Spazio@perto APS alla BITUS di Pompei con “A spasso con Cult”

Spazio@perto APS alla BITUS di Pompei con “A spasso con Cult”

Cultura

Si è conclusa la partecipazione di Spazio@perto APS alla BITUS che ha visto il gioco didattico “a spasso con Cult” presente a Pompei per 4 giorni.

“E’ stato entusiasmante – dichiara Annarita Del Donno presidente di Spazio@perto – , vedere i tanti operatori del settore turistico congratularsi con noi per la splendida iniziativa di abbinare un gioco ai diversi itinerari della Campania”.

“Anche gli studenti e i loro docenti si sono trattenuti numerosi per giocare e provare a dare la giusta risposta. Insomma 4 giornate all’insegna dello “spasso culturale”, conclude Annarita Del Donno.

Presentato il progetto anche al Direttore Generale, Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi,
che si è soffermato proprio sull’importanza di far conoscere ai giovani i tanti luoghi lontani dai riflettori ma ricchi di storia e cultura.

La giornata che ha visto i buyers e i sellers confrontarsi sulle varie richieste e proposte è stata occasione per conoscere tanti docenti pronti ad offrire ai propri studenti qualcosa di diverso dalla solita “gita” e ci ha fornito, dichiara Annarita Del Donno, l’occasione di poter meglio promuovere il nostro territorio.

Presenti per la città di Benevento, oltre Spazio@perto APS, il museo Janua e il Comune di Benevento tra i quali è già in atto una collaborazione e a breve un protocollo d’intesa.

“A spasso con cult”: presentato progetto didattico per il turismo scolastico

“A spasso con cult”: presentato progetto didattico per il turismo scolastico

AttualitàBenevento Città

L’associazione Spazio@perto ha presentato nella Sala Consiliare della Provincia di Benevento “A spasso con Cult”, progetto di turismo scolastico per la valorizzazione e promozione delle specificità monumentali, ambientali, storiche, artistiche e culturali.

La prima tappa del programma è stata alla Valle Telesina, grazie all’intervento quale sponsor principale dell’Associazione Sportiva Forza e Coraggio, che ha voluto anche così celebrare i suoi 50 anni di attività calcistica.

Come ha spiegato, la docente Annarita Del Donno, Presidente di Spazio@perto APS, il percorso didattico vuole estendersi anche ad altri territori: “A spasso con Cult” è pensato per gli adolescenti: difatti in Sala Consiliare erano presenti gli Allievi degli Istituti Comprensivi Sant’Angelo a Sasso e “Pascoli”.

Cult, personaggio di un gioco di stampo tradizionale (“perché di realtà virtuale ne abbiamo avuto abbastanza durante la pandemia”, ha chiosato la Del Donno) aiuterà gli studenti nella visita ai luoghi della Valle Telesina in una sorta di caccia al tesoro.

Nato dall’illustratore Bruno Marucci, studente del Triennio di Pittura presso “Accademia di Belle Arti” di Napoli, appassionato di pittura soprattutto dell’ambito grafico, e grazie al contributo del project manager, Nicole Astrid Florean, Cult sollecita i ragazzi ad immergersi nelle più belle realtà del territorio, anche grazie alla raccolta di curiosità, leggende, aneddoti ed informazioni.

In Sala Consiliare, oltre ad una perfomance di Linda Ocone dal titolo: “Questa è una storia di maghi e di fate”, è stato proiettato un video dedicato alla Valle Telesina per la regia di Giuseppe Aquino della Caravanfilm di Roma, con le riprese di Raffaele Pilla al drone e del cineoperatore Gionni Izzo.
E’ stato infine sottoscritto anche un Protocollo d’intesa tra i Soggetti promotori dell’iniziativa.

Turismo scolastico: domani la presentazione di “A spasso con Cult”, progetto dell’associazione Spazio@perto APS

Turismo scolastico: domani la presentazione di “A spasso con Cult”, progetto dell’associazione Spazio@perto APS

AttualitàBenevento Città

Il giorno 15 Novembre alle ore 10 presso la Sala Consiliare della Provincia di Benevento, si terrà la Conferenza Stampa di presentazione del nuovo progetto di turismo scolastico dell’associazione Spazio@perto APS denominato  “A spasso con Cult”. Come start up, l’Associazione ha scelto di indirizzare i programmi e le azioni verso la valorizzazione e promozione delle specificità della Valle Telesina per poi diffondere il progetto in altre parti d’Italia.  

E’ un progetto che tende a trasformare le visite guidate e i classici viaggi d’istruzione in viaggi emozionali nei luoghi fisici e in quelli del cuore. “A spasso con Cult” si configura come un percorso didattico reale e ludico. Cult porterà gli studenti in giro per i luoghi della Valle Telesina in una sorta di caccia al tesoro, per una spassosa raccolta di curiosità, leggende e informazioni, approcciate con una prospettiva a 360°sul territorio visitato e sulla sua storia. Sentita la spiegazione delle guide, gli studenti rientreranno a scuola con la scatola del gioco “A spasso con Cult” un gioco di percorso con indovinelli, domande di cultura generale e domande sui luoghi che visiteranno. Potranno vincere quindi se saranno stati attenti alla spiegazione e sapranno rispondere alle altre domande. Sarà l’occasione per firmare il protocollo d’intesa tra Associazioni, Enti pubblici e privati della Valle Telesina e far conoscere “Cult” ad una rappresentanza di studenti di Benevento che ha accettato l’invito a partecipare all’evento. Ai presenti saranno distribuiti i gadget di “A spasso con Cult!”

L’iniziativa educativa, ha lo scopo di incoraggiare comportamenti a tutela del territorio e favorire l’armonia tra le comunità e l’ambiente permettendo il  riconoscimento del patrimonio culturale e paesaggistico come bene comune e come heritage ricevuto e da trasmettere.

Il progetto di Turismo scolastico nella Valle Telesina, vede come main sponsor la Forza e Coraggio ASD che in questa occasione avrà il piacere di omaggiare della maglietta dei suoi 50 anni di attività calcistica il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, il Sindaco di Benevento Clemente Mastella e il Presidente di Spazio@perto APS Annarita Del Donno.

Spazio@perto si è avvalso inoltre dell’intervento di giovani esperti che collaborando tra loro hanno dato vita al personaggio di Cult e ricercato una grafica accattivante e adatta al target di pubblico al quale è rivolto il gioco:

l’illustratore Bruno Marucci, studente del Triennio di Pittura presso “Accademia di Belle Arti” di Napoli, appassionato di pittura soprattutto dell’ambito grafico e del disegno digitale finalizzato all’illustrazione e al character design;

l’aspetto grafico è stato curato da Nicole Astrid Florean, così come la pianificazione dell’identità del progetto e della sua fruibilità comunicativa svolgendo il ruolo di project manager.

Il progetto Vede inoltre la collaborazione del regista Giuseppe Aquino della Caravanfilm di Roma, che ha diretto e montato le riprese eseguite da Raffaele Pilla con il suo drone e quelle del cineoperatore Gionni Izzo;  il patrocinio della Provincia di Benevento e del Rotary club Valle Telesina.

Un ringraziamento speciale va alla regista Linda Ocone, per l’organizzazione della performance “Questa è una storia di maghi e di fate” tratto dal racconto-concorso “A spasso con Cult!” di Spazio@perto APS. I partecipanti saranno accolti nella sala della “Suprema Commissione della Magia” per conoscere il simpatico “Cult”.

“Legalità e devianza giovanile…ai tempi supplementari”: la salvezza passa dai sentimenti

“Legalità e devianza giovanile…ai tempi supplementari”: la salvezza passa dai sentimenti

CulturaEventi
“Porre gli accenti sulla seconda possibilità che ognuno dovrebbe avere nella vita, per rimediare ai propri errori”, l’obiettivo del convegno organizzato da Spazio@aperto e Unifortunato, tenutosi presso l’Auditorium del Seminario Arcivescovile di Benevento.

Tempi supplementari: questo il titolo del film del noto regista Corrado Ardone, ospite del convegno “Legalità e devianza giovanile…ai tempi supplementari”, organizzato dall’associazione Spazio@perto e l’università Giustino Fortunato, tenutosi presso l’Auditorium del Seminario Arcivescovile di Benevento sul viale Atlantici.

Un evento formativo che ha coinvolto l’Ordine degli Avvocati di Benevento, con la Presidente COA, Avv. Stefania Pavone, che nei saluti introduttivi ha evidenziato come sia appena finita la settimana mondiale della giustizia, in cui si è parlato della vulnerabilità giovanile. Una devianza, secondo la presidente Pavone, dovuta soprattutto al “malessere del benessere” causato dall’abuso delle tecnologie. Per cui – ha sottolineato Pavone – è importante un’azione sinergica per contrastare il fenomeno della devianza prendendo in considerazione il coinvolgimento delle famiglie. È importante che ci sia un cambiamento culturale in cui il motore sia la scuola e un’attività di prevenzione valorizzando il ruolo strategico degli insegnanti che, se adeguatamente formati, svolgono un duplice ruolo: quello di sentinelle e quello di educatori.

Gli avvocati devono essere chiamati in causa perché difendono i diritti ma svolgono anche un ruolo sociale. Pavone ricorda che è stato siglato un accordo tra il Miur e il CNR per portare la professionalità degli avvocati al servizio della scuola perché sensibilizzando i giovani con la cultura della legalità si potrà creare una società più giusta e coesa. Conclude, poi, citando Chinnici che andando nelle scuole a parlare con i giovani sosteneva “il peggiore malessere è la rassegnazione”.

La parola, poi, è passata alla Prof.ssa Annarita Del Donno, presidente dell’associazione Spazio@aperto, la quale ha ricordato come il titolo dell’evento prenda spunto dalla film di Ardone e che l’obiettivo del convegno è quello di porre gli accenti sulla seconda possibilità che ognuno dovrebbe avere nella vita, per rimediare ai propri errori.

Proprio il regista, Corrado Ardone, ha posto come esempio la propria storia personale, sottolineando, nel corso del suo intervento, di essere nato nel Rione Sanità all’epoca della lotta tra bande e come molti suoi amici abbiano fatto scelte diverse.

Ritiene – Ardone- di essere stato fortunato perché a scuola ha ha avuto modo di conoscere un professore che gli ha insegnato i sentimenti. Crescendo si è allontanato da quei posti e alcuni di quegli amici non ci sono più. Alcuni di loro sostenevano di voler fare una vita breve ma bella. Taluni non sono arrivati neanche a 20 anni perché non gli hanno insegnato i sentimenti. Per questo ha realizzato questo film “I tempi supplementari”.

Le parole del regista hanno, quindi, stimolato riflessioni nei ragazzi presenti; tra questi, una ragazza di sedici anni ha chiesto ad Ardone “come si imparano i sentimenti?”. È assodato che i sentimenti bisogna insegnarli, ha sostenuto Ardone.

Tanti gli illustri relatori che hanno dato il loro importante contributo alla discussione, dalla Prof. Raffaele De Luca Picione alla Prof.ssa Elvira Martini, passando per l la Prof.ssa Eugenia Carfora e l’On. Caterina Chinnici, figlia del indimenticato Magistrato Rocco Chinnici – Consigliere Istruttore assassinato dalla mafia il 29 luglio del 1983: tutti hanno posto l’accento sulle cause della devianza giovanile tra cui, come ha sostenuto la Dott.ssa M. De Luzenberger, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, la navigazione incontrollata nel web in cui vige un’assenza di regole.

Il Prof. Ugo morelli, scienziato cognitivo, intervenuto da remoto, ha sostenuto che c’è un solo modo per educare ai sentimenti, quello di amare e considerare. Noi adulti, quindi, dobbiamo interrogarci su qual è il grado di affettività che stiamo costruendo.

Bisogna essere attenti a considerare il tema della devianza come argomento estremo. La questione è molto più ampia e bisogna evidenziare la mancata percezione della anomia cioè dell’assenza di regole. Ha sottolineato il Prof. Giuseppe Acocella, Magnifico rettore dell’Unifortunato e Preside Nazionale dell’Osservatorio sulla legalità che, negli ultimi dieci anni – ha raccontato – ha provato a costruire un un termometro di quanto stia accadendo nel mondo giovanile.

La cultura: veicolo per prevenire la violenza di genere. Coinvolgente partecipazione al convegno organizzato da Spazio@aperto

La cultura: veicolo per prevenire la violenza di genere. Coinvolgente partecipazione al convegno organizzato da Spazio@aperto

Cultura

BENEVENTO. Dall’analfabetismo emotivo alla violenza di genere, questo il titolo scelto dall’Associazione di promozione sociale Spazio@perto per un convegno sul tema della violenza di genere, in collaborazione con Unisannio, con la partecipazione del Coordinamento Nazionale Donne ACLI e con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, del Rotary club Benevento e del Rotary Club V.T.

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Una vera e propria rete sociale per affrontare tematiche attualissime. Un incontro, che attraverso le parole degli autorevoli intervenuti, concretizza quanto sia necessario educare all’intelligenza emotiva. Allenarsi in questa abilità, essere più capaci in materia emotiva, significa soprattutto prevenire fenomeni come quello della violenza sulle donne.

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Riflessioni che devono coinvolgere non solo la sfera psicologica e giuridica ma anche quella comunicativa. Lo abbiamo sentito fin troppo, letto nei libri, abbiamo fatto corsi e annuiamo con la testa ogni volta che ci viene ricordato quanto sia importante avere una maggiore competenza e formazione in questa abilità per prevenire il fenomeno della violenza di genere. Eppure non sempre operiamo scelte linguistiche e comunicative giuste che siano espressione di equità e parità di genere. Di forte impatto comunicativo, invece, il cortometraggio “Se mi uccidi…poi a chi picchi?” con la partecipazione dell’attrice protagonista Rosalia Porcaro, del regista Corrado Ardone e del produttore Marzio Honorato, gli ultimi presenti in sala.

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Copiosa e sentita la partecipazione all’iniziativa presieduta da Annarita Del Donno nella suggestiva location dell’Auditorium di Sant’Agostino che se da un lato crea entusiasmo per la ripresa, seppur regolata da rigidi protocolli, di eventi collettivi di rilevanza culturale, sociale e giuridica, dall’altro ci induce a riflettere su quanto il Covid abbia aggravato fenomeni di violenza di genere.

Con l’insorgere dell’emergenza epidemiologica, i media e i servizi specializzati hanno fin da subito iniziato a parlare di un probabile futuro aumento dei casi di violenza contro le donne tra le mura domestiche a causa del maggior rischio dovuto al confinamento forzato (lockdown) e alle difficoltà per le vittime conviventi con il maltrattante a denunciare e rivolgersi ai servizi di supporto.

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Molte donne sono risultate maggiormente esposte, essendo costrette a lunghe permanenze in casa e diventando in misura maggiore economicamente dipendenti dai loro compagni con conseguenti maggiori difficoltà a sottrarsi alla violenza. Ugo Morelli, psicologo e scienziato cognitivo, ha carismaticamente evidenziato come le ragioni profonde del fenomeno della violenza di genere abbiano radici culturali. La cultura non è qualcosa di fisso e immutabile che deriva dalla Natura: essa piuttosto è un costrutto artificiale e sociale in continuo cambiamento. Pertanto ha concluso Morelli “se il fenomeno è culturale vuol dire che si può cambiare”.

Di seguito il cortometraggio “Se mi uccidi…a chi picchi?”, con la partecipazione dell’attrice protagonista Rosalia Porcaro, del regista Corrado Ardone e del produttore Marzio Honorato.