di oggi in cui tutti comunicano con gli altri senza neanche avere nulla in mano è trovare una sfera di cristallo e fare previsioni. I punti, allora, passarono da 15 a 1, perché non potevamo toglierci neanche quello”.
SUGLI ULTIMI SVILUPPI DEL CASO CALCIOSCOMMESSE: “A distanza di anni siamo stati coinvolti in un altro episodio estremamente increscioso. Premesso che fino a quando non ci sarà una sentenza noi come gli altri dobbiamo mantenere fede a quello che pensiamo, all’innocenza fino a prova contraria: la legge dice che non è l’innocente a dover dimostrare di essere innocente ma l’altro a dover dimostrare che è colpevole. Mi astengo dai giudizi morali, non ne faccio mai, mentre quelli legali li darà un tribunale. A quel punto, dopo la sentenza, ognuno degli attori come calciatori, aziende e chi nel passato può essere stato complice involontariamente di queste cose ne darà conto“.
SULLA POSSIBILE SQUALIFICA DI TRE ANNI AI CALCIATORI: “Per quanto riguarda i tre anni o sei mesi di squalifica o il patteggiamento è un problema del calciatore. Laddove dovesse venir fuori una condanna, si andrebbe a sottoscrivere un comportamento tale che dovrebbe far riflettere anche sul come e perché sono andate le cose negli ultimi due anni. Da Presidente mi sento responsabile perché, pur riconoscendo che non esiste la responsabilità oggettiva, esiste quantomeno una culpa in vigilando: forse non abbiamo vigilato bene, anche nella difficoltà di cui parlavamo si possono cogliere dei segnali e se è vero che ci sono dei colpevoli forse non ne abbiamo colto i segnali e questa è una cosa che a una persona come me che tende a essere presente fa male. Il danno è patrimoniale se riguarda dei ragazzi, ma è sportivo ed è morale. La cosa che mi fa più piacere è raggiungere un risultato morale anche quando perdiamo, la cosa importante è non perdere la moralità: il resto lo si vedrà nelle sedi opportune“.
Scommesse, avvisi a Pastina e altri ex Benevento: ora rischiano 3 anni di squalifica
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la Procura Federale ha chiuso le indagini sul caso scommesse notificando l’avviso a Pastina, ora al Benevento, Gaetano Letizia, ora alla Feralpisalò, Francesco Forte, ora al Cosenza, ed Enrico Brignola, ora al Catanzaro.
Al momento non figura tra questi nomi quello di un altro ex giallorosso, Massimo Coda: sulla sua posizione si è ritenuto fossero necessarie altre indagini.
Le sanzioni minime per queste violazioni – si legge nell’articolo pubblicato dalla Rosea – sono di 3 anni di squalifica.
VIDEO – Caso scommesse, Vigorito: “Qualcuno dovrebbe vergognarsi”
A margine dell’iniziativa sulla prevenzione dei tumori organizzata dalla Asl e da Confindustria Benevento, il presidente Vigorito ha commentato il caso scommesse che ha colpito indirettamente la società giallorossa in virtù del coinvolgimento del difensore Pastina e degli ex Letizia, Coda e Forte.
“La prossima volta ne parliamo al Casinò: oggi parliamo di cose serie, neanche lontanamente paragonabili ad altre di cui qualcuno dovrebbe vergognarsi. Sia chi le ha fatte, che chi avrebbe dovuto sorvegliare affinché non succedessero”.
“Scommesse anche su partite del Benevento”: i dettagli dell’inchiesta che ha coinvolto Letizia e gli altri
Dalla ricostruzione offerta da La Gazzetta dello Sport, emergono novità importanti sulla vicenda scommesse che ha coinvolto quattro tra attuali tesserati ed ex calciatori del Benevento.
Ricordiamo che tra gli indagati ci sono il giallorosso Pastina e gli ex Letizia, Coda e Forte. A questi devono aggiungersi il sannita sannita Pasquale Pio Covino e il napoletano Davide Dell’Annunziata che svolgevano il ruolo di “punto di raccordo dell’operare dei soggetti inseriti professionalmente in compagini calcistiche”.
Sempre La Gazzetta dello Sport riporta alcuni passaggi del provvedimento emesso dalla Procura: “Le somme – si legge – sarebbero state versate in particolare da Letizia, da destinare a scommesse sportive anche su piattaforme non autorizzate”, e “afferenti a partite del Benevento, squadra dove giocavano i soggetti con i quali vi sono stati rilevanti scambi di denaro non compatibili con causali lecite o di altro tipo”.
Insomma, ciò che più si temeva sembra concretizzarsi: stando a quanto emergerebbe dai documenti riportati dalla Gazzetta dello Sport gli indagati o alcuni di loro avrebbero effettuato scommesse anche sulle partite del Benevento. Ricordiamo che le ipotesi di reato attualmente attribuite ai sei indagati sono scommesse su siti clandestini, frode sportiva e riciclaggio.
L’ANGOLO DELLE QUOTE – Giallorossi nettamente sfavoriti secondo i bookmakers
Ritorna la rubrica “L’angolo delle quote” in cui andremo ad analizzare le quote sul match del Benevento, con analisi e curiosità dal mondo del betting.
In questo weekend l’attenzione verrà focalizzata sul match tra Perugia e Benevento, in programma allo stadio Renato Curi di Perugia alle ore 20:30 di Venerdì 19 Maggio. Questa sfida è valevole per l’ultima giornata del campionato di Serie B e sarà diretta dal signor Dionisi de L’Aquila.
Nove i precedenti al Curi, con sole 3 vittorie dei padroni casa, 2 pareggi e ben 4 vittorie della Strega, di cui 3 negli ultimi 3 incontri.
I bookmakers danno ampiamente favoriti i padroni di casa, con l’1 piazzato a quota 1.70; il pareggio, invece, lo troviamo attorno al 3.80 mentre la vittoria degli ospiti è a quota 5.00. I book vedono una partita equilibrata, con l’Under 2,5 a quota 1.85 in equilibrio con l’Over. Esito Goal favorito rispetto al No Goal, quotati a 1.80 ed 1.90.
Partita in cui solo gli umbri hanno qualcosa da giocarsi, quindi dovranno vincere a tutti i costi. Ma occhio agli uomini di Agostinelli, che vorranno onorare al meglio l’ultimo impegno e giocheranno spensierati, come già fatto col Modena. Occhio al SI OSPITE a quota 1.50.
Sul fronte marcatori, occhi puntati su Camillo Ciano, quotato a 4.50; interessanti le quote di Farias e Karic, quotati marcatori a 5.00 e 7.50. Tra le fila degli umbri occhio a Di Carmine e Di Serio, quotati a 2.70.
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