Coltivava marijuana in casa, torna ai domiciliari

Coltivava marijuana in casa, torna ai domiciliari

BeneventoCronaca
Secondo il Tribunale di Napoli, la coltivazione era del tutto esorbitante rispetto ad un uso personale e terapeutico.

Nella giornata odierna, il Gruppo della Guardia di Finanza di Benevento ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli su appello proposto dalla Procura della Repubblica di Benevento, confermata anche dalla Corte di Cassazione a seguito di declaratoria di inammissibilità del ricorso promosso dall’interessato, nei confronti di un trentaseienne di origini napoletane, residente del Sannio, arrestato dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Benevento in data 3 settembre 2021 per coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, ma rimesso in libertà dal GIP al termine dell’udienza di convalida.

L’arresto in flagranza era avvenuto a seguito di una perquisizione locale dell’abitazione in uso all’uomo, dove venivano rinvenuti oltre 2 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana già essiccata e pronta all’uso, nonché circa cinquecento semi di cannabis di diversa tipologia. Inoltre, ulteriori accertamenti consentivano di rinvenire nelle adiacenze dell’immobile 22 piante di marijuana in fiore, nonché un capanno adibito all’essiccazione della sostanza, dotato di lampade alogene, impianto di aerazione e completamente coibentato all’interno con pannelli e teli isolanti.

A tali evidenze si aggiungeva poi l’individuazione di un terreno destinato a piantagione di marijuana c.d. “sativa” in uso alla compagna dell’uomo, al cui interno venivano rinvenute numerose piante risultate avere un livello di THC nettamente superiore a quello previsto dalla normativa vigente.

Secondo il Tribunale di Napoli, in accoglimento della tesi sostenuta nell’atto di appello della Procura di Benevento, la coltivazione su consistente scala predisposta dall’indagato e riscontrata dalla pg operante era del tutto esorbitante rispetto ad un uso personale e terapeutico.

L’ingente quantità di semi di cannabis, nonché le 22 piante di marijuana rinvenute nella disponibilità dell’arrestato, a parere del Tribunale del riesame, consentivano di ritenere sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla condotta di coltivazione illecita di marijuana, ben organizzata, stabile e ragionevolmente destinata allo spaccio, non essendo compatibili le quantità sequestrate, i mezzi predisposti e le semenze rinvenute con un uso meramente personale sia pur terapeutico.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Il Tribunale di Napoli ordina la scarcerazione della sannita Grazia Lepore

Il Tribunale di Napoli ordina la scarcerazione della sannita Grazia Lepore

BeneventoCronaca
La donna, difesa dall’Avv. Giorgione, era stata coinvolta nell’ambito dell’indagine, svolta dalla DDA di Napoli, sullo spaccio di stupefacenti.

Era stata coinvolta nell’indagine della DDA di Napoli, dell’aprile 2021, in tema di contrasto allo spaccio di stupefacenti, la sannita Grazia Lepore.

Quest’oggi, il Gup del Tribunale di Napoli ha accolto l’istanza dell’Avv. Gerardo Giorgione, autorizzandone e disponendone l’immediata scarcerazione.

La donna, come si ricorderà, era agli arresti domiciliari; per lei, ora, è stato previsto il solo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Don Nicola De Blasio, confermato il rito abbreviato: udienza rinviata al 1 giugno

Don Nicola De Blasio, confermato il rito abbreviato: udienza rinviata al 1 giugno

BeneventoCronaca

Era in programma per questa mattina, dinanzi al GUP del Tribunale di Napoli, l’udienza per il procedimento a carico di Don Nicola De Blasio, l’ex parroco di San Modesto, accusato di detenzione e condivisione di materiale pedopornografico.

Il GUP, dopo aver confermato il rito abbreviato, ha poi rinviato l’udienza al prossimo 1 giugno.

Come si ricorderà, il parroco, 56 anni, di Benevento, oggi presente in aula, è in carcere dallo scorso 23 novembre 2021 perché accusato di detenzione di materiale pedopornografico e condivisione, con l’utilizzo della piattaforma Telegram, di almeno 6 video con minori.

Proprio l’ipotesi di scambio di materiale pedopornografico fu a motivare la perquisizione domiciliare cui fu sottoposto Don Nicola lo scorso 3 novembre e all’esito della quale nel suo pc furono rinvenuti file e video a contenuto pedopornografico. Di qui l’arresto in flagranza.

Dapprima, il sacerdote fu sottoposto agli arresti domiciliari, tramutati in detenzione in carcere in virtù dell’addebito relativo alla condivisione del materiale.

Morte bimbo di 5 mesi, il Tribunale toglie la sorellina di Gabriel alla madre

Morte bimbo di 5 mesi, il Tribunale toglie la sorellina di Gabriel alla madre

BeneventoCronaca

Arrivano nuovi aggiornamenti sul caso della morte del piccolo Gabriel, il bimbo di 5 mesi, di Benevento, deceduto al Santobono di Napoli in seguito a un grave trauma cranico. Dopo la notizia dell’inserimento della madre e degli zii del piccolo nel registro degli indagati, il Tribunale per i minorenni di Napoli ha deciso per l’allontanamento della sorellina di Gabriel dalla madre, con la conseguente nomina di un tutore per la bimba che è stata, quindi, affidata a una casa famiglia.

La madre, tramite il proprio legale, ha già annunciato la volontà di voler proporre ricorso.