Una serata indimenticabile ha visto il Rotary Club Valle Telesina protagonista di un evento che ha saputo fondere i più alti valori rotariani con la celebrazione dell’arte e della convivialità. L’occasione, culminata nella presentazione ufficiale di una scultura di profondo significato, ha riaffermato l’impegno del Club per la comunità e ha messo in luce la sinergia virtuosa tra le diverse componenti istituzionali e associative del territorio.
L’evento ha riunito soci e invitati, creando un’atmosfera di condivisione e appartenenza. I saluti istituzionali del Presidente Ferdinando Ceglia RC Valle Telesina, dell’assessore Filomena Di Mezza, in delega del Sindaco di Telese Terme Giovanni Caporaso, del Presidente dell’Impresa Minieri s.p.a. Dott. Alfredo Minieri e del Governatore Distrettuale 2101 Angelo Di Rienzo, i quali hanno sottolineato l’importanza della collaborazione e del comune intento di operare per il benessere collettivo, pilastri fondamentali dell’etica rotariana del “Servire al di sopra di ogni interesse personale”.
Il cuore della serata è stato indubbiamente la presentazione della scultura. La socia Anna Amalia Villaccio ha guidato i presenti in un viaggio affascinante attraverso la genesi e i molteplici significati dell’opera. L’emozione ha raggiunto il culmine quando il Governatore Distrettuale 2101 Angelo Di Rienzo ha svelato la scultura.
L’opera, intitolata “Orgoglio ed Armonia”, è ben più di una semplice rappresentazione artistica; è un monumento carico di valore simbolico per l’intera comunità della Valle Telesina. La raffigurazione del gigante Orgoglio in riposo, accarezzato dalla Ninfa Armonia, evoca un messaggio potente: la forza e la grandezza, anche le più imponenti, trovano il loro equilibrio e la loro piena espressione nell’armonia e nella serenità. Questo è un richiamo diretto alla capacità della comunità di trovare pace e progresso attraverso la collaborazione e il rispetto reciproco.
I simboli intessuti nell’opera – la Ruota del Rotary con i suoi 24 spigoli a rappresentare il servizio instancabile e i 24 comuni del Club Valle Telesina – ancorano la scultura alla realtà locale, rendendola un emblema tangibile dell’impegno rotariano e un monito costante all’azione collettiva. La presenza delle giovani creature protette dal carapace di una tartaruga, che riposano su una roccia a forma di Toro, allusione a Benevento, parla di unità, pazienza e della salvaguardia del futuro, mentre i pesci veloci simboleggiano l’adattabilità e lo scorrere armonioso del tempo.
Dettagli come il gambo vivo di un asparago selvatico, lasciato volontariamente dall’artista, simboleggiano la forza intrinseca della natura e lo spirito di resilienza, valori che risuonano profondamente nell’animo umano e che ispirano la comunità a superare le sfide con tenacia e speranza. L’immagine del Satiro, che incarna la passione e l’equilibrio tra forza e armonia, funge da ponte con leggende ancestrali, arricchendo l’opera di un profondo contesto culturale. L’osservazione dinamica della scultura, che invita a cambiare prospettiva per coglierne ogni sfumatura, è una metafora dell’apertura mentale e della capacità di visione necessarie per la crescita e lo sviluppo della Valle Telesina.
Un monumento di tale complessità e bellezza non si limita ad abbellire il paesaggio; esso agisce come catalizzatore culturale e sociale. Incarna i valori rotariani di amicizia, integrità, diversità, equità, servizio e leadership, ispirando i cittadini, in particolare le nuove generazioni, a credere nel potere dell’azione collettiva e a preservare la ricchezza storica e naturale del territorio. Diventa un punto di riferimento, un luogo di riflessione e un simbolo dell’identità della Valle Telesina, rafforzando il senso di appartenenza e l’orgoglio comunitario.
La serata è proseguita con un importante momento di riconoscimento e celebrazione, con la nomina a soci onorari del Maestro Carmine Lengua e del Dott. Alfredo Minieri, personalità che con il loro esempio incarnano lo spirito di servizio e dedizione.
La celebrazione ha trovato la sua degna conclusione in una conviviale presso il Grand Hotel Telese Terme, un luogo eccezionale che ha offerto un’atmosfera di raffinata accoglienza e ha permesso ai partecipanti di celebrare i successi e rafforzare i legami. Questo momento di condivisione ha suggellato l’evento, dimostrando come il Rotary Club Valle Telesina sia un motore di innovazione sociale e culturale, capace di unire forze e ispirare un futuro di armonia e progresso per l’intera comunità.
Presentazione del libro “SENZA LIMITI – Vita e opera di Antonio Del Donno”
Si terrà Venerdì 12 aprile 2024 presso ilMAXXI di Roma la presentazione del libro “SENZA LIMITI – Vita e opera di Antonio Del Donno” di Simona Lombardi edito dalla elKozeh edizioni.
L’evento, realizzato in collaborazione con l’archivio dell’Artista curato da Alberto Molinari, sarà moderato dal giornalista e scrittore Franco Di Mare, e sarà introdotto dal Presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli.
Interverranno il dott. Angelo Piero Cappello, direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Lorella Pagnucco Salvemini, direttore responsabile AW ArtMag, i critici e storici dell’arte Francesca Barbi Marinetti e Generoso Bruno, la figlia dell’Artista Annarita Del Donno, l’editore Jean Pierre el Kozeh e l’autrice Simona Lombardi.
L’ingresso all’evento è libero.
In onda su ArteOraTv uno speciale dedicato ad Antonio Del Donno
Continua l’interesse costante dei media per le straordinarie opere di Antonio Del Donno. Domani, 24 febbraio, alle 21:00, su ArteOraTv, canale 123 del digitale terrestre, Roberto Porcelli guiderà uno speciale dedicato al talentuoso artista beneventano, offrendo un’opportunità unica di immergersi nel mondo affascinante delle sue creazioni. Non è la prima volta che ArteOraTv dedica una programmazione alle opere di Del Donno; un impegno costante che ha contribuito a diffondere la sua arte non solo in Italia, ma anche oltre confine, grazie alla visione e alla dedizione di Roberto Porcelli.
Le opere di Del Donno stanno vivendo una rinascita, soprattutto attraverso il mezzo televisivo, guadagnando sempre più apprezzamento da parte del pubblico e dei collezionisti. La figura di Del Donno si inserisce tra i grandi artisti storici che hanno intrapreso il loro percorso a partire dagli anni 50/60 del secolo scorso, a contatto con personaggi dell’arte che hanno creato correnti e avanguardie artistiche riconosciute ancora oggi tra le più prestigiose.
Nonostante la presenza consolidata nelle collezioni dei principali musei italiani e internazionali, il nome di Del Donno è rimasto per lungo tempo confinato tra pochi intenditori e galleristi. Tuttavia, grazie al medium televisivo, si sta diffondendo a un pubblico sempre più vasto la possibilità di ammirare e possedere le sue straordinarie opere.
Invitiamo caldamente tutti gli appassionati d’arte a non perdere la trasmissione di domani sera, un’opportunità imperdibile per immergersi nell’universo artistico di Antonio Del Donno.
Le opere di Antonio Del Donno presenti a “Roma Arte in Nuvola”
Le opere dell’artista sannita saranno esposte nella terza edizione della manifestazione che si svolgerà dal 23 al 26 novembre.
Nella splendida “Nuvola”, l’opera architettonica progettata nel quartiere Eur di Roma da Massimiliano Fuksas, avrà sede la terza edizione della manifestazione “Roma Arte in Nuvola”, alla quale parteciperanno importanti gallerie d’arte e che ha raccolto nelle precedenti edizioni un grande successo. Tra i numerosi stand, distribuiti su una superficie di quattordicimila metri quadrati, sarà presente, tra le altre, Art4ever, la galleria di Milano di Gianpaolo Faralli e Alessandro Ferrero, che esporrà quest’anno anche opere di Antonio Del Donno.
Le opere del maestro beneventano saranno presenti nello stand della Art4ever, allestito in collaborazione con Gabriele Di Gifico, insieme a quelle di nomi sacri dell’arte, quali Carol Rama, Agostino Bonalumi, Mario Schifano, Giorgio Griffa, Piero Gilardi, Ben Vautier, Bengt Lindström, Paul Jenkins, Tano Festa e Franco Angeli, segno dell’importanza crescente che le opere di Antonio Del Donno stanno assumendo in questi ultimi tempi, spinte dagli apprezzamenti sempre più numerosi del mercato e dei critici.
Presente a Roma nei Musei Vaticani e in varie collezioni pubbliche e private, tra le quali la collezione della Farnesina, il compianto artista sta vivendo adesso una notevole riscoperta, con numerose mostre ed eventi in Italia, e questa presenza ad “Arte in Nuvola” permetterà ancor più al pubblico romano, e non solo, di apprezzare la sua sensibilità artistica e il valore del suo pensiero.
Un Vangelo di Antonio Del Donno presente ad ArtePadova
Torna quest’anno “ArtePadova”, tra le più longeve manifestazioni nel mondo dell’arte in Italia, che si svolgerà dal 10 al 13 novembre nei padiglioni di Padova Fiere.
Insieme alle 15.000 opere d’arte esposte da circa 140 galleristi nella manifestazione di quest’anno, sarà presente anche uno dei “Vangeli” di Antonio Del Donno, le famose tavole di legno recuperate, incollate e con cerniere in ferro, che riportano con caratteri stampati a fuoco versetti del Vangelo di forte simbologia ammonitrice.
Tra le opere del maestro beneventano più ricercate e presenti nelle collezioni delle maggiori istituzioni religiose e civili, il “Vangelo” verrà esposto da “HR Docks Gallery”, la galleria d’arte di Torino che nasce dalla collaborazione tra “Hipponion Art Gallery” e “Res Publica Democratic Art”, due gallerie che operano da oltre 15 anni nel mondo dell’arte moderna e contemporanea.
L’opera di Antonio Del Donno sarà messa in mostra dalla HR Docks Gallery insieme alle opere di Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Hans Hartung e Salvo, artisti di altissima levatura e conosciuti da pubblico e critica per i loro splendidi lavori.
E sicuramente non sfigurerà il Vangelo di Antonio Del Donno accanto ad artisti così apprezzati, sia per la qualità artistica dell’opera che per i significati che può suscitare, soprattutto di carattere etico e spirituale. E quale migliore luogo della città di Padova, la città del “Santo”, permeata di spiritualità, per esporre un Vangelo del maestro beneventano?
Antonio Del Donno presente a Desenzano del Garda al Festival del Contemporaneo
Dal 20 ottobre al 10 dicembre 2023, Desenzano del Garda diventa la capitale dell’arte contemporanea con la prima edizione del Festival del Contemporaneo, chiamato “New Generation”.
Questo evento unico nel suo genere riunirà una variegata schiera di cinquanta artisti contemporanei e professionisti dell’arte, offrendo ai visitatori una straordinaria esperienza artistica che abbraccia mostre d’arte, performance live, concerti e incontri emozionanti durante i tre intensi giorni del weekend inaugurale.
Il fulcro dell’evento sarà la mostra collettiva intitolata “Art Will Save the World”, che si terrà nel maestoso scenario del Castello di Desenzano.
Questa eccezionale esposizione accoglierà una selezione di opere realizzate da affermati artisti contemporanei, spaziando dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’installazione e alla video arte.
Tra le opere esposte, spiccano i celebri “Vangeli” di Antonio Del Donno, opere uniche realizzate con tavole di legno recuperate, abilmente incollate e dotate di cerniere in ferro, su cui sono impressi con caratteri stampati a fuoco versetti evangelici.
La partecipazione di Antonio Del Donno a questa prestigiosa manifestazione testimonia l’attuale fervente interesse del pubblico e dei critici nei confronti delle opere di questo rinomato artista beneventano. La sua presenza è un’eccitante aggiunta a un festival che si preannuncia come un trionfo dell’arte contemporanea.
A Cassino una mostra dedicata alle opere di Antonio Del Donno
Nella cittadina del Frusinate una retrospettiva del compianto maestro.
Sabato 30 settembre 2023, alle ore 18,30, presso la galleria “Gruppo Avanguardie Artistiche”, a Cassino (FR), si inaugurerà una grande mostra dedicata ad Antonio Del Donno, dal titolo “Genesi”. Dopo il successo riscosso dall’evento tenutosi nei mesi di aprile e maggio scorsi a Roma presso la Galleria d’Arte “Plus Arte Pulse”, sarà ora la città di Cassino ad ospitare le opere dell’artista beneventano che in questi ultimi tempi sta riscuotendo sempre più il favore dei critici e del pubblico. La mostra, curata da Luigi D’Agostino su progetto di Cristiano Tomassi e con la direzione di Antonio Evangelista, usufruirà della collaborazione del procuratore dell’Archivio Antonio Del Donno, il Dott. Alberto Molinari, degli interventi del critico d’arte Gianni Garrera, delle collaborazioni per la comunicazione di Massimo Riccardi e per i rapporti con i social media di Giuseppe Caruso.
La mostra, che si protrarrà fino al 21 ottobre, comprende oltre a dipinti e sculture, i famosi “Vangeli”, tavole di legno recuperate che riportano con caratteri stampati a fuoco versetti del Vangelo, opere ricercate e presenti nelle collezioni delle maggiori istituzioni religiose e civili.
É la prima volta che le opere di Antonio Del Donno vengono esposte a Cassino e sicuramente riusciranno a suscitare l’apprezzamento che meritano. Artista stimato a livello nazionale e internazionale, presente nei maggiori musei del mondo, tra cui il Mo.MA di New York e i Musei Vaticani, Antonio Del Donno sta acquisendo ultimamente grandi consensi presso il pubblico italiano, forte dell’espressività del suo linguaggio artistico unico e personale e sicuramente, dopo la mostra di Cassino, vedremo a breve le sue opere presenti in altri pregevoli eventi.
Antonio Del Donno e le collezioni pubbliche: la Collezione Farnesina
Due opere del maestro presenti nell’importante collezione.
La Collezione Farnesina, raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nata nel 2000, comprende una raccolta di opere d’arte di altissimo livello riguardanti la storia dell’arte italiana del XX e del XXI secolo.
Tra gli autori delle oltre 680 opere presenti nella collezione si possono citare, solo a titolo di esempio, artisti quali Balla, Boccioni, de Chirico, Carrà, Sironi, Guttuso, Accardi, Dorazio, Perilli, Afro, Burri, Vedova, Fontana, Schifano, Manzoni, Castellani, Bonalumi, Marchegiani, Vespignani, Chia, Paladino, Bice Lazzari e Giò Pomodoro.
E tra questa importantissima platea di maestri di altissimo profilo artistico è presente anche Antonio Del Donno, artista storico beneventano, scomparso nel 2020, con due splendide opere degli anni ’90, una scultura in ferro verniciata a fuoco di cm. 100x 60, del 1993, raffigurante uno dei simboli più iconici dell’artista, il cerchio, e un olio su tela del 1996, di cm. 70×70, dal titolo “Forme e colori tra le geometrie”.
Le opere di Antonio Del Donno, artista presente nei maggiori musei del mondo e in numerose collezioni pubbliche e private, stanno ricevendo in questi ultimi tempi notevole apprezzamento da parte di pubblico e critica, degnando finalmente della giusta attenzione l’operato di una figura artistica che, apprezzata fin dagli anni ’60 da Lucio D’Amelio e da critici di valore, non era riuscita a conquistare quel posto che meritava tra la rosa dei grandi maestri.
E la presenza delle sue opere in una collezione importante come quella della Farnesina, raccolta d’arte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, rappresenta anche un vero e proprio riconoscimento “istituzionale”.
VIDEO – Montesarchio, l’erma di Atena torna a casa
E’ tornata a casa l’erma della Dea Atena, la scultura marmorea raffigurante la testa della dea greca della sapienza, delle arti e della strategia in battaglia, che da oggi è esposta presso il Museo Sannio Caudino di Montesarchio.
Il ritrovamento della scultura, dall’importante significato storico-archeologico, si deve a un’operazione diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento e condotta dal ComandoCarabinieri Tutela Patrimonio Culturale, finalizzata al contrasto del traffico illecito di reperti archeologici.
Come ha spiegato ai nostri microfoni il Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale – nucleo di Napoli, Massimiliano Croce, la scultura è stata rinvenuta in seguito a una perquisizione presso un’abitazione privata, dove i militari erano alla ricerca di materiale librario e beni archivistici illecitamente detenuti.
Alla vista della scultura, gli uomini dell’Arma hanno subito compreso l’originalità della stessa per poi informare la Soprintendenza.
L’iniziativa si inserisce nelle Giornate Europee dell’Archeologia, promosse dal Ministero della Cultura per far conoscere il patrimonio archeologico e il lavoro dell’archeologo.
Ascoltiamo, quindi, le dichiarazioni del Comandante Croce, dell’assessore alla cultura e turismo per il comune di Montesarchio, Morena Cecere, del sindaco di Montesarchio, Carmelo Sandomenico, e del direttore del Museo Sannio Caudino, Vincenzo Zuccaro, rese ai microfoni di BeneventoNews24.it.
Restituita al Museo del Sannio Caudino una scultura raffigurante l’erma della dea Atena
La consegna ufficiale della scultura, rinvenuta dai Carabinieri presso un’abitazione privata, avverrà venerdì 16 giugno alle ore 11.
Il 16 giugno 2023 alle 11.00 in Montesarchio (BN), presso il Museo del Sannio Caudino, il Comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, alla presenza dei vertici della locale Procura della Repubblica, restituirà all’istituzione museale, rappresentata dal direttore Dott. Vincenzo Zuccaro, un’importante scultura in marmo databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., raffigurante l’erma della dea Atena.
L’importante reperto archeologico, recuperato a Sant’Agata dè Goti presso l’abitazione di un privato che lo deteneva illegalmente, è frutto di un’attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, finalizzata al contrasto del traffico illecito di reperti archeologici.
La scultura, in marmo bianco è parzialmente conservata in quanto mutilata in alcune porzioni. La presenza del copricapo liscio, riconducibile ad un elmo di tipo corinzio, permette di indentificare il soggetto con la dea Atena.
La restituzione avverrà in occasione della celebrazione delle Giornate Mondiali dell’Archeologia promosse dall’Inrap, l’Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva della Francia (Institut national de recherches archéologiques préventives). Saranno presenti all’evento le autorità locali.
La consegna dell’opera testimonia l’importanza della collaborazione fra l’Arma dei Carabinieri, la Soprintendenza e le istituzioni museali, e si manifesta nell’ambito di un territorio fortemente interessato dal fenomeno degli scavi archeologici clandestini.
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