E’ sempre più vicino l’inizio della sessione invernale di calciomercato e, conseguentemente, cominciano a circolare i primi rumors di mercato.
In casa Benevento, come già raccontato nei giorni scorsi, potrebbero essere destinati ai saluti Sena, Agazzi e Carfora. L’intenzione principale, infatti, è quella di sfoltire una rosa ampia ed, eventualmente, intervenire in entrata in caso di uscite importanti.
Il primo, terzino sinistro che l’anno scorso si è messo in mostra in Serie D al Siracusa, non ha trovato spazio alla corte di Mister Auteri complice la concorrenza di Viscardi e Ferrara. Sul classe 2004 sono tre i club di Serie C ad aver preso informazioni. Molto probabile, se non addirittura certo, che Sena lascerà i colori giallorossi in prestito secco, con la Strega chiamata a coprire parte dell’ingaggio.
Per quanto riguarda il centrocampista lombardo, invece, la cessione era già stata a un passo la scorsa estate ma ora l’Ascoli sembra essersi fatto nuovamente sotto. Le parti sono in trattativa, ma la situazione appare al momento ferma: le ultime voci parlano di un biennale, con l’ingaggio del 31enne “spalmato” sui due anni. Attesi sviluppi concreti, anche in merito alla formula del trasferimento.
Calciomercato Benevento, attesa l’ufficialità di Benedetti al Trapani. Agazzi verso l’Ascoli
Ultima ora della sessione estiva di calciomercato intensa per il Benevento e per il D.T. Carli, che sta provando a chiudere due operazioni in uscita aventi come protagonisti Amedeo Benedetti e Davide Agazzi.
Sul primo, come vi avevamo raccontato qualche ora fa (QUI), è molto forte l’interesse del Trapani, che sembra ora vicinissimo a chiudere la trattativa per il terzino sinistro classe ’91. Trovato l’accordo il club siciliano e il calciatore, sulla base di un biennale, si attendono solamente i comunicati ufficiali.
Sul secondo invece, come riporta LaCasadiC, la Strega ha ri-avviato i contatti con l’Ascoli. La società bianconera, che già nelle scorse settimane aveva mostrato un interesse per il 31enne centrocampista salvo poi tornare palesemente sui suoi passi, è chiamata a definire l’accordo entro la prossima ora. A mezzanotte, infatti, chiuderanno le porte del mercato.
Calciomercato Benevento, interesse dell’Ascoli per Agazzi
Come vi avevamo raccontato qualche giorno fa (QUI), il Benevento sarebbe pronto a privarsi di Davide Agazzi in caso di offerte congrue o nell’ipotesi di uno scambio con elementi più congeniali alla rosa giallorossa.
Il centrocampista ex Ternana è ancora alla prese con l’infortunio patito nella semifinale play-off contro la Carrarese e molto difficilmente si rivedrà in campo domenica sera contro il Taranto. Eventuali decisioni in merito a un suo addio, appunto, verranno prese dopo la gara valida per il Primo Turno Eliminatorio della Coppa Italia Serie C, ma intanto qualcosa sembra iniziarsi a muovere.
Sul classe ’92, infatti, sarebbe forte l’interesse dell’Ascoli. Contatti tra l’entourage del 31enne di Trescore Balneario e ci sarebbero stati anche ieri sera.
ESCLUSIVA BN24 – Bucchi: “Mi aspettavo le difficoltà iniziali del Benevento, ora ha trovato la marcia giusta”
Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex allenatore tra le altre di Benevento, Pescara, Gubbio, Torres, Perugia e Triestina, tutte squadre impegnate nei play-off di Serie C, Christian Bucchi, per avere una sua opinione riguardo al post-season della Lega Pro e non solo.
Mister Bucchi, ex attaccante che ha vestito le maglie anche di Perugia, Vicenza, Catania, Cesena e Pescara, per non citare la sua esperienza al Napoli, ha guidato la Strega nel campionato di Serie B 2018-19 terminando la regular season al terzo posto ma perdendo la semifinale play-off contro il Cittadella.
Salve Mister, partiamo dall’attualità: lei che conosce molte delle squadre che disputeranno i play-off di Serie C ormai alle porte, che cosa si aspetta da questo spareggio promozione? “Ci sono tante squadre di qualità, che probabilmente avevano anche ambizioni diverse a inizio campionato: penso a Catania, Avellino e Benevento, ma anche Vicenza e Triestina al nord. Sicuramente sono club che avevano iniziato la stagione con mire e aspettative diverse, ma sono tutte squadre qualitativamente molto valide quindi mi aspetto di vedere dell’ottimo calcio. I play-off sono complicati, sono lunghi, ci saranno tante battaglie e tante partite difficili, ma gli organici che sono arrivati a disputarli sono qualitativamente importanti e pieni di giocatori di qualità“.
C’è il rischio che venga sottovalutata la Torres, che ha terminato la stagione alle spalle del Cesena in un girone B il quale, ai nastri di partenza dei play-off, sembra il meno organizzato rispetto ai tre raggruppamenti? “Sicuramente nel girone B non ci sono squadroni costruiti materialmente per vincere. Nel girone C ha vinto un’outsider come la Juve Stabia, mentre corazzate come Catania, Avellino e Benevento affronteranno i play-off; stessa cosa dicesi nel girone A. Il Cesena invece, nel girone B, ha fatto una corsa a sé stessa: la Torres è stata straordinaria e ha fatto un campionato incredibile, ma non aveva le mira e l’ambizione di vincere il campionato pur trovandosi a combattere alla pari del Cesena per lunghi tratti. Squadre che dovevano fare qualcosa in più come Spal, Entella, Perugia e Pescara sono venute meno, almeno nella regular season. Forse il Perugia è quella che ha un organico importante e che potrebbe recitare un ruolo da protagonista nei play-off. Poi ci sono squadre che potrebbero essere delle mine vaganti, pur non avendo blasone, come Pontedera e Juventus Next Gen“.
Quanto è cresciuto il Benevento nella seconda parte di campionato, con Mister Auteri alla guida? “Mi aspettavo questo tipo di campionato da parte del Benevento, non come classifica ma sotto il profilo delle difficoltà. Quando si viene da una retrocessione, a prescindere dalla categoria, è molto difficile affrontare la stagione. Ho vissuto una cosa del genere proprio a Benevento, con la retrocessione della A alla B. Il Benevento era un organico pieno di giocatori validi e forti che potenzialmente potevano giocare anche in Serie A: ora non solo non giocavano più in A, ma neanche in Serie B. Devi calarti nella mentalità che non giocherai a San Siro né a Brescia o a Palermo, ma a Picerno: questa è una preparazione mentale che molti giocatori purtroppo fanno fatica ad avere o a ritrovare. Questa è una cosa che purtroppo accade in tutte le categorie, quest’anno in B la Cremonese farà i play-off, lo Spezia si sta giocando la salvezza e la Sampdoria ha centrato i play-off solo nelle ultime due giornate.
I fattori sono questi: l’ambiente, il club e le ambizioni. L’obiettivo è vincere come se fosse scontato e facile, ma non lo è. Riprendere in mano situazioni del genere, con giocatori che magari sono rimasti, non è facile: mi aspettavo queste difficoltà all’inizio. Di sicuro poi, da gennaio, il mercato e il cambio in panchina hanno aiutato il Benevento nel ritrovare la marcia giusta. Il fatto di saltare qualche turno di play-off agevola soprattutto l’aspetto fisico, chi fa tutti gli step arriva anche un po’ logoro fisicamente: chi entra dopo ne deve approfittare“.
Il Catania, che ha raggiunto i play-off con l’incubo play-out che ha tenuto banco fino all’ultima giornata, potrà rivelarsi una mina vagante? “Non avrei mai immaginato una situazione del genere a Catania, di solito le neopromosse si portano dietro un entusiasmo che le fa andare in scioltezza. Negli ambienti caldi poi, dove c’è un pubblico molto passionale, ci può stare che le difficoltà invece di attenuarsi si moltiplichino. Grazie alla Coppa Italia il Catania è riuscito ad accedere ai play-off, ha un organico importante e di grandi individualità quindi di diritto potrà arrivare in fondo“.
C’è un parallelismo con la sua stagione nel Sannio e l’attuale annata della Strega con quel campionato 2018-19 che, col senno di poi, è stato positiva e probabilmente non le è stato riconosciuto: quali sono i ricordi e il rammarico che si porta dietro? “Io da addetto ai lavori, essendo dentro, quando sono arrivato a Benevento conoscevo le difficoltà di una retrocessione e ci ho convissuto tutto l’anno. Mi scontravo però, in maniera ovviamente pacifica, con una percezione esterna di insoddisfazione. Il Verona, che era retrocesso in Serie A come il Benevento, ha conquistato i play-off da ottava l’ultima giornata; il Crotone, la terza retrocessa, ha rischiato invece ancora di retrocedere: alla fine tra le retrocesse avevamo avuto il rendimento migliore. Sicuramente abbiamo pagato un inizio complicato per le vicende che conosciamo, poi durante la stagione ci sono stati gli infortuni di Viola e Del Pinto, Asencio non c’è mai stato e Armenteros è arrivato a gennaio. Ai play-off siamo stati anche sfortunati nonostante avessimo vinto l’andata e un primo tempo spettacolare al ritorno meritando di andare in vantaggio, gli episodi non hanno girato a nostro favore.
Con la società, comunque, sapevamo che la squadra da febbraio-marzo aveva raggiunto una maturità tale che, se non avessimo vinto quel campionato, l’anno dopo con qualche innesto di qualità lo avremmo sicuramente conquistato. Così è stato: sono arrivati giocatori importanti come Schiattarella, Hetemaj, Kragl e Sau trattenendo chi c’era, con quella squadra che ha poi conquistato il campionato. Il rammarico è stato che sapevo che quella stagione a distanza di tempo sarebbe stata rivalutata e che l’anno successivo avremmo sicuramente vinto. Il dispiacere per non aver giocato quel campionato c’è, ma l’affetto e la stima che provo per città, club, tifoseria e squadra mi ha spinto sempre a gioire per ogni vittoria“.
Quanto sarebbe importante il rinnovo di Mister Auteri, indipendentemente dal cammino play-off e dall’eventuale promozione in B? “Non credo che il rinnovo dell’allenatore possa passare solo e indipendentemente dal risultato sportivo. I play-off possono essere condizionati da un singolo episodio, come accadde a noi: fummo eliminati purtroppo per quell’infortunio incredibile di Montipò, che ciccò la palla e lasciò segnare il Cittadella. Quell’episodio capita una volta nella carriera di un allenatore, ed è capitato in quel momento. Se io allenatore devo essere giudicato per un episodio credo che sia riduttivo, e la stessa cosa vale anche per gli episodi a favore. Credo che la società, in questi mesi, abbia avuto il modo di vedere come l’allenatore lavora in campo, come dialoga con la squadra e come entra in sinergia con la dirigenza. Anche quest’ultimo aspetto è molto importante. Nel bene o nel male, quindi, penso che non sia necessario aspettare i play-off per prendere una decisione: la società ha già i mezzi per poter fare certe valutazioni“.
Come si spiega il fatto che due piazze che lei ben conosce come Terni e Ascoli siano attualmente in lotta per non retrocedere in Serie C? “Il campionato di Serie B purtroppo è un campionato incredibile, non puoi stare un attimo tranquillo. Quando pensi di poter gestire, lì è l’inizio della fine. Play-off e play-out hanno un margine sottilissimo. Queste due squadre hanno avuto problemi diversi: lato Ternana credo che abbia inciso il passaggio societario e magari la non-facilità del nuovo gruppo nel riuscire ad allestire un organico in maniera veloce. Hanno anche ereditato l’allenatore e magari avevano idee diverse, infatti c’è stato il cambio in panchina. Ad Ascoli la situazione mi dispiace particolarmente, già l’anno scorso c’erano situazioni che potevano essere gestite in modo diverso e cose che potevano andare meglio ma purtroppo non è stato così. Salvare la categoria è nelle corde di entrambe le squadre“.
Che cosa è accaduto quest’anno al Napoli, fresco Campione d’Italia, e quanto è avvincente la lotta salvezza in Serie A? “Che il Napoli potesse incontrare difficoltà era certo, così tante però non erano preventivabili. In Serie A ci sono state anche cose molto belle quest’anno, come la conferma dell’Atalanta e l’exploit del Bologna. In zona salvezza, invece, ci sono Sassuolo e Udinese che nessuno a inizio stagione pensava potessero essere a rischio retrocessione. Mancano tre giornate, può accadere ancora di tutto. Un plauso va fatto al Frosinone, a Di Francesco, al Direttore Angelozzi e alla società, che con freschezza e giocatori giovani hanno reso onore a una città giocandosela sempre e dappertutto. Quando un lavoro è fatto bene i risultati si possono ottenere, il Frosinone ne è l’esempio nonostante tutto possa ancora accadere“.
Un’ultima domanda, provocatoria: l’anno prossimo dove la rivediamo? “Non è provocatoria, anzi. Spero di avere l’opportunità di trovare un club che abbia voglia di costruire qualcosa. Non sono così sognatore da credere in progetti infiniti, ma credo che bisogna trovare persone giuste con cui entrare in grande sintonia e far coincidere tanti aspetti, economici della società e di crescita del club con l’obiettivo di fare un buon campionato e raggiungere gli obiettivi prefissati“.
Foto: Getty Images
Calciomercato Benevento, il Lecco piomba su Karic: affare vicino alla chiusura
Continuano a suonare le sirene della Serie B per Nermin Karic: se nelle scorse ore si era ipotizzato un trasferimento all’Ascoli, ora sarebbe tornato all’attacco il Lecco.
Il club bianconero, infatti, avrebbe ritenuto eccessive le richieste del Benevento per il centrocampista svedese di origini bosniache, con la società bluceleste che ha quindi riaperto le trattative dopo il pressing estivo. Stando a quanto riportato da Gianluca Di Marzio, il classe ’99 giallorossosarebbe vicino alla chiusura del trasferimento ai Manzoniani.
Il Direttore Sportivo Fracchiolla sta cercando l’accordo economico con la Strega, cosa tutt’altro che semplice alla luce dei 500mila euro sborsati un anno e mezzo fa dal club di via Santa Colomba per accaparrarsi le prestazioni sportive dell’ex Virtus Entella. L’affare, comunque, potrebbe concludersi in giornata, se non altro per accontentare il calciatore che non rientra più nei piani di Mister Auteri.
Calciomercato Benevento, su Karic una squadra di Serie B
Non solo Tello: in queste ore il D.T. Carli vorrebbe provare a cadere anche Nermin Karic, centrocampista svedese di origine bosniaca finito ai margini della rosa con Mister Auteri.
Il Direttore Tecnico del Benevento nel corso di OttoGol, in merito al numero 7 giallorosso, ha affermato: “Karic ultimamente in questo mese fa intravedere che ha la testa tra le nuvole quindi, se dovessimo trovare una soluzione giusta, non sarà un problema“. La volontà del giocatore dunque, a quanto pare, è quella di lasciare il Sannio, e qualcosa sembra muoversi in questa direzione.
Stando a quanto riporta Il Quotidiano Sportivo, infatti, l’Ascoli avrebbe messo nel mirino Karic per rinforzare la propria mediana. Nelle prossime ore, quindi, è atteso l’eventuale affondo decisivo da parte del club bianconero.
Foto: Screen Sky Sport
Calciomercato Benevento, Tello sempre più verso Catania nonostante le sirene dalla B
Il futuro di Andrés Tello è sempre più lontano dal Benevento: il centrocampista colombiano infatti, stando a quanto riportato da TuttoC, avrebbe trovato l’accordo per il trasferimento al Catania.
In un primo momento la società siciliana sembrava aver giudicato eccessive le richieste del numero 71 giallorosso ma, ora, gli etnei sembrano essere tornati all’assalto per regalare un altro rinforzo a Mister Lucarelli. Il classe ’96, quindi, dovrebbe trasferirsi in rossoazzurro siglando un contratto fino al 2026: attesa la chiusura per l’inizio della prossima settimana.
Nulla da fare, dunque, per le sirene provenienti dalla Serie B. Nei giorni scorsi, infatti, si era paventata l’ipotesi Cosenza, che aveva messo nel mirino il centrocampista della Strega come precedentemente già Ascoli e Ternana.
Benevento, sondaggio dell’Ascoli per Tello: le ultime
Ultimi giorni di mercato frenetici in casa Benevento Calcio, con il D.T. Carli chiamato a trovare la sistemazione migliore per alcuni esuberi della rosa giallorossa.
Tra questi c’è anche Andres Tello, che vorrebbe continuare a giocare in Serie B. Nelle ultime ore sul centrocampista colombiano si sarebbe mosso l’Ascoli, ma l’operazione si profila tutt’altro che semplice.
La Strega, infatti, ha dettato le sue condizioni: il classe ’96 lascerà il Sannio solo a titolo definitivo per 700mila euro o in prestito ma con obbligo di riscatto. I bianconeri, invece, come avevano già fatto a inizio mercato per Paleari, avrebbero proposto alla società di via Santa Colomba un prestito con diritto di riscatto.
Il Pisa, rinforzatosi nella zona centrale del campo, non si sarebbe più fatto vivo, mentre resta viva la pista Como, che avrebbe però proposto delle contropartite tecniche.
Qualora la situazione non cambi negli ultimi giorni della sessione estiva di calciomercato, quindi, Tello è destinato a restare all’ombra della Dormiente, a disposizione di Mister Andreoletti.
Foto: LaPresse
Benevento, respinta l’offerta dell’Ascoli per Paleari
Nuovi aggiornamenti sul fronte uscite per il Benevento.
Stando a quanto riportato da TuttoC, infatti, la società giallorossa avrebbe rifiutato un’offerta dell’Ascoli per Alberto Paleari.
Il club bianconero avrebbe proposto alla Strega un prestito oneroso per il portiere classe ’92: offerta rispedita al mittente.
L’estremo difensore giallorosso è legato alla società di via Santa Colomba da un contratto in scadenza nel 2025 e, plausibilmente, resterà nel Sannio anche nella prossima stagione.
Sono giorni caldi in casa Strega, ore frenetiche per il D.T. Marcello Carli che è al lavoro per definire il prima possibile quale sarà l’organico a disposizione di Mister Matteo Andreoletti in vista del ritiro del Mancini Park Hotel di Roma, al via dal 24 luglio.
Su Paleari sembrava essersi fatto avanti l’Ascoli, ma al momento non ci sono aggiornamenti in tal senso. L’estremo difensore classe ’92 potrebbe quindi rimanere a Benevento, con Manfredini (in attesa dell’ufficialità del rinnovo) e Nunziante (fresco di primo contratto da professionista, difenderà anche i pali della Primavera giallorossa) a completare il pacchetto portieri sannita per la stagione 2023-24. Cessione in prestito in vista, invece, per Lucatelli.
Per quanto riguarda il reparto difensivo, il Cosenza si sarebbe tirato indietro dalla corsa per Letizia e Improta, pupilli del nuovo tecnico rossoblù ed ex giallorosso Fabio Caserta. Sul numero 3 e Capitano del Benevento, però, nelle ultime ore si sarebbero fatte avanti la Feralpisalò e il Brescia. I verdeblù, neo-promossi in cadetteria, sono alla ricerca di giocatori di esperienza per affrontare il campionato di Serie B. Le Rondinelle, invece, sono in attesa della riammissione nella seconda serie italiana, in virtù dell’esclusione della Reggina. Praticamente definito, al contrario, il passaggio di Tosca all’Al-Riyadh: prestito di un anno, ingaggio interamente a carico del club arabo.
A centrocampo, invece, tutto tace riguardo al futuro di Acampora, che potrebbe anche restare nel Sannio. Nonostante i tanti sondaggi effettuati, infatti, non sarebbero arrivate offerte concrete alla società di via Santa Colomba. Sirene dal Pisa, invece, per Tello: i toscani si sono aggiunti alla corsa per il centrocampista colombiano, che vede già l’interesse di Parma, Cremonese e Spezia. I neroazzurri, anche se seriamente interessati, hanno dovuto salutare il D.S. Kolarov dopo appena un mese dal suo insediamento e, quindi, bisognerà attendere se questa situazione potrà avere ripercussioni sul mercato o meno.
In avanti, infine, Ciano riflette seriamente sulla permanenza all’ombra della Dormiente ma Moncini potrebbe salutare nuovamente i colori giallorossi. L’attaccante pistoiese, che ha giocato l’ultima stagione in prestito alla Spal, sarebbe corteggiato dalla Reggiana, neopromossa in Serie B e chiamata a rinforzare il proprio reparto offensivo.
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