Nella mattinata odierna, all’esito di intensa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un ventiquattrenne gravemente indiziato di plurimi delitti di lesioni personali con l’aggravante dell’aver commesso il fatto per finalità di discriminazione ed odio razziale.
In particolare, l’attività d’indagine traeva origine dall’episodio verificatosi, nel centro storico di Benevento, all’esterno di un locale pubblico, nella nottata dello scorso 13 maggio 2023, allorquando quattro persone di nazionalità cinese subivano un’aggressione, sia fisica che verbale, da parte di un giovane che, nell’occasione, pronunciava pure diverse espressioni discriminatore a sfondo razziale nei loro confronti; trasportate presso il locale ospedale “Fatebenefratelli”, alle vittime venivano diagnosticate contusioni su varie parti del corpo con prognosi di guarigione dai due ai tre giorni.
Le indagini svolte, fin da subito, dai militari della Stazione Carabinieri di Benevento e del Nucleo Operativo e Radiomobile, attraverso l’analisi delle telecamere della zona e dei video registrati dalle vittime e l’escussione dei testimoni, compresi abitanti della zona, consentivano di ricostruire quanto accaduto e di identificare il giovane ventiquattrenne, pregiudicato, che aveva aggredito le vittime mentre si trovava in compagnia terzi, allontanatisi, a bordo di un’autovettura, pochi istanti prima rispetto all’intervento delle forze dell’ordine.
Sulla scorta degli elementi raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, condividendo la richiesta di questa Procura, emetteva il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del ventiquattrenne, in considerazione del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quelli accertati.
La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
Filiberto Parente: “Educazione all’accoglienza sia materia scolastica”.
Presso le Acli provinciali di Benevento il presidente dell’Associazione Simposio Immigrati, Filiberto Parente, ha incontrato Zhao Peiye Lavinia, presidente dell’Associazione culturale Orfeo, alla quale appartengono gli studenti cinesi aggrediti nei giorni scorsi a Benevento in piazza Piano di Corte.
Nel corso del colloquio il presidente Parente ha espresso la solidarietà dell’associazione alla comunità cinese che risiede nel Sannio ed in particolare ai ragazzi vittime dell’aggressione, manifestando l’intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento penale che è stato avviato dalla Procura della Repubblica, come pure di coinvolgere l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio, con il quale Simposio ha già avuto modo di interagire.
“Repressione e dissuasione da fenomeni socialmente devianti devono procedere di pari passo – ha commentato Parente – ed in questo senso c’è bisogno di un’opera di formazione che parta dalle scuole, con l’obiettivo non solo di promuovere i diritti umani, ma di declinare la cittadinanza attiva attraverso la cultura dell’accoglienza e della solidarietà. Che deve assumere dignità di materia scolastica da insegnare alle nuove generazioni. Purtroppo l’aggressione di cui sono state vittime i giovani cinesi –prosegue Parente – si inquadra in un contesto che vede anche altri piccoli episodi e comportamenti, meno eclatanti ma comunque preoccupanti, che ci vengono segnalati da alcuni dei 370 iscritti alla nostra associazione. Bisogna quindi lavorare e mantenere alta la soglia dell’attenzione”.
Preoccupazione che è stata condivisa dalla presidente Zhao Peye, che ha ringraziato l’associazione Simposio ed in generale le istituzioni sannite che in questi giorni hanno espresso solidarietà verso la comunità cinese. Condivisa inoltre la necessità di un’opera di sensibilizzazione che parta dalle scuole, in vista della quale sarà possibile creare anche una sinergia fra le due associazioni nella direzione di una migliore mediazione culturale.
Piena solidarietà delle Istituzioni e della società civile di Benevento ai cinque studenti cinesi aggrediti a piazza Piano di Corte lo scorso 13 maggio.
Questa mattina di oggi la presidente dell’associazione “Orfeo” Zhao Peiye Lavinia è stata ricevuta a Palazzo Mosti dal sindaco di Benevento on. Clemente Mastella.
Durante l’incontro – al quale hanno partecipato il direttore del Conservatorio “Nicola Sala”, M° Giosuè Grassia (gli studenti aggrediti sono tutti allievi del Conservatorio) e l’avv. Domenico Zampelli, che assiste gli studenti cinesi – il sindaco Mastella ha ribadito la ferma condanna delle Istituzioni per l’episodio, ribadendo la piena accoglienza della comunità beneventana in particolare e sannita in generale per I giovani cinesi che hanno scelto Benevento per gli studi di Alta Formazione Musicale. Massima disponibilità ad accompagnare nell’ambito del Conservatorio il percorso umano e formative degli studenti è stata espressa dal Direttore Grassia.
La presidente Zhao Peiye ha preso atto delle dichiarazioni del sindaco Mastella e del Direttore del Conservatorio Grassia, auspicando che possa trattarsi di un episodio circoscritto ed isolato, che non interrompa una continuità nel positivo rapporto che ormai da diversi anni lega il Sannio con la Cina, attraverso l’esperienza di formazione nell’ambito del Conservatorio.
L’avv. Zampelli ha rappresentato il naturale turbamento dei giovani aggrediti, anche per le modalità e per le espressioni, confidando tuttavia che la vicinanza di Istituzioni e società civile sannita possa contribuire a far superare loro questo difficile momento, tranquillizzando così gli studenti come pure le rispettive famiglie, giustamente preoccupate per l’episodio.