Il tecnico della Reggina ha parlato così, nella conferenza stampa post-partita, del pari odierno per 1-1 contro il Benevento al Vigorito.
Di seguito, quindi, le parole del grande ex Filippo Inzaghi:
SUL PARI ODIERNO: “Potevamo fare qualcosa in più nel secondo tempo, non mi ricordo grandi interventi di Colombi. In due-tre ripartenze del primo tempo, invece, dovevamo essere più bravi. A luglio essere a cinque giornate dalla fine con sei punti di vantaggio sul Palermo e lo scontro diretto a favore avremmo firmato tutti. Avevamo detto che sarebbero state tre finali, ne abbiamo vinte due e pareggiata una. Oggi avevo paura di questa gara, al di là del fatto che inseguivamo il record delle vittorie in trasferta della Reggina che comunque sono sicuro raggiungeremo alla prossima. Il Benevento si giocava tutto, ha valori per lottare per le prime posizioni, che è in crisi ma aveva cambiato allenatore. Abbiamo fatto una buona partita, potevamo fare meglio ma guadagnare un punto è molto importante“.
SUGLI ERRORI IN ZONA OFFENSIVA: “Dovevamo fare meglio, abbiamo sbagliato degli appoggi in ripartenza non da noi. Non era facile, c’era un’atmosfera particolare. Il Benevento, al di là dei problemi che ha, fa entrare Ciano e Farias che sono giocatori che in B hanno sempre fatto la differenza. Nel secondo tempo loro sono stati più bravi, nel primo noi e dovevamo essere più incisivi. Il risultato penso sia giusto, certo abbiamo preso gol alla fine quando la partita era ormai incanalata. Ho cercato di fare qualche cambio anche in avanti, sapevo che se tiene aperto questo tipo di partite rischi di subire gol nel finale. Mi auguro che venerdì sera il pubblico ci spinga verso il nostro sogno“.
SUI CAMBI: “Avevamo tanti giocatori in panchina che potevano entrare, purtroppo abbiamo solo cinque cambi. La squadra è stata brava. Abbiamo perso Di Chiara, ma penso che Liotti sia stato bravissimo. Loiacono ha fatto un’altra partita superlativa, l’occasione di Pettinari l’abbiamo regalata noi e in quelle situazioni dobbiamo crescere. Di Chiara ha preso una botta, Loiacono aveva i crampi: mi auguro di recuperarli per venerdì“.
SUI PLAY-OFF E SULLA SALVEZZA: “Pretendo sempre tanto dai miei giocatori. Nel secondo tempo potevamo fare di più, dovevamo chiuderla. Guardare indietro conta poco, il destino è nelle nostre mani. Sapevo delle difficoltà della partita del Palermo, ha perso contro il Venezia e questo rafforza il nostro successo di lunedì. Dobbiamo guardare poco gli altri, dobbiamo pensare a noi. Venezia e Benevento sono squadre che non c’entrano niente con la zona di classifica dove sono, mi auguro possano salvarsi”.
SULLA POSIZIONE IN CLASSIFICA DEL BENEVENTO: “Il Benevento ha preso un’annata difficile e complicata. Mi auguro possa tornare presto e combatta fino all’ultima giornata, niente è detto però con un Presidente così qualunque cosa dovesse succedere si ritornerà sicuramente ai fasti di un tempo. Vederli oggi combattere penso che sia una squadra viva, stimo molto Agostinelli ed è competente, ci sono giocatori importanti“.
SULLE PAROLE CON IL PRESIDENTE VIGORITO: “E’ sempre un piacere rivedere il Presidente, mi ha ricordato quello che abbiamo fatto insieme e che forse neanche ce ne eravamo resi conto. Nel calcio bisogna avere pazienza e razionalità. Benevento è nel mio cuore, qui è nato il mio primo figlio, è stato fatto qualcosa di speciale. In A meritavamo di salvarci, poi ci sono state tante cose che bisognerebbe aprire un bel libro. Probabilmente saremmo dovuti ripartire e saremmo ritornati. In Italia non abbiamo pazienza perché, come dice De Zerbi, ci sono 60 milioni di allenatori. Come dicevo al Presidente, però, noi siamo gente che non si accontenta mai e non ci siamo resi conto di quello che di unico stavamo facendo. Non è facile in quei momenti avere tutti lucidità, non voglio dare colpe a nessuno ma mi auguro che possa servire a me e al Benevento per quanto di unico e magico avevamo vissuto. L’anno dopo sono stato esonerato a Brescia da secondo in classifica, l’Italia deve crescere tanto perché in questo ambiente c’è poca pazienza e poco rispetto per il lavoro che facciamo, mi chiedo se valga la pena fare questo lavoro qui e sinceramente ci vorrò pensare bene a fine campionato“.
Benevento-Reggina, i convocati di Inzaghi: quattro gli assenti
La Reggina ha diffuso la lista dei calciatori convocati per la trentatreesima giornata di campionato contro il Benevento. La sfida è in programma domani, con fischio d’inizio alle 14:00, al Ciro Vigorito.
Mister Inzaghi, per il match tra giallorossi e amaranto, dovrà fare a meno di ben quattro elementi della rosa. Assenti, infatti, Obi, Ricci, Galabinov e Gagliolo. Recuperati, invece, Hernani (che ha scontato la squalifica) e Majer.
Di seguito, dunque, la lista dei 23 calciatori dei calabresi che prenderanno parte alla sfida di domani contro la Strega:
Portieri: Aglietti, Colombi, Contini.
Difensori: Bouah, Camporese, Cionek, Di Chiara, Liotti, Loiacono, Pierozzi, Terranova.
L’allenatore della Reggina ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club amaranto in vista della sfida contro il Benevento (domani, ore 14, Ciro Vigorito).
Queste, quindi, le parole di Filippo Inzaghi alla vigilia della sfida contro il suo passato, la Strega:
SULL’ULTIMA PARTITA: “Il successo sul Veneziarappresenta l’ennesima riprova di quanto questa Reggina abbia dei valori enormi ed indiscutibili, sotto tutti i punti di vista. Per applicazione e spirito di sacrificio quella di lunedì scorso è stata una delle migliori prestazioni del campionato, se non la migliore. Ci siamo ripresi ciò che meritavamo, e siamo felici sia per noi stessi che per tutti coloro i quali hanno creduto in noi anche nei momenti più difficili e complicati”.
SULL’USCITA DAL MOMENTO COMPLICATO E SUL FINALE DI STAGIONE: “Siamo stati bravi a rimanere compatti, uniti, a capire che sarebbe bastata la classica scintilla per sbloccarci e che prima o poi la ruota avrebbe girato dalla parte giusta anche per noi. Adesso non ci resta che proseguire su questo percorso, consapevoli che da qui alla fine ogni giocata può fare la differenza. Restano sei finali per mettere il sigillo ad un qualcosa di grande, sono certo che daremo ogni goccia di sudore per togliere un sogno dal cassetto e trasformarlo in realtà“.
SUL BENEVENTO: “Non voglio sentire parlare neanche per un istante di impegno abbordabile, sarebbe autolesionismo puro. Di sicuro il Benevento ha incontrato delle grandi difficoltà che nessuno si sarebbe aspettato, visto che i loro obiettivi erano ben altri. Ciò nonostante rimane una squadra di qualità con individualità di assoluto spessore, che può ancora salvarsi e punterà a sfruttare anche gli stimoli che a volte può dare il cambio di allenatore. Mi aspetto un avversario che domani scenderà in campo per giocarsi la partita della vita, e sotto questo punto di vista noi dobbiamo controbattere con lo stesso spirito“.
SUL RITORNO AL “VIGORITO”: “Benevento è una di quelle piazze che porterò sempre dentro di me. Nel 2020 abbiamo riconquistato la serie A stracciando record su record, anche se resta il rammarico per non aver centrato, l’anno successivo, una salvezza in massima serie che a conti fatti avremmo strameritato. Sarà bello ed emozionante tornare in uno stadio che mi ha regalato sensazioni indimenticabili. Mi auguro con tutto il cuore che il Benevento possa centrare la salvezza“.
SULLA SITUAZIONE INFORTUNATI: “Restano indisponibili Obi, Ricci, Galabinov e Gagliolo, mentre abbiamo recuperato Maier“.
Foto: Profilo Facebook Reggina 1914
L’ANGOLO DELLE QUOTE – Quote equilibrate nel match del Vigorito
Ritorna la rubrica “L’angolo delle quote” in cui andremo ad analizzare le quote sul match del Benevento, con analisi e curiosità dal mondo del betting.
In questo weekend l’attenzione verrà focalizzata sul match tra Benevento e Reggina, in programma allo stadio Ciro Vigorito di Benevento alle ore 14:00 di Sabato 15 Aprile. Questa sfida è valevole per la trentatreesima giornata del campionato di Serie B e sarà diretta dal signor Ghersini di Genova.
5 i precedenti, in cui la Strega è imbattuta con 4 vittorie ed un pareggio. 2-2 nel match d’andata, con la rimonta nel secondo tempo grazie alle reti di Improta ed Acampora.
I bookmakers danno leggermente favoriti i padroni di casa, con l’1 piazzato a quota 2.60; il pareggio, invece, lo troviamo attorno al 3.10 mentre la vittoria degli ospiti è a quota 2.80. I book vedono una partita con pochi gol, come dimostra l’Under 2,5 a quota 1.55 nettamente favorito rispetto all’Over quotato a 2.35. Esito No Goal favorito rispetto al Goal, quotati a 1.75 ed 1.95.
Ultima spiaggia per il Benevento, ultimo in classifica ed in grandissima difficoltà. Sarà il match d’esordio per mister Agostinelli, quarto allenatore della stagione per i sanniti, che proverà a riaccendere il lume della speranza per i giallorossi.
Sul fronte marcatori, occhi puntati su La Gumina, quotato a 3.50; interessanti le quote di Pettinari e Improta, quotati marcatori a 3.75 e 6.00. Tra le fila dei calabresi occhio a Galabinov e Menez, quotati a 4.00.
Oddo: “Il Benevento mi sembra il mio Crotone, i giocatori hanno bisogno di nuovi stimoli”
Massimo Oddo, ex giocatore e allenatore tra le altre di Pescara, Udinese, Crotone e Perugia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
L’ex Campione del Mondo 2006 ha parlato anche dei suoi ex compagni di Nazionale saliti sul tetto del mondo la notte di Berlino. Tra questi, ovviamente, non è mancato un pensiero sull’operato di Fabio Cannavaro, attuale tecnico del Benevento che, a suo dire, gli ricorda quel Crotone che nel 2018 ha allenato da fine settembre e fine dicembre.
Di seguito, dunque, le parole di Massimo Oddo sul rendimento in Serie B degli allenatori Campioni del Mondo 2006:
SU GROSSO: “Fabio Grosso ha iniziato due anni fa, ha trovato una società che ha dato merito al suo lavoro e non ha guardato solo i risultati: il massimo per un allenatore. Così ha potuto conoscere bene i giocatori, migliorarli e adattarli al suo calcio“.
SU INZAGHI: “Pippo Inzaghi è un creatore di mentalità. Riesce a trasmettere quella vincente a giocatori che comunque devono essere forti. La società scegliendo lui ha deciso di fare un percorso, ha preso i giocatori giusti, ma aveva bisogno di un allenatore che sapesse assemblarli e farli sentire forti e vincenti, in campo e fuori“.
SU GILARDINO: “Alberto Gilardino è una piacevole novità, è stato bravo a cambiare mentalità a una squadra che comunque è una macchina da guerra. È solo all’inizio, si è trovato una Ferrari in mano ed è stato bravo a farla marciare nel modo giusto, cosa che prima a Blessin non riusciva“.
SU CANNAVARO: “Il Benevento mi sembra il Crotone che avevo trovato io, con giocatori lì da tanto tempo, che hanno fatto la A, e forse hanno bisogno di nuovi stimoli“.
SU DE ROSSI: “Il lavoro di Daniele credo che si vedrà dopo il mercato, quando la SPAL avrà giocatori più adatti alle sue idee: di certo non è uno che manca d’esperienza, ma deve trovare in fretta il modo di fare punti“.
SU BUFFON: “È l’ultimo a mollare. L’importante è smettere quando si decide, non quando te lo dicono gli altri: e anche lui farà così“.
Foto: Il Napolista
Pedullà: “Posizione di Capellini è attiva, gol era da annullare. Figli e figliastri…”
Non solo Criscitiello, anche Alfredo Pedullà, sul proprio sito, ritorna sul secondo gol del Benevento nella sfida del Granillo di ieri contro la Reggina. I fatti contestati al Var riguardano la posizione di Capellini sul tiro, poi finito in rete, di Acampora, valso il pari ai giallorossi.
Il giornalista calabrese Pedullà propone anche un confronto tra quanto avvenuto ieri al Granillo e quanto successo a Modena, con la Reggina in quel caso che si vide annullare un gol con circostanze ritenute analoghe. Questa l’immagine pubblicata su alfredopedulla.com.
Sempre sul sito di Pedullà si legge quanto segue: “Il Var ha colpito ancora durante Reggina-Benevento, convalidando un gol di Acampora, quello del 2-2 definitivo, malgrado una posizione clamorosamente attiva di Capellini al momento del tiro. Gli errori di un arbitro ci possono stare, anche se il livello tecnico è talmente scadente da rendere indifendibili designatore e Aia. Avevamo chiesto un commissariamento dopo gli ultimi scandali, nulla. Sarebbe già tanto se sulle stesse situazioni ci fosse il medesimo criterio, invece lo stesso criterio non esiste. Figli e figliastri, a Modena la Reggina aveva avuto un gol annullato (Di Chiara) per posizione non così attiva di Majer nei pressi del portiere Gagno.
Quella decisione fu memorizzata, anche se non metabolizzata fino in fondo. La stessa situazione, anzi ancora più grave perché Capellini copriva il portiere Ravaglia, è stata interpretata in modo opposto. Le continue indecisioni dell’arbitro Zufferli (avrebbe bisogno di 120 minuti a partita per sciogliere le riserve e non vivere nell’imbarazzo, altro che recupero extralarge…) sono stati amplificate dalla dormita di Valerio Marini (VAR) e Livio Marinelli (AVAR). Se andassimo a rileggere le cronache delle loro recenti prestazioni, Marinelli in modo particolare ma Marini non scherza, non riusciremmo a capire per quale motivo sono ancora lì.
Abbiamo letto e verificato, eppure sono ancora lì. Disastrosi in campo, peggio ancora quando dovrebbero fare chiarezza con le immagini a disposizione e quando potrebbero fumare anche due sigarette per la semplicità di una decisione che sono riusciti a ribaltare. Chissà quale sarà il criterio la prossima volta, di sicuro chi utilizza così andrebbe fermato e non sospeso”.
Criscitiello: “Reggina derubata: come fa a non esserci malafede?”
“Siamo d’accordo, la solita storiella che non c’è malafede ma come fa a non esserci malafede se un arbitro non annulla al Var il secondo gol del Benevento? Perché a Lissone abbiamo creato un casermone tecnologico che è costato un pacco di soldi se poi nessuno interviene e falsa una partita che poteva valere punti pesanti per la promozione? Punti che non tornano più.
La Reggina ha alzato la voce con Taibi ma non basta. La società deve farsi sentire in maniera più forte. A Modena, la Reggina ha giustamente pagato ma ora che la situazione era identica, forse peggiore, perché si è vista convalidare il gol? Due pesi e due misure che penalizzano la squadra di Inzaghi. La Reggina sta facendo un grande campionato.
Può vincerlo e può perderlo ma se deve perderlo non lo devono decidere gli arbitri. A questo punto mettiamoci tutti a spacciare con il fischietto in bocca. La Reggina gioca un gran calcio e Taibi è consapevole di aver perso un anno con Aglietti che gli aveva distrutto il lavoro sul mercato. Quest’anno, con Inzaghi, sta cavalcando l’onda e non può essere certo un arbitro con il suo Var a demolire un progetto tecnico”.
Così il giornalista Michele Criscitiello nel suo editoriale su TMW.
L’ANGOLO DELLE QUOTE – Giallorossi sfavoriti, ma occhio alle sorprese
Prende il via stasera la rubrica “L’angolo delle quote” in cui andremo ad analizzare le quote sul match del Benevento, con analisi e curiosità dal mondo del betting.
In questo weekend l’attenzione verrà focalizzata sul match tra Reggina e Benevento, in programma Domenica 27 Novembre alle 12:30 allo stadio “Granillo”. Questa sfida è valevole per la quattordicesima giornata del campionato di Serie B e sarà diretta dal signor Zufferli di Udine.
Quaranta i precedenti tra le due squadre, con 8 vittorie degli amaranto, 12 pareggi e ben 20 vittorie dei giallorossi. Ben 6 le vittorie dei sanniti al “Granillo”, di cui 2 negli ultimi 2 match disputati in riva allo stretto: il 2-0 del 29 Novembre 2014 (Alfageme e Scognamiglio in rete) ed il 3-0 dello scorso campionato grazie ai gol di Insigne, Forte e Moncini. Proprio da quel 2-0 del 2014 è aperta una striscia di ben 6 vittorie consecutive per il Benevento, con 18 gol fatti e solo 2 subiti.
I bookmakers danno come favoriti i padroni di casa, con l’1 piazzato a quota 1.90; il pareggio, invece, lo troviamo attorno al 3.20 mentre la vittoria della Strega è a quota 4.50. Sicuramente le quote non rispecchiano il valore delle rose in campo, ma obiettivamente la Reggina parte leggermente favorita per il miglior momento di forma che sta attraversando e per la posizione in classifica che occupa. Nonostante ciò, trovare la vittoria di una squadra come il Benevento che vanta tra le sue fila giocatori di categoria come Letizia, Schiattarella, Forte, Improta, Simy ad una quota così elevata fa venire l’acquolina in bocca. Occhio alla doppia chance X2 a quota 1.85, ma anche ad un semplice Segna Gol Ospite a 1.55 che è davvero alta come quota.
Goal e No Goal hanno la stessa quota in questo match (1.85), mentre i bookmakers vedono una partita più chiusa e con pochi goal, come dimostra la quota dell’Under 2,5 a 1.60 e dell’Over 2,5 a 2.10. Sul fronte marcatori, i meno quotati per la Reggina sono Menez e Galabinov a quota 2.75, mentre per la Strega il favorito dai book è Francesco Forte a quota 3.75 con La Gumina e Simy a quota 4. Da tenere d’occhio, come sempre, il difensore degli amaranto Michele Camporese, ex di turno, che quando incontra la Strega trova spesso la via del gol (con le maglie di Cosenza e Foggia negli scorsi anni).
Inzaghi: “L’addio al Benevento non era stato sereno, poi abbiamo chiarito ed è sempre nel cuore”
Filippo Inzaghi, tecnico della Reggina, nel lunch-match di domenica affronterà il suo passato, quel Benevento con cui ha macinato record su record nella stagione 2019-20. Conquistata la promozione in A e nonostante un ottimo girone d’andata, nella seconda metà di campionato la Strega ha avuto un crollo prestazionale che ne ha poi sancito la retrocessione in B e l’addio dell’allenatore piacentino.
Ecco, dunque, la lunga intervista rilasciata da Super–Pippo a La Gazzetta dello Sport, in cui ha ricordato il suo passato giallorosso e la sfida del Granillo:
SUL DOMINIO GIALLOROSSO NELLA STAGIONE 2019-20: “Forse allora non ci eravamo resi conto… A distanza di qualche anno s’è capito che dominare così in Serie B non è facilmente ripetibile. Noi e il Frosinone ci potremo divertire, ma le corazzate arrivano…“.
SULL’ADDIO AL BENEVENTO: “Non era stato un addio serenissimo, ma poi abbiamo chiarito. In A meritavamo di salvarci, sono successe cose che ci hanno innervosito, la retrocessione non è dipesa solo da noi. Ma il presidente Vigorito, dopo i miei genitori, è stata la prima persona a cui ho detto che sarei diventato papà. Rivedo il suo entusiasmo in Saladini, mio attuale proprietario. Ho sempre nel cuore Benevento e anche Venezia, dove due sabati fa sono stato accolto benissimo“.
SUL RAPPORTO CON CELLINO: “Quando vieni esonerato due volte in zona Serie A con una pec, senza una telefonata, violando una clausola, è ingiusto. Forse erano in imbarazzo anche lui e il d.s. Marroccu per questa decisione, non so. Restano i bei ricordi di squadra e tifosi, mio figlio è nato lì e ho casa lì. Peccato, si poteva costruire qualcosa, avevamo anche il record di vittorie esterne“.
SULL’ATTUALE RENDIMENTO DELLA REGGINA: “Se dico che me lo sarei aspettato sarei bugiardo. Quando a Formentera ho conosciuto Saladini mi è tornata la voglia di allenare. Dopo Brescia ero giù. Mi ha telefonato il presidente Cardona, poi mi ha cercato lui e tre ore dopo era da me a cena. Ha toccato le corde giuste anche con la mia compagna Angela. Ho chiesto un triennale perché questo deve essere l’anno zero, poi dovremo puntare ai playoff e infine vincere. Ora siamo lì, non ci esaltiamo: ci sono avversari fortissimi. Come si fa a dire che Genoa, Parma, Cagliari o anche Benevento non sono forti?“.
SUL REPARTO OFFENSIVO AMARANTO E SU MENEZ: “Santander è infortunato, ho Menez e punto su di lui. Siamo il miglior attacco perché portiamo tanti giocatori dentro l’area, ma andando avanti potremo usare due punte come a Venezia nella ripresa. Menez mi conosce, sa che la cosa più importante è il gruppo. Al Milan con me fece 16 gol, giocava come adesso da centravanti. Appena arrivato a Reggio l’ho tenuto 10 giorni a parte a correre. Poi si è messo a disposizione ed è stato impeccabile, è perfetto e i compagni riconoscono il suo valore. In B pochi ti fanno vincere da soli, forse solo Coda e Lapadula“.
SUL TALENTUOSO FABBIAN: “Bravo il nostro direttore Taibi a prenderlo. Il suo agente e Baccin dell’Inter hanno voluto che venisse qui perché con me le mezzali fanno gol. Io non lo conoscevo, Simone un pochino, ma dopo due giorni l’ho messo titolare in Coppa Italia con la Sampdoria e ha dimostrato di essere forte, al di là del quattro gol”.
SULL’ENTUSIASMO DELLA CITTA’: “C’è un pubblico da A, con un entusiasmo da cavalcare, sapendo però che è facile cadere. Anche Saladini trascina, a volte sono io che devo calmarlo. Fino a pochi fa c’erano 25-26 gradi, ho una casa sul mare e spesso passeggio con Angela ed Edoardo sul lungomare. Qui si sta benissimo, avere i miei genitori lontani forse è l’unico dispiacere”.
SULLE SUE SCELTE: “Mi sono messo in testa alcune cose. Intanto ora ho la famiglia al primo posto. Poi penso al mio lavoro, vado dove non vengo preso in giro e posso lavorare come voglio. Senza campo sto male, certo, ma non voglio vivere un’altra brutta storia come Brescia“.
SUGLI ALTRI CAMPIONI DEL MONDO IN SERIE B: “La passione che avevamo nel 2006 è rimasta. Non siamo persone che allenano in B e dicono “ma chi me lo ha fatto fare”. Ci mettiamo tutto, sempre. La nostra chat funziona sempre, soprattutto per i compleanni perché Cannavaro li ricorda tutti: ultimo quello di Iaquinta. E poi serve per gli auguri a chi inizia una nuova avventura: è una chat emozionante, certe cose non cambiano”.
SUL MONDIALE IN QATAR: “Senza l’Italia sembra che non ci sia il Mondiale. Però ripenso al 2006 e dico sì, lo abbiamo vinto veramente e nessuno ce lo toglie. Fa male non rivedere l’Italia, ma Mancini lavora bene per il futuro. Lo seguo poco, gli orari coincidono con i nostri allenamenti: quando si entrerà nel vivo sarà diverso. Il vero Mondiale si segue d’estate dalla spiaggia! Ho visto che qualcuno di noi del 2006 è là come Materazzi“.
SUL SECONDO FIGLIO: “Sarà una bimba: Emilia, arriva a marzo. Prima pensavo solo al mio lavoro, passione e dedizione mi distraevano da tutto. Poi quando arrivano i figli cambi e io oggi ho trovato un nuovo equilibrio“.
SULLE EMOZIONI IN PANCHINA: “Durante le partite sono ancora un po’ troppo agitato. Come professione mi sento più completo, è normale. Mi aggiorno tantissimo, ho uno staff di altissimo livello, faccio sempre le scelte che ritengo migliori e non voglio avere mai rimpianti“.
SUL RITORNO CON TAIBI: “Giocavamo insieme nel Piacenza, poi gli ho fatto un sacco di gol ma li ricorda più lui di me. Abbiamo un ottimo rapporto, è uno molto competente“.
SU UNA POSSIBILE SFIDA CONTRO IL FRATELLO: “Faremo un’amichevole con l’Inter sotto Natale. Ma prima, visto che lui rientra da Malta il 9, spero che almeno a Como l’11 riesca a venire…“.
Foto: Profilo Facebook Reggina 1914
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