E’ stato firmato ieri l’accordo tra il Comune di Cerreto Sannita capofila dell’Ambito B04, il Comune di Telese Terme e la Cooperativa Sociale Social Lab76 di Benevento che riconosce la struttura denominata “Casa L.E.I”, ubicata in Telese Terme (BN) accreditata dall’Ambito B04 al funzionamento di struttura socio assistenziale di tipologia Casa di accoglienza per donne maltrattate come Casa Rifugio dell’Ambito B4.
Dunque la start-up avviata dal comune di Telese Terme, con il finanziamento regionale, che ha consentito l’apertura della casa LEI, prosegue e la casa rifugio diventerà casa di ambito, gestita dalla cooperativa social lab 67.
“L’intesa siglata tra i due enti e la cooperativa è un risultato per il nostro territorio e si inserisce nel contesto delle iniziative volte a combattere il fenomeno sempre più dilagante della violenza sulle donne – afferma il sindaco del Comune di Telese Terme Giovanni Caporaso -. Costruire la rete territoriale non è uno slogan, ma un impegno fattivo che abbiamo tradotto in azioni concrete che hanno coinvolto le istituzioni e il terzo settore e vogliono arrivare alla società civile. Ritengo che dare vita ad esperienze virtuose e tangibili sia lo strumento più utile per sensibilizzare e formare la società e soprattutto i giovani alla cultura della non violenza, soprattutto sulle donne”.
“È un progetto che ho visto nascere e crescere, non senza difficoltà – aggiunge l’assessore alle pari opportunità del Comune di Telese Terme, Filomena Di Mezza -. Con l’ausilio degli uffici comunali e di chi ha gestito sin dall’inizio questa struttura abbiamo attivato tanti servizi collaterali necessari a garantire protezione, accoglienza e autonomia alle vittime di violenza e ai loro figli nella nostra città; uno fra i tanti la residenza fittizia seconda in Italia solo dopo Torino.
Un risultato che mi sento di condividere con tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Continuerà di qui in avanti il nostro lavoro di affiancamento e di supporto alla cooperativa e alle donne, che si arricchirà di altre iniziative e progetti che saremo pronti a promuovere e sostenere”.
L’impegno delle parti è quello di favorire la realizzazione di un sistema di accoglienza e di ospitalità che sia integrato con gli altri servizi e azioni previsti dal Piano di zona dell’Ambito B4.
“Un traguardo per l’intero territorio – commenta il Sindaco di Cerreto Sannita Giovanni Parente – fortemente perseguito con l’obiettivo di contribuire in modo concreto alla lotta contro la violenza sulle donne. Un presidio che rappresenta un passo in avanti e un’opportunità per tutte quelle donne che vivono situazioni di disagio in casa o in famiglia. Una mano tesa a chi ne ha bisogno, un simbolo di civiltà e di rispetto.”
Maria Grazia Di Meo, Presidente della Cooperativa Social Lab76, si dice entusiasta e soddisfatta per il risultato raggiunto: “L’obiettivo di CASA L.E.I. è stato, sin dalle prime battute, quello di potenziare l’assistenza e il sostegno alle vittime, fornendo supporto alla rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne – dice Di Meo -.
È una struttura ad indirizzo segreto che fornisce accoglienza, protezione e ospitalità alle donne (sole o con figli e/o figlie) che subiscono violenza e per le quali si rende necessaria l’attivazione di un percorso di protezione, fuoriuscita dalla violenza e riconquista dell’autodeterminazione.
La firma di questo Protocollo rappresenta, per noi della Social Lab76, una legittimazione non solo dell’importanza della struttura sul territorio ma dell’intero lavoro svolto in questi anni, dell’impegno profuso in favore delle donne che vivono situazioni di difficoltà e di contrasto alla violenza di genere. Non un punto di arrivo, bensì un punto di partenza: a breve presenteremo una serie di iniziative, che andranno dalla formazione specifica sul contrasto alla violenza di genere alla sensibilizzazione sulla tematica stessa, con l’intento di raggiungere l’intera comunità dell’Ambito B04 cercando di creare nuovi presidi, mettere in relazione quelli esistenti e consolidare tutta quella rete che è rappresentata dai servizi territoriali con i quali ci interfacceremo costantemente, in un’ottica di collaborazione e supporto reciproco”.
Faicchio, UsAcli in campo con una tavola rotonda sulla violenza sulle donne
Pochi giorni fa presso il convento di San Pasquale in Faicchio si è tenuta la manifestazione “D’Amore non si muore – tavola rotonda sulla violenza sulle donne”.
L’evento è stato promosso dall’USACLI Benevento nella persona del presidente Alessandro Pepe e del consigliere provinciale Immacolata Petrillo, patrocinato da “Scarpetta rossa” APS e dall’organizzazione volontari di prevenzione e protezione “Il Giaguaro”.
L’incontro ha visto i saluti istituzionali del presidente Alessandro Pepe e di Don Donatello Camilli parroco di Pietraroja e poi si sono susseguiti diversi interventi tra cui Laura Napolitano, psicologa; Licia Nocerino, criminologa; Patrizia Sannino, avvocato; Maura Tronci, attrice e Loredana Meo, presidente del centro antiviolenza Maya. L’evento è stato presentato dalla scrittrice e blogger Teresa Morone ed è stato organizzato anche insieme alla Comunità ‘Emmanuel’ di suor Raffaella Letizia
“Da sempre l’UsACli è in campo sul contrasto alla violenza sulle donne; è un tema che ci sta particolarmente a cuore”.
Così Alessandro Pepe presidente provinciale USAcli Benevento. “Purtroppo – ha affermato Pepe – nonostante le leggi e le restrizioni che fanno dell’Italia un Paese all’avanguardia nel contrasto contro questo fenomeno, i numeri sono sempre più preoccupanti soprattutto dal lockdown del Covid in poi.
“Il tema – ha continuato il presidente – occupa spesso il dibattito pubblico, ma dobbiamo rinnovarlo quotidianamente. Noi dell’UsAcli possiamo portare un grosso contributo nella cultura del rispetto delle diversità di genere. Lo sport può essere il volano per un cambio culturale e noi uomini dobbiamo capire che una donna è importante nello sport, nella famiglia, nella vita lavorativa. Lo sport è uno spazio sociale importante per continuare a tenere alta l’attenzione su un problema così grande e importante. Se faremo questo tutti insieme sono convinto che sconfiggeremo insieme questo problema.
Ringrazio dunque – ha concluso Alessandro Pepe – la consigliera Petrillo per l’organizzazione di questa importante tavola rotonda su una problematica importante, nonché gli illustri relatori che hanno partecipato offrendo a noi tutti momenti di riflessioni e di approfondimento”.
Giornata contro la violenza sulle donne, tante iniziative dell’UsAcli di Benevento
L’UsAcli ha celebrato pochi giorni fa la giornata nazionale contro la violenza sulle donne con diversi appuntamenti. Il primo è stato un convegno che si è tenuto presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati a Roma che ha visto la partecipazione di una folta delegazione dell’UsAcli di Benevento, in collaborazione con l’istituto ‘La Salle’ e che nel corso del quale sono stati snocciolati i dati del 2022 che sono ancora terrificanti: 21mila, infatti, sono le donne uscite da violenze che restano senza fonte di reddito, mentre sono già 21 i femminicidi nei primi sei mesi del 2022 in Italia.
Poi si è tenuto a Cusano Mutri il convegno “No alla violenza sulle donne”, promosso dalla consigliera provinciale dell’UsACli Immacolata Petrillo e dal presidente provinciale Alessandro Pepe, che ha registrato la partecipazione di illustri ospiti come l’onorevole Giampiero Zinzi, poi naturalmente il presidente UsAcli Alessandro Pepe, il Presidente dell’Associazione “Salute e Territorio” Alfredo Lavorgna, Patrizia Sannino criminologa e Raffaele Lettieri istruttore di Krav Maga ed esperto di autodifesa femminile. Ad aprire i lavori è stata la lettura di un brano sullo stupro a cura della conduttrice della serata Teresa Morone e i saluti istituzionali dell’assessore Maria Concetta Petrillo che hanno aperto un dibattito alquanto interessante.
Non poteva mancare poi lo stage gratuito di Wing Tsun, autodifesa e difesa personale presso l’Asd La Volpe e L’Airone’ con lo scopo di far accrescere autostima, sicurezza, autocontrollo, dando così la giusta forza per reagire, denunciare e soprattutto difendersi in modo efficace nel momento del bisogno, limitando, così facendo, il più possibile i danni scaturiti da un’aggressione.
Paupisi| Giornata contro la violenza delle donne, illuminata di rosso piazza don Boscaino
La facciata della Casa Comunale di Paupisi si è vestita di rosso nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne voluta dalla risoluzione del 17 dicembre 1999 dell’Assemblea Generale dell’Onu. Una iniziativa organizzata dalla Pro Loco Paupisi insieme al Comune di Paupisi.
“Il colore rosso – ha spiegato Dario Oriallo presidente della Pro Loco Paupisi – e’ stato utilizzato per illuminare la caratteristica facciata dell’edificio in piazza don Tommaso Boscaino, simbolo del paese, e lanciare così il segnale di adesione anche di Paupisi all’evento nato per dire no alla violenza di genere. La violenza contro le donne è un problema che va discusso, affrontato, per avviare il lungo e difficile percorso culturale di cambiamento di fronte a tale questione.
Inoltre in questi giorni si può lasciare una scarpa rossa sulle scale laterali di piazza don Tommaso Boscaino. Questo semplice gesto – ha concluso Orsillo – avrà lo scopo di mantenere viva la memoria sulle troppe donne vittime delle violenze subite e promuovere un cambiamento culturale nella società”.
La Consulta delle donne di Guardia Sanframondi celebra il 25 novembre con un articolato programma di eventi
La Consulta delle donne di Guardia Sanframondi ha organizzato un’articolata manifestazione per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il programma di eventi è stato concepito per fare sensibilizzazione ma anche azioni che abbiano un impatto concreto sul territorio come iniziare una raccolta dati ed il pomeriggio è iniziato proprio con l’inaugurazione della cassetta rossa dedicata alla raccolta dei questionari anonimi.
Dapprima la presidente della Consulta Rosa Falluto ha presentato il lavoro e le finalità della Consulta stessa e poi l’avv. Maria Carmela Cicchiello ha illustrato la necessità e il significato dei questionari formulati dall’associazione Exit Strategy per indagare la percezione del fenomeno della violenza sul territorio.
Il pomeriggio è proseguito con due flash mob in cui è stata richiamata l’attenzione sulle frasi sessiste sempre presenti nel nostro linguaggio ed in seguito una fiaccolata accompagnata dalla lettura in filodiffusione dei nomi delle vittime di femminicidio di quest’anno ha accompagnato il corteo sino alla successiva cornice dell’Ave gratia plena dove gli alunni dell’istituto Galilei Vetrone e dell’i.c De Blasio hanno voluto manifestare la loro vicinanza alle vittime di violenza di genere attraverso delle esibizioni canore.
La vicepresidente della consulta Nicole Guidi ha introdotto il tema attraverso un monito di Papà Francesco ed il sindaco Raffaele Di Lonardo ha ribadito l’importanza degli eventi di sensibilizzazione, ponendo l’accento anche sulla violenza psicologica, non meno devastante di quella fisica; l’assessora Angela Garofano ha ringraziato la Consulta per l’imponente impianto organizzativo e le numerose autorità intervenute.
Infine è stato proiettato il film “L’amore rubato” a cui è seguito un dibattito. Numerosa è stata la partecipazione dei cittadini, anche dei paesi limitrofi”.
FOTO E VIDEO – San Martino Sannita dice “NO” alla violenza di genere
Oggi 25 Novembre ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per l’occasione l’Amministrazione comunale di San Martino Sannita ha deposto un omaggio floreale sulla panchina rossa sita in via G. Carpentieri a San Giacomo, simbolo del contrasto al femminicidio.
È seguito poi un momento di riflessione e confronto organizzato in collaborazione con gli studenti del plesso G. Rodari di San Martino Sannita, i quali hanno preparato dei lavori sul tema consistenti in cartellonistica, canti, letture di poesie e composizioni letterarie originalissime, composte dagli stessi studenti.
Si tratta di un’iniziativa particolarmente importante, nata nell’ambito di un rapporto istituzionale e di fattiva collaborazione con il Dirigente Scolastico dott.ssa Beatrice Oliva e con le docenti della scuola G. Siani; rapporto costante che ci ha premesso di dare la giusta rilevanza al tema della violenza di genere.
“La giornata del 25 novembre impone di confrontarci con i numeri intollerabili che testimoniano anno dopo anno una continua, diffusa e ancora inestirpabile violenza contro le donne. La nostra società è ancora pervasa, in differenti territori e in particolari contesti, da episodi di violenza verbale, economica, fisica, psicologica. Tutto ciò frutto dell’idea, inaccettabile, che l’uomo possa prevaricare sulla donna utilizzando la forza. Le istituzioni hanno il dovere di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, partendo proprio dalle nuove generazioni, per diffondere i valori di rispetto reciproco e di uguaglianza di genere.
Ci auguriamo che giornate come queste non siano fine a se stesse, ma siano da monito affinché episodi di violenza non si verifichino mai più ed è proprio per questo che ogni anno continueremo a proporle”, queste le parole del sindaco di San Martino Sannita, Angela Martignetti.
FOTO E VIDEO – Invisibilia, combattere la violenza sulle donne con cultura e istruzione: al Tribunale la mostra “Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta”
Si è conclusa ieri la serie di eventi targata “Invisibilia”, il progetto promosso dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento con il Comitato Pari Opportunità, che si propone di illuminare zone d’ombra della violenza di genere e si è articolato in una serie di iniziative svolte a ridosso del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Grande la partecipazione e tanti gli spunti di riflessione emersi nel corso degli incontri, che hanno confermato quanto sia fondamentale lavorare e adoperarsi per un cambiamento prima di tutto culturale, per il quale il Tribunale, insieme ai mass media, sono profondamente coinvolti.
Così come evidenziato anche delle condanne all’Italia della Corte di Giustizia Europea per ritardo nella protezione, linguaggio delle sentenze, che espongono le donne alla cosiddetta vittimizzazione secondaria o per la mancata lettura della violenza intrafamiliare nei Tribunali civili e minorile.
Proprio per stimolare una presa di coscienza, il Palazzo di Giustizia è il luogo dove è stata allestita la mostra “Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta”, un lavoro unico nel suo genere, frutto dell’inchiesta condotta dalla giornalista e fotoreporter Stefania Prandi.
Nella seconda giornata, l’autrice ha tenuto anche una preziosa formazione agli operatori di legge, incentrata sulla narrazione della violenza sulle donne e sul modo più corretto di riportare storie così delicate, come quelle dei genitori o dei figli delle donne vittime di femminicidio.
E’ stata la la dott.ssa Lella Palladino a fare il punto sul contrasto della violenza sulle donne e a ripercorrere il lavoro della compianta Prof.ssa Anna Costanza Baldry, a cui si deve l’approvazione della prima legge in Europa di protezione degli orfani speciali, nonché dei protocolli operativi oggi prezioso strumento per molti operatori della legge e dei Centri antiviolenza.
Nella giornata conclusiva di ieri, al centro del dibattito c’è stata la rivoluzione che da circa 10 anni sta minando le basi dell’organizzazione criminale più potente d’Italia, grazie alle donne di ‘Ndrangheta, le quali trovano il coraggio di ribellarsi ad una condizione di oppressione, violenze e costrizioni davvero disumane, che spesso trovano la morte in nome del codice d’onore, un rito feroce messo in atto proprio dai familiari. Per la legge italiana non hanno diritto ad alcuna protezione, anche se hanno fatto la scelta più dirompente: ribellarsi e fuggire dalla ‘ndrangheta. Da qualche anno però esiste “Liberi di scegliere”, un protocollo di intesa che si propone di aiutare e accogliere donne e minori che vogliono uscire dal circuito mafioso, promuovendo una rete di protezione e di sostegno per tutelare e assicurare una concreta alternativa di vita.
L’argomento è stato affidato all’avv. Mariarita Stilo del foro di Reggio Calabria, da cui è partito proprio il progetto Liberi di scegliere, grazie anche alla preziosa azione di Libera. Ad entrare nel dettaglio di questo fondamentale strumento di protezione, Sara Scuderi, che ha riportato anche l’impegno del Giudice Di Bella e di Don Luigi Ciotti. A chiudere gli incontri, il commovente reportage della giornalista di guerra Barbara Schiavulli, direttrice di Radio Bullets, che da oltre venti anni segue i più caldi fronti di guerra, profonda conoscitrice dell’Afghanistan e della condizione femminile.
Lo sguardo di Barbara Schiavulli è uno sguardo “altro” su ciò che delle guerre non viene raccontato, ed è la condizione quotidiana, anche più intima e domestica, che vive la popolazione, soprattutto femminile. Un excursus ampio di taglio politico ed economico che non ha risparmiato critiche al mondo occidentale per quanto avvenuto in Afghanistan, sottolineando anche il silenzio della politica e delle istituzioni. Interessante anche il confronto tra le proteste silenziose e quelle invece di piazza in Iran, dove anche gli uomini sono scesi al fiano delle donne. Ciò che è apparso evidente è che la cultura e l’istruzione sono le prime ad essere vietate e sacrificate, segno che da lì si deve partire per cambiare le cose.
Giornata contro la violenza sulle donne, operatori ed educatori di Casa delle Donne impegnati in cinque incontri di sensibilizzazione
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne di venerdì 25 novembre, la cooperativa sociale di comunità iCare, da sempre impegnata nell’accoglienza, ospitalità ed accompagnamento di donne vittime di violenza, parteciperà a cinque momenti di sensibilizzazione, tre dei quali si svolgeranno proprio nella giornata di domani.
Si comincerà alle ore 15:30 a Paolisi, presso la Villa Comunale Giardini “Gino Strada”, dove un blocco di cemento sarà dipinto di rosso a simboleggiare una panchina rossa. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alla Cultura di Paolisi, in collaborazione con la Fondazione Woman For Women.
A “Non una di meno”, titolo dell’iniziativa, l’attrice Ilaria Delli Paoli darà voce alle troppe donne vittime di violenze e tutti potranno leggeranno frasi, pensieri, ricordi per gridare Basta al femminicidio. Per Casa delle Donne interverrà l’operatrice di accoglienza Alessandra Cuozzo, che farà una breve presentazione del progetto.
Per la partecipazione si dovrà indossare un paio di scarpe rosse o, in alternativa, qualunque altro indumento rosso. Verrà, infine, realizzato un albero-opera d’arte condivisa, composta da sacchettini di tulle rosso, contenenti un messaggio amichevole di rivalsa contro l’atto violento subito, a simboleggiare la ferita ricucita.
A Dugenta alle ore 16 saremo presenti con l’avvocato Manuela Zuzolo alla manifestazione #IoRispetto presso il salone dell’Istituto Comprensivo di I° “Leonardo Da Vinci”, organizzata dall’amministrazione comunale e dai volontari del Servizio Civile Universale.
A Sant’Agata de’ Goti, ben due saranno gli appuntamenti dedicati a questa giornata. Alle 16:30 verrà inaugurata una panchina rossa in località Bagnoli, presso piazza San Sebastiano. Per iCare interverrà il presidente della cooperativa don Matteo Prodi.
Al termine della benedizione della panchina da parte del parroco don Andrea Ciervo, le conclusioni saranno affidate alla lettura di frasi di scrittori, poeti, attivisti e giornalisti. Alle 20:45 presso l’Auditorium Ilario Roatta andrà in scena lo spettacolo teatrale “Stai zitta – Storie di non amore”, preparato dall’Associazione Culturale Thàlia Ets. In quest’opera sei donne racconteranno le loro storie, storie di non amore. L’iniziativa è organizzata insieme al Centro Cinofilo “Campo di Rose” con il patrocinio morale del comune di Sant’Agata de’ Goti e la collaborazione della Dance Art Academy.
Al termine dello spettacolo, operatrici ed educatrici di Casa delle Donne daranno una breve testimonianza del servizio che svolgono. Così come saranno, infine, presenti a due attività organizzate da due istituti superiori scolastici: nella mattinata di mercoledì 30 novembre a Castelvenere, presso l’IIS Faicchio-Castelvenere e nella mattinata di venerdì 2 dicembre a Cerreto Sannita, presso il Carafa-Giustiniani. A quest’ultima interverrà anche il vescovo della Diocesi mons. Giuseppe Mazzafaro.
Telese Terme| Il 26 novembre una marcia contro la violenza sulle donne
Una marcia degli studenti, sabato mattina 26 novembre, sancirà l’impegno collettivo di istituzioni e cittadini di Telese Terme per contrastare ogni tipo di violenza sulle donne.
La marcia partirà alle 9.30 dalla Casa Comunale, attraverserà alcune strade della città per terminare nel Parco Jacobelli, dove ci sarà un incontro pubblico che vedrà la partecipazione del sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso; della dirigente dell’Iis Telesi@, Angela Maria Pelosi; del rappresentante d’istituto del Telesi@, Angelo Maiorano; dell’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Telese, Filomena Di Mezza; dell’avvocato penalista Vincenzo Regardi; della psicologa Mafalda Garzone, di Casa L.E.I. Coop Social Lab 76; di Marco Natale, presidio Libera Delcogliano-Iermano.
“Le istituzioni, insieme, dobbiamo lavorare per ribadire con assoluta fermezza contrasto alla violenza di genere, di tutti i tipi, e sostegno alle donne vittime di violenza – dichiara il sindaco Giovanni Caporaso -.
“In questo percorso è fondamentale la sensibilizzazione, a partire dai cittadini più giovani, sensibilizzazione che può venire dalla scuola e dalle sue importanti attività nell’ambito dei programmi finalizzati alla formazione e all’istruzione dei nostri giovani.
“Lavoriamo ogni giorno per costruire una rete territoriale che ci consenta di far emergere, prevenire e contrastare la violenza di genere – afferma l’assessore Filomena Di Mezza che conclude:
“È un percorso lungo e non sempre in discesa, che attraversiamo insieme a tante realtà e a tante figure, per creare una buona prassi che renda efficace l’accesso alla tutela e agevole il ritorno alla vita libera.
Vogliamo includere in questa rete gli uomini e le donne di domani, perché la cultura della non violenza cresca con loro”.
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, UsAcli organizza stage di autodifesa e difesa personale
Non solo convegni e dibattiti contro la violenza sulle donne, ma l’UsAcli di Benevento, l’Authentic Wing Tsun Academy e l’Asd ‘La Volpe e Lairone’ organizzano in occasione appunto della giornata mondiale contro la violenza sulle donne uno stage gratuito aperto a tutte le donne dai 15 anni ai 70 anni per sabato 26 novembre. Uno stage di Wing Tsun, autodifesa e difesa personale.
“Consapevoli del fatto che in sole 5 ore non è assolutamente possibile pretendere di imparare un sistema di difesa personale che richiede ben altro tempo di pratica – afferma Alessandro Pepe, Presidente USAcli Benevento -, lo stage avrà come scopo principale quello di dare indicazioni strategiche di autodifesa (base) dando la possibilità a quante più persone possibili di avvicinarsi alla pratica del Wing tsun AWTA , straordinario sistema ideato da una donna per le donne”. Il programma prevederà vari blocchi lezione: tecniche preventive; tecniche strategiche; tecniche e tattiche di difesa personale; gestione del confronto; prese ( polsi, gola, capelli, nuca); divincolamenti; anti suolo (prevenzione alla caduta, come cadere in sicurezza, gestione del corpo da terra, come rialzarsi in sicurezza); lotta a terra; tecniche ‘anti stupro’; lavoro con scudi e colpitori; escrima; utilizzo di oggetti comuni come armi di difesa (borsa, ombrello, penna, rivista, etc,.). La partecipazione è gratuita ed è aperta a tutte le donne.
La prenotazione è obbligatoria in modo da poter conoscere il numero dei partecipanti.
Per prenotarsi contattare il 3381468024 entro venerdì 25 novembre.
Lo stage si terrà presso l’accademia di difesa personale Asd La Volpe e L’Airone’. “Credo fermamente che il sistema Wing Tsun AWTA possa essere un valido strumento per tutte le donne – afferma ancora Pepe – nel quale accresce in esse autostima, sicurezza, autocontrollo, dando così la giusta forza per reagire, denunciare e soprattutto difendersi in modo efficace nel momento del bisogno, limitando, cosi facendo, – conclude Alessandro Pepe – il più possibile i danni scaturiti da un’aggressione”.
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