Credito d’imposta Zes unica Mezzogiorno, Barone: “Sarà prorogato al 2025”

Credito d’imposta Zes unica Mezzogiorno, Barone: “Sarà prorogato al 2025”

Politica

“Il credito d’imposta Zes Unica Mezzogiorno sarà prorogato al 2025, assieme al rifinanziamento della Nuova Sabatini in uno con la conferma di alcune misure di sgravi contributivi già in vigore per incentivare l’occupazione di giovani, donne e lavoratori svantaggiati e saranno inoltre previsti interventi in materia di detassazione dei premi di produttività e per il welfare aziendale”.

Così Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier a proposito dell’approvazione del Documento Programmatico di Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro, della Lega, dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti.

“L’impegno del Governo e della Lega per il Sud è continuo e costante e la proroga del credito d’imposta Zes va nella direzione dello sviluppo e dell’attrazione di nuovi investimenti nel Mezzogiorno in armonia con il Piano Strategico”, prosegue Barone che aggiunge: “Il Piano individua le filiere da rafforzare (agroindustria, turismo, elettronica&ICT, automotive, Made in Italy, Chimica e farmaceutica, Navale e cantieristica, Aerospazio e Ferroviario) nonché le tecnologie da sostenere (tecnologie digitali, cleantech e biotech) e su questa linea bisogna andare avanti”.

Il dirigente della Lega infine plaude anche alla proroga dell’esonero contributivo a favore dei giovani fino a 35 anni di età e delle lavoratrici svantaggiate, sempre prevista del Documento Programmatico di Bilancio 2025.

“E’ un’ottima misura per incentivare lo sviluppo occupazionale nel Mezzogiorno e per far avviare nuove imprese ai giovani”, afferma ancora Barone che a proposito del Credito d’imposta Zes 2024 conclude: “Le imprese che intendono beneficiare del credito d’imposta devono completare, entro il 15 novembre 2024, l’acquisto dei beni strumentali nuovi destinati alle strutture produttive situate all’interno della Zes Unica del Mezzogiorno e successivamente, tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024, inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione integrativa che attesta l’effettiva realizzazione degli investimenti”.

Abolizione test d’ingresso medicina, Barone: “Grazie alla Lega risultato per i giovani e per l’assistenza sanitaria”

Abolizione test d’ingresso medicina, Barone: “Grazie alla Lega risultato per i giovani e per l’assistenza sanitaria”

Politica

Grazie alla Lega e al presidente della commissione Istruzione e Cultura del Senato, l’amico Roberto Marti, il numero chiuso a medicina, odontoiatria e veterinaria sarà abolito. La commissione Istruzione di Palazzo Madama ha dato il via libera al disegno di legge delega che elimina i test d’ingresso e sposta lo sbarramento al secondo semestre, ora manca soltanto l’atto finale del voto parlamentare e la norma sarà legge. In ogni caso l’impegno della Lega e del centrodestra è di approvarla quanto prima per consentire al Governo di adottare i decreti legislativi e far partire la riforma con il prossimo anno accademico”. Così Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier.

E’ una svolta epocale, sarà archiviato un sistema che da 25 anni ha imposto il numero chiuso a medicina, contribuendo alla drastica riduzione del numero dei medici sul territorio e determinando serie difficoltà nell’assistenza sanitaria”, aggiunge Barone che elenca i punti di forza del testo varato dalla commissione Istruzione e Ricerca Scientifica del Senato: “Innanzitutto è previsto che l’iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria sia libera, permettendo a ciascun giovane diplomato di potersi iscrivere alla facoltà di medicina senza test e ‘tagliole’.

Ovviamente saranno individuati criteri di sostenibilità per l’iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea magistrale che siano commisurati alla disponibilità dei posti dichiarata dalle università e definite le discipline qualificanti comuni che devono essere oggetto di insegnamento nel primo semestre dei corsi di studio di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria. Per quanto riguarda l’ammissione al secondo semestre sarà subordinata al conseguimento di tutti i Cfu stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre svolti secondo standard uniformi nonché alla collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale; ovviamente sarà garantito, nel caso di mancata ammissione al secondo semestre, il riconoscimento dei Cfu conseguiti dagli studenti negli esami di profitto del primo semestre relativi alle discipline qualificanti comuni per il proseguimento, anche in sovrannumero, in un diverso corso di studi tra quelli da indicare come seconda scelta rispetto ad uno dei corsi di laurea magistrale, rendendo obbligatoria e gratuita la doppia iscrizione limitatamente al primo semestre, nonché sarà individuata la modalità per permettere l’iscrizione a corsi di laurea diversi anche oltre il termine stabilito in via ordinaria”.

Per Barone è “molto positivo” che il testo approvato in commissione preveda che in coerenza con il fabbisogno di professionisti del SSN determinato dal Ministero della Salute, siano individuate le modalità per rendere sostenibile il numero complessivo di iscrizioni al secondo semestre, anche attraverso il potenziamento delle capacità ricettive delle università. Inoltre, il dirigente della Lega evidenzia le novità, sempre contenute nel testo licenziato dalla commissione del Senato, per la formazione degli studenti. È importante che sia stato previsto che gli studenti dei corsi di laurea magistrale possano svolgere un’attività di formazione teorico-pratica anche sotto la guida di tutor, individuati tra i dirigenti medici e sanitari in servizio presso le strutture ospedaliere e territoriali sia universitarie sia non universitarie, di primo e di secondo livello, pubbliche e private accreditate, e presso gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.

E’ oltremodo rilevante – aggiunge Barone – che sia possibile promuovere in collaborazione con gli ordini delle professioni sanitarie, per gli ultimi tre anni di scuola secondaria di secondo grado, percorsi di orientamento e di sviluppo delle vocazioni per i corsi di laurea magistrale in medicina, prevedendo  anche un tirocinio, con la piena accessibilità degli stessi su tutto il territorio nazionale, da svolgere all’interno dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento definiti dal Ministero dell’istruzione e del merito, la cui frequenza sia valorizzata nell’ambito dell’attribuzione dei Cfu previsti nel primo semestre dei corsi di laurea magistrale”, conclude il dirigente della Lega.

Mancata riapertura ferrovia Benevento-Cancello, Barone (Lega): “Una vergogna, Eav e Regione diano una data certa”

Mancata riapertura ferrovia Benevento-Cancello, Barone (Lega): “Una vergogna, Eav e Regione diano una data certa”

Politica
Il capogruppo leghista Severino Nappi ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ricostruendo la storia recente della Benevento-Cancello.

Ringrazio ancora una volta il capogruppo della Lega in Regione Severino Nappi per essersi occupato nuovamente dei problemi dell’Eav e in particolare della mancata riapertura della linea ferroviaria Benevento-Napoli via Cancello e delle continue prese in giro ai pendolari dei vertici dell’azienda del trasporto regionale”. A dirlo è Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini premier.

E annuncia “Sui lavori della stazione Benevento Appia e sulla Benevento-Cancello un’interrogazione del capogruppo Nappi. Basta con le bugie sulla riapertura, la ferrovia è chiusa oramai da quasi quattro anni e della riattivazione non se ne parla con disagi enormi per pendolari, studenti, lavoratori, turisti e chiunque deve spostarsi da Benevento, dalla Valle Caudina o dalla Valle Suessola per Napoli e viceversa. Ogni cinque/sei mesi da Eav annunciano il completamento dei lavori e quindi l’apertura della ferrovia e poi puntualmente si rinvia, l’ultima ‘bugia’, detta ad aprile 2024, era per l’apertura ottobre che è arrivato ma ancora un nulla di fatto”.

E’ vergognoso – prosegue Barone – che nessuna istituzione si preoccupi della questione, che a prescindere dal colore politico non si invochi la verità sul completamento dei lavori e la riapertura della linea. Il rischio vero è che si vada a finire al 2026 con l’isolamento perenne di Valle Caudina e Valle Suessola e le continue difficoltà della città di Benevento al collegamento con Napoli attraverso ferrovia”.

Nell’interrogazione a risposta scritta presentata al presidente della Campania Vincenzo De Luca il capogruppo leghista Severino Nappi ricostruisce la storia recente della Benevento-Cancello. “A febbraio 2020 sono iniziati i lavori per l’adeguamento agli standard di sicurezza dei 46 chilometri della linea ferroviaria Benevento-Cancello che sarebbero dovuti durare due anni; a marzo 2021 per i lavori è stato completamente bloccato l’esercizio ferroviario da Eav Srl, affidataria della Regione Campania; l’azienda Eav aveva poi annunciato il completamento dei lavori per dicembre 2023 e la ripresa della circolazione, dopo collaudo e pre-esercizio di Ansfisa, a luglio 2024; poi in un incontro pubblico sui trasporti del 26 febbraio 2024 al Museo del Sannio di Benevento il presidente di Eav Umberto De Gregorio aveva annunciato il completamento dei lavori per fine marzo 2024 con l’avvio del collaudo; il 4 aprile 2024 è stato istituto un tavolo permanente tra Eav e sindaci interessati alla linea ferroviaria Benevento-Cancello e in un comunicato stampa Eav annunciava la riapertura della rete a ottobre 2024 e alla possibilità per i pendolari di riutilizzare nuovamente i treni Eav; il 12 agosto Eav in un comunicato stampa scriveva che i lavori ‘proseguono’ ma non parlava più di data di riapertura ma di problemi tecnici dell’interfaccia tra i sistemi Eav e Rfi che ‘hanno rallentato alcune attività’“, scrive Nappi nel testo dell’interrogazione.

E aggiunge: “I lavori di ammodernamento della linea non sono stati completati e si sta procedendo con la realizzazione della linea aerea e della messa in opera dei deviatori e nemmeno i lavori di restyling e rifunzionalizzazione della Stazione Benevento Appia e efficientamento energetico della palazzina sono stati conclusi. La sospensione dell’esercizio ferroviario della linea Benevento-Cancello ha creato e sta creando un disagio enorme ad un’area vasta che interessa tre province (Benevento, Avellino e Caserta) e tredici stazioni, partendo da Benevento Appia fino a San Felice a Cancello con migliaia di pendolari di Benevento, della Valle Caudina e della Valle Suessola costretti da anni ad utilizzare l’autovettura perché gli autobus sostitutivi non sono compatibili con gli orari di arrivo”.

Infine, il capogruppo della Lega nell’interrogazione presentata chiede a De Luca di sapere: “se è a conoscenza dei ritardi, ad oggi di due anni, dei lavori per l’ammodernamento della rete ferroviaria Benevento-Cancello e del restyling della stazione Benevento Appia e i motivi degli stessi; il cronoprogramma completo di tutte le fasi di lavoro della rete ferroviaria e della stazione Benevento Appia, dall’avvio degli stessi ad oggi; a quale classe di efficientemente energetico sarà adeguata, migliorandola, la palazzina uffici della stazione Benevento Appia; quali provvedimenti urgenti intenda adottare affinché Eav, srl con socio unico la Regione Campania, proceda senza indugi al completamento urgente dei lavori; la data certa di completamento dei lavori della linea ferroviaria Benevento-Cancello e della stazione Benevento-Appia; se non ritiene, vista la incapacità di Eav srl, a trasferire l’affidamento della rete a Rfi”.

Tagli alle case di cura convenzionate, Barone (Lega): “Da De Luca e i suoi alleati ulteriore scippo al Sannio”

Tagli alle case di cura convenzionate, Barone (Lega): “Da De Luca e i suoi alleati ulteriore scippo al Sannio”

Politica

“Basta scippi alle aree interne della Campania, sulla sanità De Luca e i suoi alleati continuano a fare sfracelli e il taglio al tetto di spesa 2024 per le case di cura convenzionate deciso dalla Giunta regionale assesta un altro duro colpo all’assistenza sanitaria nel Sannio”.

A dirlo è Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier. “Con una sanità pubblica abbandonata, con il comparto dell’emergenza in grave crisi, spesso le cliniche private convenzionate rappresentano l’ultimo baluardo per tanti cittadini che diversamente sono costretti alla migrazione sanitaria con costi elevatissimi per le tasche degli stessi e della Regione Campania”.

“Per cui il taglio delle risorse alle case di cura convenzionate – aggiunge Barone – significa ridurre ulteriormente l’assistenza in un territorio di oltre duemila chilometri quadrati, qual è quello sannita, con un solo Dea di II livello, il San Pio di Benevento, e l’ospedale di Sant’Agata de’Goti che di fatto non è operativo”, aggiunge Barone che poi parla dei numeri: “Le cinque strutture convenzionate sannite (Gepos e San Francesco a Telese Terme, Santa Rita e Villa Margherita a Benevento e Cmr a Sant’Agata de’ Goti) dalla delibera di Giunta hanno tutte ricevute dei tagli, tra l’altro individuando criteri alquanto contraddittori, significando ovviamente una riduzione di servizi e prestazioni ai cittadini-pazienti”.

“Le strutture sannite – continua il leghista – hanno ricevuto riduzioni per quasi un milione e mezzo di euro”, afferma Barone che chiede “una rivisitazione urgente della delibera, in particolare per le aree interne della Campania. Ieri c’è stato un incontro tra Regione, Confindustria e Aiop sull’argomento e l’assessore al Bilancio avendo compreso che era stato commesso un grave errore, ha annunciato ulteriori 15 milioni di euro per le strutture convenzionate campane. Ma non basta, visto che per coprire il disavanzo mancano ancora 25 milioni di euro; speriamo solo che le aree interne e il Sannio in particolare non subiscano ulteriori torti”, conclude il dirigente della Lega.

Il dettaglio delle strutture convenzionate sannite.

GEPOS TELESE TERME

Posti letto accreditati n. 60; tetto di spesa 2023 € 8.723.394,00; riduzione 2024 € 317.450.

SANTA RITA BENEVENTO

Posti letto accreditati n. 72; tetto di spesa 2023 € 10.964.254; riduzione 2024 € 384.987.

SAN FRANCESCO TELESE TERME

Posti letto accreditati n. 60; tetto di spesa 2023 € 9.796.805; riduzione 2024 € 343.994.

CMR SANT’AGATA DE’ GOTI

Posti letto accreditati n. 26; tetto di spesa 2023 € 1.908.586; riduzione 2024 € 67.016.

VILLA MARGHERITA BENEVENTO

Posti letto accreditati n. 135; tetto di spesa 2023 € 8.712.949; riduzione 2024 € 305.937.

Barone (Lega) partecipa al seminario Sud Nord Invest di Salerno

Barone (Lega) partecipa al seminario Sud Nord Invest di Salerno

Politica

“L’autonomia differenziata sarà utile al Mezzogiorno, servirà a ridurre gli sprechi e a garantire maggiori servizi. Dobbiamo avere il coraggio della sfida, di confrontarci con le classi dirigenti del Nord che hanno dimostrato di saper governare. Nessuna paura, l’autonomia non toglierà nulla, anzi consentirà al Sud di competere e misurarsi con le proprie eccellenze e una nuova classe dirigente adeguata e al passo coi tempi”. Così Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier intervenendo al dibattito su ‘Le infrastrutture che uniscono il Paese’ nell’ambito del seminario Sud Nord Invest promosso da Ficei e Asi Salerno alla Stazione Marittima di Salerno.

“Sull’autonomia differenziata sento tante assurdità, qualcuno evidentemente non ha nemmeno letto la norma, i territori sono tutti garantiti, con il finanziamento dei Lep si assicureranno in modo uniforme i servizi civili e sociali nelle regioni”, ha proseguito Barone che a proposito delle infrastrutture e delle contestazioni sulle poche risorse ha detto:

“Le risorse non mancano assolutamente, anzi il Mezzogiorno non ha mai avuto a disposizione tanti soldi quanti ne ha avuti con Salvini ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Parliamo di decine di miliardi di euro soltanto per la Campania – basti pensare 19 miliardi per le sole ferrovie – per la viabilità, l’idrico, i porti, gli aeroporti, l’edilizia abitativa e le carceri. Bisogna, però, saperli spendere, bene e nei tempi giusti”.

Infine, Barone ha ripreso la questione della burocrazia: “Premesso, dunque, che le risorse ci sono, bisogna fare in modo che si spendano e la burocrazia asfissiante è il vero tallone d’Achille. Vogliamo parlare delle Soprintendenze che bloccano continuamente anche lavori pubblici e strategici? Di imprenditori che per avere le autorizzazioni perdono mesi e mesi di tempo? Il ministro Salvini con il codice degli appalti e il salva-casa ha inferto un colpo importante ad una certa sinistra che vuole proteggere la burocrazia e permesso ha imprenditori e proprietari una maggiore serenità nel realizzare alcune attività ma il nostro impegno è quello di continuare nella direzione tracciata dal nostro segretario federale: meno tasse e meno burocrazia”, ha concluso.

Bocciata la delibera Eic per la Società Idrica Sannita, Barone (Lega): “Fallimento di un sistema di potere, ora la parola di nuovo ai Comuni”

Bocciata la delibera Eic per la Società Idrica Sannita, Barone (Lega): “Fallimento di un sistema di potere, ora la parola di nuovo ai Comuni”

Politica

“La Corte dei Conti, ancora una volta, ha bocciato le scelte dell’Eic e del sistema politico deluchiano e degli alleati mastelliani per la gestione del comparto idrico in provincia di Benevento. Il 29 agosto la sezione regionale di controllo della Campania ha deliberato il ‘non luogo a provvedere’ sulla delibera del Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano del 19 giugno 2024 in quanto il parere per la costituzione di una società mista pubblico/privata a prevalente capitale pubblico denominata Sannio Acque Srl deve essere chiesto dai singoli comuni e non dall’Ente d’Ambito”. A dirlo è Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier.

“Chi pensava di superare l’ostacolo delle delibere dei singoli comuni prendendo una scorciatoia è rimasto con un pugno di mosche in mano, con un ulteriore problema per il territorio perché i tempi per la gara d’appalto per l’affidamento del servizio si dilateranno ulteriormente. Alla luce dei nuovi accadimenti e per gli errori di Eic e Regione ci vorranno mesi se non anni per arrivare alla gara per la scelta del partner privato per la società di gestione del servizio idrico nel Sannio”, aggiunge Barone che prosegue: “Ora si dovrà partire dal punto di partenza, i comuni dovranno deliberare sulla costituzione di Sannio Acque Srl e la Corte dei Conti si dovrà pronunciare sui provvedimenti degli enti locali e soltanto successivamente si potrà procedere con la costituzione della società”.

Il dirigente della Lega aggiunge: “Questi errori nelle scelte determinati da presunzione politica e arroganza al potere rappresentano un danno gravissimo per la collettività, soprattutto in un momento di grave crisi idrica. Si continua a perdere tempo e gli unici danneggiati sono i cittadini-utenti che anche in questi giorni sono costretti a vedersi sospesa l’erogazione idrica anche perché Gesesa e Alto Calore, in attesa del nuovo soggetto gestore, non possono certo fare investimenti importanti per reti o per altro”.

Infine da Barone un passaggio sui costi di queste attività: “Tutte queste procedure rivelatesi errate quanto sono costate agli enti e chi pagherà? Purtroppo sempre i cittadini…”.

Barone (Lega) sul convegno a Torrecuso: “Singolare e scorretto non invitare il presidente del Consorzio Tutela Vini Sannio Libero Rillo”

Barone (Lega) sul convegno a Torrecuso: “Singolare e scorretto non invitare il presidente del Consorzio Tutela Vini Sannio Libero Rillo”

Politica

In merito al convegno che si tiene stamattina a Palazzo Cracciolo-Cito, a Torrecuso in provincia di Benevento, nell’ambito della rassegna VinEstate 2024, su ‘la vite a raggiera del Taburno’, il responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier, Luigi Barone, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“E’ singolare, anomalo, dannoso e oltremodo scorretto non aver invitato al dibattito il presidente del Consorzio Tutela Vini Sannio Libero Rillo. Singolare e anomalo perché discutere di vino e vigneti senza il Consorzio Vini è come celebrare la santa messa senza il prete; dannoso perché la presenza di Rillo avrebbe aiutato nelle soluzioni utili a produttori e viticoltori; scorretto perché si confondono ruoli e funzioni. Evidentemente qualcuno dimentica, o fa finta di dimenticarlo, che il Consorzio è l’unico soggetto che ad oggi può fare la modifica per inserire nel disciplinare di produzione della Docg la possibilità per la raggiera del Taburno di produrre uve per la Docg Aglianico del Taburno.

Su questi argomenti, che interessano seriamente tanti viticoltori, aziende agricole e il territorio, bisognerebbe lavorare in sinergia, individuare argomenti di condivisione e non certo di divisione, senza anteporre piccoli interessi politici di parte a quelli generali. Spero vivamente che gli organizzatori, o chi si è reso protagonista di questo grave errore, ripari quanto prima, nell’interesse di tutto il comparto vitivinicolo”.

Abbattimento Torre-Sala, Barone (Lega): “Ministero ha attivato verifiche, si sospendano i lavori in attesa dell’esito”

Abbattimento Torre-Sala, Barone (Lega): “Ministero ha attivato verifiche, si sospendano i lavori in attesa dell’esito”

Politica

“L’abbattimento delle scuole Torre-Sala a Benevento richiede un approfondimento nel metodo e nel merito. Perché se da una parte, stando agli esposti dell’associazione Altrabenevento, l’iter procedurale sarebbe costellato da una serie di anomalie, dall’altra abbiamo il Comitato di zona, i genitori e i docenti che, sulla stessa lunghezza d’onda, contestano, con una serie di elementi, l’iniziativa del Comune e chiedono si proceda con la ristrutturazione e non con la demolizione. Dinanzi a tanti ‘casini’ è giusto che si esamini con attenzione la questione e poi eventualmente si proceda”. A dirlo è Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier.

“Le stranezze sono davvero tante, almeno a leggere i documenti, e il Ministero è stato edotto delle problematiche. Non vorrei che si arrivi al blocco dei lavori a scuola abbattuta con un danno serio per una zona strategica della città, per alunni, genitori, residenti e attività commerciali. È necessario che si vada avanti con i lavori soltanto se c’è la certezza che tutto sia in regola”, prosegue Barone, per il quale “non si può proseguire per il gusto della sfida o con la forza, è indispensabile rapportarsi con il territorio e definire una linea d’azione comune e condivisa”.

A proposito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Barone spiega: “Ho interloquito con la struttura ministeriale che correttamente ha dato mandato all’ufficio competente di verificare la documentazione e riscontrare se le irregolarità evidenziate negli esposti siano veritiere o meno; la questione la seguiremo con attenzione”.

Per il dirigente della Lega, infine, “sarebbe opportuno, in ogni caso, che il Comune di Benevento in attesa delle verifiche del Ministero dell’Istruzione sospendesse i lavori, evitando così ulteriori danni e probabili contenziosi”.

Annuncio querela a Rubano dei dirigenti di Mastella, Barone (Lega): “Confronto deve essere politico, solidarietà a Rubano”

Annuncio querela a Rubano dei dirigenti di Mastella, Barone (Lega): “Confronto deve essere politico, solidarietà a Rubano”

Politica

La politica, anche nell’accesa dialettica maggioranza-minoranza in tutte le assemblee legislative e/o elettive, non dovrebbe mai travalicare i propri confini, diversamente sono i politici ad uscirne sconfitti.

Le querele annunciate ‘a raffica’ dai dirigenti del movimento locale di Mastella nei confronti dell’onorevole Francesco Maria Rubano, credo più come tentativo di rallentare le attività di opposizione che come reale volontà di accertare la verità delle dichiarazioni rese, rappresentano un errore che indebolisce politica e istituzioni.

Il confronto deve sempre essere politico; mi sarei aspettato una risposta precisa, concisa e dettagliata per confutare le accuse di Forza Italia e non la batteria di annuncio-querela. All’onorevole Rubano la nostra solidarietà“. Così Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini premier.

Crisi idrica, la Lega: “Troppe bugie e non si fa nulla di concreto”

Crisi idrica, la Lega: “Troppe bugie e non si fa nulla di concreto”

Politica

“Basta con chiacchiere e distintivo! Non ne possiamo più di bugie, prese in giro e impegni non mantenuti. Mentre Mastella e Bonavitacola dicono ‘faremo, diremo, risolveremo, saremo pronti a dicembre’ da barche o luoghi dorati di vacanza, famiglie e attività commerciali continuano a subire quotidiane interruzioni del servizio idrico.

Non c’è alcun dubbio sui responsabili della crisi: la Regione con De Luca, Bonavitacola e gli alleati, Mastella in primis, per non aver saputo governare il processo idrico campano”. A dirlo sono Luigi Bocchino, segretario provinciale della Lega Salvini premier, e Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega.

“Abbiamo letto il comunicato targato Mastella-Bonavitacola con i tanti buoni propositi che se fossero realizzati saremmo tutti soddisfatti perché significherebbe garantire maggiore serenità idrica al territorio sannita ma purtroppo continuano a prendere in giro i cittadini. Lo stesso comunicato, infatti, è stato inviato, con identiche proposte, il 22 novembre 2022 e da allora sono trascorsi 2 anni e poco è stato fatto.

Ora con un copia-incolla pensano di tacitare tutti noi. È una vergogna!”, aggiungono Bocchino e Barone che proseguono: “Per quanto riguarda i due pozzi di Solopaca, che son stati realizzati 30 anni fa, siamo sicuri che possono essere collegati alle reti? Alcuni anni fa l’acqua che sgorgava pare fosse frizzante, la fonte è cambiata?”. A proposito della città di Benevento, Bocchino e Barone domandano: “Il sindaco del capoluogo dovrebbe dire cosa ha fatto per le reti idriche della città in 8 anni di governo”.

Infine, per quanto riguarda il Molise, Bocchino e Barone hanno sentito l’assessore regionale Michele Marone: “Ci è stato garantito che la portata verso la Campania e il Sannio non sta creando alcuna difficoltà o disservizio ed è proporzionata al flusso di produzione dalle sorgenti. In ogni caso siamo impegnati come Lega ad una interlocuzione con la Regione Molise affinché l’acqua del Biferno continui ad arrivare anche in futuro nel Sannio perché non è possibile che i pozzi di Solopaca e San Salvatore Telesino possano essere sostituivi della risorsa idrica che ci arriva dalla regione vicina”.