Tragedia ad Ariano Irpino, 29enne trovato morto nel letto: positivo il tampone post-mortem

Tragedia ad Ariano Irpino, 29enne trovato morto nel letto: positivo il tampone post-mortem

CronacaRegione

ARIANO IRPINO. Tragedia a San Nicola Trignano, nel territorio di Ariano Irpino, dove un uomo di 29 anni è stato trovato privo di vita nel suo letto dai genitori.

Il ragazzo poco prima aveva detto alla madre di sentirsi poco bene e aveva, quindi, deciso di andare a riposare. Successivamente la triste scoperta, con i genitori che l’hanno trovato privo di vita. Inutile l’intervento dei sanitari giunti sul posto, i quali non hanno potuto fare altro che constarne il decesso.

Sottoposto a tampone, il giovane è risultato positivo ma dagli accertamenti effettuati in un secondo momento la morte sarebbe dovuta a cause naturali. Il 29enne era sì positivo ma vaccinato con doppia dose e asintomatico.

Grande tristezza nella comunità irpina per la morte di un giovane di 29 anni, giunta per di più con modalità che lasciano davvero esterrefatti e sbigottiti.

Covid, Locatelli: “Bisogna ridurre i rischi. Tampone anche ai vaccinati? Consideriamo tutte le soluzioni”

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Mascherine all’aperto e tampone obbligatorio anche per i vaccinati per partecipare a grandi eventi”. Lo ha detto, in un’intervista al Corriere della Sera, Franco Locatelli, coordinatore del Cts. “Per quanto la situazione epidemiologica italiana rimanga la più favorevole in Europa – ha aggiunto – non siamo certo indenni dall’aumentata circolazione virale che si sta osservando nel nostro continente. Dobbiamo fare quanto possibile per attenuare il rischio che i numeri dei contagiati, così come quelli dei ricoverati in ospedale o nelle terapie intensive, diventino più rilevanti. In questa prospettiva, s’inquadra perfettamente la scelta adottata dal nostro governo e poi riprodotta da molti altri Paesi di richiedere l’esecuzione di un tampone prima di entrare in Italia. Le polemiche nate rispetto a questa scelta avevano davvero poco senso”.

I vaccini hanno fallito? “Assolutamente no e lo affermo con forza. L’aumento dei casi non deve essere minimamente letto come un fallimento dei vaccini. Se non li avessimo avuti, in presenza di varianti connotate da assai maggior velocità di diffusione e contagiosità quali la Delta e, più recentemente, la Omicron moltissime altre persone avrebbero perso la vita. E i vaccini ci hanno anche consentito di riprendere quasi tutte le nostre attività, mantenendole aperte e tutelando la ripresa economica del Paese. L’anno scorso, l’Italia era largamente chiusa, eppure il 18 dicembre avevamo più di 2.800 pazienti in rianimazione, 674 i decessi. Oggi i ricoverati nelle terapie intensive, in larga parte non vaccinati, superano di poco le 950 unità, al momento, il numero delle persone che hanno perso la vita in una giornata non ha mai superato la soglia di 130”.

I vaccinati che partecipano a grandi eventi pubblici e privati dovranno presentare anche il tampone negativo? “Vanno considerate tutte le soluzioni. Per situazioni di assembramento, particolarmente in spazi chiusi, penso come esempio alle discoteche, aggiungere al super green pass anche l’esecuzione di un tampone nelle ore precedenti può sicuramente aiutare. Ulteriori misure rispetto alle attuali verranno considerate seguendo i principi ispiratori della proporzionalità e della pronta reattività…”.
(ITALPRESS).