“La nomina dell’amico Giosy Romano a coordinatore unico della Zes Mezzogiorno è un’ottima notizia perché si è scelto un professionista preparato e capace che ha già dato prova di guidare brillantemente la Zes Campania, sono sicuro che imprimerà un nuovo passo alla Zona Economica Speciale determinando un protagonismo attrattivo per la aree più svantaggiate del Sud”.
Così Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier. “Il Governo ha fatto la scelta migliore che poteva fare per la guida della Zes, ha raddoppiato le risorse per il credito d’imposta, ora bisogna soltanto lavorare per attrarre nuovi investitori e creare lavoro e sviluppo.
Ho sentito ieri sera Romano, gli ho fatto gli auguri, a breve lo vedrò per sottoporgli alcune proposte della Lega”, conclude Barone.
“Una concreta e vera spinta per lo sviluppo e la crescita del Meridione quella che viene dal Governo Meloni”.
Così il Senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera, anche Presidente del Comitato per la Legislazione del Senato della Repubblica, commenta il “nulla osta” venuto dall’Europa rispetto alla costituzione di una Zes unica che abbraccerà l’intero Mezzogiorno d’Italia.
“Si tratta di un grandissimo risultato colto dal nostro Governo e, in particolare, dal Ministro degli Affari europei Raffaele Fitto appositamente recatosi in missione a Bruxelles” – prosegue Matera.
In pratica, dopo la stagione estiva, arriverà un provvedimento dal Governo che farà dei territori di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia, Calabria un’unica zona economica speciale, senza distinguo alcuno.
“L’intero territorio meridionale diventerà allo stesso modo attrattivo e competitivo per gli investimenti attraverso la semplificazione delle procedure autorizzative, della burocrazia, attraverso mirati sostegni finanziari ed apposite agevolazioni fiscali.
Siamo al cospetto di una fase epocale che potrà effettivamente andare a ridurre il divario tra Nord e Sud dando a tutti i cittadini le stesse possibilità di crescita e le stesse potenzialità.
Da Shenzhen alla Polonia, le Zes sparse in tutto il mondo hanno rappresentato ovunque un volano per lo sviluppo. Investire al Sud diventerà realmente conveniente, diventerà più facile, con orizzonti e spiragli completamente differenti che si andranno ad aprire per le future generazioni del Mezzogiorno.
Da parlamentare del Sud – chiude Matera – che ama profondamente il suo territorio non posso che rivolgere un forte ringraziamento al Governo tutto e al Ministro Fitto per un risultato che finalmente trasforma in concretezza le promesse che vari Governi hanno fatto e puntualmente non mantenuto per il Sud”.
BENEVENTO. Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma Cicatiello – Miceli di Città Aperta. In un comunicato stampa il Presidente dell’ASI, Luigi Barone, conferma- e non poteva essere diversamente- l’esclusione della ZES di Ponte Valentino dal riparto dei fondi del PNRR destinati alle ZES della Campania: 136 mln/€ di investimenti, ripartiti tra l’area industriale della Valle Ufita (AV), quella di Maddaloni (CE), ed ancora Nola (NA) e Salerno.
La penalizzazione della sola ZES di Benevento è un fatto molto grave: nel Piano predisposto dalla Regione Campania per l’impiego dei fondi del PNRR (Next Generation Campania), e trasmesso al Governo in data 30.04.2021, era espressamente prevista, a valere sulla Missione PNRR n. 3- Infrastrutture per una mobilità sostenibile, Progetto n. 4- Interventi per la valorizzazione delle aree ZES e per il riammagliamento con l’AV/AC NA-BA, una dotazione di 21 milioni di euro per il potenziamento infrastrutturale della ZES di Ponte Valentino, oltre all’investimento necessario per la realizzazione del collegamento ferroviario dell’area industriale con la direttrice AV/AC Napoli-Bari.
Che fine hanno fatto i 21 milioni di euro destinati a Benevento?
Perché, rispetto all’originaria programmazione, l’unico intervento stralciato in fase di attuazione del PNRR è quello che riguarda la ZES di Benevento?
Come mai nessuna voce si è levata quanto meno per chiedere spiegazioni al Governo e alla Regione?
Interrogativi ai quali il Presidente dell’ASI non ha dato risposta, pur fornendo rassicurazioni circa un possibile recupero dell’investimento in virtù di un “impegno” che in tal senso sarebbe stato assunto dalla Regione Campania, ma che, almeno allo stato, non risulta formalizzato in alcun deliberato.
Ci sia consentita una considerazione: l’inserimento di un finanziamento di 21 milioni in un documento ufficiale di programmazione, approvato dalla Regione e trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, costituiva ben più di un generico “impegno” verbale, eppure è stato disatteso!
E dunque, a questo punto, al di là delle buone intenzioni dei singoli, occorre un chiarimento immediato e formale con la Regione e con il Governo, attivando una iniziativa che coinvolga unitariamente tutte le nostre rappresentanze istituzionali ai vari livelli. Per quanto ci riguarda solleciteremo sulla questione la dovuta attenzione degli organi comunali per evitare che passi sotto silenzio l’ennesima beffa ai danni del territorio.