Il presidente nazionale Franca Biglio e il presidente regionale della Campania Zaccaria Spina, in rappresentanza di ANPCI, l’associazione nazionale che raggruppa i comuni italiani fino a 5mila abitanti, hanno partecipato ad una importante audizione presso la III Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati.
“Abbiamo preso ancora una volta atto – precisano Biglio e Spina – della grande considerazione di cui gode la nostra associazione come pure del coinvolgimento e dell’attenzione che ci vengono riservati a tutti i livelli, in particolare dalle varie commissioni parlamentari, ogni qualvolta queste sono chiamate ad intervenire su leggi e provvedimenti di una certa importanza”.
“Nello specifico – proseguono il presidente nazionale e regionale di ANPCI – abbiamo analizzato il testo, composto da 7 articoli, del disegno di legge recante Disposizioni per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero, alcuni dei quali risultano interessanti anche per gli enti che rappresentiamo”.
“L’obiettivo finale – spiegano ancora Biglio e Spina – è quello di snellire, semplificare e rendere più funzionale l’erogazione dei servizi. Abbiamo infine rimarcato l’esigenza di proseguire sulla strada della semplificazione delle procedure soprattutto a favore dei comuni di minori dimensioni sia per la nota esiguità delle piante organiche, sia anche per l’organizzazione e la logistica degli uffici di anagrafe e stato civile che spesso risultano alquanto precarie, valutando la possibilità di prevedere fondi per la formazione specifica di amministratori e dipendenti, di prevedere altresì forme e modalità di supporto agli uffici e potenziare la funzionalità ed interoperabilità delle piattaforme a disposizione”.
Comunità Montana del Fortore| La Giunta delibera su calamità naturale, lotta agli incendi e forestazione biennale
Si è riunita questa mattina la Giunta della Comunità Montana del Fortore che ha deliberato su argomenti di primaria importanza tra quelli posti all’ordine del giorno. Alla presenza del presidente Zaccaria Spina, del vice Giuseppe Addabbo e dell’assessore Gianfranco Mottola, è stato innanzitutto dato mandato al Rup del Settore Agricoltura e Foreste, Pietro Giallonardo di avviare la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni in agricoltura a causa degli eventi calamitosi, nubifragi e grandinate he si sono abbattuti su molti paesi del Fortore nella giornata di ieri.
Inoltre, preso atto del decreto di massima pericolosità emesso nei giorni scorsi dal Presidente della Regione Campania, è stato dato indirizzo allo stesso Rup per disporre la messa in campo di un modello organizzativo composto da uomini e mezzi in grado di contrastare gli incendi boschivi nei territori di competenza dell’ente montano. Contestualmente, si è provveduto a convocare una riunione con le organizzazioni sindacali per martedì prossimo sia per la predisposizione e l’avvio del servizio AiB (Anti Incendi Boschivi) e sia per la concertazione di rito sulle attività di forestazione per l’anno in corso.
E’ stato infine approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per i lavori di forestazione negli anni 2025 e 2026, propedeutico all’approvazione, prevista a breve ,del progetto definitivo esecutivo.
“Si tratta di un risultato importante per l’ente. E’ difatti la prima volta – precisa il presidente Zaccaria Spina che si ha la possibilità di realizzare un progetto che abbraccia due annualità, quella per il 2025 e quella per il 2026. Dopo che la Regione ci ha comunicato gli importi che avrebbero coperto l’intero biennio, abbiamo posto in essere alcune attività che si sono rivelate ancora più complesse rispetto al passato, ma che ci consentiranno un preventivo risparmio di tempo in vista dell’anno prossimo, perché entrambe le annualità verranno racchiuse in un unico progetto.
Ciò significa che già in un futuro imminente si cominceranno a raccogliere i benefici, poiché la Regione potrà sbloccare prima gli anticipi sulle annualità. Unitamente al varo del servizio AiB e alla dichiarazione dello stato di calamità naturale, la Comunità Montana del Fortore si dimostra ancora una volta attenta alle esigenze della cittadinanza come presidio insostituibile per la prevenzione e la salvaguardia del territorio”.
Comunità Montana del Fortore, il 28 maggio evento formativo per il rilascio dei tesserini per la raccolta dei funghi
La Comunità Montana del Fortore ha organizzato, per il prossimo mercoledì 28 maggio 2025, presso la sala consiliare del Comune di Buonalbergo alle ore 10.00, un evento formativo teso al conseguimento del rilascio dei tesserini per la raccolta dei funghi epigei spontanei commestibili, effettuato dalla dott.ssa Silvana Malva, specialista della materia in servizio all’Ispettorato micologico presso la ASL di Benevento.
“Periodicamente – spiega il presidente Spina – cerchiamo di mettere in relazione le esigenze dei cercatori con la sicurezza alimentare delle persone, oltre alla salvaguardia e alla tutela della salute pubblica e degli ecosistemi, della flora e della fauna locale nel rispetto della normativa vigente.
Stiamo già lavorando alla programmazione di ulteriori sedute, oltre che all’organizzazione di corsi di aggiornamento per chi è già in possesso del tesserino”.
Comunità Montana del Fortore, martedì la presentazione del portale “GeoSUAF”, lo sportello Telematico Unico delle Attività Forestali
Martedì 15 aprile, alle ore 10.00, presso la sede della Comunità Montana del Fortore in corso Roma n.5 a San Bartolomeo in Galdo, verrà presentato il portale “GeoSUAF”, lo Sportello Telematico Unico delle Attività Forestali. Interverranno il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina, il Responsabile Unico del Procedimento Pietro Giallonardo, il segretario generale della Comunità Montana del Fortore Nicoletta Romano, il Responsabile dello Sportello Telematico Unico Salvatore Pizzi, e Francesco Marigliano, di IT Bidata.
Con lo sportello SUAF, al quale si accede collegandosi dal sito istituzionale della CMF, per cittadini e tecnici sarà più semplice trasmettere le richieste di autorizzazione, in quanto il portale web prevede un percorso guidato per passaggi successivi con l’indicazione puntuale degli elaborati e allegati strettamente necessari per trasmettere la pratica completa evitando le lungaggini delle integrazioni. Ma l’aspetto utilissimo sarà costituito dalla possibilità di verificare con accesso libero, sempre dal portale SUAF la cartografia dei vincoli ambientali che gravano sul territorio, sovrapposti alle mappe catastali (foglio e particelle) di ogni Comune aderente alla CMF, aggiornati direttamente con i dati del Catasto. Ovviamente le proprie pratiche sono consultabili in ogni momento perché sempre disponibili accedendo con lo SPID. Come sarà possibile inoltrare le istanze in qualsiasi momento in quanto la procedura è automatica per l’acquisizione a protocollo e funziona H24. Accedendo con SPID sarà possibile verificare in tempo reale lo stato di avanzamento dell’istruttoria della domanda presentata senza telefonare o recarsi presso la CMF. Di conseguenza l’uso della carta e delle raccomandate è totalmente eliminato.
“Siamo di fronte ad un notevole passo avanti sul piano della digitalizzazione e della sburocratizzazione. Con lo Sportello Telematico Unico – spiega il presidente Spina – andremo a semplificare la presentazione e la gestione delle istanze forestali, le funzionalità di geolocalizzazione degli interventi sul territorio, i vantaggi dell’integrazione con SPID, CIE e PagoPA, e la gestione semplificata del flusso documentale e delle comunicazioni”.
Firmata l’intesa tra il presidente dell’Ente montano Spina e i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil
Altro importantissimo tassello per la definizione, ormai imminente, della stabilizzazione degli OTD (Operai A Tempo Determinato) in forze alla Comunità Montana del Fortore. Nella giornata odierna è stata infatti siglata una storica intesa, che fa seguito e integra quella già raggiunta lo scorso 19 dicembre, tra il presidente dell’ente montano Zaccaria Spina e i rappresentanti delle sigle sindacali (Alfonso Iannace per la Fai-Cisl, Carlo Ceccarelli per la Flai-Cgil e Alfredo Di Rubbo per la Uila Uil) per implementare la documentazione già inviata in vista della riunione del Tavolo di Partenariato che dovrà chiudere la partita. Ha partecipato all’incontro, in video-conferenza, il Rup del Settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana del Fortore, Pietro Giallonardo.
Si è preso atto che 40 operai su 43 hanno chiesto la trasformazione del proprio contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato e allo stesso tempo, è stata accuratamente verificata e riscontrata la parte documentale di natura amministrativa e contabile prodotta dall’ente. Le trasformazioni dei contratti sono state ritenute sostenibili dal punto di vista finanziario.
Le parti hanno inoltre stabilito di fare voti al Tavolo di Partenariato per l’implementazione delle somme assegnate per gli stipendi, prevedendo un fondo di rotazione specifico per scongiurare i ritardi nel pagamento delle spettanze.
“Per bruciare ulteriormente le tappe e guadagnare altro tempo – spiega il presidente Spina – immediatamente dopo la sottoscrizione dell’intesa, ho provveduto, d’intesa con il vice-presidente Giuseppe Addabbo e l’assessore Gianfranco Mottola, convocare la Giunta Esecutiva della Comunità Montana del Fortore, che ne determinerà la presa d’atto e procederà alla conferma/aggiornamento del carteggio già trasmesso a Napoli. Restiamo in attesa della convocazione del Tavolo di Partenariato, ovvero l’ultimo tratto di strada prima della modifica definitiva del rapporto di lavoro”.
Alluvione 2015, la precisazione di Spina sulla sentenza della Corte d’Appello di Napoli
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Zaccaria Spina, Presidente della Comunità Montana Fortore e Presidente dell’ANPCI Campania.
“In riferimento alle notizie diffuse relative alla parziale riforma da parte della Corte d’appello di Napoli della sentenza di primo grado che si era conclusa con l’assoluzione totale perché il fatto non sussiste, unitamente ad altri tre Sindaci (due) di Montefalcone Valfortore e (uno) di San Giorgio La Molara, a causa delle vicende inerenti eventi franosi susseguitisi tra il 2006 fino all’alluvione del 2015 nell’alveo del torrente della Ginestra, confermo la decisione di proporre senza indugio il ricorso per Cassazione ai fini di un chiarimento definitivo riguardante la mia posizione in un contesto che definisco surreale.
Nonostante la decisione attuale non interferisca minimamente in nessuna delle attività che svolgo e neppure le condiziona in alcun modo, sarà proposto il ricorso per Cassazione nella convinzione che, per quanto mi riguarda, si tratta semplicemente di chiarire nelle sedi competenti un macroscopico equivoco.
I fatti narrati nel capo di Imputazione NON si sono verificati nel territorio del Comune di Ginestra degli Schiavoni nel cui tenimento non ci sono mai stati né pericoli, tantomeno danni a persone o cose; così come già ampiamente emerso nella istruttoria il Comune di Ginestra non ha subito alcun danno dai fatti alluvionali nei periodi considerati e nell’alluvione del 2015 come ribadito dagli Ausiliari del Pm, dalle parti civili stesse, dal Ctp nominato che ha dimostrato che i territori coinvolti dall’evento franoso sono fuori dal limite territoriale di competenza del comune di Ginestra degli Schiavoni e dalla copiosissima corrispondenza tra gli enti competenti, tra gli altri, Regione Campania e Consorzio Bonifica Ufita.
Tutto quanto premesso, insieme ai colleghi Sindaci, abbiamo dimostrato sempre un grande attivismo per la risoluzione di problemi lamentati che si protraggono e retrocedono nel tempo da svariati decenni ed anche prima della stessa data del 2006 indicata nel capo di imputazione, scontrandoci anche con problemi di competenza nel momento in cui si trattava di intervenire nell’alveo così come si rileva facilmente dalla corrispondenza in particolare della Regione Campania – Genio civile di Benevento.
Così per quanto riguarda la presenza di opere idrauliche lungo l’alveo, gli stessi consulenti nominati dalla Procura hanno testualmente affermato che sono state “realizzate negli anni 80-90 molto probabilmente prima del decentramento amministrativo ad opera del Provveditorato alle OO.PP. della Campania….”
Al di là di ogni aspetto giuridico mi preme evidenziare una enorme soddisfazione per la gestione della paurosa alluvione che nel 2015 colpì la città di Benevento e l’intero Sannio con la dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità stante l’eccezionalità e la copiosità delle piogge alluvionali venute giù. In quei momenti tragici riuscimmo ad evitare ogni danno a persone e cose anche grazie alla collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine ed oggi il mio pensiero non può non andare alle altre popolazioni colpite fino a quelle recenti e di questi giorni dell’Emilia Romagna e della Toscana con le tragiche esondazioni di fiumi. La totale solidarietà va anche a tutti Sindaci interessati che si trovano come ci trovammo noi ad affrontare questi cataclismi della natura”.
Consiglio regionale Uncem: modifiche legge “Montagna”, fondi Fosmit e stabilizzazione operai
Zaccaria Spina e Michele Gambarota presenti in rappresentanza della Comunità Montana del Fortore.
A margine del Consiglio regionale Uncem Campania (l’Unione Nazionale che raggruppa Comuni Comunità e Enti Montani), il presidente Zaccaria Spina e il sindaco di Buonalbergo Michele Gambarota, presenti in rappresentanza della Comunità Montana del Fortore, approfittando della presenza di dirigenti e funzionari del settore Agricoltura della regione Campania, hanno appurato la completezza e correttezza della documentazione prodotta dall’ente in ordine dalla procedura di stabilizzazione di 40 OTD (Operai a Tempo Determinato) in servizio.
Spina e Gambarota hanno altresì riscontrato l’imminente convocazione del tavolo di partenariato competente in materia, che darà il via libera alla procedura: “In maniera celere, ha affermato il presidente Zaccaria Spina, verranno espletati tutti i passaggi formali previsti per il conseguimento di questo risultato storico. È stata altresì confermata la conclusione positiva dell’istruttoria relativa al saldo delle spettanze 2024, che permetterà alla Comunità Montana di perfezionare il pagamento delle mensilità arretrate a tutti gli operai forestali in organico. Il Consiglio regionale Uncem si è svolto questa mattina presso la sede dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, nell’ Università degli Studi di Salerno a Fisciano, convocato dal presidente Vincenzo Luciano con la partecipazione in presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo, del presidente della Seconda Commissione del Consiglio regionale della Campania (Bilancio, Finanze, Demanio e Patrimonio) Francesco Picarone, e, in collegamento video, il presidente nazionale di Uncem Marco Bussone.
Numerosi i temi trattati: si è parlato in primis dei fondi Fosmit che il governo mette a disposizione delle Regioni per i comuni montani, si è poi fatto il punto sulle modifiche della legge nazionale sulla “Montagna”. Si è discusso inoltre del percorso avviato per la stabilizzazione e nuova occupazionale nel settore forestale (con il supporto del tavolo partenariato forestale regionale) con la Costituzione del gruppo di lavoro tecnico (che lavorerà in sinergie con la struttura) all’interno del quale è stato inserito il Rup per l’Agricoltura della Comunità Montana del Fortore, Pietro Giallonardo. Si è infine disquisito delle proposte di modifica della legge sulle Comunità Montane per l’inclusione di nuovi comuni, e dell’avvio della fase congressuale.
“Nel mio intervento – spiega il presidente della Comunità Montana del Fortore Zaccaria Spina (che tra l’altro è anche vice-presidente regionale Uncem) – ho ripreso una considerazione dell’assessore Caputo il quale ha detto che in questo settore è fondamentale essere una squadra: mi sono soffermato su questa frase per sottolineare come sia necessario questo spirito di fattiva collaborazione tra le strutture, in special modo tra tutti gli enti e i soggetti coinvolti, per fronteggiare al meglio i tantissimi vincoli imposti dalla burocrazia, che risultano ancora più onerosi dal momento che sono in gioco le numerose risorse umane presso gli enti delegati, che, tra le altre cose, hanno assoluta necessità di percepire lo stipendio nei tempi giusti per portare avanti le rispettive famiglie”.
Milleproroghe, il presidente Spina e ANPCI Campania in Prima Commissione del Senato
Ieri mattina il presidente nazionale Franca Biglio e il presidente regionale della Campania, Zaccaria Spina, hanno partecipato, in rappresentanza di ANPCI, l’Associazione nazionale che raggruppa i comuni italiani fino a 5.000 abitanti, all’audizione presso la Prima Commissione del Senato (Affari Costituzionali), sul DDL 1337 di conversione in legge del DL 27 dicembre 2024, n. 202, recante “Disposizioni Urgenti in Materia di Termini Normativi”, il cosiddetto “Milleproroghe”, del quale da Palazzo Madama hanno avviato l’esame dal 7 gennaio scorso.
Biglio e Spina hanno innanzitutto preso atto, con grande soddisfazione, dell’abrogazione degli articoli relativi all’esercizio associato delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni. “Dopo ben 13 proroghe dei termini – hanno spiegato i due esponenti di ANPCI – che prevedevano l’obbligo della gestione associata delle funzioni fondamentali da parte dei comuni con meno di 5000 abitanti o 3000 abitanti (se appartenuti a Comunità Montane), e dopo la sentenza n. 33 del 2019 della Corte costituzionale (ben 6 anni fa), si ammette finalmente l’irragionevolezza di una norma”.
L’audizione ha rappresentato l’occasione per far emergere sostanzialmente tre argomenti preponderanti, sui quali sollecitare attenzione e riflessioni.
In primis il decreto-legge n. 202/2024, che prevede all’art. 1, comma 1, disposizioni in materia di proroga delle facoltà assunzionali. “A tal riguardo – hanno spiegato Biglio e Spina – si rileva che il medesimo decreto non ha disposto la proroga della deroga alla disciplina ordinaria in materia di mobilità volontaria nel pubblico impiego. Tale norma, vigente negli ultimi anni, consentiva alle amministrazioni pubbliche di procedere all’indizione di concorsi pubblici senza l’obbligo preliminare di esperire le procedure di mobilità volontaria”. “In virtù di tale disposizione, le pubbliche amministrazioni sono nuovamente obbligate a verificare, attraverso le procedure di mobilità volontaria, la possibilità di coprire i posti vacanti con personale già in servizio presso altre amministrazioni, prima di procedere all’indizione di nuovi concorsi pubblici. Questa disposizione, originariamente contenuta nell’art. 3, comma 8, della legge n. 56/2019, qualora non dovesse essere prorogata, inciderà negativamente su tutti quei comuni che avevano programmato le assunzioni per l’anno in corso, ma che non sono riusciti a bandire i concorsi entro il 31.12.2024. Pertanto – hanno concluso i vertici di ANPCI – sarebbe auspicabile prevedere un’ulteriore proroga della citata disposizione fino al 31 dicembre 2025”.
E’ stata espressa inoltre preoccupazione per la mancata proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (c.d. BIM). “Il che – hanno osservato Biglio e Spina – potrebbe portare a un notevole rallentamento delle attività tecniche propedeutiche alla realizzazione delle opere pubbliche. Pertanto, anche in ordine a questa problematica, si richiede di valutare la proroga relativa all’entrata in vigore del citato obbligo”.
Infine, è stata ravvisata la necessità di reiterare la proroga, in particolare in favore dei comuni fino a 5.000 abitanti, delle disposizioni di cui all’articolo 16-ter, commi 9 e 10, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, che consentono, nei Comuni privi di segretario comunale titolare, di nominare il vicesegretario comunale per una durata massima di 36 mesi.
In ultima analisi, Biglio e Spina hanno chiesto un maggiore coinvolgimento nel processo di revisione del TUEL, per portare l’esperienza e il contributo di proposte e buone pratiche di ANPCI.
L’ANPCI all’Audizione sul Correttivo al Codice dei contratti pubblici
Il presidente nazionale di ANPCI Franca Biglio, unitamente al responsabile dell’associazione per la Campania Zaccaria Spina, hanno partecipato all’Audizione sul Correttivo al Codice dei contratti pubblici presso la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati.
“Abbiamo portato il nostro contributo in sede di Audizione – spiegano la Biglio e Spina – sullo schema di decreto legislativo recante ‘disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36’, per contribuire nel perseguimento degli obiettivi di semplificazione e di snellimento delle procedure amministrative secondo la logica del ‘fare bene e fare presto’, consapevoli che il correttivo costituisca un passo importante in questo senso e confidando che nello stesso possano trovare accoglimento alcune delle proposte fin qui evidenziate”.
Si è preso favorevolmente atto di alcune importanti innovazioni positive sottolineando, in particolare, l’introduzione di un termine predeterminato (tre mesi) tra l’approvazione del progetto e l’indizione della procedura di scelta del contraente; la disciplina dell’equo compenso; la facoltà di riservare alcuni contratti o alcune prestazioni/lavorazioni alle piccole e medie imprese; la previsione di ipotesi tassative che configurano varianti in corso di esecuzione.
Si tratta di correttivi che vanno, da un lato, nel senso auspicato dello snellimento delle procedure e, soprattutto, della chiarezza delle disposizioni, anche nell’ottica di prevenzione del contenzioso, e, dall’altro, sono finalizzate a tutelare le piccole realtà economiche presenti nelle aree interne, attraverso l’introduzione di criteri premiali che valorizzino il principio di territorialità per quei contratti che dipendono dal requisito della “prossimità” per la loro esecuzione.
Non sfugge, tuttavia, l’esigenza di ribadire la necessità di semplificare il numero degli adempimenti nonché di implementare i sistemi di interoperabilità tra le varie piattaforme informatiche, al fine di ridurre i carichi di lavoro del personale soprattutto dei piccoli enti locali.
È stata altresì espressa una preoccupazione per l’entrata in vigore, a partire dal 1° gennaio 2025, dell’obbligo di utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (c.d. BIM), per il quale si ritiene insufficiente il solo incremento della soglia da 1 a 2 milioni di euro e che potrebbe portare a un notevole rallentamento delle attività tecniche propedeutiche alla realizzazione delle opere pubbliche. È stato inoltre richiesto di migliorare il controllo sul subappalto ed evitare il cosiddetto subappalto “a cascata”, che determina non poche criticità in ordine a qualità e sicurezza, di prevedere il divieto di ulteriori subappalti oltre al primo ed infine di rafforzare i criteri di premialita’ per le offerte qualitativamente vantaggiose.
Comunità Montana del Fortore, la precisazione: “La sede legale e operativa resterà a San Bartolomeo in Galdo”
Il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina e il presidente del Consiglio generale, Giacomo Falcone, in merito alla nota stampa diramata ieri sull’apertura di una nuova sede decentrata di rappresentanza dell’ente montano hanno ritenuto opportuno fare una doverosa precisazione.
“Come già avuto modo di spiegare nel comunicato – chiariscono Spina e Falcone – la sede legale e operativa della Comunità Montana del Fortore era e resterà a tutti gli effetti quella sita a San Bartolomeo in Galdo, peraltro all’interno di una struttura bellissima, un manufatto storico e di grande pregio artistico.
A Paduli sarà localizzato una sorta di sportello decentrato che va ad aggiungersi e non a sostituirsi e con lo scopo di rendere più capillare la presenza dell’ente ed aumentare la visibilità dello stesso sul territorio. Le attività amministrative e gestionali continueranno a svolgersi regolarmente nella sede di San Bartolomeo, come già accaduto sinora”.
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