Il Gruppo politico e consiliare “Per Ponte”, con disappunto e indignazione, denuncia pubblicamente l’incapacità della maggioranza consiliare nel gestire la chiusura dell’ufficio postale locale, una decisone che era stata annunciata da tempo ma che non ha visto alcuna azione concreta per evitarla o mitigarne l’impatto sulla nostra comunità.
L’ufficio postale rappresenta un servizio essenziale, soprattutto per i nostri anziani, per chi ha difficoltà di mobilità e per le attività commerciali locali che dipendono da esso per la loro operatività quotidiana. La chiusura di questo ufficio è un colpo durissimo per tutti noi, ed è inaccettabile che il Sindaco non abbia fatto nulla di significativo per ricercare soluzioni alternative.
Nonostante i precedenti avvisi da parte di Poste Italiane, ignorati dalla maggioranza consiliare, la chiusura è stata annunciata, per un periodo lungo, se non lunghissimo, e non è stato predisposto alcun piano di emergenza o soluzione alternativa. Questo comportamento negligente dimostra una grave mancanza di visione e di rispetto per le esigenze della nostra comunità. Chiediamo alla maggioranza consiliare di prendere immediatamente provvedimenti concreti per affrontare questa criticità, tra cui:
1. Sollecitare un incontro urgente con i vertici di Poste Italiane per discutere un modello di servizio alternativo.
2. Organizzare assemblee pubbliche per ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e raccogliere proposte su come affrontare al meglio la situazione.
3. Esplorare la possibilità di implementare punti postali all’interno di attività commerciali locali o l’uso di servizi postali mobili, come già fatto altrove, per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso ai servizi postali di base.
4. Fornire assistenza e supporto ai cittadini per l’utilizzo dei servizi postali online e garantire che tutte le informazioni necessarie siano facilmente accessibili. La chiusura dell’ufficio postale è un problema serio che richiede una risposta immediata e decisa. La nostra comunità merita una rappresentanza che ascolti, agisca e risponda alle sue esigenze. È tempo che la maggioranza consiliare dimostri di essere all’altezza del compito.
Rapina a mano armata nell’ufficio postale di Bellizzi, frazione di Avellino.
Due persone, una delle quali armata di pistola, sono entrati nella sede delle Poste Italiane poco dopo l’apertura quando all’interno di trovavano due impiegate e il direttore della sede.
Sotto minaccia, hanno consegnato il denaro contante contenuto nelle casse che erano appena state aperte dal dispositivo a tempo. Il bottino è da quantificare. Non sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco. I due rapinatori, con un terzo complice probabilmente in attesa all’esterno, hanno fatto perdere le tracce.
Rilievi sono in corso da parte degli agenti della Squadra Mobile e della Polizia scientifica. Posti di blocco sono stati attivati sulla statale dei due Principati che collega Avellino a Salerno e sul raccordo autostradale Avellino-Salerno. (ANSA)
L’uomo, un 50enne del salernitano, è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento.
Continua incessante l’opera di prevenzione e repressione dei reati in genere disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Benevento, quotidianamente impegnati per garantire sicurezza e rispetto della legalità.
In tale contesto, un’altra importante attività è stata condotta dai militari della Compagnia di Benevento che nella tarda serata di ieri.
Nello specifico, personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, interveniva presso un ufficio postale di questo centro ove era stato segnalato un uomo sospetto che cercava di effettuare un prelevamento di circa 1500 euro.
L’uomo, un 50enne del salernitano, stava utilizzando una carta d’identità elettronica valida per l’espatrio di sospetta falsità e, quindi, veniva condotto presso la Caserma di via Meomartini ove, a seguito di approfonditi accertamenti anche presso il Comune di residenza, emergeva che effettivamente detto documento, che riportava la sua foto ed i sui dati, era falso poiché con lo stesso numero di serie vi era registrata un’altra carta d’identità rilasciata da altro comune ed intestata ad altra persona.
Alla luce delle evidenze raccolte, dopo aver proceduto al sequestro del documento, l’uomo veniva dichiarato in arresto per essere stato trovato in possesso di documento d’identità valido per l’espatrio falso e tradotto, come disposto dal Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Benevento, presso la Casa Circondariale di Benevento.
Il GIP del Tribunale di Benevento, dott.ssa Maria Di Carlo, all’esito dell’udienza di convalida ha rimesso in libertà Vincenzo Palumbo, di 56 anni, di Napoli, concedendogli gli arresti domiciliari, difeso dagli Avvocati Vittorio Fucci e Daniela Martino.
L’uomo era stato arrestato, il 12 gennaio, nella presunta flagranza di reato, dagli agenti della Questura di Benevento, perché, presso l’ufficio postale succursale 02 di Benevento in via del Pomerio, stava tentando, con raggiri, mediante l’apertura di un libretto postale smart, di prelevare 6.500,00 euro, relativi ad un assegno emesso da una compagnia assicurativa di cui era beneficiaria altra persona.
In particolare Palumbo utilizzava un documento d’identità falso intestato ad altra persona, ma sul quale era apposta la fotografia dello stesso Palumbo.
Pertanto il 56enne napoletano veniva tratto in arresto nella presunta flagranza dei reati di falso e truffa aggravata.