Città Spettacolo, avvio prevendita biglietti per la sezione Teatro

Città Spettacolo, avvio prevendita biglietti per la sezione Teatro

Eventi

L’Organizzazione del Festival “Benevento Città Spettacolo” informa che a partire dalle ore 10:00 di domani, mercoledì 7 agosto 2024, sarà attiva la prevendita dei biglietti per gli spettacoli della sezione Teatro del Cartellone di eventi della 45^ edizione, che si terrà dal 27 agosto al 1 settembre.

Sarà possibile acquistare i biglietti per i singoli eventi, oppure il carnet valido per i 5 spettacoli ad un prezzo speciale di 50 euro.

Saranno disponibili per l’acquisto i biglietti per i seguenti spettacoli:

– 27 agosto, ore 20:45 – Ipazia  (Biglietto Posto Unico: 12,50 € )

– 28 agosto, ore 20:45 – Soundspace Compagnia Balletto di Benevento di Carmen Castiello (Biglietto Posto Unico: 12,50 € )

– 29 agosto, ore 20:45 – Maurizio De Giovanni in Il canto del mare (Biglietto Posto Unico: 12,50 € )

– 30 agosto, ore 20:45 – Ritornanti, omaggio a Enzo Moscato  (Biglietto Posto Unico: 12,50 € )

– 31 agosto, ore 20:45 – Peppe80Barra (Biglietto Posto Unico: 18,00 €)

 Carnet “Amo il Teatro” valido per l’ingresso ai 5 spettacoli della sezione Teatro: € 50,00 (inclusi i diritti di prevendita).

*i prezzi sono inclusi dei diritti di prevendita

Il Carnet 5 spettacoli sarà disponibile esclusivamente presso la Biglietteria Festival: All Net Service – via Lungocalore Manfredi di Svevia, Benevento.

I biglietti per i singoli spettacoli saranno disponibili presso tutti i punti vendita I-Ticket oppure online su www.i-ticket.it

Maggiori informazioni su cittaspettacolo.it

San Lorenzo Maggiore | Michele Cucuzza presenta il nuovo libro di Nicola Ferrara

San Lorenzo Maggiore | Michele Cucuzza presenta il nuovo libro di Nicola Ferrara

EventiProvincia

Si preannuncia una serata ricca di emozioni quella di Giovedì 8 Agosto a San Lorenzo Maggiore, per la presentazione del nuovo libro di Nicola Ferrara ‘’Voglio toccare il cielo’’. L’autore, alla sua seconda opera, ricorda la storia di suo figlio Valentino, mancato nel 2014 all’età di sedici anni.

A moderare e condurre la serata ci sarà Michele Cucuzza, volto storico e giornalista di Rai 1, che per oltre un decennio ha guidato ‘’La vita in Diretta’’, uno dei programmi di maggiore successo della tv di Stato. Sono previsti, tra gli altri, anche i videomessaggi della conduttrice televisiva Rai Nunzia De Girolamo, che nel suo intervento si rivolgerà direttamente a papà Nicola e mamma Nunzia per sottolineare la loro immensa forza d’animo, nonché del comico e showman Peppe Iodice, protagonista di ‘’Made in Sud’’, una delle trasmissioni televisive preferite dal giovane Valentino.

Dopo un video iniziale, commentato da Maria Di Libero e Luciano Di Libero, i saluti istituzionali saranno ad opera del Sindaco di San Lorenzo Maggiore, Carlo Giuseppe Iannotti, del Parroco Don Giovanni Pirtac, del Vicario Generale della Diocesi Cerreto – Telese – Sant’Agata de’ Goti, Don Pino Di Santo, della Presidente della casa editrice ed. 2000 diciassette, Maria Pia Selvaggio, e del dr. Gunther Bonn, dell’Austrian Drug Screening Istitute.

Interventi del regista Umberto Rinaldi, di don Giuseppe Oropallo dell’Associazione Amasit Telese,del dott. Filippo Pigna e della capo-sala Ospedale Pausilipon di Napoli Federica Pitta, del Vescovo S.E. Mons. Giuseppe Mazzafaro e relazione finale di Don Pasquale Maria Mainolfi.

Le letture di alcuni stralci del libro saranno a cura di Pier Paolo Palma e Georgia De’ Conno, della Compagnia teatrale Red Roger. Musiche curate da Eugenio Delli Veneri. 

Conclusione e ringraziamento affidati a Nicola e Nunzia, genitori di Valentino.

Una parte del ricavato dell’autore sarà devoluta in beneficenza alla Fondazione Santobono Pausillipo per sostenere il progetto di Ricerca in Oncoematologia pediatrica.

Al teatro De Simone spettacolo di “SeSonRose…..l’amore è nell’aria” (FOTO)

Al teatro De Simone spettacolo di “SeSonRose…..l’amore è nell’aria” (FOTO)

Cultura

Il TeSt-Teatro Stage, il Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Teatrale curato da Monica Carbini, si è esibito, nella serata del 13 luglio, all’interno del settecentesco Teatro De Simone di Benevento, nel cuore del centro storico della città, nello spettacolo “SeSonRose…..l’amore è nell’aria”, narrazione teatrale dell’universo femminile, dei suoi rapporti con quello maschile e con la società spesso anacronistica in cui si muove.

Uno spettacolo realizzato interamente da giovani attrici che, pur non essendo professioniste della scena, hanno dato prova di capacità interpretative e sicurezza nella realizzazione della storia del pianeta donna e delle difficoltà che ella si trova a vivere ed affrontare nella sua esistenza.

Esse sono state capaci di trasformare una parentesi di teatro di avanguardia in uno spettacolo/verità sull’universo donna che ha conquistato il numeroso pubblico presente, coinvolto nelle storie di tante donne diverse che, tra delusioni, umiliazioni, speranze, debolezze umane e amori spesso inverosimili, cercano, quotidianamente, di vivere la loro vita troppo spesso dilaniata tra amore, obblighi, amarezze e speranze.

Protagoniste dell’agone teatrale sono state Mariapia Boffa, Francesca Bozzella, Alessandra De Figlio, Emma Di Maria, Antonella La Frazia, Sofia Romolo, Marialuisa Russo e Annachiara Serino.

Lo spettacolo si è dipanato tra storie particolari di donne particolari, donne comuni che hanno vissuto o vivono, circostanze di vita di coppia che si alternano tra il bizzarro e l’inspiegabile, racconto di donne che parlano di donne, non in forma puramente femminista, ma con una visione reale di un mondo, quello appunto delle donne, che chiede rispetto e amore sincero, riguardo per la propria diversità dall’universo maschile e comprensione per le proprie debolezze, pari a quelle di ogni essere umano.

L’agone teatrale è partito dalla storia di una donna, madre di due figli e vittima di un compagno/padrone di tutto ciò che lo circondava, delle cose, delle persone, dei sentimenti e dei pensieri di chi lo gli stava vicino, di ogni attimo delle loro vite che dovevano essere al suo completo servizio.  

Soprattutto è stato il racconto della “sua” donna, schiava e serva di un maschio che, apprezzato dagli estranei, malmenava la compagna che non osava contrastarlo, una compagna che, in attimo di disubbidienza interna, decide di architettare un “incidente domestico” per liberarsi dalla sua schiavitù.

Frequente la situazione di tante donne che, per amore dei figli, per timore del “si dice” della gente, per incapacità di ribellarsi a chi ella aveva scelto come compagno, subiscono angherie, anche fisiche, stringono i denti, nascondono anche a se stesse la verità, quasi nella speranza di un domani migliore che non arriva mai, anzi si trasforma, attimo dopo attimo, in uno sfacelo di vita impossibile.

Non sono mancati momenti di ricostruzione ironica del rapporto uomo/donna, di quando una donna cerca un compagno ricco, ma anche di quando quest’ultimo passa da dichiarazioni appassionate di amore ad altri di non curanza o addirittura di interesse solo per lo sport, per cose futili ed ignorando, a volte, il piacere di vivere insieme esperienze come il calarsi nella natura o appassionarsi ad eventi culturali.  

Ed ancora storie di uomini che da meravigliosi diventano cattivi, approfittano della propria donna ignorando i suoi bisogni, la lasciano magari rifacendosi una vita altrove, di donne che parlano da sole e fantasticano sulla natura umana, su Dio, sul mattino prossimo, sugli attimi sereni vissuti insieme.

Non sono mancati, nella pièce teatrale, memorie di un presente femminile, ancora oggi, spesso amaro e frustrante, ma anche altre di amori poetici come quello, tra realtà in versi ed ironia, di Dante e Beatrice, di Paolo e Francesca, di Romeo e Giulietta o quello della “Locandiera” di Goldoni, oppure memorie di rappresentazioni dello spettacolo come quella della signora Cecioni, già personaggio di Franca Valeri, ma sapientemente reinterpretato nella serata di sabato da una delle giovani attrici.

Non poteva mancare inoltre la narrazione teatrale di “Filomena Marturano”, opera del grande Eduardo De Filippo, ma sapientemente interpretata da Antonella La Frazia, storia di una donna mantenuta da Don Domenico per sconfiggere la povertà e che in “articulo mortis” sposa la donna che combatte ferocemente per difendere i figli, anche derubando l’uomo che con lei convive.

 Immagine storica e meravigliosa di femmina/donna/madre/guerriera che, per una volta, da abusata, abusa del maschio per gli scopi urgenti di madre.

Amara conclusione, infine, sulla difficoltà di essere donna nella società attuale, di come ella debba essere e non essere, di ciò che può e deve fare e non fare, di come debba comportarsi, vestirsi, parlare, muoversi, truccarsi o non farlo, il tutto per compiacere l’uomo, ma soprattutto una società bigotta e ipocrita che non riesce ancora ad accettare la libertà di essere donna e piacere solo a se stesse.

Una rappresentazione dunque che è stata realizzata, grazie alla bravura individuale delle attrici, dal loro lavoro di gruppo e dall’apporto di brani musicali sul tema,  sul racconto dell’amore nelle diverse epoche fino alla visione spesso amara di esso nell’attualità, con uno sguardo prettamente al femminile, anche grazie alla bravura della regista Carbini, rispettando verità, immaginazione, poesia, fantasia, menzogna, storia e realtà, in un quadro poliedrico che ha avuto l’ambizione, riuscendo in tale scopo, di fotografare, in modo esaustivo,  il mondo al femminile.