Vigorito: “Le somme si tireranno alla fine, se ci sarà qualcuno che ricostruirà questa storia spero faccia meno errori di me”

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Il Presidente Oreste Vigorito ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di TV7 a margine dell’inaugurazione dell’hub vaccinale nell’area industriale di Benevento, analizzando le condizioni del Benevento per il finale di stagione ed il campionato in generale: “Continuiamo ad essere felici di essere dove siamo, pensavo ad un finale di campionato diverso per quello che abbiamo fatto fino a gennaio”.
SUL FINALE DI CAMPIONATO: “Oggi siamo nel finale di campionato che probabilmente spetta alle squadre neopromosse, il divario che esiste nella Serie A tra neopromosse e quelle che ci sono è così grande che illudersi di superarlo in un up porta poi a fare delle sopravvalutazioni”.
SULL’ASPETTO MENTALE: “Non siamo nati per essere sereni, e quindi anche in campo non abbiamo la serenità che dovremmo avere”.
SULLA PERMANENZA IN A: “Vediamo cosa succede, forse se abbassiamo un po’ le ambizioni e ci rendiamo conto che stiamo combattendo contro i giganti, essere a due partite dalla fine ancora in lotta per la salvezza è già un merito; se invece ogni volta che fai un gol pensi di aver conquistato la Champions, allora oggi siamo amareggiati. In sintesi, abbiamo meritato la A nel girone di andata e meritiamo la B nel girone di ritorno. Vediamo cosa succede e poi, come abbiamo sempre fatto, tutti insieme affronteremo la realtà che arriva”.

SULLA STAGIONE: “Io i sogni posso raccontarli, poi mi sveglio e quella parte che riguarda me cerco di realizzarla; io in campo non posso scendere, non sono tesserato per scendere. I calciatori credo che si siano comportati in maniera corretta tutto l’anno, tutti hanno cercato di fare del loro meglio, abbiamo cercato di capire le cause e le ragioni per cui siamo arrivati in questa situazione. L’analisi non è pronta, lo sarà alla fine del campionato e si tireranno le somme”.
SUL FUTURO: “Nella vita c’è sempre qualcuno che deve tirare le somme, non è il responsabile ma è quello che sarà responsabile del dopo. Auspico sempre che abbia ragione quello che comincia a costruire, non quello che ha smesso, dato che chi comincia a costruire farà tesoro degli errori degli altri. Se ci sarà qualcuno che comincerà a ricostruire questa storia, io spero che faccia meno errori di quelli che ho fatto io ed i miei collaboratori”.