Benevento, campo da golf: sottoscritto l’Accordo di Programma

Benevento, campo da golf: sottoscritto l’Accordo di Programma

AttualitàBenevento Città

Il sindaco Clemente Mastella e l’amministratore di Antum Immobiliare spa Flavian Basile hanno firmato, stamane a Palazzo Mosti, l’Accordo di Programma per la realizzazione del campo da golf con annesso complesso sportivo-turistico di interesse pubblico e sociale.

La sottoscrizione è avvenuta a seguito della dichiarazione di coerenza al Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale).

L’Accordo prevede la realizzazione dell’impianto entro il termine di 48 mesi dalla pubblicazione del documento sul Bollettino ufficiale della Regione Campania. Ai sensi dell’articolo 34 comma 5 del Tuel, l’Accordo, in variante allo strumento urbanistico, sarà ratificato, a pena di decadenza, in Consiglio comunale.

“Con la firma dell’Accordo di Programma e il successivo voto, entro un mese, in Consiglio comunale entra nel vivo il progetto per avere nella città di Benevento uno dei campi da golf più grandi del Mezzogiorno. Con 18 buche, si tratterà di un impianto di rilievo internazionale. Siamo sicuri che il campo da golf avrà un notevole impatto sportivo e turistico, a beneficio della città e della sua economia”, scrivono in una nota il sindaco Clemente Mastella e l’assessore all’Urbanistica Molly Chiusolo. 

Unifortunato, siglato protocollo di intesa con Consorzio Medil, Offtec, B.I.G. Holding e Basile & partners

Unifortunato, siglato protocollo di intesa con Consorzio Medil, Offtec, B.I.G. Holding e Basile & partners

AttualitàBenevento Città

La sala del Rettorato dell’UniFortunato di Benevento, ha ospitato la sigla di un protocollo di intesa tra l’Università Giustino Fortunato, la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici e ANTUM HOTEL S.R.L, OFFTEC S.R.L., CONSORZIO STABILE MEDIL SOCIETA’ CONSORTILE PER AZIONI, B.I.G. HOLDING S.R.L. e STUDIO LEGALE BASILE & PARTNERS.

L’Università Giustino Fortunato e la SSML accanto alle funzioni istituzionali, di didattica e di ricerca, perseguono la Terza Missione ed il public engagement, ovvero tutte le attività connesse al trasferimento tecnologico. In questo ambito, ormai da anni, l’Università e la SSML hanno inteso avviare programmi di sviluppo locale e nazionale con enti e associazioni territoriali e nazionali, collaborazioni con  imprese e cittadini coinvolgendoli in attività culturali e di educazione scientifica e culturale nonché nella promozione di percorsi di orientamento al lavoro e progetti di ricerca.

Particolarmente significativo è l’accordo sottoscritto in data odierna che permetterà all’Ateneo ed alla SSML di progettare con i partner dell’importante Consorzio iniziative a sostegno di studenti e laureati anche in vista di una più efficace sinergia tra mondo della formazione, dell’impresa e del lavoro. 

A sottoscrivere l’accordo il Magnifico dell’UniFortunato Rettore Prof. Giuseppe Acocella, il Prof. Paolo Palumbo,Vicario della SSML di Benevento, l’Arch. Flavian Basile e l’Avv. Consuelo Basile che hanno espresso soddisfazione per l’importante percorso di collaborazione nato qualche tempo fa e che oggisi è concretizzato ufficialmente e che nei prossimi giorni darà vita una serie di importanti iniziative. 

Basile: “Al Settore Legale si continua ad autoliquidarsi ingenti somme come compensi su ogni singola sentenza”

Basile: “Al Settore Legale si continua ad autoliquidarsi ingenti somme come compensi su ogni singola sentenza”

Politica

Scrive il vice segretario del circolo PD di Benevento, Pasquale Basile: “Nonostante le denunce e le sollecitazioni fatte dal sottoscritto nel mese di Marzo 2022 cui seguì una non risposta da parte dell’assessore Giorgione, si registra che ancora oggi presso il Settore Legale del Comune di Benevento, per altre nuove sentenze semplicemente per dichiarare l’ improcedibilità  delle azioni a causa dell’avvenuto dissesto,  ci si autoliquida come compenso professionale ingenti somme di danaro su ogni singola sentenza.

Basta controllare gli atti del Comune di Benevento per avere conferma di quanto scritto come ad esempio la determina dirigenziale N.23del17-06-2022, REGISTROGENERALEN.667DEL22-06-2022.

Parliamo di spese sproporzionate rispetto alla qualità e quantità del lavoro svolto e soprattutto in totale difformità rispetto ai compensi per ricorsi a legali esterni per i quali vengono invece stabilite somme che vanno al di sotto dei minimi sindacali.

Un continuo spreco di denaro pubblico a danno dei cittadini da parte di un ente in dissesto che dovrebbe prestare maggiore oculatezza nella spesa.

È insopportabile che al dilagare di una crisi economica che ci tiene in una condizione di recessione, con l’inflazione che erode i redditi giunta ai massimi storici da trenta anni a questa parte,  presso il Comune di Benevento si continui a sperperare denaro per compensi totalmente sproporzionati alla quantità di lavoro svolto. Una condotta discutibile che favorisce pochi fortunati in una città che ogni giorno vede partire i propri giovani, dove le attività commerciali sono in sofferenza, dove le famiglie stentano ad arrivare alla fine del mese.

Agli atti presso il Comune di Benevento è inoltre presentato da quasi un anno un esposto con protocollo n.105184 del 1-09-2021 ad opera di dodici legali del libero foro di Benevento che chiedono formali spiegazioni alla Segreteria Comunale circa questa discutibile condotta.

Un’istanza inevasa che non ha mai ricevuto risposta formale  da parte della Segreteria Generale del Comune di Benevento se non appunto un intervento mezzo stampa dell’assessore Giorgione che parlava di azione caluniatoria senza entrare nella sostanza e nel merito dell’esposto stesso.

E necessario che i cittadini siano ben informati su quanto accade nella gestione del denaro pubblico e che l’istanza degli avvocati di Benevento riceva una risposta formale da parte della Segreteria Generale per fugare ogni dubbio anche e soprattutto in relazione all’esistenza di possibili provvedimenti di indagine in corso”.

Gestione immobili comunali, Basile: “A Benevento regole valgono per tutti?”

Gestione immobili comunali, Basile: “A Benevento regole valgono per tutti?”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma di Pasquale Basile, Vicesegretario Circolo PD Benevento.

“Il Comune di Benevento –scrive Basile-  in questi anni si è distinto per un’azione meticolosa di controllo sulla gestione degli immobili comunali con finalità sociale e culturale al fine di affermare una disciplina che prevedesse procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione degli stessi nonché il pagamento dei costi di affitto e di gestione.

Una procedura che ha messo in difficoltà le tante associazioni presenti sul territorio che molto spesso non hanno sostenuto più i gravosi costi di gestione e sono state costrette a lasciare gli immobili o peggio terminare le proprie attività. La stessa azione meticolosa ha determinato la presa in possesso dell’ex pattinodromo meglio noto come Csa Depistaggio.

La delibera di indirizzo n.103 del 20 Maggio 2022 stabilisce:

–  che l’impianto sportivo di Rugby Alfredo dell’Oste di Via Carlo D’orso sia temporaneamente in possesso della Società U.S.Rugby Benevento ASD che ne assicura la custodia, la manutenzione, la funzionalità a fini sportivi;

– di formulare atto di indirizzo al Dirigente dell’Ufficio Sport affinché avvii la procedura di evidenza pubblica per l’ affidamento in concessione dell’impianto sportivo comunale denominato “Impianto sportivo di Rugby AlfredoDell’Oste ex Pacevecchia”;

– di valutare la possibilità di concedere l’affidamento temporaneo della struttura, nelle more del perfezionamento della procedura di evidenza pubblica, alla Società U.S.Rugby Benevento A.S.D.per la concessione d’uso dell’impianto sportivo comunale denominato “AlfredoDell’Oste”;

– di demandare al Dirigente del Servizio Patrimonio tutto quanto attiene all’atto di ricognizione del debito e le modalità di estinzione della morosità maturata dalla U.S. Rugby Benevento A.S.D. nonché l’applicazione del canone concessorio da comunicare all’U.O. Sport;

Risulta però che la stessa struttura viene gestita in maniera periodica a partire dal giorno 25 Aprile 2022, data antecedente alla delibera n. 103 del 20 Maggio, senza una procedura di evidenza pubblica ed in barba ad ogni principio di trasparenza, da soggetti terzi per lo svolgimento di attività di natura ludico ricreativa e non propriamente sportiva.

Nella fattispecie viene gestito il piazzale del secondo ingresso della struttura, parte degli spalti e i servizi igienici in maniera periodica per lo svolgimento di attività senza alcuna finalità sportiva o sociale ovvero feste e concerti con l’aggiunta di attività di somministrazione di cibi e bevande e addirittura allestimento temporaneo di spazi per  la realizzazione di tatuaggi. Eventi non organizzati e realizzati dall’U.S. Rugby Benevento ASD bensì da altre tipologie di associazioni.

Se il Comune di Benevento, in attesa dell’espletamento del bando di evidenza pubblica per l’assegnazione della struttura, ha affidato in via temporanea la custodia della struttura alla società U.S. Rugby Benevento ASD per la realizzazione di manifestazioni sportive, in base a quale procedura la stessa struttura viene gestita in maniera periodica da altre associazioni per la realizzazione di feste e concerti? 

Esiste una ulteriore concessione temporanea di quella struttura di cui non abbiamo conoscenza ad altre tipologie di associazioni?  

Oppure l’Associazione U.S. Rugby Benevento ASD, che figura in possesso temporaneo della struttura, ha affidato a terzi la gestione di eventi di altra natura? 

È stato  corrisposto il canone per l’occupazione temporanea, per i costi di gestione e per l’occupazione del suolo pubblico di svariate centinaia di metri quadrati durante questi eventi? 

Il Comune ha avuto accesso alle dichiarazioni di inizio  attività temporanea per la somministrazione di cibi e bevande con relativa autorizzazione dell’Asl durante gli eventi in oggetto di discussione? 

Sono stati effettuati i dovuti accertamenti sanitari prima dello svolgimento di ogni evento, la cui prima data risale al 25 Aprile, periodo durante il quale non esisteva alcun soggetto giuridico che la gestisse formalmente?

Nessuna ostilità nei confronti di chi svolge e attua socialità ma è giusto stabilire che le regole e i principi di trasparenza valgono per tutti altrimenti si finisce per favorire fenomeni di concorrenza sleale nei confronti di tante attività commerciali e tante realtà sociali che sono costrette a pagare tasse ed autorizzazioni per ogni minima attività svolta. 

È necessario stabilire se a Benevento esiste una condotta trasparente valida per tutti e se le regole vengono applicate e fatte osservare solo per alcuni mentre restano dubbie per altri”. 

Benevento| Questione Pini, la nota di Basile

Benevento| Questione Pini, la nota di Basile

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma di Pasquale Basile, vice-segretario cittadino del Partito Democratico, che torna sulla “Questione Pini”.

Se la città si fosse affidata al “buon senso” dell’amministrazione comunale e si fosse dato seguito alla scellerata delibera 41 della giunta comunale, condivisa dall’allora maggioranza della Commissione Ambiente e dalla maggioranza del Consiglio Comunale, oggi avremmo Viale degli Atlantici e Via Fratelli Rosselli completamente spogli a causa dell’abbattimento ingiustificato di 356 pini decretato sulla base di posizioni ideologiche e pregiudiziali non comprovate da alcuna evidenza scientifica.

Senza la partecipazione attiva di pochi coraggiosi cittadini costituitosi poi in comitati e movimenti ambientalisti oggi avremmo uno dei simboli della città di Benevento depauperato dei propri pini secolari e monumentali, patrimonio storico e culturale di tutti.

Senza l’azione meritoria di pochi coraggiosi non si è commesso un illecito ed un danno per la città.

Non è l’opinione faziosa di un singolo. Non è una tesi frutto di una distorsione e cattiva interpretazione della realtà, come è accaduto nel caso di un leccio abbattuto da un fulmine che si trasforma in un pino caduto a causa del vento.

È la storia degli ultimi anni della nostra città. Sono fatti divenuti al contempo atti giudiziari.

Negare l’evidenza dei fatti e continuare ad offendere chi esercita la democrazia attraverso la partecipazione attiva equivale a gettare discredito alla propria carica istituzionale. Chi viene eletto ad amministrare la città ha il dovere, l’onere e l’onore di rappresentare tutti, anche chi la pensa diversamente, anche chi esercita la democrazia nelle forme più consone.

Non è l’opinione faziosa di un singolo. Sono le evidenti basi dell’educazione civica che viene appresa in giovane età.

Chi presiede la Commissione Ambiente oggi anziché utilizzare in maniera errata e stravagante la caduta di un leccio causata da un fulmine e il tragico ferimento di una persona per indurre a giungere a facili e scontate conclusioni dovrebbe forse preoccuparsi del perchè la propria amministrazione negli anni precedenti non si è prodigata, seppur obbligata per legge, alla cura e alla manutenzione dei pini per mantenerli in buona salute.

Il buon senso ed il realismo indicherebbero  a qualunque amministratore che la via più breve per garantire la sicurezza è attraverso la cura e la manutenzione delle cose.

Chi presiede la Commissione Ambiente dovrebbe forse preoccuparsi del perché ancora non si è redatto un censimento del patrimonio arboreo della città ed un piano verde, seppur obbligati per legge, in modo tale da poter avere contezza delle azioni di manutenzione a cura da mettere in campo.

Ricordo che un amministratore  nel caso specifico dovrebbe lavorare con l’obbiettivo di ridurre al minimo l’abbattimento degli alberi ed utilizzare questa misura solo come estrema ratio, questo lo dice la Sovraintendenza, lo ha definito la Procura e lo dice anche il buon senso ed il realismo, parole a quanto pare abusate negli ultimi tempi.

COMUNICATO STAMPA

Palazzo Mosti, Basile (Pd): “Spese legali sproporzionate rispetto al “pregio” dell’attività svolta”

Palazzo Mosti, Basile (Pd): “Spese legali sproporzionate rispetto al “pregio” dell’attività svolta”

Politica

Così Pasquale Basile, Vice Segretario Cittadino PD Benevento: “Secondo una stima effettuata dal Settore Ambiente del Comune, ovviamente sconosciuta ai comuni mortali, servirebbero duecentocinquantamila euro per contrastare gli effetti della cocciniglia e per abbattere e sostituire i pini asseritamente a rischio d’imminente caduta.

Per quanto riguarda l’intervento terapeutico, necessario stando alle indicazioni della Regione, la spesa sarebbe però di circa 100 euro a pianta e quindi, a voler intervenire su tutte, occorrerebbero intorno ai 35.000 euro.

Una somma che il Comune di Benevento paventa di non avere a causa del solito dissesto, lo stesso che negli ultimi sei anni non ha però impedito incredibili sprechi di danaro pubblico a danno dei cittadini.

Avremmo allora un suggerimento per chi non è a conoscenza delle azioni messe in campo dall’amministrazione precedente, perchè tre anni fa impegnato a fare altro.

Per recuperare risorse si potrebbe cominciare ad esempio dalle spese inutili effettuate dal 2017 a oggi dal Settore legale del Comune di Benevento.

Come facilmente verificabile da atti pubblici e come dettagliatamente riportato, tra altri gravi fatti, in un’istanza di accesso agli atti e sollecito di opportuni provvedimenti  a firma di 12 stimati avvocati nonché contribuenti – protocollata al n. 79442 del 16/7/2021 e rimasta ovviamente inevasa – il dirigente del settore legale, nei ricorsi proposti contro il Comune innanzi al Tar per l’esecuzione di sentenze passate in giudicato afferenti pretese pecuniarie, è solito eccepire a mezzo di brevi e stereotipate memorie la sussistenza della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (ante 2017) e successivamente di dissesto. Un modus operandi che avviene, sostanzialmente, anche nelle analoghe cause innanzi al Giudice Ordinario, dove la difesa comunale si limita a far presente l’intervenuto dissesto e i connessi effetti di legge, ovviamente ben noti ai magistrati.

Il dissesto, infatti, per espresso dettato normativo è condizione preclusiva di azioni sino alla sua conclusione.

In tal modo, sulla base delle scontate pronunzie sospensive o estintive del giudizio per sopravvenuta improcedibilità vengono elargite somme cospicue e manifestamente sproporzionate rispetto al “pregio” dell’attività svolta e alla complessità, bassissima, della causa.

E tuttavia, com’è noto a chi opera con e nelle pubbliche ammnistrazioni e come anche il solo buon senso suggerirebbe, per segnalare al Tribunale l’avvenuto dissesto – cui consegue automaticamente l’estinzione del ricorso ma non del debito, basterebbe il solo deposito telematico della delibera di dichiarazione del dissesto.

Inutile dire che i suddetti compensi – che, è bene ricordarlo, si aggiungono al già ottimo stipendio – vengono corrisposti in tutti i tipi di controversie sulla base di parcelle determinate dagli stessi legali interni, secondo i soli parametri matematici del valore della causa e della misura media, con visto di congruità dei legali medesimi.

Tanto per avere un’idea, basta citare, tra i tanti, il ricorso innanzi al Tar Campania n. 5888/2015 R.G per l’esecuzione di una sentenza del 2013 recante la condanna del Comune al pagamento di una somma di euro 1.270.944. Nell’ambito di tale ricorso, per due pleonastiche memorie, l’una di quattro e l’altra di tre paginette, i cittadini beneventani hanno versato al proprio avvocato, nonché dirigente del settore legale, la somma complessiva per compenso e accessori di euro 23.955.

 Euro 23.955 liquidati in due tranche con determina n.81 del 6/6/2019 (euro 6.388) e prima ancora con determina n.117 del 20/2/2017 (euro 17.567!), firmata, incredibilmente, dallo stesso dirigente.

Inutile dire che il credito oggetto della suddetta controversia è stato ovviamente inserito nella massa passiva con deliberazione dell’OSL 1519 del 21/21/2021 per un importo addirittura doppio, calcolando rivalutazione e interessi!

In pratica, il dramma del dissesto si è trasformato in una fonte di ulteriori, ottimi e agevoli guadagni, costati a noi poveri dissestati cittadini. Decine di migliaia di euro che, al contrario, potevano essere risparmiati e utilizzati in ben altro modo.

Una situazione ancor più paradossale ove si pensi che agli avvocati del libero Foro – a quei pochi, soliti “fortunati” cui spesso il Comune comunque si affida per le questioni più delicate e complesse – viene invece elargito un compenso standard abbondantemente al di sotto dei minimi tariffari e, quindi, per nulla rispettoso dell’equo compenso prescritto dalla legge a tutela del lavoro e della dignità professionale.

La Corte dei Conti, com’è noto, prescrive per gli enti pubblici, e ancor più per quelli dissestati, il ricorso ai legali esterni come eccezione, laddove la regola è l’utilizzo di quelli interni  allo scopo di risparmiare ed evitare sprechi.

Nel Comune di Benevento, invece, viviamo il paradosso che si spenderebbe infinitamente meno ricorrendo ai legali esterni! 

Tutto in beffa e a danno della comunità, per le cui attività prioritarie e importanti vengono invece sempre imposti tagli e disservizi”.