Nella serata di ieri, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione di Zungoli (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla P.O. con braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura, nei confronti di un trentenne residente nel comune di Zungoli (AV), gravemente indiziato del reato di atti persecutori: in particolare l’indagato, già ammonito con provvedimento questorile e nonostante il rifiuto espresso della vittima, continuava a molestarla mediante un corteggiamento ossessivo, inviandole regali indesiderati, presentandosi continuamente al bar gestito dalla ragazza, compiendo atti di autolesionismo finalizzati a impressionarla, fino ad arrivare a pedinarla in piena notte; queste condotte provocavano alla vittima un perdurante stato di ansia e la costringevano ad alterare le sue abitudini di vita, in particolare a evitare di rimanere da sola.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
I Carabinieri della Stazione di Zungoli, a seguito di denuncia presentata da una donna di Villanova del Battista, hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria un 60enne della provincia di Napoli, per il reato di “Truffa”.
L’uomo, spacciandosi per un dipendente di un’agenzia di viaggi, aveva ingannevolmente pubblicato un annuncio su un noto sito internet per l’affitto di una casa in località balneare di Porto Cesareo (LE). Grazie a foto panoramiche ed al prezzo conveniente, lo stesso è riuscito a persuadere la potenziale affittuaria che, convinta si trattasse di un buon affare, non ha esitato a versare circa 650 euro d’acconto, mediante bonifico bancario.
Incassato il denaro, il proponente ha fatto perdere le proprie tracce, rendendosi irreperibile su tutte le utenze fornite all’incolpevole malcapitata.
Si ricordano ancora una volta gli utili consigli diffusi con l’iniziativa “Difenditi dalle truffe”, del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino. È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio e, di conseguenza, i comportamenti da assumere, diffidando sempre degli acquisti oltremodo convenienti, trattandosi verosimilmente di una truffa o di prodotti di provenienza illecita.
A seguito di una mirata ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione di Zungoli (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di una ventisettenne di Villanova del Battista attinta da gravi indizi di colpevolezza in ordine al grave delitto di estorsione continuata in concorso.
Le indagini, iniziate nel dicembre del 2020 e conclusesi nel mese di luglio 2021, hanno consentito di accertare gravi indizi a carico della destinataria del provvedimento cautelare, in ordine alla continuata attività di estorsione perpetrata nei confronti di una venticinquenne: la donna, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con la minaccia di diffondere un video che vedeva protagonista la vittima nell’atto di avere un rapporto sessuale, costringeva quest’ultima a darle somme di denaro, a più riprese, in contanti e in parte attraverso ricarica Postepay.
L’ingiusto profitto ammonta a circa € 9.000,00.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Benevento ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari a carico dell’indagata, accogliendo la richiesta della Procura di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il provvedimento eseguito oggi è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi i mezzi di impugnazione e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini preliminari e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.