Sannio Consorzio Tutela Vini alla 55a edizione di Vinitaly

Sannio Consorzio Tutela Vini alla 55a edizione di Vinitaly

AttualitàDall'Italia

Territorio, cultura e vini dalla storia millenaria: il Vigneto Sannio tra i protagonisti della 55esima edizione di Vinitaly con un fitto programma di incontri.

Da domenica 2 a mercoledì 5 aprile il Sannio Consorzio Tutela Vini sarà a Verona portando in fiera approfondimenti su territorio e denominazioni di una provincia, quella di Benevento, al primo posto nel comparto vitivinicolo della Campania con circa il 50% della superficie viticola e della produzione vinicola regionale.

Diecimila ettari vitati, settemilanovecento vignaioli, circa cento aziende imbottigliatrici per oltre un milione di ettolitri di vino prodotto, tre denominazioni di origine e una indicazione geografica per più di sessanta tipologie di vini e un potenziale di cento milioni di bottiglie: sono i numeri di un comparto che oggi attraversa un rinnovato entusiasmo.

La 55esima edizione di Vinitaly vedrà dunque il Sannio Consorzio Tutela Vini protagonista di numerosi momenti presso il Padiglione B Campania e non solo: si comincia domenica 2 aprile con l’incoming di buyer dall’Asia (Hong Kong, Singapore, Taiwan, Indonesia, Tailandia) con i giornalisti Chiara Giorleo e Pasquale Carlo, in programma dalle ore 14.30 alle ore 15.30 presso la Sala presentazioni della Regione Campania. Alle ore 17 ai microfoni di Radio Rai ci sarà il presidente del Consorzio Libero Rillo intervistato da Nicola Prudente “Tinto”.
Martedì 4 aprile, dalle ore 15 alle ore 16, presentazione presso l’Area Consorzi Campania di “SpumantItalia”, festival nazionale dedicato agli spumanti promosso da Bubble’s Italia e in programma dal 4 al 6 giugno a Riva del Garda. Sempre martedì 4 aprile presso l’area di VinoWay (Padiglione 12 Stand B2) alle ore 16.30 Masterclass sui vini del Sannio con il presidente del Consorzio Libero Rillo e i giornalisti Pasquale Porcelli e Davide Gangi.

In tutti i giorni della fiera, inoltre, presso l’Area istituzionale (Tensostruttura B Campania Area Sannio Stand 178-180-182) i sommelier dell’AIS – Associazione Italiana Sommerlier e il giornalista Pasquale Carlo saranno a disposizione di operatori e appassionati per illustrare le caratteristiche di vini e denominazioni.
Ecco le cantine della provincia di Benevento partecipanti alla collettiva CCIAA Irpinia Sannio: Azienda Agricola Torre a Oriente di Patrizia Iannella, Cantine Tora, Fattoria La Rivolta, Fontanavecchia, Il Poggio Famiglia Fusco Viticultori, La Fortezza Enzo Rillo, La Vinicola del Titerno, Terre Stregate, Torre Varano, Vigne Sannite, Vinicola del Sannio, Aia dei Colombi, Cantine Iorio, Capolino Perlingieri, Cavalier Mennato Falluto, Fattoria Ciabrelli, Fontana Reale, I Pentri, Masseria Vigne Vecchie, Monserrato 1973, Ocone Vini 1910, Rossovermiglio, Tenuta Sant’Agostino, Terre D’Aglianico di Libero Rillo, Torre Dei Chiusi, Torre Del Pagus, Vigne di Malies di Foschini Flaviano, Cantina di Solopaca, Masseria Frattasi, Nifo Sarrapochiello, Corte Normanna Autentici Vignaioli, Janare La Guardiense, Santiquaranta, Cantine Iannella 1920.

Il Sannio intraprende con Vintes un nuovo percorso di sostenibilità

Il Sannio intraprende con Vintes un nuovo percorso di sostenibilità

AttualitàDalla Provincia

Spenti i riflettori sulla 54°edizione del Vinitaly, i produttori sanniti sono tornati a lavoro più entusiasti che mai per i buoni riscontri ottenuti con buyers e fornitori.

I vini del Sannio, capeggiati dalla Falanghina, fanno breccia nel mercato nazionale ed estero e continuano ad ottenere successo anche grazie ai progetti innovativi che stanno portando il territorio verso una viticoltura di precisione e sostenibile.

Tra questi il progetto V.In.Te.S. “Viticoltura ed Innovazione per i Vini del Sannio” finanziato dal PSR Regione Campania, Misura 16.1 azione 2 a sostegno di progetti operativi di Innovazione, non sta facendo attendere i suoi risultati.

Tre le aziende vitivinicole del Sannio coinvolte: Il Poggio ViniCantina Morone e Azienda Agricola Torre dei Chiusi che in occasione della fiera internazionale di Verona hanno avuto modo di interfacciarsi tra loro e con il Responsabile tecnico scientifico, Paolo Storchi, del Centro Ricerca Viticoltura ed Enologia di Arezzo. In questa sede si è fatto il punto sull’importanza della digitalizzazione, la tracciabilità del prodotto e la sostenibilità sia per l’azienda che per il cliente.

La tracciabilità è e sarà il futuro per il nostro territorio”, così esordisce Carmine Fusco dell’Azienda Il Poggio e Presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Benevento. “Avere dati a disposizione è importante per prospettare il futuro delle aziende agricole, non solo vitivinicole, per poter gestire al meglio il cambiamento climatico in corso”.

L’infrastruttura tecnologica V.In.Te.S. acquisisce, analizza e mette a disposizione delle aziende partner, dati e informazioni di vario tipo: dati meteorologici, previsioni climatiche, dati sull’attività vegetativa, informazioni sul rischio di malattie e necessità di intervento. Saper utilizzare correttamente questi strumenti permette di risparmiare mediamente dal 50% al 30% dei trattamenti fitosanitari annuali.

La viticoltura moderna richiede informazioni. Dati relativi a tutto il processo produttivo. Chi possiede queste informazioni, possiede un valore aggiunto” afferma il dott. Paolo Storchi, Direttore del Centro ricerca Viticoltura ed Enologia di Arezzo e Responsabile tecnico scientifico del progetto V.In.Te.S.

Aderire al progetto V.In.Te.S. – dichiara Domenico Pulcino dell’Azienda vinicola Torre dei Chiusi – consente alla mia azienda di essere innovativa e sostenibile, in termini di riduzione di trattamenti fitosanitari e in termini economici”.

Il progetto V.In.Te.S. si sposa appieno con la nostra filosofia produttiva” – dichiara Giovanni Morone dell’omonima Azienda biologica di Guardia Sanframondi. “L’agricoltura di precisione del progetto V.In.Te.S. ci consente di ridurre i trattamenti di ramato e ci dà la possibilità di sapere con accuratezza lo stato della vigna micro area per micro area e la probabilità che una determinata patologia ha di svilupparsi e di intervenire in maniera mirata e puntuale.

Il Sannio esprime da solo circa il 45% di uve prodotte dall’intera regione Campania e si caratterizza, come gran parte del territorio italiano, per la frammentarietà, per la presenza di piccole aziende e vitigni autoctoni. Tuttavia questo dato è un’opportunità per il territorio, sia per la sopravvivenza dell’economia rurale sia per la valorizzazione in chiave qualitativa dei vini attraverso strategie, come quelle previste dal progetto V.In.Te.S., per il miglioramento della sostenibilità complessiva, non soltanto economica ma anche sociale, il miglioramento delle conoscenze e soprattutto il miglioramento ambientale.

Vinitaly, il vitigno camaiola protagonista alla 54a edizione del salone internazionale del vino

Vinitaly, il vitigno camaiola protagonista alla 54a edizione del salone internazionale del vino

Mangiarsannio

 Il vitigno camaiola protagonista alla 54° edizione del ‘Vinitaly’, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma da domenica 10 a mercoledì 13 aprile e Verona. La storica varietà sannita sarà al centro dell’incontro in programma nella giornata di lunedì 11 (alle ore 12.30) nella ‘Sala Procida’ del Padiglione Campania, dedicato alla presentazione del progetto ‘Indigena – Sannio Camaiola’. Il progetto vede protagoniste aziende dell’areale telesino-titernino:  Ca’Stelle (soggetto capofila), Vitivinicola Anna Bosco, Antica Masseria A’ Canc’llera,  Scompiglio, La Vinicola del Sannio, La Vinicola del Titerno e Terre Di Leone. Coinvolto, in qualità di partner scientifico, il  Dipartimento di Agraria di Portici dell’Università degli Studi ‘Federico II’ di Napoli.

Ad aprire l’incontro, coordinato dal giornalista Pasquale Carlo, sarà Mariano Assini, in rappresentanza dell’azienda capofila. A seguire l’intervento di Nicola Matarazzo (direttore scientifico) che illustrerà gli obiettivi del progetto, che mira a rafforzare e consolidare le reti relazionali tra i soggetti del sistema della conoscenza, di promuovere la diffusione dell’innovazione nella filiera vitivinicola del territorio sannita, selezionando, tra i vitigni nativi dell’area, la camaiola, adatto a una viticoltura intelligente e sostenibile, tutelando e valorizzando la biodiversità locale. Parliamo di un vitigno storico che solo nel luglio scorso è stato iscritto al Registro nazionale delle varietà di viti del Mipaaf, riconquistando la sua vecchia identità semantica.  

Previsto poi l’intervento di Riccardo Aversano (docente di Genetica agraria), che presenterà i primi risultati acquisiti nell’ambito dello studio genetico-molecolare di oltre venti accessioni del vitigno, descrivendo l’attività fin qui condotta per la valutazione delle caratteristiche organolettiche e di produttività dello stesso. Si tratta di una conoscenza imprescindibile  per un serio programma di recupero e valorizzazione, al fine di elevare la tipicità del vitigno camaiola e garantire un miglior posizionamento sul mercato per le aziende produttive. A seguire toccherà ad Angelita Gambuti (docente di Enologia) portare a conoscenza il lavoro condotto in questa prima fase per la valutazione delle potenzialità enologiche delle uve camaiola, compreso la fase di studio dedicata all’isolamento di lieviti e batteri lattici, il cui obiettivo è quello di costituire colture microbiche specifiche da utilizzare nei processi produttivi del vino Camaiola. 

A chiudere sarà l’intervento di Guido Invernizzi (sommelier professionista e docente Ais), da sempre appassionato dei vini prodotti da questa storica varietà, che degustando una Camaiola dell’ultima vendemmia  farà scoprire tutti i segreti di un vino capace di emozionare per la sua freschezza e la sua piacevole complessità. 

Per quanto concerne le altre azioni previste dal progetto, proprio in questi giorni è partita nelle vigne un’azione di costante  monitoraggio, guidata da Boris Basile (docente di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree), necessaria alla descrizione ampelografica delle diverse accessioni di uva camaiola individuate alla fine degli studi. Tutto questo mentre si attende l’avvio della terza fase del progetto, quella dedicata all’aspetto prettamente economico, che andrà a identificare le potenzialità di mercato del vino Camaiola al fine di individuarne il posizionamento di mercato più adatto.

Sannio Consorzio Tutela Vini, il nuovo Cda: Libero Rillo confermato presidente

Sannio Consorzio Tutela Vini, il nuovo Cda: Libero Rillo confermato presidente

AttualitàDalla Provincia
Il Sannio Consorzio Tutela Vini si presenta alla 54° edizione del ‘Vinitaly’, il salone internazionale dei vini e dei distillati in programma a Verona dal 10 al 13 aprile prossimi con il nuovo consiglio di amministrazione.

Confermati Libero Rillo alla presidenza e Domizio Pigna e Carmine Coletta nei ruoli di vicepresidenti, con il comitato esecutivo che si completa con Alfredo Di Leone e Carmine Fusco. Il neo eletto Consiglio di amministrazione (ne fanno parte Giampiero Rillo, Lorenzo Nifo, Mariantonietta Iannella, Giuseppe Vitale, Silvio Di Lonardo, Gennarino Masiello, Raffaele Ciabrelli, Lucio D’Amico, Gino Gambuti, Eleonora Morone, Pierpaolo Sirch, Ildo Romano, Italo Maffei, Rino Corbo e Raffaele Pengue) resterà in carica fino al 2025.

Durante le quattro giornate della manifestazione veronese il Consorzio intende valorizzare la biodiversità del distretto vitivinicolo sannita, composto da un variegato mosaico di terreni, proponendo presso il proprio stand istituzionale ( nn. 41 – 43 – 45 del Padiglione B Campania) un calendario di incontri che, attraverso una narrazione emozionante, vuole porre in evidenza questa biodiversità di suoli e paesaggi da cui nascono vini differenti.

La giornata di apertura (domenica 10 aprile) sarà dedicata ai vini da suoli tufacei, che porterà in degustazione vini ottenuti dalle uve caratterizzate da buon tenore zuccherino, tipiche dei vigneti impiantati sui terreni tufacei, eredità delle azioni vulcaniche di una terra frenetica. Sempre domenica 10 aprile, ore 11.00 – 12.00 Sala Vesuvio, presentazione congiunta del progetto europeo MEDWAYS_EU “Sustainability from Mediterranean to the East: new Ways to advance food in Europe” 2022/2024 e CAMPANIA.WINE Napoli maggio 2022, frutto della cooperazione dei Consorzi di Tutela Vini Sannio | Irpinia | Vesuvio | VitiCaserta | Vita Salernum Vites.

Lunedì 11 aprile sarà la volta dei vini da suoli argillosi, con protagonisti i vini robusti e ricchi di colore ottenuti dai vitigni che crescono su terreni costituiti prevalentemente da policromatiche matrici argillose. Martedì 12 aprile, l’attenzione sarà centrata sui vini da suoli calcarei, con la passerella riservata ai vini fini e robusti ottenuti da vigneti adagiati su terreni il cui substrato è di natura prettamente calcarea; inoltre ci sarà la presentazione del progetto di ricerca INNFARES, studio e creazione di una rete intelligente dei terroir del Sannio (sala Vesuvio ore 10.30).
La giornata conclusiva di mercoledì 13 aprile sarà caratterizzata dai vini da suoli sabbiosi, con i vini che nascono in terreni a granulometria sabbiosa, che connotano i vini per leggerezza del colore e intensità dei profumi oltre che per spiccata acidità. 

Comunicare il vino dalle sue radici significa anche raccontare tutte le storie contenute in un calice. Storie di uomini che coltivano la terra per preservare le proprie origini e condividere il frutto del loro lavoro, testimoni di una esperienza secolare e che hanno deciso di dedicare la loro vita alla vite e al vino. I differenti suoli diventano così l’identità di una terra e dei suoi vini, che sono frutto di una biodiversità culturale collegata sia alle peculiari caratteristiche degli elementi naturali, che alla sua storia antropica, marcandone i profili, dal terreno all’uva e al vino e che insieme al clima e alla cultura dell’uomo narrano il complesso “terroir” sannita.