“Mille libri sul Sannio in mostra a Palazzo Paolo V di Benevento con presentazioni e incontri tra autori, giornalisti, esperti di storia, poeti, cantanti e lettori. Sono gli eventi letterari che Arturo Bascetta Editore della casa editrice ABE Napoli, con 100 nuove pubblicazioni annuali, famosa per i testi scientifici sulla storia dei paesi e delle chiese del Regno di Napoli, ha riportato in città fino a domenica sera, 29 dicembre.
Ogni pomeriggio alle 17.00, infatti, si susseguono le presentazioni dei nuovi libri della ABE che ormai supera il numero di 1000 titoli in catalogo, vantando quasi 1 milione totale fra lettori e copie editate dal 1987, a cui si vanno aggiungendo le migliaia di studiosi e studenti che si recano nelle biblioteche di archivi e università di tutto il mondo alla ricerca di testi degli autori di ABE. Stasera la farà da padrone la storia, con il libro sull’astrologo beneventano del 1500 di Virgilio Iandiorio che presenta anche l’altro volume scritto insieme alla prof. Tereza Zeppa sui viaggiatori inglesi lungo la Via Traiana stimolati da Boccaccio che ben conosceva la Napoli e la Benevento del Trecento, presentati dal giornalista Antonio De Lucia.
Il giornalista, a seguire, punzecchierà anche, fra Maleventum e Beneventum, lo storico Rito Martignetti con il nuovo libro Album Sannio appena pubblicato e con le Insolita storie su Benevento.
Si torna domani, sabato, con Islam a Telesia dello storico dottore Emilio Bove e con le ricerche archeologiche e i due volumi nuovi di zecca sui monumenti di Guardia Sanframondi di Angela Iacobucci, con i quali dialogheranno Elide Apice e Maria Colangelo.
L’ultimo giorno di Benevento Book Fair terminerà con a tema noce delle streghe, presentando gli attesi volumi dello storico sindaco di Pannarano, Enzo Pacca, con “Mavanarie Beneventane” e le poesie di Grazia Luongo presentata da Elide Apice, con tanti amici al seguito, dal cantautore Gitano Antonio Fusco, al pittore Peppe Zotti, con Alda Parrella, Giusy De Rienzo, Francesca Castaldo, Maria Pia Rubino.
Chiuderà l’evento della Pro Loco Samnium lo spettacolo poetico, di e con, Frank Allen Zimmerman e Vik Palmieri.
Bascetta torna con una ricerca impegnativa, mai affrontata di petto dopo Alfredo Zazo, con l’Obituario di S.Spirito il cui abate inglobò in commenda Montevergine e S.Sofia, ricostruito leggendo le pergamene dei monasteri caricate e confrontate al computer: molte novità. «Ma la svolta-, dice-, è avvenuta dopo il ritrovamento presso l’Archivio di Stato di Benevento degli atti inediti dei notai sconosciuti riferiti al Palazzo d’Aquino, che era alle spalle della Rocca, con la chiesa di S.Maria il cui cappellone era dedicato a S.Tommaso d’Aquino».
Non ultimi sono i testi ABE sulle eresie a Napoli con l’Inquisizione , lo Scoppio di Pozzuoli sul terremoto del 1538 che portò alla nascita del Monte Nuovo con interi villaggi inghiottiti dalle Mofete, che esce con un contributo della giornalista professionista Andreana Illiano, e una dedica alla memoria dell’indimenticabile faro e storico dei Campi Flegrei, il nostro collaboratore Gianni Race». Infine escono in questi giorni altri volumi della ABE presenti alla mostra, fra cui quelli su San Martino Valle Caudina, Pietrastornina fondata dal Papa di Avignone, che pongono l’accento sul terribile sisma del 1347 che distrusse mezzo Sannio e la ricostruzione dei 29 paesi della Valle Beneventana con i migranti del 1348, i cognomi di S.Maria Capua Vetere e tre volumi su Federico II.
Un altro successo in vista insomma di ABE Napoli e del presidente Petito della Pro Loco Samnium, dopo il pienone registrato a Venosa con l’associazione “Roberto Maranta” del presidente Donato Bellasalma”.
Si è tenuta nel pomeriggio di ieri presso la “Sala Antico Teatro di Palazzo Paolo V” la solenne cerimonia per celebrare il conferimento della cittadinanza onoraria della città di Benevento allo scrittore e drammaturgo napoletano Maurizio De Giovanni.
Un riconoscimento dovuto alla grande sensibilità, dedizione ed attenzione alla storia ed alla narrativa ambientata nel Mezzogiorno italiano, da sempre manifestata dall’autore, che attraverso il rilievo culturale, artistico e sociale della sua produzione letteraria ha donato lustro all’intero territorio campano.
L’evento introdotto dalle incantevoli note del Quartetto d’Archi dell’Orchestra Filarmonica di Benevento ha, senza dubbio, rappresentato un momento di intensa partecipazione emotiva, non solo per i presenti, ma, soprattutto, per lo scrittore partenopeo che si è detto incantato dalla bellezza del capoluogo sannita.
Invero, ricordando la storia della sua famiglia ed in particolare di suo nonno, settimo di 11 figli e nato, nel rispetto della tradizione dei De Giovanni di Santa Severina, in un antico palazzo di Benevento nel lontano 1886, ha voluto sottolineare il suo legame con l’antica città, dichiarando: “Oggi ho il grandissimo onore di ritornare a casa. Facendo lo stesso viaggio la mia famiglia quando viene a Benevento non si allontana, m viene a casa“.
Ed aggiunge: “Ringrazio l’integralità di questo consiglio comunale che mi ha voluto fare dono di questa umanità commovente.
E’ meraviglioso essere cittadino di questa città bellissima, in possesso di una storia antichissima e in possesso di una grande bellezza.
La bellezza è un onere, un peso, è come un motore che se è spento ti tiene a terra, ma se è acceso diventa un grande propulsore.
Per quanto io possa fare, non potrò mai ripagare la grande bellezza connessa all’onore che mi è stato fatto oggi”.
A rappresentare Palazzo Mosti, il presidente del Consiglio Comunale, Renato Parente, l’assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini ed il sindaco Clemente Mastella che ha consegnato a De Giovanni la pergamena ufficiale del riconoscimento e un dono da parte del Comune.
Si chiama Antonio Pio Pinto, ha 25 anni, pugliese e si definisce poeta dell’amore. Ha scritto un libro biografico dal titolo “Mai arrendersi”, dove parla della sua disabilità.
“Il titolo di questo libro – dice – è la storia della mia vita. Non mi sono mai arreso, ho sempre lottato ed ora sono orgoglioso dei risultati raggiunti. La passione per la scrittura l’ho coltivata fin da piccolo, avevo sei anni quando ho scritto le mie prime poesie”.
“Mi piace essere d’esempio – prosegue Antonio – a chi pensa di non avere più la forza di andare avanti. Con volontà e determinazione si può superare ogni ostacolo. C’è stato un tempo in cui anch’io credevo che non sarei riuscito a combinare nulla di buono. E’ stato un momento di debolezza che ho subito cancellato. Ed ora sono contentissimo e commosso di essere arrivato dove volevo. Quindi, dico a tutti: ragazzi non arrendetevi mai! Se ce l’ho fatta io, potete farcela anche voi. Io ho vinto la mia disabilità con la poesia”.
Il libro di Antonio Pio Pinto è acquistabile on line e può essere ordinato in tutte le più importanti librerie.
Pochi giorni fa fatto visita a Futuridea il poeta e scrittore Franco Arminio, un intellettuale che ha pubblicato molti libri raggiungendo decine di migliaia di lettori. Da anni viaggia e scrive, in cerca di meraviglie e in difesa dei piccoli paesi; è ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna ed ha ideato la Casa della Paesologia. Nel corso dell’incontro a Futuridea è stato affrontato il tema dello spopolamento delle aree interne ed è emerso come l’innovazione sia una chiave per trasformare le sfide in opportunità del patrimonio storico, artistico, ed enogastronomico, della quasi totalità delle aree interne. “C’è bisogno di una nuova civitas e di una visione circolare dell’economia e della società in grado di rivitalizzare territori e comunità, anche grazie al ripensamento e al rafforzamento dei servizi al cittadino – primi tra tutti quelli sanitari, scolastici e di trasporto necessari a rendere migliore la vita delle persone. – è stato evidenziato . – I piccoli Comuni e quindi le aree interne sono la spina dorsale dell’Italia che in questi ultimi tempi ha davanti delle sfide globali. E in questo scenario, in cui i sindaci sono sempre più protagonisti, le politiche pubbliche devono andare nella direzione della tutela e della cura di questi territori per renderli sicuri e vivibili. Solo così si potranno garantire servizi fondamentali e contrastare lo spopolamento che investe i borghi. Futuridea – è stato ribadito – può svolgere un ruolo importante di animazione e supporto per sperimentare soluzioni innovative, di concerto con le amministrazioni, le associazioni locali, le aziende, le scuole con un nuovo modello di governance locale centrata sulla difesa dei beni comuni e sull’ interesse generale. La crescita e lo sviluppo delle aree interne, il rilancio della centralità della terra e dell’ agricoltura nonché il ruolo dei piccoli Comuni rappresenta dunque una sfida decisiva per l’ intero Paese”.