“Dalle notizie fornite dai media si apprende dell’operazione attuata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento su un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti del clan Pagnozzi operante in Valle Caudina. (leggi QUI)
Ai magistrati e agli uomini dell’Arma impegnati in questa ennesima operazione di legalità, vanno i miei più vivi e sinceri complimenti”.
Così in una nota a sua firma l’onorevole Francesco Maria Rubano, capogruppo di Forza Italia nella Commissione Bicamerale sulle Eco-Mafie.
VIDEO – Estorsione, detenzione e spaccio con metodo mafioso: blitz dei Carabinieri in Valle Caudina
Nella mattinata odierna, nelle province di Benevento, Avellino, Roma, Padova e Campobasso i Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, supportati dai reparti dell’Arma territorialmente competenti e dal Nucleo Cinofili di Sarno, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 23 indagati.
I destinatari delle misure cautelari (12 custodie cautelari in carcere, 9 custodie cautelari agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora nel comune di residenza) sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare l’associazione camorristica denominata clan PAGNOZZI, operante nella Valle Caudina e territori limitrofi.
L’odierno provvedimento segue ad un’articolata indagine, coordinata e diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Benevento, che ha avuto inizio a seguito della denuncia sporta il 9 luglio 2021 dall’amministratore di un’impresa edile beneventana impegnata nei lavori di realizzazione di un’arteria stradale, appaltati dal Comune di Castelpoto (BN) per un valore di oltre 2 milioni di euro.
Nella circostanza, l’imprenditore riferiva ai Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento che il giorno precedente, presso il citato cantiere, si erano presentati due uomini a bordo di un’auto. Uno di loro, tenendo la propria mano destra costantemente all’interno della tasca del borsello che portava a tracolla, dando l’impressione di impugnare una pistola, dopo essere sceso dall’auto, si era rivolto agli operai presenti intimando loro di abbandonare immediatamente i lavori altrimenti avrebbe “sparato tutti”, in quanto “dovevano mettersi a posto con la Valle Caudina”, esplicito riferimento ai gruppi criminali operanti in tale ambito territoriale.
All’esito di una complessa attività di indagine, condotta anche mediante il c.d. “pedinamento elettronico”, gli autori del tentativo di estorsione venivano identificati in due esponenti del clan PAGNOZZI, oggi colpiti da custodia cautelare in carcere. Inoltre, le successive attività di perquisizione delegate dall’A.G consentivano ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare, a carico di un indagato, i medesimi indumenti con i quali egli si era recato presso il citato cantiere.
La prosecuzione dell’attività investigativa ha permesso di raccogliere rilevanti elementi probatori in ordine alla sussistenza di un sodalizio criminoso che gestiva un intenso traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) tra il litorale romano (Aprilia, Anzio, Pomezia), dove veniva approvvigionato gran parte dello stupefacente, e le province di Benevento ed Avellino, dove il sodalizio operava sotto l’egida del clan PAGNOZZI.
Le investigazioni hanno consentito di individuare i gestori delle “piazze di spaccio” ubicate a San Martino Valle Caudina e in località Tufara Valle di Benevento, nonché di identificare una fitta rete di “corrieri” e “pusher” e individuare uno dei luoghi di stoccaggio della sostanza stupefacente sito ad Aprila (LT), presso l’abitazione di uno degli arrestati. All’interno di tale immobile gli indagati provvedevano al taglio ed al confezionamento “sottovuoto” dello stupefacente, che poi veniva trasportata nella Valle Caudina, ove spesso gli indagati si incontravano presso la sede di una società ubicata in località Tufara Valle, di cui erano soci alcuni degli odierni arrestati.
A finanziare il citato sodalizio criminale, vi era un elemento di spicco del clan PAGNOZZI, il quale, forte del suo potere criminale in zona, autorizzava gli indagati al libero spaccio sul suo territorio di competenza, in alcuni casi anche supportandoli economicamente e fornendo, in un’occasione, l’auto per il trasporto della droga.
Nel corso dell’indagine sono stati eseguiti anche gli arresti in flagranza di 5 soggetti, nonché sequestrati circa 1,5 kg. di cocaina, 5 kg. di hashish, una pistola clandestina illegalmente detenuta e 23 cartucce.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Ritardi ferrovia Valle Caudina, Matera: “Abbiamo chiesto ad EAV di spiegare al territorio”
“Aprire alla circolazione un giorno prima significa conquistare un giorno in meno di disagi per la nostra gente che, ora come ora, è gravata da importanti difficoltà negli spostamenti verso Napoli”. Così il Senatore di Fratelli d’Italia, Domenico Matera, nel commentare lo slittamento dei tempi di riapertura della ferrovia Benevento-Napoli “Valle Caudina”.
Con i lavori che, originariamente previsti nella loro ultimazione nel corrente mese di Dicembre 2023, non saranno ultimati prima del Marzo del prossimo anno. “Ho avuto modo di incontrare il Presidente Eav Umberto De Gregorio – ha fatto presente il Senatore Matera, anche Presidente del Comitato per la Legislazione presso il Senato della Repubblica – e gli ho chiesto di venire sul territorio ad incontrare i sindaci ed i rappresentanti istituzionali per rappresentare le motivazioni dello slittamento dei tempi e per esporre un preciso cronoprogramma in ottica della riapertura. Una riapertura della quale vi è stringente necessità”.
“La situazione è decisamente complicata – incalza il parlamentare – per coloro i quali, per motivi di studio e di lavoro, devono recarsi a Napoli con cadenza più o meno quotidiana. Il traffico su gomma, per quanti muovono dalla Valle Caudina, sia dal versante irpino sia da quello sannita di essa, non ha alternative alla Statale Appia che, notoriamente, è sostanzialmente satura. Non è pensabile che, in determinati orari, per giungere a destinazione si possano arrivare ad impiegare anche due ore. La ferrovia deve riaprire il prima possibile e, per questo, saremo vigili e attenti incalzando i vertici Eav. Lo dobbiamo alla popolazione pendolare caudina fiaccata, ormai, da mesi e mesi di situazione insostenibile”
Ritardi ferrovia Valle Caudina, Matera: “Chiesto spiegazioni ad Eav”
“Aprire alla circolazione un giorno prima significa conquistare un giorno in meno di disagi per la nostra gente che, ora come ora, è gravata da importanti difficoltà negli spostamenti verso Napoli”.
Così il Senatore di Fratelli d’Italia, Domenico Matera, nel commentare lo slittamento dei tempi di riapertura della ferrovia Benevento-Napoli “Valle Caudina”. Con i lavori che, originariamente previsti nella loro ultimazione nel corrente mese di Dicembre 2023, non saranno ultimati prima del Marzo del prossimo anno.
“Ho avuto modo di incontrare il Presidente Eav Umberto De Gregorio – ha fatto presente il Senatore Matera, anche Presidente del Comitato per la Legislazione presso il Senato della Repubblica – e gli ho chiesto di venire sul territorio ad incontrare i sindaci ed i rappresentanti istituzionali per rappresentare le motivazioni dello slittamento dei tempi e per esporre un preciso cronoprogramma in ottica della riapertura. Una riapertura della quale vi è stringente necessità”.
“La situazione è decisamente complicata – incalza il parlamentare – per coloro i quali, per motivi di studio e di lavoro, devono recarsi a Napoli con cadenza più o meno quotidiana. Il traffico su gomma, per quanti muovono dalla Valle Caudina, sia dal versante irpino sia da quello sannita di essa, non ha alternative alla Statale Appia che, notoriamente, è sostanzialmente satura. Non è pensabile che, in determinati orari, per giungere a destinazione si possano arrivare ad impiegare anche due ore.
La ferrovia deve riaprire il prima possibile e, per questo, saremo vigili e attenti incalzando i vertici Eav. Lo dobbiamo alla popolazione pendolare caudina fiaccata, ormai, da mesi e mesi di situazione insostenibile”
Montesarchio, Codexa: grande festa per l’inaugurazione degli uffici di via Amendola
Codexa, la società di intermediazione assicurativa sita in Montesarchio, ha inaugurato, ieri pomeriggio, i propri uffici di via Amendola 7.
Dopo la benedizione di Monsignor Antonio Raviele e il taglio del nastro ad opera del sindaco, Carmelo Sandomenico, i padroni di casa, Felice Corrado e Francesco De Mizio, rispettivamente amministratore e responsabile tecnico di Codexa, hanno aperto le porte della nuova sede alle tante persone accorse per conoscere i nuovi uffici.
Ricordiamo che Codexa offre un ventaglio variegato di servizi: dalla rc auto alla polizza salute, vita, Cauzioni, C.A.R, FIDEIUSSIONI, noleggio e tante altre per essere competitivi sul mercato. Ma soprattutto un nuovo servizio offerto dalla società è la consulenza.
La Codexa – come noto – è specializzata in servizi alle imprese sia pubbliche che private e ai liberi professionisti in ambito assicurativo. “Con professionalità ed esperienze – sottolineano Corrado e De Mizio – si distingue nell’offerta in una vasta gamma di servizi e prestazioni per soddisfare a pieno le esigenze dei propri clienti”.
“Abbiamo voluto investire sul territorio – spiegano Corrado e De Mizio – perché crediamo nel nostro territorio e siamo sicuri che i prossimi saranno anni importanti e di soddisfazioni per il nostro Sannio”.
Di seguito il servizio video con le interviste realizzate dal direttore di BeneventoNews24.it, Gerardo De Ioanni.
Montesarchio, Anna Iachetta si candida al Consiglio Provinciale con Forza Italia
Dopo accurate valutazioni effettuate, il commissario provinciale di Forza Italia, l’onorevole Francesco Maria Rubano, annuncia una candidatura alle elezioni per il prossimo Consiglio Provinciale.
Nella lista unitaria del centrodestra, sancita dagli accordi dei giorni scorsi, in quota Forza Italia sarà candidata l’avvocato Anna Iachetta, consigliera comunale di maggioranza al Comune di Montesarchio, che in passato ha sostenuto la candidatura parlamentare dell’onorevole Rubano e che con tale candidatura formalizza la propria adesione a Forza Italia.
A sostenere la candidatura della Iachetta ci saranno 6 consiglieri comunali di maggioranza, su tutti Nico Ambrosone, esponente provinciale del partito azzurro.
Detenuto tenta di impiccarsi con le lenzuola nel carcere di Airola
Il tempestivo e professionale intervento della Polizia Penitenziaria ha impedito che il detenuto si togliesse la vita.
Giornata da incubo, l’ennesima, in un carcere della Campania. Nell’Istituto penale per minorenni di Airola, nel Beneventano, solo grazie al tempestivo e professionale intervento della Polizia Penitenziaria si è impedito che un detenuto si togliesse la vita.
La notizia arriva dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE per voce di Federico Costigliola, coordinatore regionale per il settore minorile della Campania: “All’interno della propria cella, un detenuto minorenne di origini italiane ha tentato il suicidio impiccandosi con le lenzuola. Essendo ubicato in cella con altri due detenuti, il suo gesto non è passato inosservato agli occhi di questi ultimi che subito hanno chiesto aiuto agli Agenti della Penitenziaria. Il detenuto, con disturbi psichiatrici, resosi già responsabile di un incendio appiccato nel carcere minorile e per il quale, il SAPPE, aveva già chiesto l’allontanamento, è stato poi soccorso dai medici del 118 giunto sul posto e trasportato con urgenza in ospedale. Solo grazie al tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria, che lo ha soccorso, il detenuto è stato salvato. Plauso del SAPPE al personale di Polizia penitenziaria del carcere minorile di Airola che, nonostante le carenze di risorse umane e materiali, riesce a mantenere l’ordine e la sicurezza dell’istituto di pena, seppur con estrema difficoltà”.
Costigliola sottolinea che “il Sappe intende evidenziare ancora una volta l’allarmante situazione che stanno vivendo gli istituti penali minorili su tutto il territorio nazionale, con conseguenti ripercussioni sull’ordine e la sicurezza interna, che ricadono inevitabilmente sulla Polizia Penitenziaria alle prese già con pressanti condizioni di lavoro. I nostri Agenti pagano ancora una volta in prima persona le tensioni che si registrano negli Istituti. Ed è per questo che gli Agenti intervenuti per salvare la vita al minore, dovrebbero ricevere un’adeguata ricompensa (lode o encomio) essendosi questi ultimi, imbattuti in un gesto eroico che va valorizzato. Il Sappe auspica che il detenuto resosi responsabile di tale gesto, essendo comunque già recidivo con azioni di disordine interne all’istituto, possa essere allontanato dall’ipm di Airola”.
Per il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, “questa è la Polizia Penitenziaria, pronta ad agire con gli altri operatori e con gli stessi detenuti per tutelare la vita dei ristretti. Questo è il senso vero della parola comunità, talvolta sbandierata a sproposito, ma nel rispetto dei difficili ruoli che ognuno viene chiamato a svolgere per la propria parte di competenza”.
“Il dato certo è che la scelta di togliersi la vita è originata da uno stato psicologico di disagio. È un dato oggettivo che chi è finito nelle maglie della devianza spesse volte è portatore di problematiche personali sociali e familiari”, conclude il sindacalista, che rileva infine come “l’ennesimo tentato suicidio di una persona detenuta, sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione dei poliziotti, dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari. E si consideri che negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 23mila tentati suicidi ed impedito che quasi 175mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”.
Foto di repertorio
Valle Caudina| Maxi sequestro di profumi contraffatti
Nei giorni scorsi, nell’ambito dei servizi di repressione della commercializzazione di prodotti con segni falsi, svolti a tutela dei consumatori e dei commercianti onesti, i finanzieri della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Benevento, nel Comune di Airola hanno individuato un’attività commerciale gestita da un soggetto di etnia cinese, che esponeva per la vendita confezioni di profumo da 100 ml contraffatti, riportanti marchi e loghi di note case produttrici italiane ed europee quali Creed – Aventus, Jean Paul Gaultier, Tom Ford Velvet Orchid, Hermes, Bulgari, Cocò Chanel, Giorgio Armani, Calvin Klein e tanti altri.
Circa cento di queste confezioni sono state sottoposte a sequestro penale, ravvisandosi le ipotesi di introduzione nello stato e commercio di prodotti falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
Contrastare efficacemente la contraffazione vuol dire anche salvaguardare il tessuto produttivo italiano particolarmente esposto agli effetti dannosi della contraffazione.
Fratelli d’Italia Sannio, arriva l’adesione di Gaetano Mauriello
Mauriello, consigliere comunale di Montesarchio ha annunciato il suo ingresso nel partito meloniano.
Un nuovo importante ingresso tra le fila sannite di Fratelli d’Italia. A dire si al partito dei meloniani è stato il consigliere comunale di Montesarchio Gaetano Mauriello, con in recente curriculum un decennio trascorso nella maggioranza di Palazzo San Francesco.
“Mi riconosco in modo convinto nei valori che sono espressi da Fratelli d’Italia ed ho sposato con entusiasmo e convinzione il progetto di crescita sul territorio – così esordisce Mauriello. Che prosegue – La mia adesione, ovviamente, ha trovato forte impulso nella presenza del Senatore Domenico Matera, persona nei confronti della quale provo convinta stima da un punto di vista umano, professionale e politico.
Grazie alla sua presenza, il nostro territorio può contare finalmente su una rappresentanza qualificata nelle sedi parlamentari e su un “peso” che potrà essere determinante nell’ottica di dare risposte al nostro Sannio, alle sue criticità e alle sue aspettative”.
“Saluto con grande entusiasmo l’ingresso nel partito da parte di Gaetano – è il commento che viene dal Senatore Domenico Matera, anche Presidente del Comitato per la Legislazione presso il Senato della Repubblica – Si tratta di un giovane che ha sempre contraddistinto la sua attività politica ed il suo percorso personale per la forte prossimità alla Comunità. La sua è sempre stata un’azione improntata sullo stretto dialogo e sulla costante dialettica con la gente.
Sono certo che – ha concluso il Senatore Matera – anche nel nuovo percorso in Fratelli d’Italia saprà far esaltare queste sue caratteristiche e queste sue propensioni”
Fu arrestato con 1 kg e mezzo circa di droga: scarcerato 40enne
Il Gup Dott. Vinetti, accogliendo l’istanza dell’ avvocato Vittorio Fucci e dell’avvocato Cosimo Servodio, ha scarcerato A. L., 40 anni di Cervinara.
L’uomo fu arrestato a seguito di un rocambolesco inseguimento finito ad Arpaia. Il 40enne non fermatosi al posto di blocco dei Carabinieri del Comando di Montesarchio fu inseguito fin quando non perse il controllo dell’ auto. I carabinieri poi rinvenirono un 1 kg e 100 grammi di droga del tipo cocaina e hashish, gettati dal finestrino dell’auto durante l’ inseguimento.
Il Tribunale del Riesame di Napoli aveva sottolineato che le quantità e le modalità di consumazione del reato fossero sintomatiche del fatto che il Lanni appartenesse a circuiti criminali di ampio raggio.
Il Gup Dott. Vinetti oggi, accogliendo l’istanza dell’ avvocato Vittorio Fucci e dell’avvocato Cosimo Servodio, ha scarcerato l’uomo, revocandogli gli arresti domiciliari.
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