Iacovella e Insogna: “Cantonata micidiale di Cataudo, tradito dal cinico opportunismo”

Iacovella e Insogna: “Cantonata micidiale di Cataudo, tradito dal cinico opportunismo”

Politica

 “Annunciamo con dispiacere che il signor Cataudo ha preso, alla sua prima uscita politica da sindaco di Ceppaloni, una cantonata micidiale”, così in una nota il presidente Ato Pasquale Iacovella e il vicepresidente Ato Rossano Insogna. 

“Lo informiamo che da quando esiste l’Ato, a questa assemblea sul Bilancio ha sempre partecipato un numero sparuto di Sindaci.

Ciò perché si tratta di una formalità, il Bilancio viene approvato dal Consiglio Ato e i Sindaci hanno in questo passaggio un ruolo consultivo. Se non esercitato, nessun danno.

Solidarietà ai primi cittadini sanniti additati al pubblico ludibrio come scansafatiche o cinici pronti a mischiare politica e politiche sui rifiuti. In realtà l’unica dimostrazione di cinismo e bieco opportunismo politico l’ha data in questo caso il signor Cataudo”, concludono Iacovella e Insogna.

ATO Benevento e Piano d’ambito provinciale: Confindustria Benevento aperta alla collaborazione

ATO Benevento e Piano d’ambito provinciale: Confindustria Benevento aperta alla collaborazione

Politica

La Sezione Ambiente di Confindustria Benevento segue con apprensione lo scontro, ormai aperto, che continua a consumarsi tra gli attori del territorio direttamente coinvolti nel ciclo di gestione dei rifiuti urbani della Provincia. 

E’ forte la preoccupazione delle imprese del settore, che contribuiscono in maniera importante all’economia provinciale con oltre 77 milioni di fatturato e 700 dipendenti direttamente coinvolti senza considerare l’indotto.  Le loro attività sono frutto di importanti investimenti, e garantiscono oggi la continuità di un servizio quanto mai essenziale, ma quegli stessi investimenti oggi appaiono incerti. 

Abbiamo l’impressione che si stia giocando con il fuoco” dichiara Giuseppe Pancione Presidente della Sezione Ambiente di Confindustria Benevento. “I rifiuti sembrano essere solo un problema, ma in realtà con una corretta gestione e seri investimenti, sono una risorsa che potrebbe portare benefici sia al territorio che ai cittadini, sotto forma di risorse economiche generate e di riduzione delle tariffe versate. Non possiamo continuare ad assistere a scontri istituzionali che si consumano sulla testa dei diretti interessati: imprese e cittadini.

A valle del mio insediamento come Presidente di Sezione ho cercato da subito un contatto con l’ATO Benevento, l’Ente d’Ambito provinciale per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, in un’ottica di piena collaborazione istituzionale.

Dopo un primo incontro informale all’inizio del mese di novembre 2022 e della mia apertura ad una collaborazione non sono seguiti ulteriori momenti di confronto, mentre la partecipazione a tavoli regionali del sistema confindustriale dedicati alla gestione del rifiuto urbano restituivano la fotografia preoccupante della provincia beneventana, unica nel panorama regionale, a non avere dato attuazione alla legge regionale n.14/2016 con il rilascio di un Piano d’Ambito.

Ho appreso solo dagli organi di stampa dell’approvazione del Preliminare di Piano d’Ambito (approvato con deliberazione del Consiglio d’Ambito n° 14 del 18 novembre 2022), accogliendo con pieno favore la notizia che ha evitato in quella fase un commissariamento che avrebbe visto la nostra provincia impoverirsi di una fondamentale autonomia decisionale.

Tuttavia devo prendere atto della totale assenza di un coinvolgimento di Confindustria Benevento nelle fasi che hanno portato alla redazione del piano nella sua versione approvata in via preliminare.

Un piano che sebbene corposo oggi appare già superato dalle vicende a cui, a mezzo stampa, tutti stiamo assistendo: non è solo in discussione chi sarà la società chiamata a gestire il ciclo rifiuti, ma anche la titolarità degli impianti che solo in parte dovrebbero sopperire alla grave carenza impiantistica provinciale.

Confindustria Benevento è consapevole dell’importanza di questo momento storico, che ci vede accomunati dall’obiettivo di raggiungere in ambito provinciale un ciclo dei rifiuti virtuoso e integrato, ed è per questo disponibile, da subito, a sedersi al tavolo del confronto tra Ente D’Ambito e Provincia, in pieno accordo con le istituzioni regionali, per dare il suo contributo fattivo e sanare una frattura che rischia di avere come unico risultato un danno per l’intero settore.

L’esperienza e la competenza di tecnici e imprenditori che hanno scelto di investire nel rifiuto inteso come risorsa, può rivelarsi oggi un valore aggiunto di cui, auspichiamo, nessuno può più fare a meno, in una partita in cui l’unico vincitore deve essere il Territorio. 

Ato Rifiuti, il Pd si tira fuori: “Il potere fine a se stesso non ci interessa”

Ato Rifiuti, il Pd si tira fuori: “Il potere fine a se stesso non ci interessa”

Politica
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma di Giovanni Cacciano, segretario provinciale del Partito Democratico sannita.

BENEVENTO. Alle ore 13 di oggi, 08 marzo, scadevano i termini per la presentazione della lista per il rinnovo del Consiglio d’Ambito dell’ATO Rifiuti di Benevento. Rispetto all’ipotesi di una soluzione unitaria, il PD ha scelto con convinzione di starne fuori nell’assoluta unità degli organismi dirigenti.

Non eravamo e non siamo interessati a un’intesa purchessia. Era ed è nostro interesse agire in funzione di un nuovo indirizzo strategico nel governo del ciclo dei rifiuti in netta discontinuità con il fallimento di questi anni. Ci riferiamo, evidentemente, a fatti oggettivi ed incontestabili: paghiamo la tariffa più alta della Campania.

I comuni sono costretti dal 2018 a trasferire fuori provincia i propri rifiuti a costi esorbitanti per le tasche dei cittadini.

Per diretta responsabilità dell’ATO che ci starebbe lavorando da 4 anni, il territorio sannita non è ancora dotato di un Piano d’Ambito che definisca il «fabbisogno provinciale» e indichi le «aree di ubicazione» degli impianti di trattamento/lavorazione nonché dei siti di stoccaggio.

Si è fatto di tutto per ostacolare (per note “sragioni” localistiche) l’aggiornamento tecnologico e la riattivazione dello Stir di Casalduni, co-determinando, tra l’altro, la morte di Samte per asfissia economico-finanziaria con annessa crisi occupazionale.

Per non parlare delle massime figure apicali in organigramma, cui compete l’autorizzazione dei progetti degli impianti, ad un tempo «progettisti di proposte di impianto» sul territorio.

Se deve essere ancora questo il «modello di gestione dei rifiuti» nel Sannio noi, semplicemente, non ci stiamo. Non ci interessa una mera logica di «potere per il potere» o qualche posticino in Consiglio. Ce ne stiamo fuori.

In ogni caso, vigileremo con rigore su tutto quanto la «nuova/vecchia governance» dell’ATO Rifiuti vorrà e saprà mettere in campo con l’occhio rivolto, in via esclusiva, alla tutela degli interessi dei cittadini e degli utenti Sanniti oggi i più penalizzati di tutta la regione Campania.