Vallone (+Europa): “Europee, si ad una lista con IV ed Azione”

Vallone (+Europa): “Europee, si ad una lista con IV ed Azione”

Politica

“La parola d’ordine di queste prossime settimane sarà senza dubbio Stati Uniti d’Europa”. Così Vittorio Vallone Presidente Più Europa Benevento e membro dell’assemblea nazionale del Partito (in foto con l’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo).

“Più Europa si è già fatta portatrice della costituzione di una piattaforma europeista – continua Vallone – proponendo una lista di scopo nella quale far confluire Italia Viva ed Azione al fine di poter ‘contare’ in Europa per trasformare l’Europa. L’idea di un’unione più stretta tra i paesi europei è stata discussa e dibattuta per diversi anni.

Alcuni sostenitori di un’integrazione più profonda tra gli Stati membri dell’Unione Europea (UE) – spiega il presidente Vallone – hanno proposto l’idea di una federazione europea o degli ‘Stati Uniti d’Europa’ come possibile futuro scenario politico.

L’Unione Europea attuale è una confederazione di Stati sovrani, e la creazione di uno stato federale europeo richiederebbe cambiamenti significativi nei trattati e un ampio consenso tra gli Stati membri. Ritengo quindi che il mondo Liberal Democratico oggi, così come sostenuto dalla leader del mio partito Emma Bonino, possa aderire in pieno ad una lista di scopo superando le diatribe tra Azione ed Italia Viva. Ci siamo infatti posti a livello nazionale come interlocutori diplomatici tra Renzi e Calenda. Questo faremo, – annuncia Vallone – non solo a livello nazionale ma anche nei territori.

Ci porremo quindi da una parte, come collante contro il populismo che mal sopporta l’Europa , dall’altra come forza unita che abbia quale scopo, quello di trasformare l’Europa in una confederazione di Stati uniti fra loro mettendo al centro la questione del rilancio dell’integrazione politica europea, perché di fronte alle enormi sfide che abbiamo davanti non si può pensare di avere un allargamento dell’UE senza un salto di qualità politico che dia maggiori competenze e maggiore sovranità, come sostenuto dal nostro segretario Riccardo Maggi.

Entro febbraio – conclude Vallone – daremo vita a livello nazionale ad una conferenza programmatica alla quale sono invitate tutte le forze che credono nella trasformazione dell’UE in Stati Uniti d’Europa”.

Case Territoriali di Reinserimento, Vallone (Più Europa): “Presto l’istituzione per alleggerire la pesante situazione delle carceri italiane”

Case Territoriali di Reinserimento, Vallone (Più Europa): “Presto l’istituzione per alleggerire la pesante situazione delle carceri italiane”

Politica

“Ieri è stata presentata la proposta di legge a prima firma di Riccardo Magi, Segretario Nazionale di ‘Più Europa’ e sottoscritta da PD, AVS, Azione e IV sull’istituzione delle ‘Case Territoriali di Reinserimento’, strutture alternative al carcere dove accogliere i detenuti che stanno scontando una pena inferiore a un anno (ne sono oltre 7mila in Italia). L’idea era stata avanzata anche dal Garante dei Detenuti uscente Mauro Palma”.

Ad annunciarlo è Vittorio Vallone, Presidente di Più Europa Benevento e membro dell’Assemblea Nazionale che, insieme al coordinatore provinciale Paolo Cavallo lo scorso aprile avevano organizzato un incontro proprio per evidenziare le problematiche relative all’Istituto di Reclusione beneventano.

“La proposta di legge presentata ieri è in grado di alleggerire la pesante situazione delle carceri italiane – continua Vallone -. Sono anni che Più Europa si batte per rendere il lavoro della polizia penitenziaria sicuro e funzionale, e nello stesso tempo, la vita dei detenuti italiani più civile e dignitosa. Non è un caso che la proposta di legge sulle Case di Reinserimento sociale vede come primo firmatario il nostro segretario nazionale, Riccardo Magi.

La proposta di legge è stata firmata anche da Azione ed Italia Viva a significare che il mondo liberal democratico italiano si concentra quotidianamente sulla risoluzione delle problematiche sociali mettendo in primo piano la libertà umana come valore assoluto”. Sguardo di Vallone sulla proposta di legge che “prevede Case di accoglienza per un massimo di 15 detenuti con residui di pena non superiore a 12 mesi.

Una proposta di legge che porterebbe finalmente anche nell’istituto detentivo di Benevento un importante sfollamento, rendendo il lavoro della polizia penitenziaria meno stressante e pericoloso. Ci auguriamo – conclude Vittorio Vallone – che l’iter legislativo possa concludersi positivamente”.

Defibrillatori, Vallone (FdI): ‘Passo in avanti, ma possibile che non vi siano le minime risorse?’

Defibrillatori, Vallone (FdI): ‘Passo in avanti, ma possibile che non vi siano le minime risorse?’

Politica

Torna sulla questione dell’installazione dei Defibrillatori Ciro Vallone, dirigente provinciale di FdI Sannio, che già aveva sollevato il tema qualche giorno fa.

‘L’amministrazione Mastella – sottolinea Vallone – ha fatto sapere di aver concertato degli incontri con le principali associazioni di Benevento, raccogliendo adesioni per la donazione, da parte di varie sigle, di sei defibrillatori da destinare alla cardioprotezione della città.

L’iniziativa dell’amministrazione è lodevole ed è sicuramente meglio dell’immobilismo – come lodevole è il senso civico delle associazioni coinvolte – però mi chiedo come mai una città come Benevento non possa permettersi neanche poche migliaia di euro per posizione almeno i primi dispositivi in centro.

Capisco i problemi finanziari dell’ente e gli strascichi del dissesto – prosegue Vallone – ma non posso pensare che manchino risorse minime come queste.

Nel caso in cui mancassero, poi, ci spieghino il perché, visto che il sindaco Mastella già a febbraio 2019 annunciava un piano per installare una rete di defibrillatori su tutto il territorio cittadino entro la fine di quell’anno. Sappiamo come è andata a finire e vorremmo capire il perché di questo ritardo”.

Congresso Più Europa: il contributo dei sanniti Vittorio Vallone e Domenico Rotondi ed altri dirigenti del Partito

Congresso Più Europa: il contributo dei sanniti Vittorio Vallone e Domenico Rotondi ed altri dirigenti del Partito

Politica

Un contributo per il congresso nazionale di Più Europa è giunto da diversi dirigenti del Partito tra cui da parte del Presidente di +Europa Benevento Vittorio Vallone, Domenico Rotondi – +Europa Benevento, e poi da Manuela Zambrano della Segreteria di +Europa, Stefano Santarossa Coordinatore +Europa Pordenone-Gorizia, Pina Piccirillo – +Europa Campania, Pietro Pipi – Tesoriere +Europa Pordenone-Gorizia, Giovanni Musella – +Europa Napoli, Igor Drochak – Coordinatore +Europa Napoli, Giuseppina Di Stasi – Portavoce +Europa Campania, Massimo Coppin – Direttivo +Europa Napoli, Nicola Carboni – Coordinatore +Europa Città Metropolitana di Cagliari, Michele Caprio – Coordinatore +Europa Salerno e Giacomo Benassi – consigliere comunale di +Europa Reggio Emilia.

La consapevolezza delle nostre radici radicali, liberali e libertarie – scrivono Vallone, Rotondi e gli altri – è stata il motore della sfida di un nuovo partito, deciso a proporre agli italiani e agli europei una forza politica di sintesi di vecchie e nuove sensibilità.

Gli obiettivi aggreganti comuni di +Europa, che tutti noi sosteniamo, sono sempre stati l’affermazione dello Stato di diritto, le libertà individuali ed economiche, il rispetto e l’ampliamento dei diritti umani in Europa e nel Mondo, una nuova visione dell’ecologia e della tutela animale, fondata sulla scienza e lontana dall’ideologia del “no” a tutto e, soprattutto, la visione aggregante, condivisa ed equilibrata di un’Europa che desideriamo diventi, anche grazie a noi, Stati Uniti d’Europa. Abbiamo ben chiara, inoltre, l’urgenza di occuparci dei giovani, a fronte della indifferenza dei governi che si sono succeduti e di dare loro maggiore spazio anche nel nostro partito, riservando specifici spazi di rappresentanza.

Come rappresentanti di +Europa sui territori e negli organi dirigenti del Partito, – continuano i sottoscrittori – riteniamo di dover  finalizzare la nostra attività politica nel dare una voce forte ai territori ed alla territorialità, proponendo  un rafforzamento del riconoscimento delle singole e spesso uniche peculiarità e problematiche territoriali, per far si, sempre, che le esperienze di taluni possano accrescere quelle di altri, in un clima di specchiata attività politica alla ricerca ed alla condivisione dell’altro simile, visto come soggetto politico con cui poter serenamente percorrere esperienze di governi territoriali.

Per far ciò sentiamo l’esigenza di incrementare l’autonomia delle rappresentanze, creando, inoltre, un sistema di deleghe più chiaro dell’attuale (coordinamenti provinciali, gruppi cittadini o di area vasta, per citare alcuni argomenti di interesse).

Riteniamo, altresì, che sia necessario organizzare un partito trasparente, dove il lavoro dei gruppi territoriali possa essere rafforzato e semplificato, innanzitutto consentendo ai delegati alle attività territoriali (coordinatori e presidenti dei gruppi in primis) di avere accesso all’elenco degli iscritti sul territorio di competenza, nel rispetto della normativa sulla privacy.

Un partito come il nostro cresce nella misura in cui si apre, nella costruzione della propria proposta politica, alla partecipazione dei propri iscritti.

Per questo – dichiarano – la piattaforma dei tavoli tematici deve essere rivista e rilanciata, così come la creazione di uno spazio di dibattito sul sito del Partito accessibile ad ogni iscritto, così che ognuno possa proporre e partecipare in continuo all’analisi e alla elaborazione politica di +Europa.

Sul piano nazionale ed europeo, la fondazione di un partito liberal-democratico nella famiglia dell’Alde, nato dalla spinta di esponenti radicali come Emma Bonino e Gianfranco Spadaccia, puó e deve essere valorizzato, oggi, come una forza che vuole essere in grado di rappresentare la propria autonomia politica nel panorama italiano, pur consapevole dell’importanza delle aggregazioni con altre forze-partito.

La base di partenza, che noi abbiamo condiviso appieno, è dunque il programma di +Europa, per il quale molti di noi si sono spesi in campagna elettorale. Nelle elezioni appena trascorse – rimarcano i sottoscrittori del documento – abbiamo condiviso l’accordo politico con il Partito Democratico, seppur riconoscendo le profonde distanze con la sua classe dirigente,  anche sulle tematiche territoriali.

Ma le identità politiche non sono una pura astrazione, dunque rivendichiamo con forza la nostra appartenenza alla famiglia liberale, tanto in Italia quanto in Europa”.

Ed ecco la proposta di Vittorio Vallone, Domenico Rotondi e di tutti gli altri sottoscrittori:

Quindi riteniamo urgente e necessaria, nella nostra Nazione, la costituzione di un polo liberale, con la spinta di un partito con il DNA di +Europa, che consenta di passare “dalle parole ai fatti”, realizzando un vero polo liberal-democratico, dove i nostri valori divengano protagonisti e non comparse, come già avvenuto nel recente passato. Questo percorso di aggregazione, bloccato da alcune scelte puramente personalistiche di leader estranei a +Europa, è ora in stallo, ma riteniamo vadano vagliate le possibilità di ridare slancio ad un nuovo progetto politico appena le condizioni lo consentiranno. Noi stessi dovremo essere ponte fraterno tra gli schieramenti, partendo dalle consapevolezze e dalle esperienze dei territori, eventualmente partendo da aggregazioni regionali.

E’ importante, però, ribadire – concludono – che l’anima radicale presente nel partito non può essere degradata a mera testimonianza.

E’ necessario, dunque, riaffermare – parafrasando il compianto Spadaccia – che ogni singola battaglia per i diritti è battaglia per una più ampia riforma dello Stato e delle sue istituzioni.

E’ necessario rimarcare con ancora più forza le conseguenze economiche delle campagne sino ad ora realizzate a tutela dei diritti.

Ci riferiamo, a titolo meramente esemplificativo, alle offese alla libertà e ai disastri causati dal proibizionismo, al costo della “non immigrazione”, di una giustizia esercitata come potere talvolta personale e non come alto servizio offerto ai cittadini”.

Concludono i sottoscrittori con una frase di Angiolo Bandinelli, il più originale dei radicali:“Non guardare attraverso il buco della serratura ma attraverso le finestre spalancate del “domani” per guardare al di là di noi stessi, delle nostre possibilità.