Benevento Libraria presenta il libro “Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa”

Benevento Libraria presenta il libro “Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa”

Cultura

Mercoledì 27 novembre 2024, con inizio alle ore 10, nell’elegante cornice del Teatro de La Salle (già Teatro De Simone) in Piazza Arechi II, Benevento Libraria presenta il libro “Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa” scritto dal giornalista Ciro Cacciola con l’editor Maria Francesca Rubino. L’incontro, promosso dal Comune di Benevento, Assessorato alla Cultura e alle Biblioteche, in collaborazione con la Fondazione Benevento Città Spettacolo, sarà introdotto da Maria Cristina Donnarumma, docente di lettere e amica della domenica, con l’intervento del Sindaco di Benevento, Mario Clemente Mastella, degli Assessori alle Politiche sociali, Carmen Coppola, e alla Cultura e Biblioteche, Antonella Tartaglia Polcini, e la partecipazione di Giuliana Ippolito, giornalista e docente di filosofia morale, e Lorenzo D’Amelio, regista, produttore e sceneggiatore, che dialogheranno con l’autore.

Tratto dalla novellizzazione della sceneggiatura scritta dal produttore Roberto Proia, per l’omonimo film in uscita nelle sale italiane dallo scorso 7 novembre, diretto da Margherita Ferri con l’attrice Claudia Pandolfi nel ruolo della madre, con Samuele Carrino nel ruolo di Andrea e con una nuova canzone di Arisa nella colonna sonora, il libro è ispirato alla vera storia di Andrea Spezzacatena che il 20 novembre 2012, a soli 15 anni, si tolse la vita dopo essere stato vittima a scuola di ripetuti episodi di bullismo e cyberbullismo attraverso un profilo falso su Facebook aperto da alcuni suoi compagni per insultarlo e deriderlo.

Strutturato come un romanzo, il libro, come il film, immagina ed estende la vita di Andrea prima del suo tragico epilogo: gli anni dell’infanzia e della preadolescenza, le vacanze, l’allegria, i giochi, gli amici, la famiglia ancora unita prima della separazione dei genitori, la passione per la musica e per il cinema, gli “amori”. E poi, inevitabilmente: l’adolescenza, i “pantaloni rosa”, il dolore, la tristezza, la spietatezza dei coetanei, le persecuzioni sui social network, la fine della serenità.

L’adolescenza è un periodo difficile, e basta un solo passo “falso” per attirare la derisione dei compagni. Nel caso di Andrea, è bastato andare a scuola con un paio di jeans inizialmente rossi che, a causa di un lavaggio sbagliato, erano diventati rosa. Ma fino a che punto una presa in giro è senza conseguenze? E qual è il limite oltre il quale uno scherzo diventa abuso? Cosa può spingere un ragazzino di soli 15 anni a convincersi di non avere vie d’uscita?

Nel 2013 l’editore Graus aveva pubblicato il libro dal titolo “Andrea oltre il pantalone rosa”, scritto dalla madre di Andrea, Teresa Manes, presentato nelle scuole di ogni ordine e grado per spiegare ai più giovani come le parole, a volte, possano uccidere. Nel 2022, Eagle Pictures aveva contattato la casa editrice con l’idea di realizzare un film su Andrea e, nel 2024, durante la lavorazione del film, aveva chiesto all’editore Graus di pubblicare un nuovo libro, tratto dalla sceneggiatura del film. Ciro Cacciola, responsabile dei progetti speciali della casa editrice, dopo essersi impegnato con passione affinché il libro della madre di Andrea, pubblicato nel 2013, potesse diventare un film, ha voluto condividere l’emozione, lo storytelling e la ricerca di questa scrittura con Maria Francesca Rubino (Napoli, 1999), giovane editor alla sua prima esperienza letteraria.

L’incontro, aperto a tutti, è diretto soprattutto ai docenti e agli alunni delle Scuole secondarie di secondo grado, previa prenotazione, con l’indicazione del numero dei partecipanti, all’indirizzo e-mail della Biblioteca comunale: biblioteca@comunebn.it, entro martedì 26 novembre 2024.

L’Ufficio della Biblioteca comunale ha previsto la possibilità di organizzare due turni nell’arco della mattinata, al fine di garantire la partecipazione attiva delle Scuole interessate e per vivere la bellezza della lettura condivisa come crescita personale, in un clima altamente formativo.

In base all’ordine cronologico e al numero delle prenotazioni pervenute, sarà reso noto, con apposita comunicazione, inviata alle Scuole prenotate, l’orario dell’eventuale turno mattutino di partecipazione.

Al teatro De Simone spettacolo di “SeSonRose…..l’amore è nell’aria” (FOTO)

Al teatro De Simone spettacolo di “SeSonRose…..l’amore è nell’aria” (FOTO)

Cultura

Il TeSt-Teatro Stage, il Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Teatrale curato da Monica Carbini, si è esibito, nella serata del 13 luglio, all’interno del settecentesco Teatro De Simone di Benevento, nel cuore del centro storico della città, nello spettacolo “SeSonRose…..l’amore è nell’aria”, narrazione teatrale dell’universo femminile, dei suoi rapporti con quello maschile e con la società spesso anacronistica in cui si muove.

Uno spettacolo realizzato interamente da giovani attrici che, pur non essendo professioniste della scena, hanno dato prova di capacità interpretative e sicurezza nella realizzazione della storia del pianeta donna e delle difficoltà che ella si trova a vivere ed affrontare nella sua esistenza.

Esse sono state capaci di trasformare una parentesi di teatro di avanguardia in uno spettacolo/verità sull’universo donna che ha conquistato il numeroso pubblico presente, coinvolto nelle storie di tante donne diverse che, tra delusioni, umiliazioni, speranze, debolezze umane e amori spesso inverosimili, cercano, quotidianamente, di vivere la loro vita troppo spesso dilaniata tra amore, obblighi, amarezze e speranze.

Protagoniste dell’agone teatrale sono state Mariapia Boffa, Francesca Bozzella, Alessandra De Figlio, Emma Di Maria, Antonella La Frazia, Sofia Romolo, Marialuisa Russo e Annachiara Serino.

Lo spettacolo si è dipanato tra storie particolari di donne particolari, donne comuni che hanno vissuto o vivono, circostanze di vita di coppia che si alternano tra il bizzarro e l’inspiegabile, racconto di donne che parlano di donne, non in forma puramente femminista, ma con una visione reale di un mondo, quello appunto delle donne, che chiede rispetto e amore sincero, riguardo per la propria diversità dall’universo maschile e comprensione per le proprie debolezze, pari a quelle di ogni essere umano.

L’agone teatrale è partito dalla storia di una donna, madre di due figli e vittima di un compagno/padrone di tutto ciò che lo circondava, delle cose, delle persone, dei sentimenti e dei pensieri di chi lo gli stava vicino, di ogni attimo delle loro vite che dovevano essere al suo completo servizio.  

Soprattutto è stato il racconto della “sua” donna, schiava e serva di un maschio che, apprezzato dagli estranei, malmenava la compagna che non osava contrastarlo, una compagna che, in attimo di disubbidienza interna, decide di architettare un “incidente domestico” per liberarsi dalla sua schiavitù.

Frequente la situazione di tante donne che, per amore dei figli, per timore del “si dice” della gente, per incapacità di ribellarsi a chi ella aveva scelto come compagno, subiscono angherie, anche fisiche, stringono i denti, nascondono anche a se stesse la verità, quasi nella speranza di un domani migliore che non arriva mai, anzi si trasforma, attimo dopo attimo, in uno sfacelo di vita impossibile.

Non sono mancati momenti di ricostruzione ironica del rapporto uomo/donna, di quando una donna cerca un compagno ricco, ma anche di quando quest’ultimo passa da dichiarazioni appassionate di amore ad altri di non curanza o addirittura di interesse solo per lo sport, per cose futili ed ignorando, a volte, il piacere di vivere insieme esperienze come il calarsi nella natura o appassionarsi ad eventi culturali.  

Ed ancora storie di uomini che da meravigliosi diventano cattivi, approfittano della propria donna ignorando i suoi bisogni, la lasciano magari rifacendosi una vita altrove, di donne che parlano da sole e fantasticano sulla natura umana, su Dio, sul mattino prossimo, sugli attimi sereni vissuti insieme.

Non sono mancati, nella pièce teatrale, memorie di un presente femminile, ancora oggi, spesso amaro e frustrante, ma anche altre di amori poetici come quello, tra realtà in versi ed ironia, di Dante e Beatrice, di Paolo e Francesca, di Romeo e Giulietta o quello della “Locandiera” di Goldoni, oppure memorie di rappresentazioni dello spettacolo come quella della signora Cecioni, già personaggio di Franca Valeri, ma sapientemente reinterpretato nella serata di sabato da una delle giovani attrici.

Non poteva mancare inoltre la narrazione teatrale di “Filomena Marturano”, opera del grande Eduardo De Filippo, ma sapientemente interpretata da Antonella La Frazia, storia di una donna mantenuta da Don Domenico per sconfiggere la povertà e che in “articulo mortis” sposa la donna che combatte ferocemente per difendere i figli, anche derubando l’uomo che con lei convive.

 Immagine storica e meravigliosa di femmina/donna/madre/guerriera che, per una volta, da abusata, abusa del maschio per gli scopi urgenti di madre.

Amara conclusione, infine, sulla difficoltà di essere donna nella società attuale, di come ella debba essere e non essere, di ciò che può e deve fare e non fare, di come debba comportarsi, vestirsi, parlare, muoversi, truccarsi o non farlo, il tutto per compiacere l’uomo, ma soprattutto una società bigotta e ipocrita che non riesce ancora ad accettare la libertà di essere donna e piacere solo a se stesse.

Una rappresentazione dunque che è stata realizzata, grazie alla bravura individuale delle attrici, dal loro lavoro di gruppo e dall’apporto di brani musicali sul tema,  sul racconto dell’amore nelle diverse epoche fino alla visione spesso amara di esso nell’attualità, con uno sguardo prettamente al femminile, anche grazie alla bravura della regista Carbini, rispettando verità, immaginazione, poesia, fantasia, menzogna, storia e realtà, in un quadro poliedrico che ha avuto l’ambizione, riuscendo in tale scopo, di fotografare, in modo esaustivo,  il mondo al femminile.  

Mastella: “Città dei teatri chiusi è un ricordo, intitoleremo il teatro a De La Salle”

Mastella: “Città dei teatri chiusi è un ricordo, intitoleremo il teatro a De La Salle”

AttualitàBenevento Città

“Abbiamo inaugurato stamane il Teatro De Simone. Nel pomeriggio sarà aperto a chi vorrà visitarlo con gli spettacoli del Teatro Abitato. Il modello di città che stiamo costruendo è fatto di luce che si riaccende e di luoghi che tornano a vivere”, così in una nota il sindaco Mastella nel giorno della riapertura del Teatro De Simone e dei Giardini che saranno intitolati all’indimenticato Maurizio Costanzo.

“La città dei teatri chiusi è un ricordo del passato. Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato a questa ulteriore realizzazione, a partire dal vicesindaco Francesco De Pierro che sta seguendo i Pics con efficace dedizione. Ringrazio la mia Giunta, i consiglieri di maggioranza, i tecnici e i lavoratori. Il Palazzo resterà De Simone. Il Teatro sarà intitolato nella prossima Giunta a San Giovanni Battista De La Salle, il cui nome in città, come noto, è indissolubilmente intitolato all’educazione e alla formazione dei giovani, alla sensibilità verso ogni forma d’arte e all’amore verso la cultura: proprio le missioni cui questo Teatro è chiamato a rispondere.

Benevento cresce e la valorizzazione della sua bellezza è uno degli obiettivi che stiamo perseguendo con più determinazione”, conclude il Sindaco.

Riapertura De Simone, Picucci: “Grazie al sindaco e all’Amministrazione per un nuovo traguardo raggiunto”

Riapertura De Simone, Picucci: “Grazie al sindaco e all’Amministrazione per un nuovo traguardo raggiunto”

Politica

“Nella giornata di sabato, il Teatro di Palazzo De Simone riaprirà alla Città, dopo i lavori di intervento PICS, che hanno permesso la realizzazione di un progetto che valorizzerà ulteriormente il sito. 

Fondazione Benevento Città Spettacolo ringrazia il sindaco, Clemente Mastella, e l’Amministrazione Comunale per il lavoro che permetterà di riconsegnare alla Città un rinnovato spazio culturale che potrà mettere a disposizione rinnovate aree come quella del giardino e della caffetteria per ampliare l’offerta e soprattutto le opportunità di ritrovo e dibattito.

Dopo l’Hortus Conclusus ed il Teatro Comunale “V. Emmanuele”, sabato 18 maggio sarà condiviso insieme alla città un nuovo traguardo raggiunto”.

Così Oberdan Picucci, presidente di Fondazione Città Spettacolo.

Benevento, il 18 maggio riapre il De Simone

Benevento, il 18 maggio riapre il De Simone

Eventi

Il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, l’Assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, ed il presidente di Fondazione Benevento Città Spettacolo, Oberdan Picucci, sono lieti di annunciare che, in occasione della riapertura del Teatro Palazzo De Simone (la cui inaugurazione si terrà sabato 18 maggio alle ore 12:00), il Teatro sarà aperto al pubblico con tanti appuntamenti in scena a partire dalle ore 17:00:

18 maggio 2024
Teatro De Simone Benevento
Dalle ore 17:00
Teatro Abitato
Un’idea di Renato Giordano
Poesia – Musica – Prosa – Danza – Libri
Un palcoscenico per gli artisti sanniti.
Arte in Festa

La scaletta degli eventi sarà disponibile su cittàspettacolo.it e sulle pagine Facebook e Instagram @beneventocittàspettacolo.

La cittadinanza è invitata a partecipare. Ingresso Libero.

VIDEO – Hortus Conclusus, Mastella spiega i motivi della chiusura al pubblico

VIDEO – Hortus Conclusus, Mastella spiega i motivi della chiusura al pubblico

AttualitàBenevento Città

A margine della conferenza stampa di presentazione della stagione invernale di Città Spettacolo Teatro, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha parlato anche di Hortus Conclusus e del Teatro De Simone.

Proprio in merito all’Hortus Conclusus, il sindaco ha spiegato i motivi che ne hanno determinato la momentanea chiusura al pubblico, dopo l’inaugurazione di qualche giorno fa.

Uno dei motivi – ha spiegato Mastella – è legato a una richiesta dell’artista Paladino che ha voluto fossero apportati dei correttivi; l’altro, invece, concerne l’organizzazione del personale che sarà destinato all’Hortus in modo da permettere che tutti i cittadini possano goderne gratuitamente.

Ascoltiamo le parole del sindaco ai microfoni di BeneventoNews24.it.