Si presenta, in anteprima nazionale, al Cinema Teatro Modernissimo il documentario Telesia Docet – La Casa dei Gladiatori. Documentario fortemente voluto da Vincenzo Vallone Architetto, pittore, scultore, scrittore che ha valorizzato molto il territorio con le sue opere di intervento, sulla maggior parte dei Beni Culturali della Valle Telesina, artista di fama nazionale ed internazionale vede le sue opere esposte nelle gallerie d’arte di numerose Nazioni.
I fratelli Filippo e Michele Liverini, da sempre mecenati a sostegno dell’arte e di numerose iniziative culturali hanno dato vita a questo progetto culturale molto importante per le future generazioni, per gli archeologi e gli studiosi delle città imperiali romane, in quanto il documentario tratteggia il valore storico, archeologico, architettonico e paesaggistico di “Telesia”, una città romana di origine sannita, un luogo di inestimabile valore archeologico basti pensare alla particolarità delle sue mura, mesopirgi, a mezza torre, costruiti con il reticolato ed unici nel suo genere, una fortificazione invulnerabile contro gli assalitori esterni infatti, per poter apprezzare la stessa tecnica di costruzione, bisogna spostarsi in Spagna o in Medio Oriente.
Protagonista del documentario, quindi, una città romana, con la sua posizione strategica per scambi commerciali di fondamentale importanza, ponte tra il Tirreno e l’Adriatico, via di commerci tra l’Occidente e l’Oriente. Nel 216 a.C. durante la II Guerra Punica fu occupata dal generale Cartaginese Annibale fino al 214 quando, Quinto Fabio Massimo la ricondusse sotto la potestà di Roma. Tra i personaggi piu’ illustri anche Caio Ponzio Telesino, condottiero Sannita che umilio’ i romani nel 321 a.C. nella battaglia delle Forche Caudine. Di enorme valore storico anche la casa dei Gladiatori, situata sul Monte Pugliano, dove sono stati ritrovati dei resti di fortificazioni sannitiche e di epoca romana, ed e’ proprio in questa zona che sorgeva la casa dei Gladiatori, perché Telesia era sede di un Ludus, una scuola di addestramento dei Gladiatori e di un grande anfiteatro dove si svolgevano i combattimenti Gladiatori. L’ importanza si può evincere dal ritrovamento di una lapide di Theodor Mommsen, storico ed epigrafista tedesco dell’800, che ci dice che proprio in questa zona, a Monte Pugliano, e confermato dallo storico Libero Petrucci vissuto nella prima metà dell’800 che ne ha riprodotto anche una piantina, c’era la Casa dei Gladiatori, con una palestra dove vivevano dei personaggi all’epoca particolarmente importanti e che muovevano grandi folle ad affollare l’anfiteatro.
Il documentario sarà proiettato in anteprima nazionale il giorno 19 gennaio ore 11:00 presso il Cinema Teatro Modernissimo alla presenza di autorità civili, militari e religiose e un folto pubblico di appassionati, storici, archeologici e restauratori oltre il pubblico locale; lunedì 20 gennaio ore 11:00 la proiezione è dedicata alle scuole per lanciare un messaggio alle future generazioni di appartenenza e di attaccamento alle proprie radici alla ricerca della bellezza e la Storia del proprio territorio.
“Questa azienda” dichiarano i fratelli Filippo e Michele Liverini, produttori del documentario, “è parte integrante del territorio dove ha sede ed opera. Questo concetto, tanto elementare quanto molto spesso trascurato, accompagna e qualifica da sempre la nostra visione e il nostro modo di fare impresa.
Abbiamo ereditato da nostro padre l’importanza e l’opportunità di portare l’azienda fuori dall’azienda, di aprire e di aprirci alla dinamicità e ai cambiamenti del territorio, in parte ove possibile di favorirli e di sostenerli, perché in quelle trasformazioni c’era anche il nostro lavoro e, cosa piu’ importante, quelle stesse trasformazioni prima o poi arrivano in modo diverso anche nelle aziende. Ecco perché noi crediamo fortemente in questa osmosi e intendiamo mantenerla viva. Per queste ragioni con grande piacere abbiamo sostenuto il progetto ideato dall’architetto Vincenzo Vallone, così come con altrettanta convinzione la Mangimi Liverini è vicina e guarda con interesse tante altre iniziative sociali e culturali del nostro territorio.”
“La partecipazione dell’istituto di Istruzione Superiore Telesi@” ha dichiarato la dirigente scolastica Angela Maria Pelosi “è stata molto istruttiva e formativa per le studentesse e gli studenti che hanno vissuto un momento particolare durante le riprese stando a contatto con il mondo del cinema in tutte le sue componenti. Inoltre è stata un’occasione per riflettere sull’importanza di difendere le bellezze del proprio territorio ma anche per l’importanza di farle conoscere al mondo esterno. La Dirigente scolastica Angela Maria Pelosi ringrazia la Mangimi Liverini S.p.A., l’architetto Vincenzo Vallone che ha ideato, sceneggiato e diretto il documentario, Anna De Pasquale che ha coordinato il progetto, scritto parte della sceneggiatura e curato la comunicazione, il dott.Bove per il prezioso apporto storico, gli studenti dell’istituto di Istruzione Superiore Telesi@ che hanno partecipato alle riprese che, in uno sforzo di lavoro di squadra sono riusciti a concretizzare il sogno di richiamare l’attenzione su un territorio, quale quello di Telesia, da difendere e da promuovere”.
Mercoledì 28 febbraio, presso il Cinema cittadino, l’opera, che verte sulla collezione bibliografica del Senatore Antonio Conte, verrà proiettata davanti alla platea di studenti telesini.
“Sorprendentemente Tonino. Nuances di memoria, Antonio Conte: pagine usate, parole, prassi”.
Il nuovo progetto cinematografico di Vincenzo Vallone verrà presentato mercoledì 28 febbraio, alle ore 10:00, presso il Cinema Modernissimo di Telese Terme (Bn). Alla proiezione parteciperanno le classi terze dei vari indirizzi dell’istituto cittadino Telesi@. Seguirà, un breve dibattito condotto dalla docente Maria Teresa Imparato, presidente della Fondazione Gerardino Romano, partner dell’iniziativa, insieme al Comune di Telese Terme.
A tal proposito, la Dirigente Scolastica Angela Maria Pelosi dichiara: “Abbiamo scelto le classi terze perché si affacciano al percorso triennale dei vari indirizzi, e quindi forniamo loro la facoltà di apprezzare l’input culturale proveniente dal territorio e intrecciare con esso future collaborazioni. Le studentesse e gli studenti delle classi terze, attraverso questo incontro, saranno stimolati ad acquisire un senso di appartenenza più radicato al proprio territorio, apprezzando la possibilità di grande valore da esso offerte”.
Il documentario è stato girato interamente nella Valle Telesina e prodotto da Anna De Pasquale con la collaborazione di Dario De Corso (direttore della fotografia) e di Giuseppe Campochiaro per le riprese aeree. Protagonista è il Senatore Antonio Conte, con la partecipazione di Maria Venditti. L’opera cinematografica tratteggia il valore storico e civile della collezione privata bibliografica del senatore di Telese Terme e del suo impegno nella scoperta e nella divulgazione di un periodo storico preciso: dalla prima stampa del libro con “La Bibbia” di Gutenberg, alla valorizzazione della cultura italiana fino ai giorni nostri.
Si tratta di un’opera culturale che riscopre, tramite il fascino della narrazione del protagonista, avvenimenti, documenti unici e il senso morale di trasformare un luogo della cultura statico in racconto di un’epoca in evoluzione con le immagini, il tutto attraverso lo sguardo passionale dell’ideatore, sceneggiatore e regista Vincenzo Vallone, che illumina le vicende controverse di un periodo storico italiano. L’idea del documentario nasce dalla necessità dell’autore di dialogare con i giovani, un pubblico attento e ricettivo alle tematiche importanti della vita: cambiamento climatico, sostenibilità, scoperte archeologiche, valorizzazione del territorio e attenzione alle nuove tecnologie. Presentato, in anteprima al Teatro Comunale di Benevento, lo scorso 7 ottobre, nell’ambito del “Social Film Festival ArTelesia XV Edizione” con grande successo ed apprezzamento dal pubblico presente in sala, ora approda nella cittadina termale per confrontarsi con la platea studentesca in un interessante appuntamento che unisce cinema, nuove generazioni, cultura e territorio.
Regista: VINCENZO VALLONE
Vincenzo Vallone, è nato a Telese Terme dove vive e lavora. Architetto, si è consacrato alla progettazione degli spazi urbani, al recupero storico, alla pianificazione territoriale e alle tematiche dell’ambiente e del paesaggio. Dipinge da sempre e le sue opere, lamiere “ fiorite”, ripercorrono e documentano la contemporaneità. Ha esposto nelle gallerie d’arte più importanti delle città europee e a Dubai. Architetto, scultore, pittore, scrittore e regista. Le sue opere cinematografiche sono dei viaggi nel tempo da 113 milioni di anni fa con il documentario “Scipionyx Samniticus”, che è in esposizione fino al 18 giugno 2023 (proroga prevista) presso il museo nazionale della natura e delle scienze di Tokio nell’ambito della Dino Expo 2023. Il viaggio continua con il documentario” Vallone: Fiori dal Cielo” attraverso l’impero Romano, il periodo Normanno con la torre sede del più piccolo museo archeologico al mondo, come segnalato dal Politecnico di Milano. Si prosegue il viaggio nell’anno 1000 con il restauro dell’ Abbazia Benedettina del S.S . di San Salvatore Telesino e l’opera contro la violenza sulle donne di Gioia Sannitica. Il viaggio nella storia continua a Telese Terme con il Campanile della Chiesa di Santo Stefano con le ceramiche di Del Giudice, la Chiesa di Santo Stefano ristrutturata e riqualificata con i contributi stanziati per il terremoto dell’80, sia all’esterno che all’interno, a navata unica con elementi qualificanti e materiali di particolari architettonici alla sacralità dell’edificio e in particolare dell’abside e della sacrestia. Il monumento ai caduti di Telese Terme ispirato ai siti archeologici dell’isola di Pasqua nell’Oceano Pacifico; il viaggio di Vallone continua ripercorrendo il 700’ con il documentario” De Matteis, l’Epifania” con la volta della Chiesa di San Sebastiano dipinta dal De Matteis e la rievocazione del Gran Tour nel periodo Borbonico nella Chiesa di San Sebastiano di Guardia Sanframondi, gioiello unico del Sannio. Il viaggio si ferma, per il momento, con la narrazione di storie dell’attualità con il documentario “Sorprendentemente Tonino. Nuances di memoria, Antonio Conte: pagine usate, parole, prassi”
Vincenzo Vallone Ha in fase di progettazione il documentario “la Porta della Città” di Telese Terme, un anforone alto 8 metri e 4 archi in acciaio corten, simbolo del territorio dell’acqua.
Protagonista: ANTONIO CONTE
Antonio Conte, telesino, è stato docente di Filosofia, Storia ed Educazione Civica nei Licei. Allievo di Gianni Vergineo al “Giannone” di Benevento, aderisce al movimento socialista nel 1962. Organizza il Circolo “Luglio ‘60”, destinato a straordinaria aggregazione giovanile in tutta la Valle Telesina. Negli anni del movimento universitario, viene eletto Segretario dell’Organismo Rappresentativo per Lettere, Filosofia e Lingue. Nel 1972, per decisione collettiva, entra nel Partito Comunista. Alle elezioni politiche del 1976, viene eletto Deputato. Rieletto per tre legislature, viene impegnato nella Commissione Pubblica Istruzione (di cui diventa segretario) e, successivamente, nella Commissione Affari Esteri. Tornato all’insegnamento, nel 1996 – candidato per l’Ulivo – viene eletto Senatore della Repubblica. Fa parte della Commissione Ambiente-Territorio e della Commissione Agricoltura. Componente del Comitato Interparlamentare per l’attuazione degli accordi di Schengen. Membro della delegazione italiana presso la Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). La conquista per l’autonomia per l’Università del Sannio e l’avvio dell’Ente geopaleontologico di Pietraroja (nella legge finanziaria del 2001) costituiscono momenti qualificanti dell’impegno rappresentativo legato al territorio, svolto nella ricerca di condivisioni responsabili. Dal 2001 torna al lavoro formativo, nel Liceo Scientifico telesino. Organizza l’ANPI a Benevento, tenendone la Presidenza sino al 2016. E’ impegnato nei luoghi della interlocuzione sociale e nella organizzazione culturale, particolarmente rivolta alle soggettività giovanili.