Webinar “I paesaggi olivicoli italiani”, Picariello: “Olivo svolge funzione insostituibile”
AttualitàL’olivo rappresenta uno degli elementi più caratterizzanti del paesaggio e svolge una funzione insostituibile per la protezione del suolo e la conservazione dell’ambiente. L’olivicoltura in Campania vanta una storia millenaria, infatti alcuni affreschi sono stati trovati nelle ville di Pompei e nei templi di Paestum”.
È quanto afferma Ciro Picariello, presidente della Federazione dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Regione Campania che ha partecipato al webinar “I paesaggi olivicoli italiani – biodiversi e identitari”.
“La Campania – spiega Picariello – rappresenta circa il 7% della produzione italiana, ha una superficie olivata di circa 70-80mila ettari e risulta la quarta regione olivicola italiana per quantità di olio prodotto e la sesta per superficie.
Oltre il 50% è prodotto in provincia di Salerno, sia in termini di superficie che di produzione seguita da Benevento (16%), segue Avellino e Caserta, e per ultima Napoli con la penisola sorrentina. Vi sono diversificazioni paesaggistiche, colturali e varietali tra i territori costieri: Cilento, Penisola Sorrentina, Caserta (terre aurunche) e le zone interne dell’Irpinia e del Beneventano.
Nel Cilento e nelle aree interne collinari e montuose con condizioni orografiche difficili, insieme ad una frammentazione aziendale, con piante secolari e sesti irregolari non è sempre possibile l’impiego delle macchine e contenere i costi.
Mentre nelle aree pianeggianti, come l’area di Paestum, dell’Alto e Medio Sele e in molte aree interne di Benevento, Avellino e Caserta si sono verificate intense ristrutturazione e ammodernamenti degli impianti con una olivicoltura intensiva, meccanizzata, innovativa con riduzione di costi, anche grazie ad un’intensa azione informativa e di consulenza di tecnici agronomi qualificati, associazioni di categoria”.