Torrecuso| Contrada Rivolta, rifiuti speciali e nocivi sversati sul territorio

Torrecuso| Contrada Rivolta, rifiuti speciali e nocivi sversati sul territorio

CronacaProvincia
La scoperta ad opera del Servizio di Vigilanza Ambientale dell’Associazione Italia Verde in Contrada Rivolta del Comune di Torrecuso.

Nella giornata di sabato 31.05.2025 la pattuglia del Servizio di Vigilanza Ambientale della federazione nazionale Pro Vita guidata personalmente dal Dirigente Provinciale Cap. Claudio Casbarra, durante un normale servizio di vigilanza ambientale e campestre ha rinvenuto, in contrada Rivolta del Comune di Torrecuso, uno sversamento di materiali vari tra i quali delle lastre di Eternit.

“Durante la giornata di sabato mentre eravamo di pattuglia per la sorveglianza dell’ambiente in generale – racconta il Cap. Casbarra, Dirigente Provinciale del Servizio di Vigilanza Ambientale dell’Associazione Italia Verde – giunti alla contrada Rivolta del comune di Torrecuso (coordinate: 41°10’07.9″N 14°42’43.8″E), a margine di un fondo coltivato trovavamo dei rifiuti sversati, una parte coperta da vegetazione dal momento che lo sversamento doveva, almeno in parte, non essere recente. Come ben si vede dalle immagini fotografate nel corso del sopralluogo vi sono certamente residui di lavorazioni edilizie, materie plastiche e metalliche.

Quello che però più può essere preoccupante – afferma Casbarra – sono le lastre di materiale simile all’eternit che, qualora fosse dimostrato come tale, potrebbe essere dannoso per la salute pubblica ed a maggior ragione se si considera che le lastre appaiono danneggiate e con la possibilità di dispersione delle fibre. Purtroppo questo tipo di sversamento non è una novità. Di abbandoni di rifiuti se ne trovano senz’altro.

Quello che però, nella nostra annosa esperienza nel campo della vigilanza ambientale è che questi rifiuti, di norma, li trovi in luoghi non destinati alla coltivazione dei terreni mentre questo abbandono – conclude Casbarra – è praticamente ai margini di un terreno destinato alla coltivazione”.