Sabato mattina, grazie alla segnalazione di un cittadino, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Baiano è intervenuta a Mugnano del Cardinale, in località Calabricita.
Qui i militari dell’Arma hanno trovato due cani di razza pastore tedesco in condizioni critiche, visibilmente denutriti e disidratati.
Dopo aver fornito acqua e cibo ai due animali per stabilizzare le loro condizioni fisiche, i Carabinieri hanno richiesto l’intervento di un medico veterinario dell’ASL di Avellino.
Il veterinario, constatate le condizioni di salute e accertata l’assenza di microchip, ha disposto il trasporto dei cani in ambulanza presso una clinica veterinaria.
Sono in corso indagini per individuare il responsabile dell’abbandono e maltrattamento di animali.
Chiedono chiarimento e poi lo feriscono mortalmente: in carcere padre e figlio
I due sono stati arrestati perché ritenuti responsabili dell’omicidio di Felice Lippiello, ucciso lo scorso 9 febbraio a Baiano, in provincia di Avellino.
Si sono lasciati prendere senza dire una parola ai carabinieri che gli hanno notificato il provvedimento di fermo per l’omicidio di Felice Lippiello, il 54enne ucciso con una coltellata il 9 febbraio scorso nel cortile di via De Sanctis a Baiano, in provincia di Avellino.
Padre e figlio, 47 e 19 anni, sono stati portati nelle camere di sicurezza del comando provinciale dei carabinieri e in queste ore verranno trasferiti in carcere.
Alle contestazioni del pubblico ministero Vincenzo Toscano non hanno fatto una piega. Nelle prossime ore, in attesa dell’interrogatorio di garanzia, nomineranno il difensore.
Entrambi gli indagati hanno precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio di sostanze stupefacenti. A loro i carabinieri sono arrivati ricostruendo amicizie e frequentazioni di Lippiello, anche lui con precedenti per droga.
Viene confermato il quadro nel quale sarebbe avvenuto l’omicidio: una sorta di chiarimento nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. Padre e figlio hanno telefonato a Lippiello, da poco rientrato a casa con la compagna, chiedendogli un incontro, che è avvenuto nel cortile del quartiere Vesuni.
La discussione è presto degenerata e uno dei due ha tirato fuori il coltello e colpito Lippiello alla coscia sinistra. La compagna, accorsa dopo aver sentito le grida, ha lanciato l’allarme, ma la corsa dell’ambulanza del 118 verso l’ospedale di Nola si è rivelata inutile: Lippiello è morto durante il trasporto. Il fendente gli aveva reciso l’arteria femorale.
Sparano tra la folla: sei persone denunciate dai Carabinieri
E’ successo tra le vie di Baiano, nel corso dei festeggiamenti del “Maio”.
I Carabinieri della Stazione di Baiano, a conclusione di articolata attività di indagine eseguita a seguito dei festeggiamenti del “Maio” svolti lo scorso anno tra le vie di Baiano, raccoglievano elementi di colpevolezza nei confronti di sei cittadini che venivano pertanto denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino che, concordando con le ipotesi investigative, emetteva altrettante informazioni di garanzia.
L’indagine ha consentito di identificare sei persone che, pur non essendo titolari di porto d’armi né autorizzati a portare armi ad avancarica nel corso della celebrazione della festa del Maio, esplodevano colpi a salve in luogo aperto al pubblico ed in particolare sulla pubblica via, ove altri numerosissimi cittadini assistevano ai festeggiamenti.
L’attività afferisce ai necessari requisiti di sicurezza per la pubblica incolumità affinchè lo svolgimento delle varie manifestazioni si svolga in un clima di serenità e con l’abbattimento di rischi potenzialmente generativi di lesioni personali e conseguentemente turbative dell’ordine e sicurezza pubblica, come avvenuto negli scorsi anni.
Guida sotto effetto di alcool e si rifiuta di sottoporsi agli accertamenti: nei guai 46enne di Monteforte Irpino
In questi ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Baiano, hanno ulteriormente intensificato i controlli sul territorio, attuando specifici servizi di prevenzione finalizzati al contrasto delle attività illecite, con particolare riguardo ai reati predatori e a quelli in materia di stupefacenti.
Nel corso dei servizi, nei quali sono state impiegate numerose pattuglie, i militari hanno proceduto al controllo di una decina di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari, oltre 190 veicoli e circa 250 persone, elevate svariate contravvenzioni per violazioni al codice della strada, ritirate due patenti di guida e sottoposto a sequestro amministrativo 3 autovetture poiché sprovviste della prescritta copertura assicurativa.
Durante i controlli sono state segnalate alla Prefettura di Avellino 7 giovani (tra i 17 e 26 anni), per detenzione ed uso personale di sostanze stupefacenti e nel contesto venivano sequestrati complessivamente 13 grammi di hashish.
Inoltre, i Carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino, un 46enne di Monteforte Irpino che, alla guida di una autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica per l’assunzione di sostanze alcoliche, si rifiutava di sottoporsi agli accertamenti etilometrici. Al soggetto veniva sequestrata l’autovettura e ritirata la patente di guida.
Le attività di controllo dei Carabinieri della Compagnia di Baiano, che si innestano nell’ambito delle direttive impartite dal Comando Provinciale di Avellino, nel quadro delle misure di sicurezza dirette dal Prefetto di Avellino, continueranno senza soluzione di continuità al fine di garantire Maggiore sicurezza ai cittadini.
Tenta di truffare un’anziana: 20enne denunciato dai Carabinieri
Truffatori in azione a Baiano, ma il colpo ai danni di una ultraottantenne fallisce: la donna, venuta a conoscenza di analoghi episodi di truffe e ricordando i consigli dell’Arma in merito a tale tipologia di reato, divulgati sia dagli organi d’informazione sia con apposite locandine affisse in paese, ha avvisato subito i familiari e richiesto l’intervento dei Carabinieri.
Nello specifico, questo pomeriggio il malvivente ha telefonato a casa dell’anziana e, spacciandosi per un corriere, le riferisce che di lì a poco sarebbe passato da lei per la consegna di un pacco indirizzato al nipote, a fronte del quale avrebbe dovuto pagare 1.350 euro.
L’immediata attività investigativa, sviluppata dai Carabinieri in borghese dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Baiano, ha consentito di intercettare e bloccare nei pressi dell’abitazione della vittima il presunto truffatore.
Si tratta di un ventenne di Napoli che, d’intesa con la Procura della Repubblica di Avellino, è stato denunciato in stato di libertà. Inoltre, attesa l’illiceità della condotta posta in essere e l’ingiustificata presenza in quel comune, lo stesso è stato proposto per l’emissione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio.
Sono tuttora in corso accertamenti da parte dei Carabinieri finalizzati sia a risalire all’identità di possibili complici sia ad appurare eventuali responsabilità del giovane in analoghi fatti commessi in Irpinia.
Nonostante i ragguardevoli risultati conseguiti, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ricorda ancora una volta i consigli riportati con l’iniziativa “Difenditi dalle truffe”, principalmente rivolta agli anziani, potenziali vittime di raggiri, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone. È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere. Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità.
Prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare fantomatiche cauzioni, debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento e contattare il familiare interessato, segnalando immediatamente ogni situazione sospetta al “112” o al più vicino Comando.
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