Grande rimonta del Benevento di mister Andreoletti che con la doppietta di Simonetti e il gol di Pastina riesce a superare 3-2 il Crotone.
Eppure sono stati gli ospiti a passare in vantaggio, addirittura di ben due gol: prima con D’Ursi, al 27′, e poi con Vitali nella ripresa.
Le sostituzioni di Andreoletti, però, cambiano la Strega e proprio dalla panchina arriva il gol della speranza a firma di Simonetti che poi, dopo il 2-2 di Pastina, regala la clamorosa rimonta ai giallorossi, firmando la sua doppietta personale dinanzi al pubblico entusiasta del Vigorito.
Di seguito gli highlights del match.
Rubano (Forza Italia), Confindustria Campania: “Vigorito saprà imprimere la sua riconosciuta impronta manageriale”
“Apprendo con grande gioia che l’amico Oreste Vigorito sarà il presidente reggente di Confindustria Campania”.
Ha affermato l’onorevole Francesco Maria Rubano.
“Dopo i brillanti successi raccolti in terra sannita – prosegue -, sono sicuro che anche in questo delicato incarico regionale l’avvocato Vigorito saprà dare la sua personale e riconosciuta impronta manageriale”.
“Auguro a lui, nonché al direttore generale Anna Pezza, buon lavoro” ha concluso Rubano.
Vigorito presidente Confindustria Campania, Matera: “Saprà ben rappresentare istanze mondo dell’impresa”
“Saluto con orgoglio e soddisfazione la presidenza di Confindustria Campania in capo all’avvocato Oreste Luigi Vigorito. È un riconoscimento importante ad un imprenditore che ha dato e sta dando lustro al nostro territorio con il suo intuito e la sua tenacia.
Voglio augurare al Presidente Vigorito sempre maggiori successi, certo di come saprà ben rappresentare le istanze del mondo dell’impresa”.
Così in una nota il Senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera, anche Presidente del Comitato per la legislazione del Senato della Repubblica.
Casertana-Benevento, da zero a dieci: il figliol prodigo Tello, i “gialli” a senso unico e la versatilità tattica di Andreoletti
“Da zero a dieci”: Casertana – Benevento in dieci brevi pillole.
Zero. I gol subiti, per la seconda volta consecutiva, dalla squadra giallorossa. Anche al “Pinto” di Caserta, Andreoletti riesce a mantenere inviolata la porta giallorossa. Il passaggio al 3-5-2 sembra aver dato sicurezze alla Strega. Poi con un Paleari così è anche un pochettino più semplice.
Uno. Come i difensori puri a disposizione della Strega ieri sera nel derby con la Casertana. A parte Pastina, con Terranova ancora non pronto e Meccariello e Capellini indisponibili, Andreoletti non aveva praticamente scelta ed ha dovuto adattare Berra (ottima la sua prova) e Benedetti come braccetti nella difesa a tre.
Due. Come i legni in tre partite colpiti da Ferrante. “El Tigre”, anche ieri protagonista di una prestazione assolutamente positiva, è andato a un millimetro dal regalare, per la seconda volta consecutiva dopo la gara con la Virtus, i tre punti al Benevento. Una traversa, un gol e un palo in tre giornate sono sintomo di un attaccante vivo e da queste parti era da un po’ che non se ne vedevano.
Tre. Dal 4-3-3, al 3-5-2, passando anche per il 3-5-1-1: tanti i sistemi di gioco alternati sinora dal Benevento di Andreoletti; la costante, quasi l’unica di questo primo scorcio di stagione, è il centrocampo a tre, a cui il tecnico non intende proprio rinunciare.
Quattro. Come i tiri in porta effettuati dal Benevento ieri sera: il palo e la conclusione di Berra, uscita per questione di centimetri, gridano ancora vendetta.
Cinque. I calciatori giallorossi ammoniti dal sig. Mattia Caldera di Como: Pastina, Simonetti, Marotta, Benedetti e Berra. Una gestione dei cartellini abbastanza discutibile: alla fine, mancano almeno un paio di ammonizioni tra le fila dei padroni di casa.
Sei. Come i centrocampisti che aveva in campo il Benevento nella ripresa: Andreoletti lascia negli spogliatoi Marotta per Tello (e mette Karic per Masciangelo) e irrobustisce ancor di più la linea mediana a copertura della difesa, un po’ in sofferenza nella prima metà di match. Allo stesso tempo, con una sola mossa, il tecnico riesce anche a collegare meglio centrocampo e attacco, posizionando prima Tello e poi Bolsius (con il colombiano che, con l’uscita di Simonetti, arretra in mediana) a fare da collante alla spalle della prima e unica punta Ferrante.
Sette. Come gli anni di attesa dall’ultimo incrocio tra le due squadre: parliamo del 2016, quando il Benevento allora di Auteri, che poi avrebbe conquistato la storica promozione in B, vinse per 6-0 contro la Casertana.
Otto. (7+1) 71 Come il numero che porta sulle spalle Tello. Ieri il ritorno del figlio prodigo colombiano che parte dalla panchina ma viene chiamato in causa all’inizio della seconda frazione da Andreoletti. Schierato dietro la punta Ferrante nell’insolito 3-5-1-1, Tello dimostra quanto potenzialmente possa essere utile a questa squadra, ripulendo un gran numero di palloni e favorendo una maggiore fluidità della manovra. Non a caso, proprio nei secondi 45′ di gioco il Benevento fa le sue migliori cose.
Nove. Come i tiri totali (dentro e fuori lo specchio della porta) per entrambe le squadre: alla fine nessuno dei 22 in campo è riuscito a gonfiare la rete.
Dieci. E’ il numero con il quale da sempre si identifica il calciatore di qualità, di estro e di fantasia. In fin dei conto, è un po’ quello che è mancato ieri alla Strega, sia sulla trequarti che nella zona nevralgica del campo dove continua ad adattarsi, anche con discreti risultati, Talia. Ma la svolta della stagione del Benevento passerà inevitabilmente dal riuscire a trovare il suo play-maker. Questione che ci si augura possa risolversi con i rientri di Agazzi e Alfieri.
Mastella: “In bocca al lupo al Benevento: speriamo di tornare dove eravamo”
Sono passate solo poche settimane da quando, in occasione della presentazione delle nuove maglie da gioco del Benevento Calcio, il sindaco Mastella fu inondato di fischi dai tifosi presenti sugli spalti del Ciro Vigorito.
La sua “colpa”, secondo alcuni, sarebbe quella di non aver favorito l’affidamento dell’impianto di via Santa Colomba al sodalizio guidato da Oreste Vigorito. Non è una novità, infatti, che da anni si navighi a vista su questo punto.
Mastella, da par suo, ha sempre sottolineato come il suo compito sia quello di eseguire tutte le procedure secondo norma di legge. Senza ciò rappresentare una volontà di rendere più difficoltosa la vita alla squadra giallorossa che non manca mai di ricordare di ritenere un patrimonio per la città.
E’ chiaro che il sindaco, poi, sia inviso da buona parte dei tifosi giallorossi in virtù del suo “doppiofedismo” che lo lega, non solo alla Strega, ma anche al Napoli.
Non di rado, dunque, è stato ritenuto tra i responsabili delle ultime annate difficili della Strega, reduce da una doppia retrocessione in tre anni, perché ritenuto colpevole di non essere vicino al presidente Vigorito e alla società, in quanto rappresentante delle Istituzioni.
Oggi, in occasione dell’esordio ufficiale del nuovo Benevento targato Carli e Andreoletti, il sindaco ha voluto mandare un messaggio di buon augurio alla squadra con un breve post social.
“In bocca al lupo al Benevento Calcio che inizia stasera una lunga traversata che mi auguro ci riporti presto dove eravamo”.
ESCLUSIVA BN24 – Sabatini: “Sono simpatizzante del Benevento. Ferrante? Ha buone qualità”
“E’ tutto legato a una salvezza del Benevento e a Padre Pio…”, racconta il direttore sportivo.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Walter Sabatini, esperto dirigente sportivo ex tra le altre di Roma, Inter e Salernitana, oggi consulente di mercato in Europa per il club brasiliano dell’Athletic Club Esporte.
Salve Direttore, fu proprio lei a “scoprire” Alexis Ferrante, nuovo attaccante del Benevento, portandolo dal Piacenza alla Roma Primavera: che tipo di attaccante è? “Erano tanti anni fa, c’è stata l’occasione di portarlo dal Piacenza alla Roma e l’ho fatto. Era un ragazzo giovane, con buone qualità aerobiche e fisiche. Ha fatto bene in Primavera, ha giocato anche se non troppo. L’anno dopo io sono andato via e lui ha iniziato a giocare in giro per l’Italia, facendo anche piuttosto bene. All’epoca era una promessa, un attaccante consistente. L’avevo preso perché pensavo potesse fare qualcosa, lo ha fatto anche se a livelli inferiori“.
Come valuta l’operato del D.T. Marcello Carli in questi primi mesi in giallorosso? “Conosco benissimo Carli, ha iniziato molto giovane nell’Empoli e ci siamo incrociati parecchie volte in carriera. Vigorito ha fatto un’ottima scelta, lui è un ottimo dirigente che conosce tutte le categorie e farà sicuramente benissimo. Ho particolare simpatia per il Benevento, legata alla partita con l’Arezzo di cui io ero Direttore nella stagione 1999-2000 in C1. La famiglia Vigorito è generosa, Carli è un mio amico: consideratemi un simpatizzante, se non un tifoso, del Benevento“.
Ci vorrebbe raccontare questo aneddoto? “Il Benevento doveva vincere per salvarsi, e noi dell’Arezzo tifavamo Benevento perché volevamo si salvasse. C’è stato un episodio molto divertente prima della partita: loro pregavano Padre Pio affinché facesse piovere per rinviare la gara, una danza non pagana ma cattolica. Alla fine la pioggia arrivò e ci fu lo spostamento della sfida, e intanto si disputavano le altre gare. Da quel giorno ho sempre avuto simpatia per Benevento, per questo episodio simpaticissimo fatto in totale buonafede“.
Tornando a noi, quanto è difficile per un dirigente provare a piazzare gli esuberi in rosa dopo una retrocessione del genere? “E’ un lavoro arduo, il calcio tende a non assorbire i costi: chi ha i contratti se li tiene. Bisogna fare i salti mortali per liberarsene, ma Carli ci riuscirà in questi ultimi giorni di mercato. Sono certo che metterà le cose a posto“.
Che cosa si aspetta da questa stagione di Serie A, partendo dal Napoli detentore dello Scudetto a Roma, Inter e Salernitana, dove lei ha lavorato? “Garcia è un uomo molto intelligente, sicuramente non farà rivoluzioni perché il Napoli è un congegno a orologeria. Farà bene, non gli conviene fare cambiamenti sostanziali. Il Napoli è candidato per il secondo Scudetto consecutivo, anche se la concorrenza è grande.
L’Inter è formidabile quest’anno, il Milan è sulla strada giusto, la Juventus sarà più combattiva dell’anno scorso.
La Roma, con l’acquisto di Lukaku, cambierà la geografica del suo campionato puntando alla zona Champions: con un attaccante come lui i rischi in difesa, emersi nelle prime due giornate, saranno minori, trovando equilibri nuovi e diversi.
Mi aspetto che la Salernitana già da quest’anno, dopo l’ottimo campionato dell’anno scorso, si attesti su posizioni di classifica che possano renderla la nuova Udinese o il nuovo Sassuolo. Hanno lavorato benissimo in questi due anni, mi aspetto molto da loro“.
Foto: Image Sport
Benevento, Letizia offerto al Brescia: Cellino nicchia
Il futuro dell’ormai ex capitano, che si sta allenando con il gruppo a Roma, è un rebus.
Il destino di Gaetano Letizia, reduce da una delle sue peggiori stagioni, sarà lontano da Benevento. Non è un mistero che lui, così come Schiattarella, ma non più Improta, non facciano parte dei programmi del nuovo corso targato Marcello Carli.
Il punto, però, è trovare una sistemazione all’ormai ex capitano della Strega sul quale pesa, oltre a un’ultima annata – come detto – negativa, anche un ingaggio piuttosto importante e non accessibile per chiunque.
E’ chiaro che, laddove Letizia tornasse ad essere quel calciatore ammirato un paio di stagioni fa, rappresenterebbe un valore aggiunto in Serie B. Con i se e i ma, però, non si va lontano. Ad oggi 9 agosto, l’ex Carpi è ancora a tutti gli effetti un calciatore del Benevento e si sta allenando con il gruppo nel ritiro di Roma, pur non prendendo parte alle amichevoli.
Nelle ultime ore, il difensore sarebbe stato offerto al Brescia ma Cellino avrebbe altre idee per la fascia destra e sarebbe alla ricerca di calciatori giovani sui quali investire. Insomma, al momento le Rondinelle avrebbero risposto “picche”.
Quella di Letizia è uno dei tanti dei nodi ancora da sciogliere in casa Benevento: certamente, a circa venti giorni dalla chiusura del mercato il suo futuro è ancora un rebus. A meno che, quanto avvenuto con Improta (il cui futuro potrebbe essere ancora nel Sannio) non succeda anche con il napoletano che in tempi non sospetti, quando la Strega ancora non era condannata alla retrocessione aritmetica, aveva espresso ad alcuni tifosi la volontà, in caso di mancata salvezza, di restare in giallorosso per contribuire alla risalita dagli inferi della C. Ad oggi, però, segnali in tal senso non se ne registrano: l’idea del Benevento è quella di trovare una sistemazione al calciatore.
Che fosse stato un mercato complicato per il Benevento lo abbiamo detto sin dall’inizio: appena presentato il nuovo dt Carli, avevamo sottolineato come questi fosse chiamato a un lavoro difficile e dai tempi lunghi.
Ricostruire dalle macerie di una retrocessione non è mai facile, farlo dopo una tragedia sportiva come quella che ha colpito il Benevento lo è ancora meno. E’ chiaro, dunque, che di fronte a tanti fattori da valutare, le idee iniziali possano – in corso d’opera – subire dei cambiamenti. Per tanti motivi.
Vuoi per difficoltà di trovare acquirenti pronti a soddisfare le richieste per i cartellini, vuoi perché i calciatori “in esubero” hanno contratti importanti e, quindi, viene difficile trovare loro una sistemazione che accontenti tutte le parti, vuoi perché potresti anche renderti conto che quel calciatore di cui pensavi di fare a meno potrebbe rappresentare una importante risorsa per una squadra che, pur senza dichiararlo, ha come obiettivo quello di ritornare quanto prima in Serie B.
E’ il caso di Riccardo Improta, ad esempio: la società e il calciatore sin dall’inizio sono stati d’accordo nel dividere le proprie strade. Sull’esterno di Pozzuoli c’è stato e c’è l’interessamento di diverse squadre, su tutte il Cosenza dell’ex tecnico giallorosso, Fabio Caserta. L’allenatore calabrese farebbe carte false per riavere con sé Improta, questo è noto.
Al di là di un forte interessamento, però, non c’è stato molto altro. Non è un caso, insomma, che non vi abbiamo mai parlato di buonuscite, incentivi all’esodo e richieste simili. Tra la società calabrese e l’entourage del calciatore a tutt’ora non si è mai parlato di cifre e quant’altro; pertanto, ogni discorso su eventuali richieste di buonuscite da parte del calciatore per lasciare Benevento non trovano riscontro. In poche parole, non sapendo quanto offra di ingaggio il Cosenza – pur volendo – Improta non potrebbe neanche quantificare un’eventuale richiesta di buonuscita alla Strega.
Nelle ultime ore, però, il Benevento sembra aver cambiato idea e non essere poi così tanto convinto di lasciar andare l’esterno napoletano: ieri c’è stato un confronto franco e diretto proprio tra il patron Vigorito e il calciatore, prima ancora tra quest’ultimo e Carli che ha da subito – così come Andreoletti – apprezzato disponibilità e professionalità del ragazzo.
Lo staff tecnico, infatti, ha osservato con attenzione come Improta si sta allenando in questi giorni di ritiro, nonostante fosse considerato fuori dal progetto. Come dicevamo, proprio la sua professionalità e serietà avrebbe fatto cambiare strategia alla triade giallorossa che vorrebbe puntare ancora sul puteolano. Mercato permettendo, ovviamente.
Riammissioni Serie B, Binda: “Non sottovalutiamo il Benevento…”
“Alle 15 (è) comincia(ta) l’udienza al Tar per i ricorsi di Lecco e Reggina. Questi gli schieramenti in campo: il Lecco ha il sostegno di Figc e Lega B, mentre il Coni (che l’aveva bocciato) non si è costituito.
La Reggina invece ha le opposizioni di tutte le istituzioni sportive. La sentenza dovrebbe arrivare in serata.
Venerdì il Consiglio Figc non farà riammissioni, ma tornerà a discutere sulle domande di Perugia e Spal (ma non sottovalutiamo il Benevento, se mai dovesse servire). Parola finale al Consiglio di Stato il 29 Agosto”.
Così recita un post Facebook del giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, Nicola Binda, il quale non esclude – sebbene rappresenti un’ipotesi remota – del tutto che nel vortice delle riammissioni possa rientrare anche il Benevento.
Ovviamente, ciò sarebbe possibile solo in presenza dell’esclusione di Lecco e Reggina e di mancanza di requisiti di Perugia e/o Spal.
AGGIORNAMENTO – La sentenza del TAR dovrebbe essere emessa nella giornata di domani.
Benevento, rifiutati 400 mila euro dal Pisa per Acampora: i dettagli
Arriva dalla Toscana, precisamente da Pisa la prima e unica vera offerta per un calciatore del Benevento Calcio. Il Pisa, infatti, così come anticipato dai colleghi de “La Nazione” ha messo nel mirino il centrocampista Gennaro Acampora.
Nei giorni scorsi la dirigenza nerazzurra, rappresentata dal dg Corrado e dal ds Stefanelli, ha sondato il terreno con Marcello Carli. Poi c’è stato anche un contatto tra i due presidenti, Corrado e Vigorito, tra quali ci sono buonissimi rapporti.
Al di là del fatto che il Benevento non ha fatto un mistero di voler provare a tenere con sé il 29enne, individuato da mister Andreoletti come uno di quei giocatori capaci di poter far fare il salto di qualità alla propria squadra, l’offerta del Pisa per il cartellino del napoletano non soddisfa la Strega.
Difatti, il Benevento lascerebbe partire Acampora solo dietro a un’offerta ritenuta congrua al valore del calciatore. I 400 mila euro proposti dai toscani sono ritenuti pochi dal Benevento che ne vorrebbe almeno il doppio per prendere in seria considerazione l’idea di lasciar partire il giocatore.
Su Acampora continuano a girare le voci anche di un interessamento del Cosenza, il quale però difficilmente potrà soddisfare le richieste del club di via Santa Colomba.
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