Ponte Blu, sabato il workshop di presentazione “Inclusione e Diversità”

Ponte Blu, sabato il workshop di presentazione “Inclusione e Diversità”

Eventi

Sabato 5 ottobre, alle 10.30, presso il Campus Ansi Formazione in Viale Regina Elena a Pastene di Sant’Angelo a Cupolo, si terrà il workshop “Inclusione e Diversità” per la presentazione del progetto “Ponte Blu”, primo centro socio-psico-educativo per bambini e ragazzi con problematiche legate all’autismo, primo e unico centro di questa tipologia in tutto il Sud Italia.

Intervengono Ludovico Vessichelli ispiratore del progetto, e la referente e curatrice dello stesso Concetta Morante, che presenteranno le linee guida e gli obiettivi. Relazioneranno Laura Viscusi (ordine psicologi della Campania) su “Il ruolo degli psicologi a sostengo dell’inclusione”, Chiara De Michele (Croce Rossa Italiana Benevento) su “Il ruolo del volontariato a sostegno dell’inclusione”, Carmen Coppola (assessore Politiche Sociali Comune Benevento) su “La richiesta del territorio e il contributo del Comune – Istituzione“, Giulia Porcelli (terapista Aba per l’autismo) su “L’efficiacia dell’analisi applicata del comportamento sulle diversità di sviluppo” e infine Stefania Letizia (coordinatrice sostegno IC “Bosco Lucarelli” Benevento) su “Il contributo del lavoro in equipe con i disturbi del neurosviluppo”.

“Ponte Blu” è un centro socio-psico-educativo, ma non un centro di riabilitazione sanitaria. E’ rivolto e aperto anche alle famiglie, e pensato per supportare bambini con disturbi del neurosviluppo e del comportamento, con un’attenzione particolare alla crescita individuale e all’inclusione sociale. Prima del workshop è previsto un coffee-break di benvenuto. 

“Tra il bianco e il nero preferisco il…blu”: l’iniziativa dell’I.C. Montalcini per la Giornata Mondiale sull’Autismo

“Tra il bianco e il nero preferisco il…blu”: l’iniziativa dell’I.C. Montalcini per la Giornata Mondiale sull’Autismo

AttualitàDalla Provincia

“Tra il bianco e il nero preferisco il…blu”: questo è il titolo scelto dall’I.C. Rita Levi Montalcini e dall’Azienda Speciale consortile Ambito B02, rappresentata dalla dott. Michela Barbato, per progettare e realizzare l’ultima attività di didattica orientativa prevista dal Protocollo d’Intesa “Facciamo Rete” per ricordare il valore simbolico del 2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. Blu, infatti, è il colore richiamato nel titolo poiché associato all’autismo.

Gli obiettivi dell’attività, ha sostenuto il Dirigente, prof.ssa Anna Polito, sono stati quelli di: sensibilizzare l’opinione pubblica e informare gli studenti riguardo una tematica di rilevanza sociale, aumentare la consapevolezza sull’importanza del dialogo, della diversità e dell’inclusione, costruire una comunità di individui impegnati a sostenere la diversità con gesti reali e quotidiani per combattere la polarizzazione e gli stereotipi e per migliorare la comprensione e la cooperazione tra persone nonché richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone affette da spettro autistico.

Quando l’ONU decise di istituire il 2 aprile come giornata mondiale dell’autismo si decise di associare il colore blu perchè è una tinta che risveglia sicurezza e bisogno di conoscenza. Sono proprio questi i due temi che coinvolgono il mondo dell’autismo.

Sicurezza intesa come la possibilità di vivere un’esistenza protetta ma libera per le persone autistiche e le famiglie; conoscenza intesa come ricerca scientifica e la consapevolezza di tutti nel sapere come comportarsi con una persona autistica.

Durante l’attività, organizzata in maniera interattiva, sono stati protagonisti  gli alunni delle classi I della Scuola Secondaria di I grado guidati dalle docenti di lettere: Chiumiento, Barricella, Izzo e Cefalo. Durante il laboratorio è intervenuta in rappresentanza dell’Ambito, la dott.ssa Gisoldi Roberta (A.T.I. Benessere- Terzo Millennio-Social Lab76-Socrates ETS). Si ricorda che il documento era stato siglato, il giorno 6 ottobre 2023, tra l’Istituto Comprensivo sangiorgese, Comune e Azienda Speciale Consortile B02 per i Servizi Sociali, avente come referente la Prof.ssa Izzo Annalisa della Scuola Secondaria di I grado e divenuto parte integrante del PTOF 2022-2025 nonché dell’aggiornamento annuale 2023-2024.

Nonostante il commissariamento del Comune sannita la scuola e l’Ambito hanno realizzato tutte le giornate tematiche previste dal Protocollo coinvolgendo in modalità parallela tutte le classi della Scuola Secondaria di I grado.

Sentiti i ringraziamenti del Dirigente, rivolti all’Ambito e a tutti i relatori che hanno stimolato nei ragazzi un protagonismo attivo e sviluppo di competenze, e verso i docenti che hanno accompagnato gli alunni in questa esperienza dall’alto valore formativo, didattico e emotivo.

De Pierro: “Autismo e neuropsichiatra infantile, Amministrazione con Casa di Jonas ha dato un segnale importante” 

De Pierro: “Autismo e neuropsichiatra infantile, Amministrazione con Casa di Jonas ha dato un segnale importante” 

Politica

“La sindrome dello spettro autistico si sconfigge con necessarie convergenze tra scuola, famiglia e istituzioni e con importanti sinergie interistituzionali.

L’amministrazione comunale di Benevento sull’autismo, grazie ai fondi Pics, darà un segnale di straordinaria attenzione: grazie alla partnership con l’Asl nascerà un centro altamente specializzato per le cure dedicate alla neuropsichiatra infantile e al disturbo dello spettro autistico.

Sarà un supporto operativo per le famiglie e un tassello importante per aiutare i ragazzi e le famiglie alle prese con disturbi neuropsichiatrici”,

Lo ha detto il vicesindaco di Benevento Francesco De Pierro partecipando stamane, in rappresentanza del sindaco Mastella, al convegno di Cesvolab ‘Un posto per tutti’-Autismo e impatto sociale che si è svolto oggi all’hotel Traiano.

Benevento| Scopre che figlio è autistico: violenze e minacce in famiglia

Benevento| Scopre che figlio è autistico: violenze e minacce in famiglia

BeneventoCronaca

Violenze e minacce anche di morte, ogni giorno dal 2013, da quando si era scoperto che il loro secondo figlio era affetto da una grave forma di autismo con difficoltà di linguaggio.

Vessazioni, soprattutto piscologiche, ma anche atteggiamenti offensivi, denigratori e minacciosi nei confronti dei conviventi, fino anche a danneggiare i giocattoli del bimbo.

Per tutto questo la Procura di Benevento ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ad un uomo gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie e dei figli.

Le indagini sono partite dopo la denuncia della moglie, il 21 febbraio scorso. La donna ha raccontato che quelle vessazioni erano iniziate dal 2013, poco dopo la scoperta della patologia del secondo figlio. Nel dicembre 2023 la donna è rimasta vittima anche di una aggressione fisica da parte dell’uomo che le ha messo le mani al collo: il figlio maggiore l’ha difesa e l’ha liberata. Sospettando che la moglie volesse chiedere la separazione, l’uomo ha iniziato a minacciarla ancor più gravemente.

Da qui la denuncia e tutte le testimonianze che hanno confermato i racconti della vittima, come le relazioni del Centro Antiviolenza.

Al “Fermi” di Montesarchio un convegno sull’Autismo

Al “Fermi” di Montesarchio un convegno sull’Autismo

AttualitàDalla Provincia
L’incontro, dal titolo “Conoscere e valorizzare l’universo delle diverse espressioni”, si è tenuto sabato primo aprile.

Con la Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismo, istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite, si è voluta richiamare l’attenzione sulle persone con disturbi dello spettro autistico.

Nell’ambito di queste manifestazioni si è svolto sabato primo aprile, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Enrico Femi” di Montesarchio, l’incontro dal titolo “Conoscere e valorizzare l’universo delle diverse espressioni”.

All’iniziativa ha partecipato, la dirigente scolastica dott.ssa Pasqualina insieme ad una rappresentanza di studenti ed insegnanti dell’istituto.

Presenti gli alunni del Fermi con bisogni educativi speciali, i docenti del dipartimento BES e la referente, prof.ssa Sabina Pignatiello. Il dibattito è stato organizzato in collaborazione con i promotori del progetto “La casa del sorriso” rappresentati dalla dott.ssa Angela Starace, presidente dell’associazione Piccole Donne e dall’Unità pastorale di Cervinara.

E’ stata una mattinata di confronto, riflessione, intesa, coinvolgente, a tratti emozionante e gioiosa.
La dottoressa Angela Starace ha invitato i giovani ad avvicinarsi al mondo della disabilità e ad andare oltre, perché dietro qualsiasi tipo di condizione esiste una precisa individualità con caratteristiche e bisogni differenti, corrispondenti a mille sfumature di colore.

Significativo l’intervento di don Daniele Paradiso, vice parroco di Cervinara, che ha animato la giornata con il suo intervento coinvolgendo gli studenti, facendo domande e strappando sorrisi.

Schietti e sinceri sono stati i ragazzi speciali, che hanno espresso il loro punto di vista, hanno raccontato le proprie esperienze ed espresso le loro preferenze per le attività svolte nell’ambito del progetto, portato avanti dall’associazione Piccole Donne di Cervinara e dall’Unità pastorale di Cervinara.

Sincere e concrete le parole di Concetta Parente, mamma di una bambina con malattia rara e di Concetta Grillo, mamma e volontaria dell’associazione, che ha portato la sua esperienza e le sue riflessioni circa l’utilità dell’opera del volontariato per le famiglie di ragazzi autistici.

Molto toccante la testimonianza di Federica Capuano, ex studentessa del Fermi, oggi volontaria dell’associazione, che si è commossa quando ha raccontato la sua esperienza e il rapporto con i ragazzi speciali e quanto questo abbia arricchito la sua anima, invitando tutti i giovani, gli studenti ad avvicinarsi al mondo del volontariato ed alle attività rivolte alle persone con disabilità.

La Dirigente scolastica Pasqualina Luciano, per contribuire ulteriormente a sensibilizzare e diffondere tra gli studenti la conoscenza di una sindrome poco conosciuta, ma che interessa un numero crescente di persone, ha proposto di aderire all’iniziativa della “mano blu”: gli studenti avranno il compito di realizzare questo logo, di affiggerlo nei vari spazi della scuola e di farsi promotori sul territorio della sua diffusione.

La manifestazione si è conclusa sulle note della canzone di Mr Rain “Supereroi”, mentre tutti i presenti, alunni, studenti, insegnanti, genitori, cantavano “Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo stando uno accanto all’altro”.

“Un calcio all’Autismo”: lo sport come fattore di inclusione sociale

“Un calcio all’Autismo”: lo sport come fattore di inclusione sociale

AttualitàDalla Regione

Domenica 18 dicembre, presso i campi di calcio Oasi di Sant’Anastasia, si è tenuto l’evento “Un calcio all’Autismo”, organizzato dall’associazione InAu – Incontra Autismo – del presidente Carlo Pecora in sinergia con l’associazione “Su una Nuvola Blu” di Susy Rea e Mimmo De Simone, che si occupa di disabilità, con un’attenzione particolare all’autismo e ai disturbi misti del neuro sviluppo.

Un’occasione importante per mostrare come lo sport possa costituire a tutti gli effetti un fattore di inclusione sociale e veicolo di valori sani e edificanti. Praticare attività sportiva consente di migliorare la coordinazione motoria dei ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico, di imparare a gestire le emozioni, a regolarle e a non lasciarsi sopraffare da esse.

“La disabilità non è contagiosa, ma l’allegria sì!”

Susy Rea e Mimmo De Simone si sono così espressi in merito all’iniziativa:”L’associazione Su una nuvola Blu nasce per dare assistenza alle famiglie in cui vi è un bambino disabile.Ci occupiamo particolarmente di autismo e disturbi misti del neurosviluppo. La nostra associazione perché nelle zone del vesuviano i bambini e/o ragazzi con disabilità sono totalmente abbandonati, dipendenti in toto dalle famiglie di origine in quanto per loro non è prevista nessuna struttura o nessuna attività, siamo addentrati molto nel problema in quanto entrambi i nostri figli sono portatori di disabilità quindi conosciamo tale problematica a fondo. Al giorno d’oggi c’è ancora poca informazione sull’autismo, sulle varie forme di terapia e soprattutto sulla diffusione delle autonomie che sono fondamentali per il “dopo di noi”.
Ancora troppi genitori rifiutano di accettare le diagnosi credendo che con l’età il disturbo vada ad affievolirsi, sottovalutano il problema perché un intervento terapeutico precoce potrebbe andare a limitare danni importanti dal punto di vista cognitivo e comportamentale.

Per alcuni bambini il problema più grande non è l’autismo, ma sono i genitori che si girano dall’altra parte non fornendogli gli strumenti necessari per la loro crescita. Lo sport, così come le attività ludiche, sono fondamentali per i ragazzi affetti da autismo per migliorare la loro coordinazione motoria. Un ragazzo autistico che pratica uno sport impara a gestire le sue emozioni, a regolarle e a non lasciarsi prendere da loro. La maggior parte dei ragazzi autistici hanno problemi a stare a contatto con altre persone, hanno difficoltà a trovarsi in gruppi di lavoro. Lo sport e le attività sono fondamentali per favorire il loro inserimento all’interno di un contesto sociale che oggi è sempre più teso al team che al singolo.”

A nome dell’associazione InAu si è espresso Antonio Miserendino, membro del direttivo e cofondatore del progetto: “L’associazione InAu-incontra Autismo affonda le sue radici nel tessuto sociale della città di Solofra (AV), una piccola realtà di circa 12000 abitanti.
Nel Dicembre 2014 alcuni soci fondatori come volontari lanciano il progetto “InAu- Incontra Autismo” che si propone inizialmente come progetto di sportello gratuito di networking territoriale tra genitori, operatori e istituzioni, al fine di ottenere dati sulla patologia, confronto e definizione di obiettivi, evitando l’isolamento delle famiglie.

Il progetto viene proposto presso il Comune di Solofra –Assessorato all’Infanzia e Istruzione e approvato con delibera di giunta 223 del 10-12-2014.L’iniziativa “un calcio all’autismo, nasce in via sperimentale nel comune di Monteforte Irpino (AV) mentre la prima partita ufficiale, avviene il 18 dicembre 2019 a Nocera Inferiore (Sa) e da lì in poi, il Covid ci ha dato una forte battuta d’arresto, ma nonostante tutto, abbiamo disputato tante partite in provincia di Napoli, Salerno e ovviamente Avellino.
Diversi incontri anche con l’Avellino Calcio e la Salernitana.

Ogni nostra tappa, come quella di Sant’Anastasia, ha la finalità di sensibilizzare le comunità che ci ospitano e di lasciare un messaggio: tutti possono fare sport. Lo sport per i nostri ragazzi è davvero un importante strumento: pensa che abbiamo provato anche altri tipi di sport oltre al calcio, in questo caso sto parlando di tiro con l’arco.

Grazie alla disponibilità degli Arcieri dell’ASD Rocca San Quirico 1983 di Roccapiemonte (SA), i nostri ragazzi hanno avuto modo di imparare una nuova disciplina che richiede destrezza, movimenti precisi, rapidi e armonici. Un passo in avanti che si potrebbe fare (dice Antonio Miserendino) è quello di aprire, o meglio, integrare i tanti ragazzi speciali nei loro allenamenti e perché no, anche nelle loro partite; solo così potremmo iniziare a pronunciare la parola INCLUSIONE.

Importante è capire che l’autismo non è una malattia ma un disturbo per cui le terapie comportamentali sono importantissime. Le evidenze scientifiche stabiliscono che il metodo ABA (Applied Behavior Analysis) Analisi del comportamento applicata si è rivelato molto efficace con i bambini autistici e ha lo scopo di ridurre i comportamenti disfunzionali e di promuoverne altri appropriati. Importante è fare una diagnosi precoce ed attivare subito un trattamento intensivo. Spesso incontriamo tante famiglie che fanno fatica ad aprirsi, viviamo in una società in cui si ha poca conoscenza del disturbo e le barriere sociali, burocratiche e psicologiche mettono a dura prova le famiglie. I bambini vanno aiutati in tutti i contesti di vita, a scuola con la formazione specifica degli insegnanti di sostegno, con l’educatrice che deve favorire l’integrazione ed aiutarlo nelle autonomie, ed infine il terapista che deve osservare e nel caso intervenire nei contesti di vita, quali scuola, casa, supermercato, ristorante ecc.”

Benevento, ecco la “casa di Jonas”: un centro assistenza per anziani e per i bambini affetti da sindrome di down e autismo

Benevento, ecco la “casa di Jonas”: un centro assistenza per anziani e per i bambini affetti da sindrome di down e autismo

AttualitàBenevento Città
“Credo che sia l’opera più bella – ha commentato il sindaco Mastella – alla quale teniamo molto come amministrazione”.

E’ stato inaugurato questa mattina, con la visita presso il cantiere dove sono in corso i lavori de La Casa di Jonas, il tour dedicato agli organi di stampa che, periodicamente, toccherà tutti i cantieri del Pics, il Programma Integrato Città Sostenibile, di Benevento.

Erano presenti: il sindaco Clemente Mastella, il vicesindaco e delegato all’attuazione del Pics, Francesco De Pierro, l’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Pasquariello, i dirigenti ed i tecnici comunali.

La Casa di Jonas, che sarà destinata all’assistenza per le persone che soffrono di Alzheimer, demenza senile e per i bambini affetti da sindrome di down ed autismo, sarà pronta per la prossima primavera.

L’immobile, composto da tre livelli, avrà al primo piano una zona destinata all’amministrazione della struttura con relativi uffici e archivio; un’altra area sarà destinata all’accettazione e un’altra ancora all’attività socio-assistenziale di centro diurno con relativi ambienti destinati a consultori e spazi comuni per attività ricreative.  L’importo dell’intervento è di 1 milione e 430mila euro.

“Credo che sia l’opera più bella – ha commentato il sindaco Mastella – alla quale teniamo molto come amministrazione. La struttura sarà destinata alle persone malate di Alzheimer o che soffrono di demenza senile, gli spazi esterni saranno destinati ai bambini affetti da sindrome di down ed autismo per un’attività educativa-ricreativa. E’ un tratto umano che stabilisce un filo tra le istituzioni e le realtà familiari che vivono realtà drammatiche”.  

La prossima tappa del tour vedrà protagonista il progetto denominato La città dei Santi e si terrà nei primi giorni del mese di ottobre. 

Neuroinfiammazione e autismo: giovedì convegno all’Unifortunato

Neuroinfiammazione e autismo: giovedì convegno all’Unifortunato

Eventi
L’evento, patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri con la collaborazione dell’ANGSA, si terrà nell’Aula Magna della Giustino Fortunato in Via Delcogliano, 12.

L’Università Giustino Fortunato, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Benevento e la collaborazione dell’ ANGSA Campania, organizza per Giovedì 9 giugno alle ore 16.30, nell’Aula Magna dell’UniFortunato in Viale Raffaele Delcogliano, 12 -BN, il Convegno sul tema: “Neuroinfiammazioni e Autismo. Evidenze e possibili nuovi orizzonti terapeutici”.

Il pomeriggio si aprirà con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’UniFortunato Giuseppe Acocella e del Presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri di Benevento Giovanni Pietro Ianniello.

L’opening Plenary Lecture sarà affidata al prof. Alexei Verkhratsky – Ordinario di Neurofisica – University of Manchester che relazionerà su “Le cellule gliali da semplici spettatrici a protagoniste principali dello sviluppo e delle funzioni del sistema Nervoso Centrale”-

La Plenary Lecture vedrà protagonista il Prof. Luca Steardo – Straordinario di Psichiatria dell’Università Giustino Fortunato e dell’Università di Roma “La Sapienza” su un tema di grande rilievo ed interesse: “Neuroinfiammazione e autismo: quali possibili legami ?”

Sarà possibile partecipare sia in presenza, sia in streaming inviando una mail di adesione ad eventi@unifortunato.euindicando nella mail le generalità, l’istituzione di appartenenza e la modalità di partecipazione scelta.