Vigorito: “Ho chiesto ai calciatori di dirmi chi se la sente di andare a Torino. Pronto a giocarmela con la Primavera”

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E’ un fiume in piena Oreste Vigorito che, nel post-partita di Benevento-Crotone, ha affidato ai microfoni di Ottochannel le proprie considerazioni dopo il pari odierno: “Ho parlato con la squadra. Gli umori sono quelli come se fosse caduto il mondo. Non dimentichiamo che abbiamo ancora un’altra possibilità, ancora non è tempo di funerali a Benevento. Se la Lazio farà la Lazio, avremo ancora una possibilità“.

Netta la posizione del Presidente nei confronti della squadra: “Sospesi tutti i permessi. Quelli che se la sentono di venire a giocare a Torino verranno. Chi dovesse accusare un piccolo fastidio fisico o psicologico resterà qui. Sarà una decisione che prenderemo nelle prossime ore. Ho spiegato ai tifosi che c’è ancora qualcosa da fare. Poi tireremo le somme e vedremo le responsabilità di tutti, a cominciare dalle mie. Ho chiesto ai tifosi di continuare a sostenerci per altre 48 ore, poi vedremo il da farsi. Io sono il primo perdente e il primo responsabile ma anche il primo ad essere deluso.
Questo è un mondo in cui la pressione psicologica sui calciatori fa più male di un calcione e questo è perché sono degli immaturi. I nostri sono così? Certamente la piazza li ha aiutati. I tifosi e la stampa hanno fatto la loro parte, standoci vicino. Oggi abbiamo fallito l’ennesimo appuntamento. Sfortuna? Quando non si riesce a centrare un obiettivo o non si è capaci di farlo o non lo si è voluto fare. Io non sono abituato ad accampare scuse e non voglio dare alibi alla squadra
“.

Tutto dipenderà ora da recupero tra Lazio e Torino: “Forse anche il Torino, avendo ora due risultati, potrebbe scivolare su una buccia di banana come abbiamo fatto noi oggi. Se arriveremo a poterci giocare la finale con il Torino vi assicuro che scenderanno in campo undici leoni, anche a costo di schierare la Primavera o se dovessi capire che lo staff non è nelle condizioni prenderò i giusti provvedimenti così chiuderò io questa festa che dura da qualche mese a questa parte. Mercoledì guarderò io negli occhi i calciatori per vedere chi potrà partire, nel caso, per Torino e chi dovrà restare a casa. Io non mi preoccupo dell’atteggiamento del Torino ma di quello della Lazio. Abbiamo assistito tante volte partite in cui squadre non motivate, non per volontà, ma hanno perso qualcosa in termini di competitività. Spero che la Lazio sia quella che ha giocato contro di noi: quella di Immobile, Correa, Milinkovic“.

Io non so -prosegue Vigoritose la squadra ha dato tutto. Avremmo meritato prestazioni diverse. Tocca a chi ha guidato finora questa squadra, tocca a chi sorrideva quando si vinceva. Io farò le mie deduzioni quando mi diranno chi parte per Torino“.

Valutazioni personali: “Il primo anno di Serie A ho dovuto fare esperienza perché non ne avevo. Dopo due anni di Serie B, quest’anno non avevo più nulla da imparare. Abbiamo vissuto un anno diverso, con il Covid, senza poter fare preparazione e senza tifosi sugli spalti, che sono la nostra vera forza. Queste non sono esperienze ma condizioni che si sono create e che non si ripeteranno l’anno prossimo. Forse ci ha ingannato il girone di andata, forse l’avere tante partite per fare 7 punti. Alla fine della stagione farò una analisi lucida di quello che è successo. Non dimentichiamo mai la realtà nella quale ci muoviamo: siamo la squadra di una città con un bacino non enorme. Questo non è un alibi ma solo una condizione che abbiamo dovuto affrontare. Vigorito non ha mai smesso di essere accanto al Benevento, nemmeno quando non figuravo apertamente. Mi sono affidato a degli uomini che hanno fatto due anni incredibili: un campionato da record in Serie B e una stagione che ci consente, forse, di giocarsi fini alla fine la salvezza. Quello che posso promettere è che Vigorito resterà sempre fuori dal rettangolo di gioco ma, probabilmente, in futuro avrà gli occhi ancora più aperti“.

Colpa delle pressioni? “Ho detto ai calciatori che non si diventa calciatori con i muscoli ma perché si è uomini: gli uomini devono assumersi le loro responsabilità. Quando mi viene da dire che nelle partite importanti tremano le gambe penso sempre ci sono tanti lavori da poter fare. Se qualcuno non se la sente, deve solo dirmelo. Li lascerò a casa, si assumeranno le responsabilità di quello che hanno fatto. La paura o la superano o gliela facciamo passare ma di questo parleremo mercoledì mattina“.