Open Day il 1° ottobre 2025. Da lunedì 6 al via i corsi per ragazzi e adulti. L’attore Maurizio Tomaciello docente new entry per la classe bimbi dai 6 ai 12 anni.
Nuovo anno, nuova sede per Test Teatro Stage, il laboratorio di formazione teatrale, recitazione e sperimentazione scenica con produzione di eventi performativi teatrali e musicali attivo a Benevento dal 2022 e giunto al suo quarto anno di attività.
Da quest’autunno, dopo i recenti successi a Benevento Città Spettacolo 2025 e nella Villa Comunale di Pesco Sannita, il progetto formativo e performativo, diretto dalla Carbini, si trasferisce nella bellissima Sala Teatrale accanto alla Chiesa di San Gennaro, Piazzale Giosuè Carducci a Benevento.
Durante l’Open Day, a ingresso libero, fissato per mercoledì 1° Ottobre alle ore 20.30, verranno svelati i dettagli delle novità in arrivo, specialmente del nuovo corso per bambini dai 6 ai 12 anni che avrà l’onore di pregiarsi della preparazione, della competenza e del talento di un bravissimo attore e doppiatore sannita, beneventano DOC, Maurizio Tomaciello, apprezzatissimo volto teatrale, di cinema e tv, che contestualmente ritroveremo anche nelle produzioni di Test Teatro Stage.
Nel corso della serata inaugurale, che offrirà brevi performance e momenti di prova aperta, sarà descritto anche il laboratorio per vecchi e nuovi iscritti, adolescenti over 13 e adulti.
I corsi di TeSt-TeatroStage, aperti a tutti, senza preclusioni, sono all’insegna dell’inclusione e prevedono, a prescindere da età, condizione fisica, predisposizioni, preparazione, incertezze momentanee o capacità innate di ogni allievo, lezioni di recitazione, dizione e vocalità, linguistica e fonetica, coreutica, narrazione, lettura espressiva, drammatizzazione, improvvisazione, sperimentazione scenica, drammaturgia e cenni di storia del teatro.
Sono rivolti a chi aspira a mettersi in gioco su un palcoscenico, a chi vuole imparare a gestire la propria emotività, a chi ama, o vuole scoprire e approfondire i linguaggi del teatro, la letteratura, la recitazione, la scrittura teatrale, attraverso un’accurata pedagogia teatrale, destinata alle nuove generazioni e in grado di offrire competenze e opportunità a studenti e adolescenti, ma rivolta anche ad adulti curiosi e desiderosi di ampliare i propri orizzonti culturali e arricchire il proprio cammino, umano e professionale.
I laboratori prevedono un percorso artistico, socializzante e stimolante, sempre in equilibrio tra gioco, apprendimento, espressione della creatività, e scoperta di sé.
Offrono un’ottima occasione di crescita personale e culturale, anche per coloro che, italiani o stranieri, nello studio della nostra lingua, desiderino migliorare il loro italiano parlato e scritto, la capacità di comprensione di un testo, le proprie potenzialità espressive, comunicative e relazionali, accrescendo autocoscienza e autostima, attraverso un’esperienza di formazione emozionante, artistica e creativa.
Le lezioni, con cadenza settimanale, da ottobre a giugno, si svolgeranno, indicativamente, per i bambini (6 – 12 anni) il pomeriggio dalle 16.00 alle 17.30, nei giorni di martedì o giovedì.
Invece per ragazzi over 13 e adulti, appuntamento doppio, lunedì e mercoledì, dalle 20.00 alle 22.15.
L’ impegno settimanale potrebbe subire, se necessario, variazioni e/o modifiche in base a esigenze contingenti o singole eccezioni per motivi personali o festività o emergenze interne o esterne di altra natura.
Il progetto culturale TeSt-TeatroStage, contempla inoltre la partecipazione degli allievi a tutte le fasi di ideazione, costruzione e allestimento delle messe in scena, sia sul palco sia “dietro le quinte”, e costanti e continue integrazioni ai progressi conquistati durante l’anno con applicazioni, prove aperte e stimolanti collaborazioni con altre realtà artistiche e culturali del territorio, in una ricca serie di attività:
– Reading letterari, letture drammatizzate e performance nei luoghi pubblici e di socialità, nei centri artistici e culturali, musei, biblioteche, librerie, scuole, edifici storici, ambienti naturali, parchi e giardini.
– Incontri, master class, laboratori intensivi con artisti, autori e tecnici esperti del settore.
– Cineforum, retrospettive, rassegne tematiche o monografiche su autori o interpreti del teatro e del cinema.
A primavera 2026 tornerà anche Rapsodie la rassegna di eventi a cadenza mensile ideata sempre da Monica Carbini, con spettacoli, performance, concerti, reading, stage, workshop e incontri con artisti e professionisti di interesse nazionale e internazionale, che coinvolgerà anche il lavoro degli allievi.
Per informazioni e iscrizioni, chiamare o inviare messaggi whatsapp al numero 348 3736087.
Nella serata di ieri nella bellissima Villa Comunale di Pesco Sannita (BN), gli allievi di TeSt-TeatroStage, Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Scenica, diretto da Monica Carbini, hanno presentato con grandissimi apprezzamenti un’ottima sintesi dello spettacolo “Essere Umani”.
L’appassionante messa in scena era un estratto, perfezionato e rinnovato del lavoro conclusivo del terzo anno di attività di formazione e produzione teatrale di TeSt-TeatroStage che riprenderà le sue lezioni a Benevento a ottobre 2025.
Lo spettacolo “Essere Umani”, in continuo equilibrio tra impegno e leggerezza, dopo un inizio ispirato e corale, ha proposto racconti personali e considerazioni universali, sull’attualità e sui destini del singolo e dell’umanità, e poi personaggi immortali, grandi protagonisti della storia e piccoli spaccati di vita quotidiana, con testi originali, bellissimi e potenti, scritti dagli stessi attori ma anche versi rielaborati, ispirazioni cinematografiche o frammenti di alta letteratura, di maestri immortali del teatro e della poesia, da William Shakespeare a Pierre de Laclos, da Luigi Pirandello a Bertold Brecht, e poi Fabrizio De André, Gigi Proietti, Peter Handke.
Con ritmo incalzante e coinvolgente si sono susseguiti, ora divertenti ora emozionanti, momenti poetici, canori, ironici, di satira impietosa ai vizi, ai difetti, alle debolezze, alle fragilità, alle paure, ma anche di amorevole omaggio al coraggio, ai pregi e alle virtù che ci rendono umani, simili ma anche diversi, eccentrici, preziosi e unici, e oggi ancor più inimitabili se ci confrontiamo con la riproducibilità infinita, sempre più indistinguibile, piatta e sintetica di certa intelligenza artificiale che giunge inesorabile e inquietante nel pre-finale dello spettacolo.
L’intrigante proposta scenica, apprezzatissima dal caloroso pubblico che ha applaudito con energica convinzione ogni performance, e forte di una drammaturgia essenziale ma sfaccettata corredata da una ricercata colonna sonora, sempre curate da Monica Carbini, è stata interpretata con talento e sempre crescente professionalità dai bravissimi allievi attori, autori e interpreti: Mariapia Boffa, Francesca Bozzella, Eleonora Furno, Antonella La Frazia, Valerio Meola, Marialuisa Russo, Anna Chiara Serino, Anna Spiezia.
Monica Carbini ha rivolto un grande, sentito e doveroso ringraziamento all’amministrazione tutta del Comune di Pesco Sannita, particolarmente al Sindaco Nicola Gentile e all’Assessore Barbara Carpinelli, per l’amichevole accoglienza ricevuta e l’affetto sincero del pubblico, dimostrato durante e dopo lo spettacolo.
Test Teatro Stage, sabato al Convento di San Francesco lo spettacolo teatrale “Essere Umani”
Il nuovo spettacolo teatrale “Essere Umani” a cura di Test Teatro Stage con la regia di Monica Carbini, come evento straordinario fuori cartellone, chiuderà sabato 21 giugno alle ore 20.30, nel Chiostro del Convento San Francesco Benevento (Piazza Dogana) la seconda edizione di “Rapsodie”, l’intensa e ricca stagione di eventi live da lei ideata e prodotta.
L’iniziativa si svolge, come sempre, a sostegno del Convento che ha ospitato, con grande successo di pubblico e critica, l’intera rassegna Rapsodie 2025, iniziata a marzo, e chiuderà per quest’anno anche le attività (ivi svolte da ottobre 2024 a giugno 2025 e giunte al loro terzo anno) del Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Scenica sempre diretto da Monica Carbini.
Lo spettacolo “Essere Umani”, variopinto ed emozionante, tra apparente leggerezza e connaturato impegno, vuole divertire ma anche suscitare dei dubbi, porre delle domande, lanciare delle provocazioni.
Frutto di un difficile e lungo lavoro collettivo di ricerca e sperimentazione, estenuanti prove e lavoro mai finito e sempre aperto a nuove suggestioni e proposte fino al minuto prima di andare in scena, la performance è ricca di divertenti sorprese e stimolanti e coinvolgenti riflessioni sulla condizione umana, sulle relazioni, sui sentimenti, sui drammi personali e sulle tragedie collettive, sull’esistenza e sulla responsabilità che essa comporta, sia per il singolo, sia per una società, nel bene e nel male.
Proporrà racconti in prima persona e considerazioni sul passato, sull’attualità e sul futuro dell’umanità, piccoli spaccati di vita quotidiana e temi trasversali e universali, con testi originali scritti dagli attori ma anche mirabili e intramontabili versi o frammenti di alta letteratura, toccanti momenti poetici oppure ironici o di satira e critica spietata ai vizi, ai difetti, alle debolezze, alle fragilità, alle paure, al coraggio, ai pregi e alle virtù che ci rendono umani, simili ma anche diversi e unici, almeno finché qualche organismo o entità artificiale non metterà in dubbio le poche certezze che ci rimangono (ammesso che ne abbiamo mai avute) riflettendo la nostra immagine e rubandoci l’anima o ciò che di più simile pensiamo di avere o magari qualcosa di più, ma forse è già successo o sta succedendo…chissà?!
L’intrigante proposta scenica sarà interpretata da: Mariapia Boffa, Francesca Bozzella, Eleonora Furno, Antonio Inserra, Antonella La Frazia, Valerio Meola, Marialuisa Russo, Anna Chiara Serino, Anna Spiezia, Maria Giulia Fabozzi.
FOTO – Rapsodie: Cristian Izzo e la sua commedia dell’arte incanta il pubblico
Nella serata di domenica 8 giugno, “Rapsodie” , stagione eventi live ideata e prodotta da Monica Carbini per il Test Teatro Stage di sua organizzazione, ha portato in scena Cristian Izzo, giovane attore e drammaturgo di teatro tra i più giovani ad essere conosciuto per numerose interpretazioni, accompagnato da Giovanni Borrelli , anche lui giovane e capace artista.
La rappresentazione dal titolo “79 Dopo Cristo“, si è tenuta presso il Convento San Francesco di Benevento sito a Piazza Dogana.
La serata interamente dedicata al Teatro e alla Commedia dell’Arte, ha visto la presenza di un numeroso pubblico, attento ed incuriosito da una performance che si prospettava fuori dagli schemi tradizionali di una classica rappresentazione teatrale.
In effetti lo spettacolo si è aperto con la presenza degli attori che, alle spalle del pubblico, hanno iniziato declamando un discorso che annunciava la distruzione di Napoli a causa dell’eruzione del Vesuvio, fenomeno realmente accaduto nel 79 Dopo Cristo.
Subito dopo, tra ricostruzione storica e facezie sui resti mortali di Pompei, paragonati al luogo ed al pubblico presente che ha accolto il paragone con sorridente ironia, i due attori si sono esibiti in sagaci battute sulla distruzione della stessa Pompei paragonandola al luogo in cui si esibivano, il tutto attraversando il pubblico tra le sedute, esibendosi in capriole tra lo stesso e, nello stesso momento, prendendo in giro quanti stavano usando il cellulare per riprenderli e chiedendo loro se pensavano che nel 79 Dopo Cristo i cittadini pompeiani avessero uno strumento simile o un loro precursore.
La rappresentazione è poi continuata con un serrato dialogo tra i due artisti, momenti nel quale Cristian Izzo, assumendo il ruolo del saccente, ha iniziato a citare personaggi del tempo testimoni dell’eruzione, come Plinio il Vecchio e Plinio il giovane, quest’ultimo, avvocato, magistrato e scrittore romano, nonché nipote di Plinio il Vecchio.
Il Borrelli, nel ruolo di illetterato e incolto, ha scherzato su di loro e sulla presunzione del Vecchio, come raccontato da Izzo, di andare verso l’eruzione per aiutare i fuggiaschi cercando di portare con sé il nipote che, invece, ha preferite restare al sicuro per studiare.
Izzo ha poi descritto come passavano il tempo i greci ed i romani, soprattutto con il teatro, luogo nel quale in Grecia si tenevano soprattutto commedie e tragedie mentre i romani amavano anche opere teatrali di natura erotica e, nel citare il fatto, Izzo ha chiesto ironicamente scusa per la citazione a Frate Luciano presente alla rappresentazione.
La piece teatrale è poi continuata, fra citazioni storiche e ipotetiche illazioni culturali, oltre che tra battute storico/ contemporanee, in un clima di grande armonia tra i due attori e piacevole coinvolgimento del pubblico che, trascinato spesso nel vortice dialogante come oggetto di piacevole scherno, è stato portato, con un salto temporale e culturale, dalla poesia antica a quella di Leopardi, poeta della modernità.
La cultura, la storia e le burle sono continuate intorno al termine ” canti” , riferendosi a Leopardi, che Borrelli ha immaginato come canzoni e ” ballate” che, su precisazione di Izzo, non sono balli in senso attuale. Divertente il duetto su questi termini che ha avuto il suo culmine nella lettura di Izzo della “Ginestra” di Leopardi, opera recitata tra intermezzi satirici e travolgimenti linguistici per i quali sono stati chiamati esponenti de pubblico a correggere o declamare.
Dopo gli ultimi passaggi teatrali durante i quali non sono mancate letture in latino, lingua scambiata ironicamente per avellinese dal Borrelli, i due hanno chiuso la perfomance ringraziando i presenti per la pazienza ed il calore loro dimostrato.
Fresca e vitale la loro interpretazione, dinamica ed energica la recitazione, coinvolgente e divertente il rapporto con il pubblico, momento di sana e proficua condivisione tra storia, cultura, vita quotidiana e sana ironia, serata dunque di piacevole condivisione di un afflato intellettuale e di un divertente tempo di relax intelligente e arguto di cui si ha davvero un gran bisogno.
“Canticum per Francesco”: il Test TeatroStage celebra gli 800 anni del Cantico delle Creature
Nella serata di domenica 25 Maggio, all’interno della stagione di eventi live Rapsodie, ideata e prodotta dal Test TeatroStage di Monica Carbini, il gruppo di attori, sempre affiatato e finemente organizzato, si è esibito in una performance teatrale con la quale, all’interno della chiesa di San Francesco, sita a Piazza Dogana a Benevento, ha voluto ricordare gli 800 anni del Cantico delle creature, o di Frate Sole, di San Francesco D’Assisi, performance intitolata “Canticum per Francesco”.
L’iniziativa e nata dalla volontà di condividere, con un ” racconto teatrale”, le celebrazioni organizzate dalla Comunità dei Frati Minori Conventuali di Benevento per l’ottavo centenario del Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi.
Monica Carbini ha voluto ricordare, prima della manifestazione, l’impegno profuso dai suoi ragazzi nella realizzazione di un lavoro dal taglio laico, ma fedele ai gesti ed alla volontà mistica di San Francesco. Frate Luciano ha poi presentato il lavoro ricordando gli 800 anni dalla composizione del Cantico, la sua valenza umana, sociale e, ovviamente religiosa.
La celebrazione/spettacolo si e tenuta infatti nel tempio francescano affollato di credenti ed estimatori del gruppo teatrale che, con semplicità, ma intensità, si sono approcciati all’altare in processione intonando il brano Amazing Grace , inno cristiano protestante composta da un commerciante di schiavi pentito, brano di grande emozione celebrativa.
Schieratisi poi lungo l’altare, hanno letto a turno, con grande coinvolgimento recitativo ed emozionale, storie dei momenti della vita di San Francesco, tratti dalle memorie dei confratelli del santo di Assisi riportate nella cosiddetta Compilazio Assisiensis o Leggenda perusina o Leggenda antiqua sancti Francisci, il tutto tramandato da un manoscritto della Biblioteca Augusta di Perugia.
il momento è stato emozionante perché i ragazzi, dopo alcune preghiere di lode e ringraziamento presenti ancora oggi nelle diverse liturgie, hanno saputo dare voce ai pensieri e agli atti che il santo ha compiuto nella sua vita in nome del Signore di cui si dichiarava “servo dei servi di Dio”, ma anche “Giullare di Dio”, in tal modo riconoscendo la sua umiltà e la sua devozione a Dio, credeva che questo fosse il modo giusto di porsi per crescere nella sua fede.
Momenti di fede e umanità si sono dunque intrecciati nel ricordo di un uomo che ha scoperto in sé fede e umanità, amore per l’Altissimo e per le cose del mondo, preghiera e voglia di dare voce al mondo della natura nell’amore per tutto il creato.
Le letture hanno poi ricordato la ferma volontà di Francesco di seminare amore e pace, oltre alle parole del santo che propone nei suoi scritti la necessità di lodare il Signore con queste parole lette dagli attori : “Date lode al nostro Dio voi tutti suoi servi e voi che temete Dio piccoli e grandi; lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli”.
È stato poi ricordato come e quando San Francesco d’Assisi compose il il Cantico delle creature ( anche noto Cantico di Frate Sole) intorno al 1224. Questo testo, una lode a Dio e alla natura, è considerato la prima poesia in lingua italiana. San Francesco lo compose durante un periodo di malattia e cecità, esprimendo la sua gratitudine alla bellezza del creato, una bellezza che spesso l’uomo dimentica o ignora.
Il Cantico è stato poi recitato interamente dai diversi attori che si sono divisi le potenti strofe.
Il Cantico delle creature è, oltre che una lode a Dio nel ricordo della bellezza della natura, di tutte le creature e del creato, certamente anche un punto fermo nell’esaltazione necessaria dell’armonia tra uomo e natura, un richiamo sociale, più che solo religioso, ad un’armonia che il presente ha, troppo spesso, dimenticata e calpestata, in una sorta di presunzione insulsa della superiorità dell’uomo sul creato, egemonia incompetente ed analfabeta che serve solo a ferire il mondo e la stessa vita umana.
Alla fine delle letture, in un gesto di empatia e amore del prossimo, i giovani attori hanno preso per mano molti dei presenti invitandoli a procedere in circolo all’interno del tempio, quasi in un volteggio sacro che tutti hanno letto come momento di gioia e amore condivisa e volontà di dirimere ogni differenza e diffidenza, un modo semplice, ma efficace, di partecipare, credenti e non, ad un messaggio di amore senza tempo e necessaria fratellanza umana.
Applauditi con decisione e affetto da tutti i , i ragazzi del Test Teatro Stage hanno graziosamente ringraziato i presenti invitando sulla scena l’animatrice Monica Carbini che, in un gesto di affetto e gratitudine, ha ricevuto da Frate Luciano una targa commemorativa e di gratitudine per il lavoro presentato, un gesto di affetto per la lucidità della performance ed, ovviamente, per il calore di fede che esso ha rappresentato per i francescani e per tutta la comunità dei credenti.
FOTO – Beppe Casales e la crisi climatica protagonista della quarta serata di “Rapsodie”
La stagione di eventi live ideata e prodotta da Monica Carbini per il Test Teatro Stage di sua organizzazione, ha portato in scena, nella serata di sabato 11 Maggio, l’attore, autore e storyteller padovano Beppe Casales con lo spettacolo “400”, uno spettacolo multimediale, un monologo sul cambiamento climatico e le responsabilità umane per ripensare il nostro posto nel mondo, scritto in collaborazione artistica con Matteo Crespi e prodotto in collaborazione con Legambiente, che affronta un tema spesso sottovalutato in quanto ritenuto un problema solo futuribile, ma lontano nel tempo.
L’evento si è tenuto presso il Convento San Francesco di Benevento sito a Piazza Dogana, negli spazi del giardino del Convento stesso, affollato di amanti di forme culturali e arte nelle sue diverse forme.
Beppe Casales lavora come attore professionista dal 1998, ha lavorato con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Michela Cescon, Mirko Artuso, e già dal 2000 la sua ricerca artistica è concentrata su un teatro di narrazione, una rappresentazione di tipo popolare fatta con linguaggio profondo, diretto, immediato e complessivamente semplice, lo stesso messo in mostra nella serata in oggetto.
Il Casales, regista e attore sensibile ai temi ambientali e sociali, ha esordito raccontando di sua figlia Nina che, ancora piccola, ha deciso di avvicinare ai temi ambientali portandola in un bosco. Qui la storia si fa affascinante, la passeggiata nel bosco diventa un viaggio per scoprire il nostro rapporto con quella cosa che chiamiamo natura, così sconosciuta, come sconosciuto è il nostro rapporto con l’aria, l’acqua e il cibo, le tre cose senza le quali davvero non possiamo vivere.
In un luogo dove troneggiano alberi secolari, egli racconta della concentrazione di CO2 nell’atmosfera (400 ppm, 400 parti per milione, soglia superata nel 2013 per la prima volta in 55 anni di misurazioni, e probabilmente in più di tre milioni di anni di storia della Terra). Parliamo di 400 ppm, 400 parti per milione di anidride carbonica in atmosfera. Questo limite era considerato il massimo da non superare per fare in modo che il cambiamento climatico non diventasse quasi irreversibile. Purtroppo questo limite noi lo abbiamo superato nel 2016 e quel numero continua a salire.
Dovremmo sapere, ricorda Casales, ma spesso in modo superficiale vogliamo ignorare, che la CO2 contribuisce all’effetto serra, intrappolando il calore terrestre e causando il riscaldamento globale. La sua massiccia presenza nell’aria, porta a conseguenze come lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare, la modifica dei modelli climatici e l’intensificazione degli eventi meteorologici estremi, valori che la terra ha conosciuto già solo nel lontano Pliocene.
la prova vera però consiste nel ripensare il nostro posto nel mondo, capire e decidere cosa vogliamo essere e rappresentare in questo mondo, se odiare la natura vista come ” maligna” e indifferente ai dolori degli uomini, come diceva Leopardi, oppure imparare a sentirci parte di essa.
Infatti dobbiamo renderci conto, ha ricordato Casales, che viviamo grazie all’essere parte di un mondo complesso nel quale, ogni forma naturale: microbi, batteri ed ogni altra forma della natura sono con noi, dentro di noi, in una totalità complessa, ma meravigliosa che fa di noi ciò che siamo.
L’attore ha alternato la sua performance con la proiezione di immagini della natura spesso calpestata, di personaggi che si sono insigniti, in modo anche ridicolo, del titolo di presunti protettori della natura, sottoscrittori di accordi internazionali mai messi in atto, ma che in realtà si preoccupavano solo del loro profitto, accompagnando a tali figure immagini innocenti di un libro per bambini che vorrebbero trasmettere ai più giovani immagini di una verità della natura solo fiabesca, ma in realtà adulterata e falsa.
Si può parlare di tutto questo in un teatro? Noi crediamo che ogni luogo, soprattutto se c’è gente che vuole ascoltare, vada bene per parlare di ciò che si vuole vedere davvero, infatti non possiamo prenderci cura di ciò che non conosciamo.
La ricerca di Casales è dunque una forte documentazione di una storia incredibile, d’altra parte lui cerca storie incredibili dove nessuno cercherebbe, vicende ignorate o sottovalutate perché siamo sempre presi dal nostro smisurato ego, dai nostri bisogni tutti umani e dall’idea che non abbiamo bisogno di un mondo “ignorante e poco intelligente” quale, con presunzione, riteniamo sia la natura.
Nina vive dunque la sua avventura con il padre guardandosi in giro affascinata dagli alberi, esseri che vivono una vita di comunità con funghi, insetti inseminatori, radici profonde e invisibili, rami multipli che vivono vita autonoma quasi parlandosi e raccontando all’aria storie di luce, vento e di una comunità che dona vita.
Appassionante la storia raccontata da Casales di un albero di cachi sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki nel 1945, diventato simbolo di pace e rinascita che ha diffuso nel mondo piantine che hanno invitato a coltivare la pace. Un albero resiliente sopravissuto a migliaia di piccoli uomini e donne che credevano di essere superiori alle cose della natura.
In scena dunque la storia di un mondo vivente ritenuto stoltamente inferiore a noi uomini, ma in realtà costituito da muti esseri che insieme, quasi silenziosa ma fruttuosa confraternita, inalterabile nel tempo e nell’evoluzione di se stessi, danno vita e senso al mondo e in silenzio sbugiardano la superiorità e l’arroganza umana.
Semplici in realtà sono solo le problematiche umane, apparentemente e artatamente ritenute complesse dagli esseri umani, soggetti che ignorano il senso della vita e soprattutto ignorano il valore di una natura che troppo spesso aggrediscono, fidando in un mondo che può ignorare il cuore pulsante della vita.
Caloroso l’applauso finale all’attore da parte del pubblico che lo ha richiamato ripetutamente sulla scena, grato per l’argomento trattato, ma soprattutto per le modalità leggere e profonde con cui lo ha presentato, oltre che per dare un riconoscimento al suo significativo monologo.
Non sono mancati applausi anche all’organizzatrice dell’evento Monica Carbini che, ancora una volta è stata capace di trascinare i presenti in un’ attività artistica significativa e coinvolgente.
Terzo incontro dell’edizione “Rapsodie” con “La stagione di Battiato” (FOTO)
Con la musica di autore di Franco Battiato si è realizzato il terzo incontro dell’edizione “Rapsodie” stagione eventi live ideata e prodotta da Monica Carbini per il Test Teatro Stage di sua organizzazione.
L’evento si è tenuto presso il Convento San Francesco di Benevento sito a Piazza Dogana, lungo il porticato del giardino del Convento stesso, affollato di amanti di musica e arte nelle sue diverse forme.
Carbini ha aperto la serata presentado il personaggio Battiato, la sua semplicità personale e relazionale, ma soprattutto la sua musica, una marea di combinazioni sonore del synth, nate da ore e ore, anche al buio, per costruire, mattone su mattone, il suono di quelle che stavano diventando le sue canzoni.
Musica tutta caratterizzata da una profonda sperimentazione, alla ricerca di linguaggi sempre nuovi, in un percorso eclettico che ha abbracciato, nel tempo, molti generi diversi, dalla musica classica a quella rock, dalla musica popolare a quella elettronica.
Nelle sue composizioni , ricorda Carbini, non mancano riferimenti filosofici, ma anche culturali e religiosi, la sua è stata infatti una musica che ha coinvolto il corpo e la mente facendoli danzare nella profondità dell’essere, accompagnata dalla sua voce dal timbro unico, calda e tutta personale.
Questa la ragione per cui, continua, è stata fatta una ricerca di suoi testi famosi, ma soprattutto emblematici della sua magica produzione musicale.
Dalla musica leggera degli anni ’60, ha sempre ricordato la Carbini, Battiato è poi passato al rock progressivo ed all’avanguardia, fino ad allontanarsi dalla musica sperimentale con l’album ” L’era del cinghiale bianco” e dando vita ad un personale pop di autore ricco di testi criptici con influenze new wave.
E’ poi iniziato il percorso interamente musicale della serata con il brano ” Summer on a solitary beach” ( Bandiera bianca), come estratto dall’album “La voce del padrone” ed a seguire ” Cuccurucucu..Paloma” del 2011. Alla presentazione dei due pezzi hanno dato la loro abilità artistica Sally Cangiano e la sua chitarra “parlante”, oltre all’ uso della loop machines e la sua voce roca, ma penetrante e Monica Carbini, che in modo inaspettato per i più, ha accompagnato con la voce calda ed accordata, i pezzi presentati.
Sono seguiti altri brani, come “Centro di gravità permanente” – questa volta cantata a gran voce anche dal pubblico presente, “Sentimiento nuevo“, “Voglio vederti danzare“, “E ti vengo a cercare“. Le canzoni sono state accompagnate dal ricordo di Carbini di Battiato come arrangiatore, vero pioniere dell’elettronica in Italia, come è possibile ricordare con i suoi album più famosi come : Orizzonti perduti“, ” L’ ombrello e la Macchina da cucire” e “La voce del Padrone“.
Ed ancora è seguita musica con i pezzi “Alexander Platz“, che Cangiano ha ricordato Battiato diede a Milva per l’ interpretazione e che Monica Carbini ha eseguito, nella serata, magistralmente.
Sono poi stati intonati i brani : ” Gli uccelli“, ispirata all’operetta di Leopardi, “Prospettiva Nevski” , brano del 1980, per finire con due melodie famose di Battiato come ” La cura” e ” Bandiera bianca“, canzoni molto celebri e particolarmente amate dal pubblico che li ha accompagnati con battimani ritmici e cantando alcuni passaggi dei due pezzi.
Serata dunque particolarmente gradevole e ben organizzata alla quale hanno contribuito, oltre alla musica del genio Battiato, la voce impetuosa e passionale oltre che la fascinosa chitarra di Sally Cangiano e la presenza scenica e la voce calda e affabulante di Monica Carbini.
Test Teatro Stage, aperte le iscrizioni per il Workshop sul “Teatro di Narrazione”
Test Teatro Stage, nell’ambito della rassegna Rapsodie 2025, comunica che sono aperte le iscrizioni per il Workshop sul “Teatro di Narrazione”, curato dall’attore e drammaturgo Beppe Casales, dal titolo “Questa è la mia storia”.
L’importante Workshop si svolgerà sabato 10 e domenica 11 aprile dalle ore 10.00 alle ore 17.00, presso il Convento San Francesco, Piazza Dogana, Benevento.
Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare o mandare un messaggio al numero 348 3736087. Le iscrizioni al Workshop resteranno aperte fino al 3 Maggio 2025.
Il teatro di narrazione è una forma di racconto antichissima. Una persona si alza in piedi e decide di raccontare una storia che deve essere ascoltata. Per ideare, scrivere e poi raccontare una storia però bisogna partire dalle basi. Nel workshop giocheremo con la struttura delle storie, partendo dalle funzioni delle fiabe. Ogni partecipante produrrà una nuova storia, la sua. Infine, una volta costruita la storia, lavoreremo sul modo migliore per raccontarla.
Beppe Casales lavora come attore professionista dal 1998.Ha lavorato tra gli altri con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Michela Cescon, Mirko Artuso. La sua ricerca artistica si concentra sul teatro di narrazione, un teatro popolare. Seguendo una continua ricerca di un linguaggio originale ha messo in scena “Salud”, “Einstein aveva ragione”, “Appunti per la rivoluzione”, “La spremuta – Rosarno, migranti, ‘ndrangheta” (selezionato per il Torino Fringe Festival 2013 e vincitore del premio “LiNUTILE del teatro” 2013), “L’albero storto – una storia di trincea” (selezionato come miglior drammaturgia e finalista al Fringe Festival di Roma), “Welcome” (patrocinato da Amnesty International Italia), “Nazieuropa” (vincitore del bando Theatrical Mass 2019), “Cara professoressa” e “Il Monsone”. Ha fatto parte di CRISI, laboratorio di scrittura permanente a cura di Fausto Paravidino, progetto del Teatro Valle Occupato.
Svariati anche i suoi importanti riconoscimenti:- Vince come miglior attore con “Nazieuropa” al Premio Mauro Rostagno 2021. – Vince il Bando Theatrical Mass 2019 e viene selezionato per il Festival nazionale del teatro di resistenza 2019 dell’Istituto Cervi con “Nazieuropa”. – Vince il premio “Miglior drammaturgia” ed è semifinalista al Roma Fringe Festival 2015 con lo spettacolo “L’albero storto”. – Selezionato per il progetto NDN – Network Drammaturgia Nuova 2015, condotto da Michele Santeramo e promosso da Wonderland Festival/ResidenzaIDRA, Kilowatt festival, Campo Teatrale, Officina culturale DISTRETTO CREATIVO/ 20Chiavi Teatro, L’Arboreto/TEATRO DIMORA, Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea. – Vincitore del premio nazionale “Linutile del teatro 2013” con lo spettacolo “La spremuta”.
Test TeatroStage, annullato per motivi di salute lo spettacolo ‘SeSonRose’
Annullato per motivi di salute lo spettacolo “SeSonRose”, organizzato da Test TeatroStage e previsto per oggi domenica 30 marzo 2025 alle ore 19.00 presso il Convento San Francesco (Piazza Dogana 13, Benevento).
Monica Carbini e Test TeatroStage si scusano tantissimo con il pubblico e gli danno appuntamento al prossimo evento di “Rapsodie” la rassegna di eventi live al Convento San Francesco che ritornerà il prossimo giovedì 10 aprile.
Per informazioni chiamare o inviare messaggi whatsapp al numero 348 3736087. TeSt – TeatroStage è su Facebook e Instagram.
Apice, successo per “SeSonRose”: grandi applausi per lo spettacolo di Test TeatroStage (FOTO)
Successo per Test TeatroStage, il Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Scenica diretto da Monica Carbini, con lo spettacolo “SeSonRose” andato in scena domenica sera nel bellissimo Auditorium Comunale di Apice.
La pièce, diretta da Monica Carbini, è il risultato di un approfondito lavoro attoriale individuale e corale che ha visto attrici e attori coinvolti nella ricerca e nell’elaborazione dei testi, alcuni dei quali interamente composti da loro, così come nella drammaturgia e nella scelta e preparazione di scene e costumi.
La messa in scena, con le coreografie curate da Marialuisa Russo, è un vortice multicolore di spaccati di vita e personaggi reali e surreali, forti e paradigmatici, di situazioni-limite dal ritmo incalzante. È un invito a riflettere, volta per volta con serietà, ironia, sensualità, trasporto, commozione o spietata oggettività, sui rapporti sentimentali e di coppia, sull’amore e le relazioni, sui pregiudizi e sulle disparità di genere, aprendo piccole finestre sulle diverse epoche e società, attraverso la storia dell’umanità, attingendo alla memoria universale della poesia e della letteratura, teatrale e non, prendendo spunto e ispirazione dai più celebri classici, da Dante a Molière e Goldoni, da Marina Cvetaeva a Franca Valeri, da James Joyce a Eduardo a Marilyn Monroe e Billy Wilder, per arrivare fino a noi e all’attualità più dolorosa o paradossale con testi di Antonella La Frazia e Maresa Calzone.
Bravi, emozionanti e frizzanti tutti gli interpreti sul palco: Mariapia Boffa, Francesca Bozzella, Alessandra De Figlio, Antonio Inserra, Antonella La Frazia, Marialuisa Russo, Anna Chiara Serino.
Test TeatroStage ringrazia il caloroso pubblico presente in sala, tutte le autorità e particolarmente l’Assessore alla Cultura del Comune di Apice Daniela D’Oro e attraverso di lei il Sindaco, Angelo Pepe, per la gentile e affettuosa accoglienza.
Per chi volesse seguire le attività di Test TeatroStage ricordiamo l’appuntamento con la seconda edizione di Rapsodie, la rassegna di eventi e performance artistiche, teatrali e musicali che si svolgerà a partire dal prossimo 30 marzo 2025 al Convento San Francesco di Benevento. Informazioni e novità sono sempre disponibili mezzo stampa e sui suoi canali social FB e Instagram.
beneventonews24.it utilizza cookie e tecnologie simili per gestire, migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito; per maggiori informazioni, consulta la nostra Informativa sulla PrivacyCookie settingsAccetto
Manage consent
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie
Durata
Descrizione
cookielawinfo-checbox-analytics
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checbox-functional
11 months
The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checbox-others
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-performance
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy
11 months
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.