Villa Margherita, deceduta 55enne: è giallo, si indaga

Villa Margherita, deceduta 55enne: è giallo, si indaga

BeneventoCronaca

E’ stata ritrovata senza vita nella sua camera della clinica Margherita, dove era ricoverata, la donna di 55 anni che era ospite della struttura beneventana dallo scorso mese di gennaio, quando era rimasta ustionata.

La donna, di San Leucio del Sannio, era stata trasferita presso Villa Margherita, dopo il ricovero presso il Cardarelli di Napoli.

Sull’accaduto sono in corso le indagini da parte della Procura della Repubblica di Benevento: atto dovuto in seguito alla denuncia sporta da parte dei familiari della donna.

Presso Villa Margherita sono giunti anche i Carabinieri che hanno acquisito la documentazione medica relativa alla donna.

Sul corpo della donna sarà effettuato l’esame autoptico, il quale potrà fornire elementi utili per ricostruire tutta la vicenda ma soprattutto per individuare le cause del decesso delle 55enne.

Epidemia colposa da Covid a “Villa Margherita”: i nomi degli indagati

Epidemia colposa da Covid a “Villa Margherita”: i nomi degli indagati

BeneventoCronaca

Quattro persone risultano essere indagate al termine dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Benevento, retta da Aldo Policastro, per l’epidemia da Covid esplosa nel marzo del 2020 nella casa di cura “Villa Margherita srl” di Benevento.

Si tratta di Stefano Garelli, amministratore delegato e rappresentante legale dell’impresa “Casa di cura privata Villa Margherita srl” , Stefano Nordera, direttore di sede della struttura sannita, Claudio Di Gioia, direttore sanitario, e Alessandro Ciarimboli, primario del raggruppamento Riabilitazione, Neurologia e Ortopedia ciascuno per le proprie funzioni, vengono contestate le ipotesi di epidemia colposa, omicidio colposo e lesioni colpose.

Dalle indagini emerge la presunta violazione delle disposizioni vigenti all’epoca e la mancata adozione di provvedimenti contro il propagarsi e la diffusione del contagio, che avrebbero provocato l’infezione di 17 pazienti, tre dei quali deceduti, all’interno della struttura, nella quale, tra il 24 e il 27 marzo 2020, ottanta persone, tra pazienti e personale dipendente, risultarono essere positive al Covid.