Sparò a giovane di Montesarchio, in carcere 40enne napoletano

Sparò a giovane di Montesarchio, in carcere 40enne napoletano

CronacaProvincia

Nella giornata odierna, all’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Montesarchio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un quarantenne residente nella provincia di Napoli, gravemente indiziato dei delitti di detenzione e porto di arma comune da sparo.

In particolare, l’attività investigativa traeva origine dalla segnalazione anonima avente ad oggetto un grave episodio verificatosi nel mese di Luglio 2023 in Montesarchio, allorquando un uomo, in piena notte, aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco nei confronti di un giovane della zona, ferendolo.

Le indagini prontamente avviate, consistite nell’acquisizione e visione dei filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza installati in zona, nell’audizione di alcuni testimoni, in attività di perquisizione presso l’abitazione del presunto responsabile ed in accertamenti da parte di un consulente tecnico per le ferite riportate dalla vittima, consentiva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, nel frattempo già detenuto in seguito all’arresto in flagranza eseguito di recente sempre da militari della Compagnia Carabinieri di Montesarchio per reati in materia di armi.

Sabato sera di terrore a Grottaminarda: ucraino 46enne ucciso a colpi di pistola in pieno centro

Sabato sera di terrore a Grottaminarda: ucraino 46enne ucciso a colpi di pistola in pieno centro

CronacaRegione

Ancora da definire i contorni di quella che è una vera e propria tragedia. La scena del delitto, perché di questo si parla, è Grottaminarda, dove un 44enne del posto ha colpito mortalmente con un’arma da fuoco un 46enne ucraino.

Ancora da chiarire il movente che ha portato al tragico epilogo.

La tragedia è avvenuta nel centro del comune irpino, causando panico tra le persone presenti. La vittima è stata trasportata al Frangipane ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.

Un vero e proprio shock per l’intera comunità. Sull’accaduto indagano i Carabinieri e la Guardia di Finanza che hanno ascoltato anche alcune persone che hanno assistito alla scena.

L’uomo ritenuto colpevole dell’omicidio è stato portato in Caserma per ulteriori accertamenti.

AGGIORNAMENTO. Potrebbe esserci una vendetta alla base dell’omicidio del 46enne ucraino, avvenuto questa sera in pieno centro a Grottaminarda. Stando a quanto raccolto, l’omicida, un 44enne del posto, prima di colpire a morte la vittima avrebbe anticipato l’esecuzione dicendo: “Te l’avevo detto che te l’avrei fatta pagare…”.

Poche parole che, però, se confermate potrebbero essere utili per ricostruire il movente di un omicidio che ha sconvolto l’intera comunità. Centinaia le persone che affollavano, al momento dei fatti, Corso Vittorio Veneto.

Sarebbero ben cinque i colpi di pistola esplosi da A. G., ritenuto colpevole dell’uccisione del 46enne ucraino. L’omicida, dopo aver sparato alla vittima, è rimasto vicina ad essa inerme, lasciando cadere al suolo l’arma.

Insegue in Maserati la ex e le spara, ferito anche un passante

Insegue in Maserati la ex e le spara, ferito anche un passante

CronacaRegione
E’ successo lungo la Statale 7 bis tra Sperone e Avella, in provincia di Avellino.

Sarebbe riconducibile al fatto che la sua ex lo aveva lasciato la sparatoria nella quale nel primo pomeriggio, intorno alle 14, è rimasta ferita una donna di 48 anni di Sperone, in provincia di Avellino, raggiunta da due colpi di pistola al braccio sinistro mentre a bordo della sua auto percorreva la Statale 7 bis tra Sperone e Avella.

Il suo feritore, un 41enne anch’egli residente a Sperone, a bordo di una Maserati ha affiancato l’auto della ex ed ha esploso numerosi colpi di pistola all’indirizzo della donna.

La vittima, benchè ferita, è riuscita a raggiungere il centro abitato di Avella, a pochi chilometri di distanza, dove ha fermato l’auto in via Santa Croce ed è stata soccorsa. Nel corso della sparatoria è rimasto ferito anche un passante, ricoverato in ospedale a Nola (Napoli).

Le sue condizioni non sarebbero gravi, come del resto quelle della donna, ricoverata comunque in codice rosso.

Il 41enne è tornato a casa e si è barricato all’interno dell’abitazione per tentare poi la fuga a piedi. Inseguito dai carabinieri, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco ai glutei e trasferito in ospedale al “Moscati” di Avellino, lo stesso ospedale dove è stata ricoverata la donna.

Secondo quanto si apprende, l’uomo, uscito alcuni giorni fa dal carcere, avrebbe voluto vendicarsi dopo che la ex compagna aveva deciso di interrompere la relazione. Ora è piantonato in ospedale dai carabinieri. 

Benevento| Minacce e sparatoria al Rione Libertà: nei guai in quattro

Benevento| Minacce e sparatoria al Rione Libertà: nei guai in quattro

BeneventoCronaca

All’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile della locale Questura, alle prime luci dell’alba, con il concorso di unità cinofile della Polizia Penitenziaria hanno dato esecuzione a quattro misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Benevento, di cui tre agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità italiana – un 41enne, un 42enne ed un 53enne – residenti nelle province di Benevento ed Avellino, ed una dell’obbligo di dimora nei confronti di un 32enne della provincia di Benevento.

Inoltre, sono state deferiti in stato di libertà, sempre nell’ambito del medesimo procedimento penale, anche altri 5 indagati.

L’indagine ha preso avvio la sera del 5 luglio 2021 allorquando in Benevento – zona Rione Libertà – venivano esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco nei pressi dell’abitazione di una donna, alcuni in aria ed uno contro la porta l’abitazione di un vicino della stessa, cagionando alla vittima un perdurante stato di ansia e profondo timore per la propria incolumità e per quella dei propri figli conviventi.

Effettivamente, gli investigatori della Squadra Mobile giunti sul posto, oltre a raccogliere le prime testimonianze, nel corso del sopralluogo avevano trovato conficcato nella porta d’ingresso all’abitazione un proiettile esploso da un’arma comune da sparo.

Nel corso delle attività investigative la Squadra Mobile veniva, altresì, a conoscenza di un altro episodio analogo avvenuto a breve distanza temporale dal primo in altro quartiere del capoluogo – Rione Ferrovia.

Invero, verso le 2:30 di quella stessa notte, un uomo di corporatura robusta era stato visto scendere da una autovettura BMW di colore nero, guidata da altra persona, mentre impugnava un’arma esplodendo più di un colpo in direzione del balcone della cucina di un soggetto, successivamente identificato in uno degli odierni arrestati.

Al fine di cristallizzare evidenze probatorie a carico dei sospettati veniva svolta nell’immediatezza un’approfondita attività investigativa, con l’escussione di numerosi testimoni, che ha richiesto pure il ricorso ad intercettazioni telefoniche, ambientali, nonché a servizi di osservazione ed all’utilizzo di altre strumentazioni tecologiche e che ha cosentito di mettere in relazione i due fatti delittusi.

Pertanto, all’esito delle prime indagini, il 42enne, immediatamente sottoposto anche ad esame STUB (accertamento tecnico volto ad individuare residui di sparo sulle mani dell’indagato) con esito positivo, veniva ritenuto gravemente indiziato del delitto di atti persecutori nei confronti della ex compagna, per l’incendio dell’autovettura della donna, avvenuto qualche giorno prima e scoperto durante le fasi investigative e per le gravi minacce perpetrate con un arma da fuoco, nonché per porto illegale in luogo pubblico di un’arma da sparo con la quale esplodeva un colpo in aria e uno alla porta di ingresso dell’abitazione del vicino della ex, mentre il 41enne, il 53enne ed il 32enne venivano riconosciuti gravemente indiziati in concorso tra loro del delitto di minacce aggravate dall’utilizzo di un’arma, nonché per detenzione e porto abusivo della stessa perché, recatisi a bordo dell’autovettura BMW intestata ad uno dei tre, sotto l’abitazione dell’autore del primo episodio, evidentemente per reazione al precedente evento, lo minacciavano gravemente esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco in direzione del balcone della cucina dell’abitazione, come rilevato in sede di sopralluogo dalla Polizia Scientifica.

Inoltre, sempre nel corso delle attività tecniche di intercettazione ambientale, nel mese di settembre 2021 veniva captata una conversazione all’interno di un’autovettura, nel corso della quale uno degli arrestati parlava con altri indagati di acquisto di stupefacenti e di successiva vendita al dettaglio.

Venivano quindi avviate indagini per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e nel corso di alcuni servizi di osservazione gli investigatori della Squadra Mobile avevano modo di osservare come avvenivano le cessioni.

Infatti, in più occasioni venivano fermati alcuni acquirenti e sottoposti a perquisizione trovati in possesso di sostanza stupefacente.

Ancora, durante le investigazioni, veniva intercettata una converesazione nella quale vi era un vero e proprio accordo criminoso per commettere un delitto particolarmente grave.

Dopo diversi servizi di osservazione gli inquirenti riuscivano ad individuare un rudere ubicato in un luogo impervio, in aperta campagna a cavallo tra le province di Avellino e Benevento, ove il 41enne, il 53enne ed il 32enne arrestati quest’oggi, avevano occultato un’ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

Al fine di interrompere il reato e con l’evidente finalità di acquisire ulteriori elementi di prova a carico degli indagati, di concerto con il P.M. titolare delle indagini, gli investigatori della Squadra Mobile facevano irruzione all’interno del rudere e rinvenivano e sequestravano 16 Kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Nel prosieguo delle attività investigative venivano acquisiti gravi indizi in ordine alla circostanza che detta sostanza era stata nascosta in quel luogo dai predetti soggetti per essere successivamente destinata alla vendita al dettaglio.

Lo stesso Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto gli elementi probatori raccolti come chiari ed univoci ad individuare le diverse condotte delittuose, riconoscendo la sussistenza delle esigenze cautelari ed in particolare, di pericolo di reiterazione di analoghe condotte da parte degli arrestati.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono allo stato imputati e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Benevento, sparatoria in centro storico

Benevento, sparatoria in centro storico

BeneventoCronaca

Pomeriggio di tensione ieri al Triggio, nel centro storico di Benevento, precisamente in via Bosco Lucarelli, dove sono stati esplosi tre colpi di arma da fuoco. Grande paura tra i passanti e i residenti.

Stando a una prima ricostruzione della vicenda, a sparare sarebbe stato un 36enne, già noto alle forze dell’ordine, che, alle prese con un malore, è stato soccorso dai sanitari del 118 giunti sul posto.

Da accertare le dinamiche e, soprattutto, i motivi che avrebbero spinto l’uomo a compiere il gesto.

Sull’accaduto stanno indagando la Squadra Mobile e i Carabinieri; rinvenuto, intanto, dalla scientifica un bossolo.

Il 36enne è stato trasportato in pronto soccorso al San Pio di Benevento.