I consiglieri comunali Perifano, De Longis, De Lorenzo, Farese, Fioretti, Megna, Miceli, Moretti, Varricchio e Sguera: “Dall’Amministrazione censure ed oscurantismo, Palazzo Mosti sia casa di vetro”.
L’ultima disposizione per limitare l’accesso al protocollo dei dipendenti comunali rappresenta l’ennesimo segnale di un’Amministrazione che vuole fare del Comune una ‘scatola chiusa’ – così in una nota i consiglieri comunali di opposizione Luigi Diego Perifano, Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Francesco Farese, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Angelo Miceli, Angelo Moretti, Maria Letizia Varricchio e Vincenzo Sguera.
“Nell’era della digitalizzazione è paradossale che si possa bloccare l’accesso al protocollo, rendendo così il lavoro degli uffici comunali molto più lento. Un vero e proprio passo indietro. Se poi si considera che la decisione è stata suggerita direttamente dal Sindaco Mastella per scongiurare eventuali ‘fughe di notizie’, allora potremmo addirittura parlare di una marcia indietro a quando si procedeva con limitazioni e censure.
Si continua a portare avanti un’azione fatta di oscurantismo e pregiudizio nei confronti dell’opposizione che, a dispetto di quanto vorrebbe il Sindaco Mastella, non fa altro che portare avanti, con senso di responsabilità, il proprio ruolo istituzionale e politico. Considerare il Comune come una ‘scatola chiusa’ accessibile solo in base alle disposizioni del Sindaco Mastella è quanto di più lontano dalla nostra cultura amministrativa. Sarebbe auspicabile, da parte del Sindaco e di tutta l’Amministrazione, lavorare nel segno della trasparenza nel rispetto dei cittadini, affinché il Comune diventi una vera e propria ‘casa di vetro’”.
Campo da golf, l’opposizione: “Ben vengano investimenti, ma chiediamo trasparenza e comportamenti corretti”
I consiglieri De Lorenzo, Farese, Fioretti, Megna, Miceli e Varricchio replicano al Sindaco: “Ignoriamo provocazioni e stigmatizziamo qualsiasi velleitario tentativo di mettere il bavaglio all’opposizione”.
“Respingiamo le accuse del Sindaco di ostruzionismo pregiudiziale sulla vicenda del Campo da Golf. Condividiamo, invece, che le istituzioni debbano incoraggiare gli investimenti produttivi che, nel rispetto delle norme, sono linfa per il tessuto economico-sociale di una Città “morente”.
Siamo assolutamente favorevoli agli investimenti sul territorio ma è nostro dovere, quali rappresentanti della minoranza, sollecitare l’Amministrazione comunale ad operare garantendo sempre la massima trasparenza ed imparzialità nei confronti di chiunque, senza favoritismi e corsie preferenziali.
Prendiamo atto che, a differenza di quanto avviene di solito, quando le nostre interrogazioni restano prive di riscontro per mesi, con inusitata celerità su questa vicenda è arrivata l’immediata risposta direttamente dal sindaco Mastella che però non ha resistito alla tentazione (ricorrente) di polemizzare con l’opposizione.
Ebbene, in ossequio ai principi di legalità, trasparenza e sviluppo sostenibile del territorio cardini della nostra azione politica, abbiamo semplicemente manifestato preoccupazioni sugli sviluppi dell’investimento annunciato del campo da golf. Su quegli stessi 90 ettari di terreni, infatti, una società agricola, diversa dall’impresa che ha sottoscritto l’accordo di programma per l’impianto sportivo, ha presentato un piano di sviluppo per la coltivazione di prodotti agricoli.
Dunque l’interrogativo posto è del tutto legittimo: che fine farà il campo da golf se per quegli stessi terreni l’Amministrazione ha autorizzato un intervento agricolo e le opere edili connesse?
A questo punto attendiamo la risposta di merito alla nostra interrogazione, ignorando ogni tipo di provocazione, e stigmatizzando qualsiasi velleitario tentativo di mettere il bavaglio all’opposizione”.
Benevento, l’opposizione: “Sui terreni del campo da golf piano agricolo per broccoli e cereali, Mastella chiarisca”
“Per i suoli oggetto dell’accordo di programma del campo da golf è stata presentata una Scia che prevede la coltivazione di broccoletti di rapa, frumento, avena e olive da olio. Alla luce di questo piano di sviluppo aziendale agricolo sono stati avviati anche interventi edili sull’area. Che fine ha fatto, allora, l’accordo di programma per il complesso turistico del campo da golf?”.
È quanto dichiarano i consiglieri comunali di opposizione Giovanni De Lorenzo, Francesco Farese, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Angelo Miceli e Maria Letizia Varricchio che annunciano la presentazione di un’interrogazione al Sindaco sull’argomento.
“A gennaio – spiegano gli esponenti di opposizione – avevamo presentato istanza di accesso agli atti per conoscere i titoli amministrativi con cui sono stati avviati i lavori in corso nella zona. Per ottenere questi documenti, come spesso accade, siamo stati costretti a segnalare il mancato rilascio al Prefetto. Dagli atti abbiamo rilevato che, per eseguire questi lavori, una società agricola ha presentato una scia per interventi pertinenti all’esercizio dell’attività agricola (demolizione di fabbricati, sistemazione degli invasi, realizzazione di viabilità interna).
Il piano di sviluppo, che consentirebbe questi lavori, riguarda un’area di circa 90 ettari. I terreni dichiarati dall’azienda agricola sono però tutte particelle inserite nell’accordo di programma approvato dal Consiglio Comunale per il campo da golf.
Sui medesimi suoli quindi una società stipula un accordo di programma con il Comune per la realizzazione di un complesso sportivo – turistico e contestualmente un’altra società presenta un piano di sviluppo di un’azienda agricola anche con una Scia per l’esecuzione di interventi edili.
Chiederemo quindi al Sindaco, attraverso un’interrogazione, di riferire in Consiglio per spiegare se l’Amministrazione ritiene legittimo e compatibile l’intervento agricolo con l’accordo di programma stipulato.
L’Amministrazione Mastella dovrà spiegare quali verifiche sono state effettuate al riguardo ma soprattutto se l’accordo di programma è da ritenersi ancora valido o se, come dichiarato nella Scia e nel piano di sviluppo aziendale, questi 90 ettari di terreni saranno destinati alla coltivazione di broccoletti di rapa, frumento duro, avena e olive da olio.
Delle due l’una – concludono Varricchio, Miceli, Megna, Fioretti, Farese e De Lorenzo- su quegli stessi terreni o si realizza il campo da golf o si coltivano broccoli e cereali per i quali si stanno eseguendo attualmente le opere edili”.
Formaggio scaduto alla mensa scolastica, l’opposizione interroga il Sindaco
I consiglieri comunali di opposizione Francesco Farese, Giovanna Megna, Floriana Fioretti, Luigi Diego Perifano, Angelo Miceli, Giovanni De Lorenzo, Maria Letizia Varricchio e Raffaele De Longis hanno depositato un’interrogazione al Sindaco sul caso del formaggio fresco scaduto somministrato alla mensa scolastica il 23 gennaio.
“Chiediamo che il Sindaco chiarisca in Consiglio Comunale l’accaduto illustrando i controlli effettuati, le azioni adottate e le verifiche disposte anche rispetto a quanto avvenuto negli altri plessi scolastici oltre al caso segnalato a San Filippo.
Le dichiarazioni di Mastella nei giorni successivi lasciano perplessi considerato che, oltre a riportare dati inesatti, ha assunto la difesa d’ufficio della ditta invece che delle famiglie. Chiediamo pertanto di rendere pubblici sul sito del Comune di Benevento tutti i documenti attestanti anche le verifiche effettuate”.
Nell’interpellanza presentata i consiglieri di opposizione hanno pertanto richiesto di chiarire come sia stato possibile che nel refettorio della scuola San Filippo sia stato somministrato ai bambini un formaggio fresco scaduto da 3 giorni e quali azioni siano state adottate al riguardo dall’Amministrazione.
Come sia stato possibile che ad accorgersi del prodotto scaduto siano stati i bambini e che ciò non sia stato rilevato dalla ditta che espleta il servizio.
Quale formaggio è stato somministrato ai bambini del plesso San Filippo che il giorno 23 gennaio hanno mangiato al primo turno di somministrazione, considerato che i bambini della primaria di San Filippo, che si sono accorti della scadenza del formaggio, il giorno 23 gennaio hanno mangiato nel secondo turno della mensa.
Se corrisponde al vero quanto riportato sui social da alcuni genitori del plesso San Vito secondo cui anche in quel refettorio sarebbe stato somministrato il formaggio fresco scaduto il 20 gennaio.
Quale formaggio fresco è stato servito in tutte le altre scuole il giorno 23 gennaio e che verifiche sono state eseguite al riguardo dall’Amministrazione.
Quali controlli analitici anche in ordine ai documenti di acquisto, ai documenti di trasporto ed ai sistemi di tracciabilità degli alimenti sono stati effettuati dall’Amministrazione.
Quali misure correttive si intendono adottare per migliorare il sistema di verifica delle scadenze su cui ci sarebbe stato questo grave errore.
Come veniva controllata la scadenza dei prodotti somministrati ai bambini così come se e quali correttivi sono stati introdotti successivamente all’episodio del formaggio fresco scaduto.
Se e come è stato verificato in quali plessi è stato distribuito tale prodotto scaduto e in che quantità. Se sono giunte, anche attraverso le rappresentanti di classe o la componente genitori della Commissione Mensa, segnalazioni rispetto ad altri plessi e, in caso positivo, che accertamenti o controlli sono stati effettuati”.
PD Benevento: “Solidarietà a Marialetizia Varricchio, vittima di un grave danneggiamento”
“Il gruppo Pd del Comune di Benevento si schiera compatto con la compagna Marialetizia Varricchio, vittima di un grave danneggiamento negli ultimi giorni. Mentre era a scuola, alla sua auto, parcheggiata in un’area centralissima, sono stati asportati tutti e quattro i fari in un lasso di tempo inferiore a un’ora”.
“Un fatto grave, perché avvenuto in un’area centrale della città, in pieno giorno e nei pressi di un istituto scolastico. A Marialetizia, come detto, tutta la nostra solidarietà, ma nel contempo l’episodio, che risulta essere tutt’altro che isolato, deve aprire una necessaria riflessione sulla sicurezza”.
“Non è possibile che la città e i cittadini siano alla mercé di gesti di questo tipo, di matrice vandalica, delinquenziale o balorda, perpetrati alla luce del sole e in pieno centro. Servono investimenti ulteriori in videosorveglianza, in particolare nei pressi degli istituti scolastici, e controlli più capillari del territorio”.
Scuola Torre e Sala, l’opposizione: “Registriamo una totale chiusura dell’Amministrazione”
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei Consiglieri Megna, Miceli, Farese, Perifano, Piccaluga, Sguera, Varricchio: “Registriamo, come sempre, una totale chiusura da parte dell’Amministrazione rispetto alle proposte che, non certo da oggi, ma da subito avevamo avanzato in commissione, da quando è stato annunciato il progetto di abbattimento dell’Istituto Sala – Torre.
L’assessore Pasquariello, intervenuto su nostra richiesta in commissione congiunta lavori pubblici e istruzione, ha assunto un atteggiamento decisamente diverso da quello che lo stesso Sindaco almeno formalmente mostra proprio oggi in una dichiarazione a mezzo stampa. Il Sindaco, in risposta alle ferventi proteste del quartiere, si dichiara disponibile a vagliare proposte per “limitare al minimo i disagi e trovare le migliori soluzioni”, peccato che poi torni ad agitare i doppi turni… In ogni caso, nessuno spiraglio e nessuna disponibilità alle diverse proposte che avevamo avanzato (locazione di scuole paritarie chiuse o sottoutilizzate che sono in zona, adeguamento di spazi della scuola di Capodimonte, ecc.).
Nulla di fatto, né ci sono state indicate le alternative vagliate dall’Amministrazione (non vorremmo credere che siano i minacciati doppi turni) né perché non si è pensato di sfruttare, come hanno fatto diversi comuni, i soldi messi a disposizioni dal Ministero per la locazione. Ci è stato riferito che le lamentele sarebbero limitate a pochi docenti, mentre ci sarebbe piena soddisfazione della maggioranza di famiglie e docenti, così come del dirigente. Ce lo auguriamo, così come pretendiamo che sin da subito si discuta in modo partecipato del piano per il trasferimento degli alunni del Nicola Sala.
Dispiace registrare ancora una volta la consueta arroganza di questa amministrazione che nell’ intervenire in luoghi simbolo e nevralgici della nostra Città, rifiuta anche minimamente di instaurare un dialogo partecipativo con chi tali luoghi li vive quotidianamente. Incapace è questa amministrazione, non solo sul piano della realizzazione di soluzioni urbane tendenti a minimizzare i più che preventivabili disagi di un cantiere, ma anche sul più importante fronte della partecipazione condivisa delle scelte strategiche connesse all’ idea di sviluppo della nostra Città. I Consiglieri Megna, Miceli, Farese, Perifano, Piccaluga, Sguera, Varricchio”.
Football Club San Giorgio: scelto il nuovo allenatore degli Juniores. A Luglio partono gli “Open day”
Novità in casa Football Club San Giorgio che si prepara alla stagione 2024-25 non solo con la Prima Squadra, neopromossa in Prima Categoria, ma anche con il proprio Settore Giovanile.
Il club oronero ha annunciato il nuovo allenatore degli Juniores Under 19 Regionali: si tratta di Umberto Varricchio. In carriera Varricchio, oltre a vestire le maglie di Castelpoto, Sporting Pietrelcina da giocatore e lo stesso Football Club San Giorgio in cui milita attualmente, è stato tecnico nelle giovanili di Sporting San Giovanni.
Contestualmente, il Football Club San Giorgio ha indetto alcuni “open day” presso lo Stadio Comunale di San Giorgio del Sannio (BN) nel mese di luglio: porte aperte, per provare a giocare e mettersi in mostra, giovedi 18 dalle 17:00 con il primo appuntamento.
Benevento, la minoranza richiede la convocazione del Consiglio Comunale per l’annullamento della delibera Sannio Acque
“Abbiamo presentato una richiesta di convocazione urgente di Consiglio Comunale con la proposta per l’annullamento in autotutela della delibera relativa alla costituzione della società Sannio Acque srl”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali di Benevento Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Rosetta De Stasio, Francesco Farese , Floriana Fioretti , Gerardo Giorgione , Giovanna Megna , Angelo Miceli , Angelo Moretti, Luigi Diego Perifano, Luigia Piccaluga, Vincenzo Sguera, Marialetizia Varricchio .
“Il parere negativo espresso dalla Corte dei Conti sulla delibera del Consiglio Comunale di Paduli, esattamente identica alla delibera adottata a luglio dal Consiglio Comunale di Benevento, impone la necessità di intervenire sugli atti relativi alla costituzione della società per la gestione del servizio idrico integrato, Sannio Acque srl.
I rilievi della magistratura contabile sono infatti particolarmente significativi, sia in ordine alla procedura che in termini contabili. La Corte dei Conti ha evidenziato la carenza dell’onere motivazionale da parte del Comune, l’assenza di un’asseverazione del piano economico finanziario, la mancata consultazione pubblica sull’atto. Ed ancora incongruenze sullo Statuto, tra cui violazione dell’obbligo per la società di prestare l’attività esclusivamente verso gli enti del distretto idrico. Sul piano contabile poi il parere negativo della Corte dei Conti evidenzia che il socio pubblico, quindi i Comuni aderenti, secondo l’attuale formulazione dello Statuto, sarebbero chiamati a coprire le perdite con conferimenti a fondo perduto. Il rischio invece non sarebbe distribuito al socio privato il quale, al termine della concessione, indipendentemente dall’andamento della società, recupererebbe il capitale sociale. Per la magistratura contabile ciò rappresenterebbe un consistente rischio finanziario per il socio pubblico e ci appare anche politicamente il passaggio più rilevante.
Anche al fine di evitare danni erariali futuri per il Comune di Benevento, abbiamo depositato la proposta di delibera di Consiglio Comunale con cui chiediamo l’annullamento degli atti precedenti.
La gestione del servizio idrico integrato è materia fondamentale per il futuro della comunità e richiede la massima attenzione da chi è chiamato a governare, i pesanti rilievi della Corte dei Conti non possono essere ignorati. Per questo motivo chiediamo che la questione torni con urgenza all’attenzione del Consiglio Comunale”.
Pd, Varricchio si dimette: “Serie di atti e atteggiamenti non più tollerabili, mai avuto sostegno”
“Con la presente comunicazione – scrive Giovanni Varricchio, consigliere comunale e attivista Pd – intendo rassegnare le mie dimissioni da segretario del Circolo del Partito Democratico di San Leucio del Sannio e da tutti gli organismi, o presunti tali, di cui faccio parte”.
“Tale decisione – spiega Varricchio nella lettera indirizzata al segretario provinciale Dem, Giovanni Cacciano -, che anticipa la mia volontà di non rinnovare il tesseramento al Partito Democratico, arriva a valle di una serie di atti e atteggiamenti del partito che non intendo più tollerare e con cui non riesco a continuare la mia azione partitica.
Innanzitutto il quadro nazionale ci consegna un partito smarrito e sempre più marginale: non è chiara una, che sia una, posizione del Pd su qualsiasi argomento tocchi direttamente la vita delle persone. Che ne pensa del Mezzogiorno? Che ne pensa della marginalità territoriale delle aree interne? Cosa pensa di fare per sostenere piccole e medie imprese? Quale misure immagina di proporre a sostegno delle partite Iva sempre più emarginate dal dibattito politico, ma sempre più in lotta per creare un reddito e un tenore di vita dignitoso?”
“Ogni domanda – prosegue – potrebbe avere come risposta un sonoro “boh”. Non è diversa la situazione sul versante più politico rispetto al quale il partito appare andare dritto verso il rinchiudersi in un recinto sempre più marginale e minoritario, figlio anche di una certa subalternità al Movimento 5 Stelle e a Giuseppe Conte. Dove è finita la vocazione maggioritario con cui il Pd è nato? E dove è finita la funzione di asse portante del centrosinistra che il partito avrebbe dovuto avere?
Non si può dire meglio del quadro locale, anzi: ho ricoperto il ruolo di amministratore comunale nel Comune di San Leucio del Sannio, come direbbe il Presidente De Luca, nonostante il PD.
Ingenuamente ho pensato che fosse naturale e scontato che un partito sostenesse un suo militante e dirigente locale nelle occasioni in cui egli si presenta, unico in campo, al cospetto della propria cittadinanza. Mai valutazione fu più errata!
Alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale del Comune di San Leucio non ho mai avuto l’onore di trovare al mio fianco un rappresentante, un dirigente, un onorevole di qualsiasi livello. Anzi magari è stato più facile trovarli su altri fronti, probabilmente accanto di non iscritti al Pd ma sicuramente iscritti alla proposta bocciata, ancora una volta, dagli elettori. Evidentemente la sconfitta è l’unica calamita a cui davvero il Pd non riesce ad opporre resistenza.
E non si tratta di casi isolati, o che riguardano solo chi scrive, in molti comuni della provincia si è registrato lo stesso comportamento da parte del partito e dei suoi dirigenti: qualcuno, di lunghissima data, anche in comuni vicino San Leucio del Sannio, non ha potuto fare a meno di esprimersi contro uno dei pochi candidati sindaci del Partito Democratico per poi partecipare agli organismi provinciali dello stesso partito, denunciandone le mancanze. Roba da TSO!
Segretario, io da questa barca che naviga a vista scendo molto volentieri. Eppure di acqua a questa barca ne ho portata eccome. Mi sarei aspettato almeno un po’ di rispetto ma mi sbagliavo. Quello lo meritano soprattutto quelli che di acqua non ne hanno mai portata e, anzi, al momento giusto hanno solo saputo speculare sulle posizioni del partito”.
“Mi dedicherò ad amministrare la mia comunità, nel rispetto del mandato che mi hanno consegnato i miei elettori, provando a costruire qualche nuova opportunità per San Leucio del Sannio insieme all’amministrazione comunale che, con il piglio del fare, è stata premiata dagli elettori e trova il mio contributo utile alla pari di quello di tanti altri che hanno in mente solo il bene della propria comunità”, conclude.
Varricchio (Pd): “Cosa c’entra il sigaro con Città Spettacolo e il cibo?”
Di seguito nota stampa della consigliera comunale del Partito Democratico Marialetizia Varricchio.
“Una premessa a scanso di equivoci: l’impegno profuso dalla Coldiretti sannita per la tutela e la valorizzazione delle produzioni locali merita sostegno così come lo merita lo sforzo messo in campo per promuovere una sana e consapevole educazione alimentare.
Rispetto alla presenza dei gazebo in occasione dell’edizione 2023 di “Benevento Città Spettacolo”, però, un interrogativo va posto: era davvero opportuno dedicare uno spazio espositivo al sigaro toscano?
Si dirà: sempre di produzioni territoriali si tratta. Sì ma cosa c’entra la pubblicità di un prodotto da tabacco con una iniziativa intitolata “Cibo… che Spettacolo?” E quale “utilità sociale” produce la promozione del sigaro e del fumo?
Senza voler ricordare i limiti posti dalla legge che circoscrive quando non addirittura vieta la pubblicità diretta e indiretta dei prodotti da fumo e impedisce l’uso del marchio dei prodotti del tabacco nell’ambito degli eventi pubblici, credo si debba ragionare sull’opportunità di aver consentito ad una azienda privata che produce sigari di far conoscere i propri prodotti in un contesto che vede una forte presenza giovanile concedendo l’utilizzo gratuito del salotto cittadino avendo tra l’altro il Comune disposto l’esenzione totale dall’obbligo di pagamento del Cup. Insomma, un po’ di attenzione in più non avrebbe guastato”.
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