
Vacanze e sicurezza informatica: i numeri che raccontano un rischio crescente
AttualitàIl periodo delle vacanze è uno dei più attesi di tutto l’anno, perché consente di staccare la spina dalla frenetica vita quotidiana. Tuttavia, i pericoli per la sicurezza sono in agguato, specie nell’ambito informatico. Non è raro, per esempio, connettersi a reti pubbliche senza password, magari quando non si ha la connessione dati attiva per varie ragioni. Questo potrebbe esporci ad attacchi di hacker, mettendo in pericolo la sicurezza.
Vacanze e rischio sicurezza: i dati di Kaspersky
Secondo una recente indagine condotta da Kaspersky, gli italiani stanno diventando sempre più digitali anche in viaggio, ma non sempre con la giusta attenzione alla sicurezza. Il 50,2% degli intervistati, ad esempio, conserva biglietti e prenotazioni direttamente sullo smartphone, mentre solo il 41% effettua un backup dei dati prima di partire. Ben il 53,2% utilizza punti di ricarica USB pubblici quando la batteria è quasi scarica, esponendosi così al rischio di “juice jacking”.
Nonostante ciò, cresce la consapevolezza sull’importanza della protezione online: il 36,6% associa l’idea di “sicurezza in vacanza” all’uso di una VPN (superando persino chi pensa alla crema solare), e il 47,6% dichiara di utilizzare una Virtual Private Network per connettersi alla rete aziendale anche durante le vacanze. Sempre più utenti, infatti, cercano soluzioni affidabili tra le migliori VPN gratis disponibili, per proteggere la propria privacy anche senza un investimento economico. Tra le principali preoccupazioni emergono il furto dei documenti (43,6%) e quello dello smartphone (23,4%), con un 76,6% che teme l’accesso non autorizzato agli strumenti di pagamento salvati sul dispositivo. Infine, più della metà degli italiani considera la Cina un Paese ad alto rischio per la privacy digitale, seguita dagli Stati Uniti, citati dal 24% degli intervistati.
Quasi due milioni gli italiani vittime di truffe
Un’indagine commissionata da Facile, il sito di comparazione di prodotti finanziari, assicurazioni, tariffe per energia e non solo, ha rilevato che, nell’ultimo anno, circa 1,8 milioni di italiani sono stati vittime di truffe durante la prenotazione delle vacanze, causando un danno complessivo stimato in 643 milioni di euro. Le tipologie di strutture più frequentemente coinvolte in queste frodi sono le case vacanza (42%), seguite dai bed and breakfast (35,3%) e dagli hotel (17%) . I canali attraverso cui avvengono maggiormente queste truffe includono portali di prenotazione vacanze (36%) e social network (35%), dove l’assenza di controlli facilita l’azione dei malintenzionati.